Lama Yesce: Ego, attaccamento, impermanenza

Lama Yesce: "La saggezza del Dharma, comprendendo la natura della mente, è la mia sola protezione".

Lama Yesce: "La saggezza del Dharma, comprendendo la natura della mente, è la mia sola protezione".

LAMA YESCE: Ego, attaccamento e impermanenza, rinuncia, superstizione.

I due settori dell’ego e dell’attaccamento lavorano insieme nella vostra mente e, fino a quando lo faranno, qualsiasi piacere sensoriale voi possiate sperimentare, ovunque voi possiate andare, per quanti amici possiate avere, niente di tutto ciò durerà. Il vostro ego crea una proiezione sbagliata su un oggetto e, senza esitazione, ad esso segue il vostro attaccamento che si afferra, si lega completamente a quell’oggetto. Ciò divide e agita seriamente la vostra mente. Continue reading »

Lama Yesce: Questo è il Lamrim!

Lama Yesce: Non credo che la rinuncia significa fare a meno d’un qualcosa di desiderabile. Ma ad un fuoco pericoloso che brucia in te. Questo è quello che devi spegnere, è quello cui devi rinunciare, devi lasciar andare, è la mente ardente dell’attaccamento. Questo è quello che ti sta bruciando.

LamaYesce: Noncredo che la rinuncia significa fare a meno d’un qualcosa di desiderabile. Ma ad un fuoco pericoloso che brucia in te. Questo èquello che devi spegnere, è quello cui devi rinunciare, devi lasciarandare, è la mente ardente dell’attaccamento. Questo è quello cheti sta bruciando.

Lama Yesce: Questo è il Lamrim !

Quelli che capiscono l’intera evoluzione del samsara vedono che per ignoranza le persone dedicano tutta la loro vita, dall’inizio alla fine, alla ricerca del piacere materiale senza stancarsi.

Quindi c’è bisogno di meditare, non solo da parte delle persone religiose, ma anche da parte di coloro che non sono religiosi. La liberazione non è solo per le persone religiose. Continue reading »

Lama Yesce: morte, bardo, rinascita.


Lama Yesce: Nella nostra vita prendiamo la cattiva abitudine di rapportarci alle cose o con avidita’ o con paura.

Lama Yesce: Nella nostra vita prendiamo la cattiva abitudine di rapportarci alle cose o con avidita’ o con paura.

Lama Yesce: morte, bardo, rinascita.

Il sentiero rapido del Tantra offre un approccio più radicale ai problemi della vita. Problemi che nascono dall’approccio incontrollato alla morte e da ciò che ne consegue.

Morendo senza consapevolezza siamo spinti ad entrare senza controllo in uno stato intermedio (bardo), da dove sperimenteremo una rinascita incontrollata che ci porterà ad un’ altra vita e un’ altra morte condizionatamente.

La ruota dell’ esistenza ciclica continua a girare, trascinandoci da una esistenza insoddisfacente all’altra.

La morte non e’ affatto un problema, e’ una preziosa opportunità!

Il processo della morte offre la straordinaria occasione di sperimentare la sottile penetrante mente di chiara luce, colma di suprema beatitudine. Continue reading »

Lama Yesce: la natura della mente

Lama Yesce: l'unico modo per ottenere il controllo della vostra mente si ottiene comprendendo la sua natura.

LamaYesce: l'unico modo per ottenere il controllo della vostra mente si ottiene comprendendo la sua natura.

Lama Yesce: Comprendere la natura della mente

Molta gente interpreta in modo sbagliato il buddhismo. Anche alcuni professori di studi buddhisti si limitano alle parole e interpretano l’insegnamento deI Buddha in modo molto letterale.

Non comprendono i suoi metodi, che sono la vera essenza dei suoi insegnamenti. Secondo la mia opinione, l’aspetto più importante di ogni religione è rappresentato dai metodi Continue reading »

Lama Yesce: Cos’è una mente dualistica?

Lama Yesce: La fonte autentica, reale, la profonda radice della negatività si trova all'interno delle nostre menti.

Lama Yesce: La fonte autentica, reale, la profonda radice della negatività si trova all'interno delle nostre menti.

Lama Yesce: Cos’è una mente dualistica?

Perché abbiamo bisogno di un maestro per raggiungere l’illuminazione?

D. Potrebbe per favore spiegare la relazione tra le tecniche di meditazione buddhiste e l’hatha yoga?

Lama Yesce. Nel buddhismo si tende a concentrarsi maggiormente su di una penetrante introspezione, piuttosto che sui movimenti del corpo, sebbene vi siano alcune pratiche in cui le tecniche di meditazione vengono potenziate da particolari esercizi fisici. In generale, la meditazione buddhista ci insegna a guardare dentro di noi, a ciò che siamo, per comprendere la nostra vera natura. Continue reading »

Lama Yesce: Come agisce la percezione?

Lama Yesce: Il Karma non è semplicemente una sorta di irrilevante teoria; il karma sono le quotidiane percezioni che formano la nostra vita, tutto qui.

Lama Yesce: Il Karma non è semplicemente una sorta di irrilevante teoria; il karma sono le quotidiane percezioni che formano la nostra vita, tutto qui.

D. La percezione è uno dei cinque aggregati che secondo la filosofia buddhista, costituiscono una persona. Come agisce la percezione?

Lama Yesce. Sì, questa è un’altra buona domanda. La maggior parte del tempo, la nostra percezione è illusoria. non stiamo percependo la realtà. Sicuramente, vediamo il mondo sensoriale – forme attraenti, meravigliosi colori, gusti piacevoli e così via – ma di fatto non siamo consapevoli della reale e autentica natura delle forme, dei colori e dei gusti che percepiamo. Per tale motivo, la nostra percezione è per lo più errata. In tal modo la nostra percezione errata elabora l’informazione fornita dai nostri cinque sensi e trasmette informazioni scorrette alla nostra mente. Il risultato di tutto ciò è che per la maggior parte del tempo noi sperimentiamo allucinazioni, non percepiamo la vera natura delle cose, e non comprendiamo la realtà neppure del mondo sensoriale.

D. Il karma precedente influenza la nostra percezione?

Lama Yesce. Sì, naturalmente. Il karma precedente condiziona molto la nostra percezione. Continue reading »

Lama Yesce: Non c’è negatività che non possa essere purificata

LAMA YESCE: Non c’è negatività che non possa essere purificata
Il modo di vedere del Buddhismo è che, indipendentemente da quanto siamo illusi e confusi, da quanti sono i nostri peccati o da quante negatività abbiamo creato, e possibile, assolutamente possibile, sradicare tutto questo completamente.
La negatività è come una nuvola.
Quando il cielo né è ricoperto e piove a dirotto, a volte ci sembra che non ci sia altro. A volte è lo stesso sul piano psicologico, vero ?
Ma quando il mattino dopo splende il sole, le nuvole si sono dissolte, non è vero? La purificazione funziona allo stesso modo: applicando l’energia opposta, la negatività viene spazzata via.
Si purifica .il negativo realizzando il positivo.
La negatività è un fenomeno relativo; è transitoria, è impermanente, o in altri termini, può essere rimossa.
Dovete riconoscerla.
Quando applicate la forza contraria della saggezza, non c’è spazio per la negatività; viene eliminata, consumata.
Così funzione la purificazione.
È di vitale importanza comprendere che l’energia negativa può essere eliminata, indipendentemente da quanta ne avete creata.
Se non vi rendete conto di questo, la vostra pratica del Dharma ne sarà indebolita.
Dopo tutto, la vera pratica del Dharma consiste proprio nello sradicare tutta l’energia negativa.
È questo il suo scopo, e dobbiamo averlo ben chiaro.

Lama Yeshe: Perché cambiare la mente?

Lama Yesce: Bisogna sedersi e contemplare la natura della propria mente e prenderci cura di essa iniziando ad avere una sempre maggiore consapevolezza.

Lama Yesce: Bisogna sedersi e contemplare la natura della propria mente e prenderci cura di essa iniziando ad avere una sempre maggiore consapevolezza.

Lama Thubten Yeshe Perché cambiare la mente”

“…Pregherò affinché il vostro viaggio diventi educativo e vi aiuti ad allargare il vostro punto di vista”.

Ora per quanto riguarda la realtà questo è il punto. La realtà può apparire in modi diversi ad ognuno di voi, ognuno può dire questo è giusto a sbagliato a seconda del proprio personalissimo punto di vista. E’ questa la ragione per cui vi sto dicendo che ciò che rappresenta l’Himalaya è totalmente diverso da ciò che vi sembra possa rappresentare nella visione comune di questo luogo che avete nel vostro Paese. Continue reading »

Lama Yesce: consigli di un maestro spirituale … prima della sua morte

Affinché le mie tre porte non siano mai separate dal santo Sentiero, io mi terrò sempre saldamente nella grandiosità dell’addestramento mentale.

Affinché le mie tre porte non siano mai separate dal santo Sentiero, io mi terrò sempre saldamente nella grandiosità dell’addestramento mentale.

Lama Thubten Yesce: Esperienze e consigli di un maestro spirituale … prima della sua morte.

(Una lettera scritta da Lama Thubten Yesce nel 1983 al ven. Ghesce Ciampa Wangdu). Consapevoli del nostro guru-radice che è senza pari in gentilezza, re di grande beatitudine, Heruka Continue reading »

Lama Yeshe: I pensieri sono come raggi di sole

Sua Santità il Dalai Lama e Lama Yesce nel 1982 al Tushita Meditation Centre di Dharamsala

Sua Santità il Dalai Lama e Lama Yesce nel 1982 al Tushita Meditation Centre di Dharamsala

Lama Thubten Yeshe “I pensieri sono come raggi del sole, per cui ciò che dovete fare è penetrare attraverso i suoi raggi sino ad arrivare al sole (che è la mente). Il pensiero è il raggio della mente, per cui contemplate i vostri pensieri, i raggi del vostro pensiero. Non intellettualizzate, semplicemente lasciate fluire, mollate la presa del vostro intelletto. Non pensate che l’intelletto sia qualcosa di speciale: abbiamo utilizzato l’intelletto per moltissimo tempo, per ricavarne solo agitazione e insoddisfazione. Continue reading »

Lama Thubten Yeshe: La non dualità.

Lama Thubten Yeshe: Ogni fenomeno è caratterizzato da due qualità o nature.

Lama Thubten Yeshe: Ogni fenomeno è caratterizzato da due qualità o nature.

Lama Thubten Yeshe: La non dualità.

Studiare questo argomento semplicemente per soddisfare l’intelletto è una attività priva di valore o di scopo – sarebbe solo uno spreco di tempo. La conoscenza contenuta negli insegnamenti di Maitreya è incredibilmente profonda, ma vale la pena affrontarla solo se si possiede la giusta motivazione. Se non ci cimentiamo in questo studio con il fine di sradicare i nostri problemi psicologici, allora sarebbe meglio spendere il nostro tempo a preparare una bibita – così facendo almeno riusciremo a placare la nostra sete.

Probabilmente abbiamo sentito molto parlare della meditazione sul mahamudra.“Maha” significa grande e “mudra” significa sigillo. Se io possiedo il sigillo Reale, nessuno può ostacolarmi o infastidirmi. Quando il mio passaporto viene vistato con il sigillo di Stato, io posso andare e viaggiare liberamente. Il sigillo che è mahamudra è una cosa molto simile anche se stiamo parlando di uno stato della mente che è oltre la nostra ordinaria visione dualistica dell’esistenza. Questo è il grande sigillo che ci libera dal samsara. Continue reading »

Lama Thubten Yeshe. Bodhicitta: La perfezione del Dharma.

Lama Thubten Yeshe L’ambiente occidentale offre tantissime condizioni di sofferenza che agiscono come causa per realizzare la Bodhicitta

Lama Thubten Yeshe L’ambiente occidentale offre tantissime condizioni di sofferenza che agiscono come causa per realizzare la Bodhicitta

Lama Thubten Yeshe: Bodhicitta, La Perfezione del Dharma

Penso che sia assolutamente essenziale avere amorevole gentilezza verso gli altri. Su questo non ci sono dubbi. L’amorevole gentilezza è l’essenza della Bodhicitta, l’attitudine del bodhisattva. È il sentiero più agevole, la meditazione più confortevole.Da questo non si può dissentire, né con motivazioni filosofiche, né scientifiche o psicologiche. Con la Bodhicitta non esiste conflitto occidente-oriente. Questo sentiero è il più comodo, il più perfetto, quello al cento per cento meno complicato, esente dal pericolo di condurre le persone agli estremi. Senza la bodhicitta, nulla funziona. E, soprattutto, non funziona la propria meditazione e non arrivano le realizzazioni.

Perché la bodhicitta è necessaria per il successo nella meditazione? A causa dell’afferrarsi all’autogratificazione. Se avete una buona meditazione, ma non avete la bodhicitta, vi aggrapperete a qualsiasi piccola esperienza di felicità: “Io, io; ne voglio ancora, ne voglio di più”. Allora l’esperienza piacevole scomparirà del tutto. L’afferrarsi è la più grande distrazione alla realizzazione di un’esperienza di intensiva consapevolezza univoca nella meditazione. Continue reading »

Lama Thubten Yeshe: Bodhicitta, The Perfection of Dharma

Lama Thubten Yeshe The Western environment offers lots of suffering conditions that act as causes for our actualizing bodhicitta

Lama Thubten Yeshe The Western environment offers lots of suffering conditions that act as causes for our actualizing bodhicitta

Lama Thubten Yeshe: Bodhicitta, The Perfection of Dharma

By Lama Thubten Yeshe. Kopan Monastery, Nepal 1983 (Archive #395) Lama Yeshe gave this teaching at Kopan Course No. 16, held at Kopan Monastery, Nepal, in Nov-Dec 1983. This was the last public teaching by Lama Yeshe before his tragic passing away in March 1984, so it has a special significance.

I think it is absolutely essential for us to have loving kindness towards others. There is no doubt about this. Loving kindness is the essence of bodhicitta, the attitude of the bodhisattva. It is the most comfortable path, the most comfortable meditation. There can be no philosophical, scientific or psychological disagreement with this. With bodhicitta, there’s no East-West conflict. This path is the most comfortable, most perfect, one hundred percent uncomplicated one, free of any danger of leading people to extremes. Without bodhicitta, nothing works. And most of all, your meditation doesn’t work, and realizations don’t come. Continue reading »

1 – Lama Thubten Yeshe: Meditazione sulla mente stessa

Lama Thubten Yeshe:  La nostra coscienza è come il territorio dell’Australia: prima non c’erano recinti, steccati, adesso tutti quanti mettono recinti. La concettualizzazione è come un recinto.

Lama Thubten Yeshe: La nostra coscienza è come il territorio dell’Australia: prima non c’erano recinti, steccati, adesso tutti quanti mettono recinti. La concettualizzazione è come un recinto.

1 – Lama Thubten Yeshe: Meditazione sulla mente stessa

Ora cercheremo di concentrarci sulla nostra stessa coscienza. Questo approccio alla concentrazione viene a volte chiamato non-concettualizzazione, non-concezione o non-superstizione; in tibetano, “me togpa”.
A questo punto il
grande yogi Lama Tzong Khapa nel suo lam-rim dice che si dovrebbe contemplare la chiarezza della propria coscienza senza seguire nessun altro tipo di fenomeno, nessun altro oggetto come una divinità o una forma, o colore o suono, sillaba seme o matura. Lama Tzong Khapa dice che dovremmo lasciare da parte queste cose. Così, quando in meditazione arriva una visione particolare, fantastica, se anche venisse il Buddha o qualche altra immagine, non seguitela.
Ha detto il
grande yogi Tilopa “Lasciate la mente sulla sola coscienza, senza aggiungere alcun colore o abito. In questo modo angolose concettualizzazioni divengono chiare, contempliamo la sola coscienza”. Continue reading »

2 – Lama Thubten Yeshe: Meditazione sulla mente stessa

Lama Thubten Yeshe:  La nostra coscienza è come il territorio dell’Australia: prima non c’erano recinti, steccati, adesso tutti quanti mettono recinti. La concettualizzazione è come un recinto.

Lama Thubten Yeshe: La nostra coscienza è come il territorio dell’Australia: prima non c’erano recinti, steccati, adesso tutti quanti mettono recinti. La concettualizzazione è come un recinto.

2 – Lama Thubten Yeshe: Meditazione sulla mente stessa

I livelli grossolani di concettualizzazione sono come queste vesti, ogni volta che si va più in profondo, sempre di più, si elimina uno strato. Si raggiungono strati più sottili, sempre più sottili. Quando la mente raggiunge lo strato sottile, magari l’inconscio profondo per la psicologia occidentale, così sottile che si può toccare la realtà, è; incredibilmente potente. Dal momento che soggettivamente la vostra saggezza è così incredibilmente sottile, così netta il toccare la realtà è; più potente di una bomba nucleare. Succede così. Nell’approfondire la concentrazione continuate ad eliminare, le concettualizzazioni, j livelli più grossolani della mente.
Ecco il motivo per
cui l’approccio tantrico alla Maharnudra consiste nell’eliminare i livelli grossolani di coscienza e cercare di percepire la coscienza sottile. Continue reading »

Lama Thubten Yeshe: Vita, Morte e Stato Dopo la Morte Bardo

Lama Thubten Yeshe: Vita, Morte e Stato Dopo la Morte Bardo

Ginevra (Svizzera) settembre 1983.

Prima dissertazione

Questa sera inizierò con una breve introduzione sulla realtà umana: morte e bardo dal punto di vista buddhista. Il Buddhismo sostiene che gli esseri umani possiedono qualità molto elevate e, in special modo, i requisiti dell’intuizione e della capacità mentale. Secondo il punto di vista buddhista, il processo di crescita umano è diverso da quello di un vegetale: ogni essere umano ha una storia estesa, un lungo periodo di evoluzione della coscienza umana individuale. Continue reading »