Lama Zopa Rinpoche: Maitreya e Asanga

Lama Zopa Rinpoche: Maitreya e Asanga.
Ora vi racconterò una storia per darvi un’idea di quanto sia potente la Bodhicitta nella mente. Asanga, il grande Pandita, aveva fatto un ritiro per 12 anni in attesa di vedere Maitreya Buddha. Dopo tre anni non aveva ancora visto alcun segno di Maitreya, così pensò che nulla era successo e lasciò l’eremo.
Mentre andava, vide un vecchio che tagliava la roccia con una corda e la roccia diventava calda, anche solo con un pezzo filo.
Poi pensò: “Se anche un solo pezzo di filo può tagliare la roccia, perché io non
posso vedere il Buddha Maitreya?” Così, tornò all’eremo a meditare.
Purtroppo, però, anche dopo diversi anni, egli ancora sentiva che nulla era cambiato. Non aveva visto il Buddha Maitreya e così ancora una volta abbandonò il suo ritiro. Continue reading »

Il guru come Buddha nel tantra

I punti di vista della base, del sentiero e del risultato

La maggior parte dei testi tibetani che parlano dell’essere Buddha dei maestri tantrici spiegano l’argomento delle apparenze impure e pure da un punto di vista specifico. Spesso, tuttavia, i testi trascurano di esprimere il proprio punto di vista e ciò può causare confusione.

Nel Continuum sublime Maitreya spiegò tre punti di vista del guardare alle apparenze impure e pure come inseparabili. Si possono considerare queste apparenze dal punto di vista di una natura di Buddha non ancora realizzata, parzialmente realizzata o completamente realizzata. In altre parole, le apparenze inseparabili impure e pure appaiono in modo diverso quando le macchie fugaci si sovrappongono alla natura di Buddha, quando sono parzialmente scomparse e quando sono completamente assenti.

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