La tradizione buddhista tibetana e quella bon: un confronto
Dr. Alexander Berzin
Il Bon come quinta tradizione del Tibet
Generalmente si considera che in Tibet siano presenti quattro tradizioni: Nyingma, Kagyu, Sakya e Ghelug, essendo quest’ultima la prosecuzione riformata della precedente tradizione Kadam. Tuttavia al congresso nonsettario di tulku (lama reincarnati) ed abati indetto da Sua Santità il Dalai Lama a Sarnath nel 1988, Sua Santità sottolineò l’importanza di aggiungere a queste quattro la tradizione tibetana pre-buddhista del Bon e di riferirsi sempre alle cinque tradizioni del Tibet. Egli spiegò che non si tratta tanto di stabilire se considerare o meno il Bon una tradizione buddhista. Infatti la forma di Bon che si è andata sviluppando a partire dall’undicesimo secolo d.C. è sufficientemente simile alle quattro tradizioni buddhiste del Tibet da consentire di considerare tutte e cinque le tradizioni in modo unitario.
Gerarchia e decentramento
Prima di approfondire le somiglianze e le differenze fra le cinque tradizioni del Tibet, è importante ricordare che nessuno dei sistemi tibetani costituisce una chiesa organizzata a somiglianza, per esempio, della Chiesa Cattolica. Nessuna delle tradizioni possiede un’organizzazione centralizzata di quel tipo.