8 Shantideva Bodhisattvacharyavatara: la Meditazione.

Shantideva, Bodhisattvacharyavatara, VIII, 167: Mente mia, questo è il modo di agire! Se non ti impegni per il bene degli altri tramite gli antidoti della consapevolezza e della vigilanza io ti domerò, se trasgredisci questa condotta il tuo egoismo ti porterà alla tua fine.

Shantideva, Bodhisattvacharyavatara, VIII, 167: Mente mia, questo è il modo di agire! Se non ti impegni per il bene degli altri tramite gli antidoti della consapevolezza e della vigilanza io ti domerò, se trasgredisci questa condotta il tuo egoismo ti porterà alla tua fine.

SHANTIDEVA, BODHISATTVACHARYAVATARA, CAPITOLO 8: LA MEDITAZIONE

1 Dopo avere incrementato la mia perseveranza devo stabilizzare la mente, attraverso la meditazione concentrativa, poiché chi ha il pensiero distratto e debole diviene preda fra le zanne dei difetti mentali.
2 Restando solo il mio corpo e la mia mente non possono esser danneggiati dalle distrazioni, così rinunciando alla falsità del mondo devo eliminare tutte le speculazioni mentali. Continue reading »

Lama Zopa: Ton Len

Lama Thubten Zopa Rimpoche, 1970.

Lama Thubten Zopa Rimpoche, 1970.

La pratica del Tong Len: di Lama Thubten Zopa Rimpoche.

I saggi, vedendo che ogni tipo di felicità e sofferenza dipendono dalla mente, cercano in essa la felicità, e non guardano a qualcosa di esterno. La mente ha in sé stessa le cause della felicità. È possibile poterlo verificare con la pratica della trasformazione del pensiero, in particolare se si utilizza la propria sofferenza nel sentiero di illuminazione. Quando non si pensa ai benefici degli stessi problemi – mescolando i problemi con la trasformazione del pensiero Mahayana e utilizzandoli nel sentiero Mahayana, – e ci si  concentra esclusivamente sugli svantaggi, si concepiscono le difficoltà come problemi e quindi queste vi appaiono come i problemi. Perciò, è la vostra mente che li ha creati.
Questo è un modo di descrivere il processo attraverso il quale la vostra mente diventa la causa dei vostri problemi, di descrivere come i problemi in realtà provengono dalla vostra mente. Qualcosa di simile succede quando si pensa ai benefici dei problemi e li si utilizza nel sentiero Mahayana. Quando si distrugge il pensiero di rifiutare i problemi e si stabilisce il pensiero di apprezzarli, si vedranno i propri problemi come benefici, come un qualcosa di meraviglioso. Continue reading »

Ghesce Ciampa Ghiatso: Scambiare se stessi con gli altri

Ghesce Ciampa Ghiatso intento a riempire lo stupa del Ven. Ghesce Yesce Tobten a Pomaia

Ghesce Ciampa Ghiatso intento a riempire con Luciano Villa lo stupa del Ven. Ghesce Yesce Tobten a Pomaia

SCAMBIARE SE STESSO CON GLI ALTRI di Ghesce Ciampa Ghiatso

Non è pensare agli altri come lui è ‘me’ e i suoi occhi sono i miei, ma si riferisce al generare una disposizione mentale che scambia il modo di considerare questi due:

(1) l’egoismo, ossia [l’abitudine a] mettere gli altri sullo sfondo, e il considerare gli altri cari quanto se stessi, ponendo se stessi sullo sfondo laddove sarebbero [abitualmente messi] gli altri. Anche per questo è insegnato che la propria felicità andrebbe scambiata con la sofferenza degli altri, guardando all’egoismo come fosse un nemico, cessando di considerare più importante la propria felicità; Continue reading »

Le offerte per l’altare

L’altare d’offerte ai tre gioielli e le offerte di ciotole con acqua   

       In ogni casa tibetana, un posto è riservato per fare offerte ai tre gioielli, il Buddha, il Dharma e la comunità spirituale. I tre gioielli vengono spesso rappresentati da una statua o una tanka (pittura) da una scrittura e uno stupa o da una reliquia. Davanti ad essi c’è uno spazio per le offerte, rappresentate da ciotole con acqua, e occasionalmente la torta rituale chiamata torma o altre offerte di cibo. L’acqua nelle ciotole va cambiata ogni mattina. Per un praticante, queste offerte  forniscono una base per la trasformazione in offerte insuperabili. Continue reading »

Buddha Ratnasambhava

dhyani_buddha_ratnasambhava_ze99LA SAGGEZZA DELL’UGUAGLIANZA E DELLA GENEROSITÀ: IL DHYANIBUDDHA RATNASAMBHAVA

 

Dalla gialla sillaba seme SOHA – TRAH – TRAM d’oro splendente, a mezzogiorno, al culmine d’una calda e limpida giornata d’autunno, dalla terra pura di Ratnakuta o Shrimat s’origina a sud il giallo Buddha Ratnasambhava (tib. Gyalwa Rinjung, Rinchen Jung ne, Rin jung), rappresentante la chiarezza della mente, quintessenza dell’aggregato  delle sensazioni, simbolo dell’elemento terra, capo della Famiglia Ratna simboleggiante il dono dei Tre Gioielli coi quali il Buddha dona la propria persona, la propria dottrina (Dharma) e la propria comunità (Sangha), in quanto nato dal giallo gioiello ratna, connesso al regno samsarico dei preta.  Continue reading »