1.1 Lama Tzong Khapa: I Grandi Stadi del Sentiero, Lam Rim Cen Mo

Lama Tzong Khapa

1.1 Lama Tzong Khapa: Il Grande Trattato sugli Stadi del Sentiero dell’Illuminazione, Lam Rim Cen Mo. Primo volume. II Ed. a cura della traduttrice Ven. Tenzin Oejung, Dharamsala, India 2016.

Capitolo 1 Atisha. Capitolo 2 La grandezza dell’Insegnamento. Capitolo 3 Come ascoltare e spiegare l’Insegnamento. 

Atisha.

{33} PROLOGO

Omaggio a guru Manjughosa

Chino la testa al capo dei Sakya,

Il cui corpo fu formato da dieci milioni di virtù perfette,

La cui parola realizza le speranze degli esseri illimitati,

La cui mente vede con precisione tutti gli oggetti di conoscenza.

Mi inchino ad Ajita [Maitreya] e a Manjughosa,

Gli eredi supremi del maestro ineguagliato [il Buddha].

Avendo assunto l’onere di tutti gli atti del Conquistatore,

Essi (si) emanano in innumerevoli regni di Buddha.

Mi inchino ai piedi di Nagarjuna e Asanga,

Rinomati in tutti i tre livelli,

Ornamenti di Jambudvipa che scrissero commentari esatti sul proposito

Della Madre dei Conquistatori, così difficile da sondare.

[Nella cosmologia Buddhista, Jambudvipa è il continente del sud tra i quattro continenti che circondano il Meru, la montagna al centro del mondo. È il continente sul quale gli (esseri) umani hanno le migliori condizioni interne ed esterne per la pratica religiosa.]

[“Madre dei Conquistatori” sono i Prajnaparamita-sutra (i Sutra della Perfezione della Saggezza). La saggezza è la madre di tutti i conquistatori, i.e. i Buddha, nel senso che attraverso lo sviluppo della saggezza che conosce la vacuità e così via, si può infine raggiungere lo stato di Buddha (buddhità).]

Mi inchino a Dipamkara [Atisha],

portatore del tesoro delle istruzioni

Che racchiude i punti chiave, senza errore e completi,

Dei sentieri della visione profonda e delle azioni vaste,

Ben trasmessi da quei due grandi pionieri.

Mi inchino con rispetto agli insegnanti

Che con abili metodi motivati da sollecitudine amorevole,

Illuminano per il fortunato la porta che conduce alla liberazione,

L’occhio per vedere tutte le scritture senza limite.

Al giorno d’oggi, coloro che si sforzano nello yoga

hanno studiato pochi [testi classici].

Mentre coloro che hanno studiato molto

non sono qualificati nei punti chiave della pratica.

{34} Tendono a vedere le scritture con occhi di parte,

Incapaci di usare la ragione per discriminare il significato delle scritture.

Perciò, avendo visto che non dispongono del sentiero che compiace il saggio,

Le supreme istruzioni complete, i punti chiave dell’insegnamento,

Sono stato ispirato a spiegare

Questo sentiero dei grandi pionieri.

Tutti quei fortunati che non sono oscurati dal buio della partigianeria,

Che hanno la capacità mentale di differenziare il bene dal male,

E che desiderano rendere significativa questa buona vita dotata di condizioni favorevoli,

Dovrebbero ascoltare con l’attenzione focalizzata in una sola direzione.

L’insegnamento che spiegherò qui consiste nel come gli esseri fortunati siano condotti alla buddhità per mezzo degli stadi del sentiero dell’illuminazione che: (1) contengono i punti chiave di tutte le scritture del Conquistatore, (2) sono il sentiero forgiato dai due grandi pionieri Nagarjuna e Asanga, (3) sono il sistema per far progredire gli esseri supremi verso lo stato di onniscienza, ed (4) includono completamente tutti gli stadi praticati dai tre tipi di persone.

Gli studiosi del glorioso Nalanda (Na-lendra), si dice, abbiano spiegato l’insegnamento attraverso le tre purezze: (1) la purezza della parola del maestro, (2) la purezza della mente del discepolo e (3) la purezza dell’insegnamento che verrà spiegato. In un tempo successivo, l’insegnamento si diffuse a Vikramalasila; si dice che fosse importante per i suoi eruditi cominciare con i tre argomenti: (1) la grandezza dell’autore dell’insegnamento, (2) la grandezza dell’insegnamento e (3) come si dovrebbe spiegare ed ascoltare quell’insegnamento. Tra questi due metodi ben noti, io seguirò nella mia spiegazione il secondo.

Questa spiegazione degli stadi del sentiero dell’illuminazione ha quattro parti:

Mostrare la grandezza dell’autore dell’insegnamento per stabilire che è di nobile origine (Capitolo 1).

Mostrare la grandezza dell’insegnamento per generare rispetto per le istruzioni (Capitolo 2).

Come ascoltare e spiegare gli insegnamenti (Capitolo 3).

Come guidare gli studenti con le istruzioni effettive (Capitolo 4 e seguenti).

1 {35} ATISHA

I. Mostrare la grandezza dell’autore dell’insegnamento per stabilire che è di nobile origine:

A. Come egli rinacque in un lignaggio eccellente.

B. Come, su quella base, egli conseguì buone qualità.

1. Come, conoscendo molti testi, egli conseguì le buone qualità della conoscenza scritturale.

2. Come, impegnandosi in una pratica corretta, egli ottenne le buone qualità della conoscenza esperienziale.

a. Atisha possedeva l’addestramento nell’etica.

1) Come Atisha possedeva i voti superiori della liberazione individuale.

2) Atisha possedeva i voti del bodhisattva.

3) Atisha possedeva i voti del Vajrayana.

b. Atisha possedeva l’addestramento nella concentrazione,

1) L’addestramento nella concentrazione comune al sutra e al tantra,

2) L’addestramento nelle concentrazioni non comuni.

c. Atisha possedeva l’addestramento nella saggezza:

1) L’addestramento comune nella saggezza,

2) L’addestramento non comune nella saggezza.

C. Avendo ottenuto queste buone qualità, cosa fece Atisha per promuovere gli insegnamenti.

1. Cosa fece in India.

2. Cosa fece in Tibet.

I. Mostrare la grandezza dell’autore dell’insegnamento per stabilire che è di nobile origine.

Queste istruzioni, in generale, sono quelle dell’Ornamento per la Chiara Conoscenza (Abhisamayalamkara), composto dal venerabile Maitreya. [Abhisamayalamkara-prajnaparamitopadesa-sastra-karika: questo testo espone il significato nascosto dei Prajnaparamita-sutra, https://www.sangye.it/altro/?p=206 dettagliando il sentiero dell’illuminazione.] [In particolare, il testo per questo lavoro è La Lampada per il Sentiero dell’Illuminazione (Bodhi-patha-pradipa) https://www.sangye.it/altro/?p=81 di Atisha; quindi, proprio l’autore della Lampada per il Sentiero dell’Illuminazione è anche l’autore di questa [opera].

L’altro nome con cui è ampiamente noto il grande maestro Dipamkarasrijnana è il glorioso Atisha.

A. Come egli rinacque in un lignaggio eccellente

Come è esposto negli Ottanta Versi di Lode (bsTod pa brgyad cu pa) composti dal grande traduttore Nag-tso (Nag-tsho):

Nell’eccellente terra di Za-hor [Bengala] nell’est,

C’è una grande città, Vikramanipura.

Nel suo centro c’è una residenza reale,

Un palazzo estremamente vasto,

Chiamato “Bandiera d’Oro”.

Le sue risorse, potenza e fortuna

Erano pari a quelle dell’imperatore dell’est della Cina.

Il re di quella terra era Kalyanasri,

La regina era Sriprabha.

Essi ebbero tre figli, Padmagarbha, Ciandragarbha e Srigarbha.

Il principe Padmagarbha ebbe cinque regine e nove figli.

Il suo figlio maggiore, Punyasri,

È un grande erudito del nostro tempo Conosciuto come Dha-na-shri.

Il più giovane, Srigarbha,

È il monaco Viryaciandra.

Il (figlio) mediano, Ciandragarbha,

È il nostro presente venerabile guru [Atisha].

B. Come, su quella base, egli conseguì buone qualità.

Come ottenne buone qualità è spiegato in due parti:

1. Come, conoscendo molti testi, egli conseguì le buone qualità della conoscenza scritturale.

2. Come, impegnandosi in una pratica corretta, egli ottenne le buone qualità della conoscenza esperienziale.

1. Come, conoscendo molti testi, egli conseguì le buone qualità della conoscenza scritturale.

Ottanta Versi di Lode, di Nag-tso, dice:

All’età di ventuno (anni),

Egli aveva la padronanza sulle sessantaquattro arti;

[sGyu rtsal. A-kya-yongs-‘dzin dà un’analisi delle sessantaquattro arti, che egli sostiene provenire dal Maha-vibhasa, i compendi dell’Abhidharma Sarvastivada ortodosso. Questi sono anche elencati nel Bod rgya tshig mdzod chen mo (Tibetan Chinese Dictionary) (People’s Publishing House 1984). Trenta includono le abilità (bzo) come lo scrivere, l’astrologia, le arti materiali, cavalcare e addestrare animali e le abilità atletiche; diciotto si riferiscono ad aspetti della musica (rol mo’i bye brag), in primo luogo ai diversi tipi di strumenti, così come all’accompagnamento vocale e fisico con le mani e coi piedi; sette ai tipi di toni (glu dbyangs kyi nges pa), che sono suoni come (quelli di) vari tipi di animali e uccelli per dimostrare le diverse emozioni; e nove si riferiscono agli stili della danza (gar gyi cha byad), che mostrano diversi modi del corpo (fiero, coraggioso), della parola e della mente (compassionevole, pacifico). Ganguly (1962) fornisce una descrizione di questi dal punto di vista della tradizione indiana.]

Su tutte le forme di abilità,

Sulla lingua sanscrita,

E su tutta la filosofia.

Come si dice qui, quando aveva ventuno anni egli era diventato un erudito pienamente maturo dopo essersi addestrato sugli argomenti di conoscenza comuni ai buddisti e ai non buddisti, le quattro conoscenze: di grammatica, logica, arti e medicina.

Più specificatamente, il grande Dro-lung-ba disse che all’età di quindici anni, dopo aver udito Gocce di Ragionamento (Nyayabindu-prakarana) di Dharmakirti https://www.sangye.it/altro/?p=7077 una volta Atisha dibatté con un famoso erudito, un logico non buddhista, e lo sconfisse, ragion per cui la sua fama si diffuse ovunque.

Quindi egli ricevette la completa iniziazione dal guru Rahulagupta, signore della contemplazione del Tempio della Montagna Nera, [Krsnagiri o Kalasila (Chattopadhyaya 1981, p.73); più probabilmente Kalasila, come detto anche da Roerich (1979, p.242), che secondo il punto di vista di B.C. Law è una delle sette montagne famose vicino a Rajagrha. L’informazione che Tsongkhapa fornisce in questo paragrafo può essere trovata in rNam thar rgyas pa, 51.5-10 e 33.16-34.7.] che ebbe una visione del glorioso Hevajra ed aveva ricevuto profezie da Vajradakini. Gli fu dato il nome segreto di Jnanaguhyavajra. All’età di ventinove anni, addestrandosi nel Vajrayana con molti guru che avevano raggiunto realizzazioni spirituali, egli divenne esperto in tutti i testi e le istruzioni tantriche. Quando gli si presentò il pensiero “Solo io sono qualificato nel veicolo del mantra”, [Il veicolo del mantra (gsang sngags kyi theg pa), o veicolo vajra (rdo rje theg pa), è la pratica di ciò che è insegnato nei testi tantrici, nei tantra o classi di tantra (rgyud sde).] il suo orgoglio fu domato dalle dakini in un sogno che gli mostrava molti testi del sentiero del mantra da lui mai visti prima.

Poi i suoi guru e le deità scelte (da lui), sia in persona che nei sogni, lo spinsero a diventare un monaco, dicendo che se avesse fatto ciò avrebbe beneficiato ampiamente l’insegnamento e molti esseri. In seguito alla loro pressione, egli divenne monaco, ricevendo l’ordinazione da un abate che aveva raggiunto una concentrazione meditativa in cui prendeva la realtà da una (particolare) prospettiva, avendo raggiunto il sentiero della preparazione. [Questo si riferisce al raggiungimento del livello della pazienza del sentiero della preparazione, il terzo dei suoi quattro livelli. I cinque sentieri buddhisti, o stadi del raggiungimento sono: il sentiero dell’accumulazione, quello della preparazione, della visione, della meditazione e del non-più-apprendimento.]

Questo abate era un anziano Mahasamghika, un grande sostenitore dei testi sulla disciplina, chiamato Silaraksita. Come detto negli Ottanta Versi di Lode, di Nag-tso, “Il tuo abate era noto a tutti per aver raggiunto il sentiero della preparazione”. Inoltre, fu dato ad Atisha il nome Sri Dipamkarajnana.

Poi, fino all’età di trentuno anni, Atisha si addestrò nelle collezioni scritturali superiori ed inferiori della conoscenza buddhista all’interno della tradizione filosofica. In particolare, ad Otantapuri, egli ascoltò per dodici anni gli insegnamenti dal guru Dharmaraksita, sulla Grande Spiegazione Dettagliata (Maha-vibhasa). Diventando veramente esperto nei testi delle quattro scuole di base, [Ngag-dbang-rab-brtan (mChan, 23.6) identifica queste come Sarvastivada (gzhi thams cad yod par smra ba), Mahasamghika (phal chen po), Sthavira (gnas brtan pa) e Sammitiya (mang pos bkur ba).] egli giunse a conoscere, secondo le differenti scuole e senza confusione anche i dettagli più fini di quale comportamento dovrebbe essere adottato e quale evitato nelle regole della disciplina monastica, come quelle riguardanti il modo di dare e ricevere le cose, tipo il cibo.

{38} In tal modo, attraversando i dogmi vasti come l’oceano della nostra e delle altre scuole, giunse a conoscere accuratamente tutti i punti chiave dell’insegnamento scritturale.

2. Come, impegnandosi in una pratica corretta, egli ottenne le buone qualità della conoscenza esperienziale

In generale, le tre preziose collezioni scritturali [Ossia, i discorsi (mdo sde, sutra), la disciplina (‘dul ba, vinaya) e la conoscenza (mngon pa, abhidharma).] includono tutti gli insegnamenti scritturali del Conquistatore. Perciò i tre preziosi addestramenti devono anche includere gli insegnamenti come sono realizzati. [I tre preziosi addestramenti sono: l’addestramento nell’etica, nella concentrazione e nella saggezza.]

Rispetto a ciò, le scritture e i loro commentari lodano ripetutamente l’addestramento nella disciplina etica come base di tutte le buone qualità, come gli addestramenti nella concentrazione e nella saggezza. Perciò, all’inizio dovete avere le buone qualità della conoscenza che si manifestano nel contesto dell’addestramento nella disciplina etica.

a. Atisha possedeva l’addestramento nell’etica.

(Il fatto) che Atisha possedesse l’addestramento nell’etica è spiegato in relazione a tre aspetti:

  1. I voti superiori della liberazione individuale.

  2. I voti del bodhisattva.

  3. I voti del Vajrayana.

1. Come Atisha possedeva i voti superiori della liberazione individuale.

Gli Ottanta Versi di Lode di Nag-tso:

Mi inchino all’anziano sostenitore dei testi sulla disciplina,

Al supremo dei monaci, che possiede la gloria degli atti puri.

Tu, avendo varcato la porta del veicolo degli sravaka,

[Si riferisce al fatto che i voti monastici sono presi in conformità con le scritture del veicolo dello sravaka, non al fatto che Atisha fosse uno sravaka nel senso di avere una motivazione Hinayana.]

Hai osservato la disciplina etica come uno yak sta attento alla sua coda.

Uno yak è così attaccato ai peli della sua coda che, quando un singolo pelo resta impigliato in una boscaglia, esso rischia la sua vita per assicurarsi che nessun pelo venga perso, anche se vede che potrebbe essere ucciso da un cacciatore. Allo stesso modo Atisha, dopo aver ricevuto i voti completi del monaco, si curò, anche a rischio della sua vita, di ogni addestramento fondamentale minore, per non parlare degli addestramenti fondamentali maggiori nei quali si era impegnato. Perciò, come si dice negli Ottanta Versi di Lode di Nag-tso, egli era un anziano che era un grande sostenitore dei testi sulla disciplina.

2. Atisha possedeva i voti del bodhisattva

Gli Ottanta Versi di Lode di Nag-tso:

Tu, avendo varcato la porta del veicolo della perfezione,

Hai sviluppato con tutto il cuore la determinazione risoluta, e in virtù della tua

{39} Mente dell’illuminazione, non hai voluto abbandonare gli esseri viventi: Mi inchino a te, oh intelligente e compassionevole.

In tal modo si dice che egli si addestrò in molte istruzioni per sviluppare la mente dell’illuminazione, che è radicata nell’amore e nella compassione. In particolare, affidandosi a Serlingba, [Sauvarnadvipa o Suvarnadvipiya (“guru di Sumatra”). Egli è anche conosciuto col nome Dharmakirtisri e Maitripada] si era addestrato per un lungo tempo nelle istruzioni supreme trasmesse dai venerabili Maitreya e Manjughosa rispettivamente ad Asanga e Shantideva.

Per questo, come dice Ottanta Versi di Lode:

Colui che mette da parte i suoi interessi e si assume

Il peso degli interessi degli altri è il mio guru [Atisha].

Sorse nel suo cuore la mente dell’illuminazione che si prende cura degli altri più che di se stesso. Quella mente dell’aspirazione indusse in lui la mente dell’illuminazione dell’impegno. Egli quindi apprese le pratiche conseguenti alla sua promessa di addestrarsi nelle grandi onde degli atti del bodhisattva, e con quelle buone azioni non trasgredì mai i limiti del codice dei figli dei conquistatori (i bodhisattva).

3. Atisha possedeva i voti del Vajrayana.

Gli Ottanta Versi di Lode di Nag-tso:

Avendo varcato la soglia del Vajrayana,

Tu considerasti te stesso come una deità

[significa che Atisha praticò lo yoga della deità]

e possedesti la mente vajra.

Signore della contemplazione, Avadhutipa,

[Significa “uno impegnato in pratiche che interessano il canale centrale.]

Mi inchino a te che ti impegnasti nella condotta segreta.

Nag-tso esprime lode in generale, chiamando Atisha un capo degli yoghi per il fatto che raggiunse la concentrazione dello stadio di generazione, in cui egli vide il suo corpo come divino, e la concentrazione dello stadio del completamento in cui raggiunse lo stato vajra della mente. In particolare, rispetto al suo salvaguardare correttamente gli impegni e al non trasgredire i confini delle regole tantriche, gli Ottanta Versi di Lode dice:

Poiché avevi attenzione consapevole e vigilanza,

Non avesti pensieri contrari all’etica.

Coscienzioso e vigile, senza inganno o pretenziosità, Non fosti macchiato dai difetti delle infrazioni.

Pertanto, Atisha era non solo coraggioso nel promettere di addestrarsi nella disciplina etica dei tre voti [I voti dello sravaka, del bodhisattva e i (voti) tantrici.] ma egli manteneva anche la disciplina etica tenendo fede alle sue promesse e non trasgredendo i limiti (imposti) dalle regole. Anche quando li trasgrediva in misura minima, egli immediatamente purificava quell’infrazione col rito appropriato per {40} rigenerare il voto. Sappi che questa biografia diletta gli eruditi che comprendono i punti chiave delle scritture; emula tali esseri eccellenti.

b. Atisha possedeva l’addestramento nella concentrazione.

1) L’addestramento nella concentrazione comune al sutra e al tantra.

La sua mente divenne flessibile per mezzo della serenità meditativa.

2) L’addestramento nelle concentrazioni non comuni.

Egli raggiunse uno stadio veramente stabile di generazione per aver praticato gli atti della condotta abile per sei o tre anni. [Lochö Rinpoce dice che “gli atti della condotta abile” (rig pa brtul zhugs) si riferisce agli atti della condotta di un praticante del tantra più alto, che sono talmente contrari a quelli delle persone ordinarie che il praticante sembra essere pazzo.]

In quel tempo, dopo aver udito i canti tantrici segreti cantati dalle dakini a Oddiyana, egli li imparò a memoria.

c. Atisha possedeva l’addestramento nella saggezza

1) L’addestramento comune nella saggezza

Egli ottenne una concentrazione della visione profonda intuitiva (insight) che era un’unione di serenità meditativa e visione profonda intuitiva (insight).

2) L’addestramento non comune nella saggezza.

Egli ottenne una speciale concentrazione dello stadio del completamento.

Ottanta Versi di Lode.

È chiaro che hai raggiunto il sentiero della preparazione

In conformità ai testi del veicolo del mantra.

C. Avendo ottenuto queste buone qualità, cosa fece Atisha per promuovere gli insegnamenti.

1. Cosa fece in India.

Nel palazzo della grande illuminazione, nella gloriosa Bodhgaya, egli sostenne l’insegnamento buddhista insegnando tre volte e usando gli insegnamenti per sconfiggere le deboli istruzioni dei filosofi non buddhisti. Riguardo alle nostre scuole buddhiste superiori e inferiori, egli promosse gli insegnamenti rimuovendo le corruzioni (causate) dall’ignoranza, dalle idee sbagliate e dai dubbi. È così che tutte le scuole, senza partigianeria, lo considerano un gioiello della corona. Ottanta Versi di Lode:

Nel palazzo della grande illuminazione, Quando tutti furono riuniti,

Con parole simili al ruggito di un leone, Confondesti le menti di tutti

Coloro che argomentavano a favore dei deboli dogmi Delle nostre e delle altre scuole.

{41} Anche:

Ad Otantapuri c’erano Duecentocinquanta monaci,

A Vikramalasila

Ce n’erano circa cento.

Tutte le quattro scuole radice erano presenti.

Tu non ti occupasti delle vanterie delle varie scuole

Ma divenisti il gioiello della corona di tutti

I quattro seguaci dell’Insegnante,

[I monaci, le monache e i praticanti laici maschi e femmine.]

In tutte le aree

Della terra del Magadha.

Poiché ti attenevi agli insegnamenti generali

Di tutte le diciotto sette [e perciò non erano di parte], Ciascuno ricevette insegnamenti da te.

2. Cosa fece in Tibet

I rinuncianti regali, zio e nipote, [Ye-shes-‘od (Ye-sce-ö), che visse tra la fine del decimo e l’inizio dell’undicesimo secolo, e Byang-chub-‘od (Jang-chup-ö), che visse dall’inizio fino alla metà dell’undicesimo secolo, furono dei re del Tibet Occidentale.] Inviarono in India in successione i due traduttori, Gya-dzon-seng [Che morì nel 1041 sulla strada verso il Tibet con Atisha.] e Nag-tso Tshul-trim-gyal-wa. Dato che essi fecero grandi e ripetuti sforzi per invitarlo, Atisha andò nello Nga-ri Superiore al tempo di Jang-chup-o (Byang-chub-‘od).

Quando gli diedero il benvenuto là, i suoi ospiti pregarono affinché egli potesse purificare l’insegnamento buddhista. Sulla base di questa preghiera, egli promosse l’insegnamento tramite attività quali il comporre la Lampada per il Sentiero dell’Illuminazione, un testo che mette insieme gli stadi della pratica, considerando tutti i punti chiave dei veicoli del sutra e del mantra segreto. Inoltre, per tre anni a Nga-ri, nove anni a Nye-tang e cinque anni in altri posti dello U (dBus) e dello Tsang (gTsang), egli insegnò tutte le istruzioni per i testi dei veicoli del sutra e del mantra agli studenti fortunati. Il risultato fu che egli ristabilì le pratiche del sistema buddhista che erano scomparse, rinvigorì quelle che erano rimaste solo in minima parte, e rimosse la corruzione basata sulle concezioni errate. In tal modo rese liberi da contaminazione i preziosi insegnamenti.

In generale, il glorioso Shantaraksita e Padmasambhava introdussero le pratiche del sistema buddhista nella Terra delle Nevi [Tibet] durante la prima diffusione dell’insegnamento. Tuttavia, l’abate cinese Ha-shang (Hva-shang) causò il declino dell’insegnamento. Egli non comprese correttamente la vacuità e perciò denigrò il fattore del metodo e negò che si dovesse portare alla mente qualsiasi cosa, perfino le virtù. Il grande maestro Kamalasila, dopo aver confutato Ha-shang a dovere, stabilì l’intento del Conquistatore; per cui la sua gentilezza fu la più grande.

{42} Nell’ultima diffusione dell’insegnamento in Tibet, alcuni che supponevano di essere eruditi e yoghi, interpretarono male il significato delle collezioni dei tantra. A causa di questo, essi fecero un grande danno al mantenimento della disciplina etica, la radice degli insegnamenti. Questo essere eccellente [Atisha] li confutò a dovere. Inoltre, fece sì che le loro concezioni errate scomparissero e quindi rinvigorì l’insegnamento senza difetti.

In tal modo, la sua gentilezza raggiunse tutti quelli della Terra delle Nevi.

Inoltre, ci sono tre qualificazioni ideali per un autore di testi che delucidano l’intento del Saggio in questo modo. L’autore (1) dovrebbe possedere la padronanza sui cinque ambiti della conoscenza; [Ossia, uno dovrebbe essere un erudito che ha conseguito la maestria sui cinque rami di conoscenza buddhista (nang rig pa), non buddhista (phyi’i rig pa), grammatica e logica (sgra gtan tshigs), le arti (bzo), e la medicina (gso ba). La lista dei cinque (rami) appare anche come conoscenza buddhista, grammatica, logica, arti e medicina.] (2) dovrebbe possedere istruzioni che siano punti chiave per praticare il significato degli argomenti della conoscenza buddhista, che sono stati trasmessi con un lignaggio ininterrotto che dal Buddha perfetto discende attraverso esseri eccellenti; e (3) dovrebbe ricevere il permesso di comporre il testo in una visione della sua divinità prescelta. Se una persona con una qualsiasi di queste qualificazioni può comporre un testo, allora quando sono presenti tutte e tre (la situazione) è ideale. Questo grande maestro fu dotato di tutte e tre nel modo seguente:

1. Riguardo a come le sue divinità prescelte lo seguivano.

Ottanta Versi di Lode:

In virtù dell’avere visioni e del ricevere il permesso

Dal glorioso Hevajra,

Da Trisamayavyuharaja,

Dall’eroe Lokesvara [Avalokitesvara],

Dalla nobile e venerabile Tara, e così via,

Egli ascoltò sempre l’eccellente insegnamento

Della visione profonda e dei vasti atti di compassione

Sia nei sogni che di persona.

2. Riguardo al lignaggio dei guru, ci sono due lignaggi: (1) quello del veicolo comune [sia allo Hinayana che al Mahayana] e (2) quello del Mahayana. All’interno dell’ultimo, ce ne sono di nuovo due: (1) quelli del veicolo della perfezione e quelli del (2) veicolo del mantra. Entro il veicolo della perfezione, ci sono ancora due divisioni, (1) il lignaggio della visione e (2) il lignaggio degli atti, ed entro il lignaggio degli atti, ci sono i lignaggi provenienti da Maitreya e Manjughosa, formando tre lignaggi nel veicolo della perfezione. Inoltre, rispetto al veicolo del mantra, ci sono cinque sistemi di lignaggi.‘[Jam-dhyangs-bzhad-pa (mChan, 32.2) elenca questi cinque come il lignaggio di tutti i tantra (sngags mtha’ dag gi brgyud pa); il lignaggio di Guhyasamaja, il lignaggio dei tantra madre, il lignaggio dell’Azione e dello Yoga (kriya e yoga) e il lignaggio di Yamari (gShin-rje-gshed). L’elenco di A-kya (A-kya, 106.2-3) ha come primo il lignaggio del Tantra Segreto (gsang sngags mtha’ dag gi brgyud pa) e include nel quarto i tantra dell’Esecuzione insieme a (quelli dell’) Azione e dello Yoga (bya spyod dang rnal ‘byor rgyud kyi brgyud pa), dando come fonte il rNam thar chen mo (Grande Biografia), che può essere il Jo bo rin po che rje dpal ldan a ti sha’i rnam thar rgyas pa yongs grags (Famosa Biografia) di mChims-thams-cad-mkhyen-pa (Chim-tam-je-kyen-ba) o il rNam thar rgyas pa. La stessa informazione si trova nel rNam thar rgyas pa, 7.11-14.]

In aggiunta ci sono lignaggi come quelli dei dogmi, i lignaggi delle benedizioni e i lignaggi di varie {43} istruzioni. Atisha era dotato delle istruzioni di questi molteplici lignaggi. I guru da cui Atisha ricevette insegnamenti direttamente sono, come dice Nag-tso:

I guru sui quali hai fatto sempre affidamento.

Avevano raggiunto realizzazioni spirituali; erano molti: Santi-pa e Ser-ling-ba,

Bhadrabodhi e Jnanasri.

Ed, in particolare, tu possedevi

Le istruzioni sulla visione profonda e sulle vaste azioni Trasmesse da Nagarjuna attraverso le generazioni.

È risaputo che egli ebbe dodici guru che avevano conseguito realizzazioni spirituali e ce ne erano anche molti altri.

3. La sua maestria sui cinque rami della conoscenza è stata già spiegata.

Perciò, questo maestro fu in grado di determinare bene l’intento del Conquistatore. Questo maestro, che aveva tali qualità ebbe un inconcepibile numero di studenti in India, Kashmir, Oddiyana, Nepal e Tibet. Per menzionare i principali tra questi, in India, ci furono i quattro grandi eruditi Bi-do-ba, Dharmakara-mati, Madhyasinha e Ksitigarbha, tutti pari all’Anziano [Atisha] in conoscenza. Alcuni includono anche Mitraguhya come quinto. Dallo Nga-ri, c’erano il traduttore Rin-chen-sang-bo, il traduttore Nag-tso e il regale rinunciante Jang-chup-o. Dallo Tsang, c’erano Gar-gay-wa e Go-kuk-ba-blay-dzay. Da Hlo-drak, c’erano Chak-ba-tri-chok e Gay-wa-gyong. Dal Khams, c’erano Nal-jor-ba-chen-bo, Gon-ba-wa, Shay-rap-dor-jay e Chak-dar-don-ba. Dal Tibet centrale, c’erano i tre, Ku-don-Dzon-dru-yung-drung, Ngok Lek-bay-shay-rap e Drom-don-ba Gyel-way-jung-nay.

Tra questi, il grande detentore del lignaggio che promosse le attività del guru [Atisha] stesso fu Drom-dom-ba Gyel-way-jung-nay, che fu profetizzato da Tara.

Questa, in breve, è la grandezza dell’autore. Può essere conosciuta in dettaglio dalla grande letteratura biografica.

2 {45} La grandezza dell’insegnamento

II. Mostrare la grandezza dell’insegnamento per generare rispetto per le istruzioni.

A. La grandezza di far sapere che tutti gli insegnamenti sono liberi da contraddizione.

B. La grandezza di far capire che tutte le scritture sono istruzioni per la pratica.

C. La grandezza di far scoprire facilmente l’intento del Conquistatore.

D. La grandezza del far astenere automaticamente dal compiere grandi misfatti.

Riguardo all’insegnamento che deve essere spiegato, il testo radice di queste istruzioni è la Lampada per il Sentiero dell’Illuminazione. Ci sono molti testi composti dall’Anziano, ma la Lampada per il Sentiero dell’Illuminazione li include tutti ed è fondamentale. Dal momento che insegna mettendo insieme i punti chiave dei veicoli del sutra e del mantra, il suo contenuto include tutto; dato che enfatizza gli stadi della disciplina mentale, è facile da mettere in pratica; e dal momento che è adornato dalle istruzioni di due guru, che erano esperti qualificati nei sistemi dei due grandi pionieri, [I due insegnanti sono gSer-gling-pa, erudito nel sistema di Asanga, e il più giovane dei Vidyakokila (Rig-pa’i-khu-byug-chung-ba), conosciuto anche come Avadhutipa, che era erudito nel sistema di Nagarjuna (mChan, 34.2-3, A-kya, 106.5-6).] è superiore agli altri sistemi.

{46} II. Mostrare la grandezza dell’insegnamento per generare rispetto per le istruzioni.

La grandezza dell’insegnamento è indicata da quattro qualità che esso suscita nello studente:

  1. Sapere che tutti gli insegnamenti sono liberi da contraddizione.

  2. Arrivare a comprendere che tutte le scritture sono istruzioni per la pratica.

  3. Scoprire facilmente l’intento del Conquistatore.

  4. Trattenersi automaticamente dal compiere grandi misfatti.

La grandezza di far sapere che tutti gli insegnamenti sono liberi da contraddizione.

Riguardo agli insegnamenti, il Commentario sulla Lampada per la Saggezza” (Prajna-pradipa-tika), di Avalokitavrata, dice:

Riguardo agli “insegnamenti”, le scritture del Bhagavan [Un epiteto per un buddha, che significa “uno che ha sconfitto (bhagna) i quattro demoni” e “uno che ha (vat) le sei bontà (bhaga) – bellezza, fama, potere, gloria, saggezza e perseveranza gioiosa”] insegnano accuratamente ciò che deve essere conosciuto per intero, ciò che deve essere eliminato, ciò che deve essere manifestato e ciò che deve essere coltivato dalle deità e dagli umani che desiderano raggiungere lo stato degno degli dèi [di un nirvana non-dimorante].

Perciò gli insegnamenti sono ciò che il Conquistatore spiegò bene. Qui [nel contesto della Lampada per il Sentiero dell’Illuminazione] sapere che tutti gli insegnamenti sono liberi da contraddizione significa comprendere che essi sono il sentiero attraverso il quale una persona diventa un buddha. Alcuni sono i punti principali del sentiero; altri sono i vari rami del sentiero.

I bodhisattva hanno come meta il compiere il bene del mondo [tutti gli esseri viventi]. Dal momento che i bodhisattva devono prendersi cura degli studenti che sono seguaci dei tre lignaggi [quelli degli sravaka, dei pratyekabuddha e dei bodhisattva], essi devono senz’altro addestrarsi sui sentieri di quei tre lignaggi. Questo perché, come dice il Saggio sulla Mente dell’Illuminazione (Bodhicitta-vivarana) https://www.sangye.it/altro/?p=1640 di Nagarjuna:

Poiché generano negli altri

Conoscenza certa che concorda con la propria,

I saggi si applicano

Sempre e senza errore.

E il Commentario sul Compendio della Cognizione Valida” (Pramana-varttika-karika), di Dharmakirti, dice:

È difficile spiegare agli altri

I risultati di cause che sono oscure a noi stessi.

{47} Perciò, se non avete accertato con esattezza qualcosa, non potete insegnarla agli altri.

Affermando “Quei benefattori degli esseri che compiono il bene del mondo attraverso la conoscenza dei sentieri…”, Ajita indica nell’Ornamento per la Chiara Conoscenza che conoscere i sentieri dei tre veicoli è il metodo con cui i bodhisattva raggiungono la meta che si sono prefissati. Anche la Madre dei Conquistatori [Il Sutra della Perfezione della Saggezza in Diciottomila Versi] dice:

I bodhisattva dovrebbero generare tutti i sentieri – che sia il sentiero di uno sravaka, di un pratyekabuddha o di un buddha – e dovrebbero conoscere tutti i sentieri. Dovrebbero anche compiere gli atti di questi sentieri e portarli tutti a completamento.

Perciò è contraddittorio avanzare l’idea che non dovresti addestrarti nelle collezioni scritturali dell’Hinayana perché sei un praticante Mahayana.

Ci sono sentieri condivisi e non condivisi per accedere al Mahayana. Dal momento che quelli condivisi sono cose che provengono dalle collezioni scritturali dello Hinayana, come potrebbero essere qualcosa da mettere da parte? Perciò, i seguaci del Mahayana devono praticare tutte le cose insegnate nelle collezioni di scritture dello Hinayana, con solo poche eccezioni, come il cercare diligentemente una pace beatifica solo per se stessi. Questa è la ragione per insegnare estesamente tutti e tre i veicoli delle collezioni scritturali veramente vaste dei bodhisattva.

Per di più, un buddha perfetto non ha estinto solo una porzione di difetti e realizzato una mera porzione di buone qualità, ma piuttosto ha estinto tutti i tipi di difetti e realizzato tutti i tipi di buone qualità. I praticanti Mahayana cercano di conseguire questo. Dal momento che elimineranno tutti i difetti e svilupperanno tutte le buone qualità, tutti i diversi tipi di buone qualità derivanti dalla eliminazione dei difetti e dall’acquisizione di conoscenza all’interno di ogni altro veicolo sono inclusi nel sentiero Mahayana. Perciò, ogni scrittura è inclusa come un ramo del sentiero Mahayana per conseguire la buddhità. Infatti, non c’è un detto del Saggio che non estingua qualche difetto o che non sviluppi qualche buona qualità e di tutte quelle non ce n’è alcuna che un praticante Mahayana non metta in pratica.

Dubbio: Per entrare nel veicolo della perfezione del Mahayana, tu hai bisogno dei sentieri che sono spiegati nelle collezioni scritturali Hinayana. Tuttavia, per entrare nel Vajrayana, i sentieri del veicolo della perfezione non sono condivisi coi sentieri del Vajrayana, perché (quei) sentieri sono incompatibili. [Alcune attività che sono proscritte (messe al bando) nelle pratiche comuni, come uccidere, mentire, impegnarsi in relazioni sessuali scorrette, bere birra e così via, sono prescritte nel veicolo del tantra e perciò questi due potrebbero sembrare contraddittori.]

{48} Risposta: Anche questo è irragionevole al massimo. La sostanza del sentiero del veicolo della perfezione comprende il pensiero che è lo sviluppo della mente dell’illuminazione e le azioni di addestrarsi nelle sei perfezioni. Il fatto che ci si debba affidare a questi in tutte le occasioni è presentato nel Tantra del vajra del culmine (Vajra-sikhara):

Non abbandonare la mente dell’illuminazione Neppure per salvare la tua vita.

E:

Le azioni delle sei perfezioni

Non dovrebbero mai essere messe da parte.

In aggiunta, si dice così in molti testi tantrici.

Tali testi affermano anche che nelle frequenti occasioni in cui si entra nei mandala del supremo yoga tantra, devi necessariamente prendere sia i voti condivisi che i voti non condivisi. I primi sono semplicemente i voti del bodhisattva, e prendere i voti significa promettere di applicarti agli addestramenti del bodhisattva, come le tre forme di disciplina etica. [Ba-so-chos-kyi-rgyal-mtshan (mChan, 38.6) così identificò i tre tipi di etica : (1) frenare le attività cattive (nyes spyod sdom pa), (2) collezionare attività virtuose (dge ba chos bsdus) e (3) compiere il bene degli esseri viventi (sems can don byed).]

Perciò il veicolo della perfezione non ha un sentiero diverso dagli addestramenti che sono conformi alla tua promessa di praticare gli atti del bodhisattva dopo aver sviluppato la mente dell’illuminazione.

Inoltre, il dubbio di cui sopra è irragionevole al massimo perché, quando prendi i voti tantrici, devi promettere di sostenere tutti gli aspetti dell’inse- gnamento. Questo concorda con ciò che è detto nel Tantra del Diamante Daka (Vajra-daka), nel Tantra dell’Integrazione (Samputi) e nel Vajra Tantra del Vajra del Culmine nell’occasione in cui si prendono gli impegni di Amitabha:

Sostieni tutti gli insegnamenti eccellenti:

I tre veicoli, l’esterno e il segreto.

Alcuni vedono una lieve discrepanza nei termini di ciò che tu devi o non devi fare e concludono che questi sono in completa contraddizione, come caldo e freddo. Ovviamente, questa è una valutazione superficiale. A parte alcuni punti concernenti ciò che deve o non deve essere fatto, le scritture sono veramente molto concordanti. Perciò, all’ingresso nei livelli più alti dei tre veicoli o dei cinque sentieri, per esempio, tu devi avere tutte le buone qualità dei veicoli e dei sentieri inferiori.

Riguardo al sentiero delle perfezioni, il Sommario in Versi della Perfezione della Saggezza in Ottomila Righe (Ratna-guna-sancaya-gatha) dice:

Il sentiero di tutti i conquistatori del passato,

Di quelli che non sono ancora venuti e di quelli che ora sono presenti Consiste nelle perfezioni, nient’altro.

{49} Il sentiero delle perfezioni è come la rotta principale per il sentiero che conduce alla buddhità. Quindi, non è appropriato metterlo da parte. Poiché questo viene detto molte volte anche nel Vajrayana, il sentiero delle perfezioni è il sentiero comune sia al sutra che al tantra.

Aggiungendo a questo sentiero condiviso i sentieri non condivisi del veicolo del mantra – iniziazioni, promesse, voti, i due stadi e le loro pratiche accessorie – il progresso verso la buddhità è rapido. Tuttavia, se metti da parte i sentieri condivisi col veicolo della perfezione, fai un grande errore.

Se non consegui una tale comprensione, allora, ogni volta che ottieni ciò che sembra essere una comprensione di un insegnamento isolato, abbandonerai gli altri insegnamenti. Quando sviluppi un supposto interesse per i veicoli più alti, abbandonerai in successione le collezioni scritturali dell’Hinayana e del veicolo della perfezione. Perfino all’interno del veicolo del mantra abbandonerai i tre tantra inferiori e così via. Così accumulerai la grande ostruzione karmica di aver abbandonato gli insegnamenti, che porta un risultato molto grave. In questo contesto, questa ostruzione sorge prontamente e c’è il pericolo che ciò avvenga. La sorgente di questo è indicata sotto.

Perciò, avendo riposto fiducia in un protettore eccellente, consolida la tua certezza riguardo al modo in cui tutte le scritture sono fattori causali affinché una persona diventi un buddha. Quindi pratica quelle cose che puoi praticare. Non usare la tua incapacità come una ragione per ripudiare ciò in cui non puoi effettivamente impegnarti o da cui non puoi distoglierti. Pensa, piuttosto, in anticipo: “Quando praticherò questi insegnamenti facendo effettivamente ciò che deve essere fatto e distogliendomi da ciò che non dovrebbe essere fatto?” Lavora sulle cause per tale pratica – accumulare le collezioni, rimuovere le oscurazioni e compiere preghiere di aspirazione. In poco tempo il tuo potere menale diventerà sempre maggiore e sarai in grado di praticare tutti gli insegnamenti che precedentemente non eri in grado di praticare,

Il prezioso Insegnante [Dromdon-ba] disse: “ Il mio guru [Atisha] è quello che conosce come portare tutti gli insegnamenti entro un sentiero a quattro facce. [A-kya-yongs-‘dzin (A-kya, 107.4-108.6) presenta una varietà di spiegazioni per questo passaggio sulle “quattro” (facce), come ad esempio i tre addestramenti più i sentieri tantrici ma poi sembra proporre l’idea che esprimano un’analogia con qualcosa a quattro facce, come il dado, che è completo così com’è, a prescindere da quale lato lo si guardi. Proprio allo stesso modo, a prescindere dall’aspetto degli stadi del Sentiero dell’Illuminazione che stai praticando, esso contiene in sé gli insegnamenti completi.]

Queste parole sono molto significative.

Poiché queste istruzioni della Lampada per il Sentiero dell’Illuminazione guidano gli studenti raccogliendo tutti i punti chiave dei veicoli del sutra e del mantra nel sentiero che porta una persona a diventare un buddha, esse hanno la grandezza di produrre la certezza che tutti gli insegnamenti sono liberi da contraddizione.

{50} B. La grandezza di far capire che tutte le scritture sono istruzioni per la pratica

In generale, solo le scritture del Conquistatore forniscono i mezzi per raggiungere tutti i benefici e la felicità, temporanei ed ultimi, per coloro che desiderano la liberazione, perché solo il Buddha è libero da ogni errore nell’insegnare ciò che deve essere adottato e ciò che deve essere messo da parte. Perciò, il Continuum Sublime (Uttara Tantra) dice:

Poiché in questo mondo non c’è alcun altro più saggio del Conquistatore –

Alcun altro che conosca precisamente con onniscienza tutti [i fenomeni del mondo] e la realtà suprema –

Non create disturbo ad alcuna delle collezioni di sutra esposti dal Saggio stesso.

Distruggendo il sistema del Saggio, danneggerai gli insegnamenti sacri.

Perciò le parole del Conquistatore, le preziose collezioni di sutra e tantra, sono le istruzioni supreme. Ciò nonostante, dal momento che gli studenti in quest’ultimo tempo non scoprono l’intento di quelle parole scavando in esse per conto proprio, senza dipendere da commentari validi e dalle istruzioni dirette di esseri eccellenti, i grandi pionieri composero personalmente trattati e istruzioni che commentano il significato come da loro inteso.

Pertanto, perché qualcosa sia una pura istruzione personale, deve conferire conoscenza certa dei testi classici. A prescindere da quanto bene tu la apprenda, un’istruzione personale è solo qualcosa da mettere da parte se non può conferire conoscenza certa del significato delle parole del Buddha e dei grandi commentari sul loro scopo, o se insegna un sentiero incompatibile con queste.

Ci sono persone che concludono che qualsiasi testo classico dovrebbe essere considerato solo un insegnamento esplicativo, mancando di conseguenza dei punti chiave per la pratica. Essi sostengono che ci sono istruzioni personali separate che insegnano i significati centrali che sono il cuore della pratica. Immaginano poi che ci siano due forme separate dell’insegnamento eccellente – un insegnamento che ti viene spiegato e un insegnamento che tu pratichi. Sappi che questa attitudine preclude lo sviluppo del grande rispetto per i sutra e tantra senza macchia, così come per i trattati senza errore che commentano ciò che intendono comunicare. [17] Sappi anche che accumuli l’ostruzione karmica di abbandonare l’insegnamento quando consideri quei testi classici come oggetti di disprezzo e dici: “Quelli sono meramente per promuovere la propria conoscenza superficiale {51} ed eliminare le concezioni errate degli altri; essi non insegnano il significato profondo”.

Pertanto, per coloro che desiderano la liberazione, le istruzioni supreme e autentiche sono in verità i testi classici. Tuttavia, a causa della tua intelligenza limitata e così via, potresti non essere in grado di riconoscere quei testi come istruzioni supreme dipendendo solo da essi (testi). Perciò, devi cercare istruzioni personali, pensando: “Cercherò la conoscenza certa di quei testi basata sulle istruzioni personali di un essere eccellente”. Ma non pensare: “I testi sono senza sostanza, dal momento che promuovono meramente una conoscenza superficiale ed eliminano le concezioni sbagliate degli altri; le istruzioni personali però sono supreme, dato che rivelano il significato profondo”.

Il grande yoghi Changchup-rinchen disse:

Per quanto concerne le istruzioni, la completa padronanza non significa acquisire la verifica solo di un piccolo volume che sta nel palmo di una mano; significa considerare tutte le scritture come istruzioni per la pratica.

Inoltre, il grande studente dell’Anziano, Gom-ba-rin-chen-la-ma, disse che egli comprese tutti i testi come istruzioni per la pratica “riducendo in polvere” tutte le azioni errate del corpo, della parola e della mente durante una sessione di medi- tazione sulle istruzioni di Atisha. Anche tu devi giungere a una tale comprensione. Il prezioso Insegnante [Drom-don-ba] disse che è un errore se, dopo aver studiato molti insegnamenti, senti il bisogno di guardare altrove per (trovare) come praticare l’insegnamento. Perciò, ci sono persone che hanno studiato molti insegnamenti per lungo tempo ma non sanno proprio per nulla come praticare l’insegnamento. Quando desiderano praticare, devono guardare altrove, Il loro errore sta nel non comprendere ciò che ho appena spiegato.

Qui, gli insegnamenti sono come esposti nel Tesoro della Conoscenza (Abhidharma-kosa) di Vasubandhu:

L’eccellente insegnamento dell’Insegnante [Buddha] è duplice:

Gli insegnamenti che hanno la natura di scrittura e quelli che hanno la natura di realizzazione.

Come detto (sopra), non ci sono più di due tipi di insegnamento: (1) scritturale e (2) realizzato. Gli insegnamenti scritturali determinano il modo in cui prendi in mano gli insegnamenti, le procedure per la pratica; gli insegnamenti come vengono realizzati sono la tua pratica di quelle procedure in conformità al modo in cui le hai già determinate. [18] {52} Perciò, questi due fungono da causa ed effetto. Per esempio, è come mostrare a un cavallo il percorso della gara prima di disputarla. Una volta che glielo hai mostrato, vi svolgi la gara. Sarebbe ridicolo mostrare a un cavallo un circuito di gara e poi correre su un altro. Similmente, perché dovresti determinare una cosa per mezzo dello studio e della riflessione e poi, quando si tratta della pratica, praticare qualcos’altro? Su questa linea, l’ultimo dei tre Stadi della Meditazione (Bhavana-karma), di Kamalasila, dice: Inoltre, ciò su cui mediti con la saggezza sorta dalla meditazione è proprio ciò che hai conosciuto con la saggezza sorta dallo studio e dalla riflessione. Non mediti su qualcos’altro. Questo è simile al mostrare a un cavallo un percorso di gara e poi farvi (la gara).

Perciò, queste istruzioni includono, in forma completa, tutti i punti chiave del sentiero (tratti) dalle scritture e da commentari: da come affidarsi a un maestro fino a serenità e visione profonda (insight). Esse ti guidano poi attraverso gli stadi concisi della pratica in cui ti impegni nella stabilizzazione meditativa su ciò che richiede stabilizzazione meditativa e analizzi con la saggezza che discerne ciò che richiede meditazione analitica.

Facendo questo, comprenderai che tutte le scritture sono istruzioni per la pratica. Altrimenti, spenderai la vita intera senza la saggezza che discerne, praticando solo alcune porzioni incomplete del sentiero e non il corpus completo. Così non comprenderai che i testi classici sono istruzioni per la pratica ma li abbandonerai considerandoli come se promuovessero meramente una conoscenza superficiale ed eliminassero le visioni errate degli altri. È evidente che gli argomenti spiegati nei testi classici sono, per la maggior parte, solo cose che richiedono l’analisi con la saggezza che discerne. Se quando pratichi li metti da parte, come potrai allora sviluppare una comprensione che li veda come istruzioni supreme? Se queste non sono le istruzioni supreme, puoi forse trovare un maestro le cui istruzioni le superino?

Perciò, quando ti diventerà chiaro che le collezioni scritturali profonde e vaste, insieme ai loro commentari, sono istruzioni per la pratica, comprenderai velocemente che i testi classici delle profonde collezioni tantriche, insieme ai loro commentari, sono anch’essi istruzioni per la pratica. [19] Sarai allora sicuro che sono istruzioni supreme. Supererai completamente le concezioni errate che considerano questi tantra come se fossero solo {53} insegnamenti da mettere da parte perché non sarebbero effettive istruzioni per la pratica.

B. La grandezza di far scoprire facilmente l’intento del Conquistatore

I testi classici, le scritture insieme ai loro commentari, sono le istruzioni supreme. Tuttavia, anche se i principianti, le persone che non hanno un grande addestramento, facessero ricerche su di esse, non scoprirebbero il loro significato inteso senza dipendere dalle istruzioni personali di un essere eccellente. Anche se trovassero il significato inteso, la loro ricerca richiederebbe un tempo molto lungo e una grande quantità di sforzo. Tuttavia, se dipenderanno dalle istruzioni personali di un guru, essi giungeranno facilmente a conoscere il significato inteso.

Queste istruzioni della Lampada per il Sentiero dell’Illuminazione conferiranno facilmente conoscenza certa dei punti chiave della parola del Buddha e dei trattati. Spiegherò per esteso, nella appropriata sezione che segue, come questo avvenga.

C. La grandezza del fare astenere automaticamente dal compiere grandi misfatti.

Il Sutra del Loto (Saddharma-pundarika-sutra) e il Capitolo di Colui che Dice il Vero (Satyaka-parivarta) spiegano che tutte le parole del Buddha, direttamente e indirettamente, insegnano i metodi per diventare un buddha. Ci sono persone che non comprendono questo e ritengono che alcuni insegnamenti siano metodi per diventare un buddha e altri insegnamenti siano ostacoli al diventare un buddha. Distinguono le parole del Buddha in buone e cattive, ragionevoli e irragionevoli e in grandi e piccoli veicoli. Infine, ritengono che alcuni insegnamenti siano da mettere da parte e dicono: “Un bodhisattva dovrebbe addestrarsi in questo e non addestrarsi in quello”. Così abbandonano gli insegnamenti.

Il Sutra che Raccoglie Tutti i Fili (Sarva-vaidalya-samgraha-sutra) dice:

Manjushri, l’ostruzione karmica di abbandonare l’insegnamento eccellente è sottile. Manjushri, chiunque distingua (faccia distinzioni) su alcune delle parole dette dal Tathagata, (considerandone) alcune come buone e altre come cattive, abbandona l’insegnamento. Colui che abbandona l’insegnamento, avendolo abbandonato, depreca il Tathagata [è un epiteto per un buddha. Significa “uno che ha raggiunto (gata/agata) l’illuminazione nello stesso modo in cui (tatha) l’hanno raggiunta i buddha del passato”.] e parla male della comunità. [20]

Se dici: “Questo è ragionevole; questo è irragionevole”, abbandoni l’insegnamento. Se dici: “Questo è stato spiegato per il bodhisattva; questo è stato spiegato per gli sravaka”, {54} abbandoni l’insegnamento. Se dici: “Questo è stato spiegato per i pratyekabuddha”, abbandoni l’insegnamento. Se dici: “Questo non è un addestramento dei bodhisattva”, abbandoni l’insegnamento.

Il difetto di aver abbandonato l’insegnamento è veramente grave. Il Sutra del Re delle Concentrazioni (Samadhi-raja-sutra) dice:

Il misfatto di chi abbandona la collezione dei sutra è molto più grave di quello di chi causa la distruzione di tutti gli stupa [Uno stupa è un monumento commemorativo dell’illuminazione di un buddha, che simboleggia la mente illuminata di un buddha. Serve anche come reliquiario, contenente spesso le reliquie di persone religiose molto venerate, benché possa essere usato dalle famiglie per i loro membri deceduti.] di Jambudvipa. Il misfatto di chi abbandona le collezioni dei sutra è molto più grande di quello di chi uccide tanti arhat quanti sono i granelli di sabbia del Gange.

In generale, ci sono molti modi in cui può avvenire l’abbandono degli insegnamenti. Comunque, la via indicata sopra è la peggiore, perciò prenditi la briga di eliminarla. Per di più, dal momento che superi l’abbandono ottenendo meramente conoscenza certa delle prime due grandezze indicate sopra, sei automaticamente trattenuto dal compiere delle malefatte. Cerca tale conoscenza leggendo per esteso il Capitolo di Colui che Dice il Vero e il Sutra del Loto. Troverai nel Sutra che Raccoglie Tutti i Fili gli altri modi di abbandonare l’insegnamento.

3 {55} COME ASCOLTARE E SPIEGARE L’INSEGNAMENTO

III. Come ascoltare e spiegare gli insegnamenti.

A. Come ascoltare un insegnamento in cui sia l’autore che l’insegnamento stesso sono grandi.

  1. Contemplare i benefici dell’ ascoltare l’insegnamento.

  2. Sviluppare reverenza per l’insegnamento e l’istruttore.

  3. Come ascolti effettivamente.

  1. Abbandonare i tre difetti di un recipiente

  2. Affidarsi alle sei idee

B. Come spiegare un insegnamento in cui sia l’autore che l’insegnamento stesso sono grandi.

  1. Contemplare i benefici dello spiegare l’insegnamento.

  2. Sviluppare reverenza per l’Insegnante e per l’insegnamento.

  3. Con quale tipo di pensieri e comportamento dovresti spiegare l’insegnamento.

  4. Distinguere tra coloro a cui dovresti e coloro a cui non dovresti spiegare l’insegnamento.

C. Come si dovrebbe concludere una sessione sia in relazione all’ascolto che alla spiegazione dell’insegnamento

A. Come ascoltare un insegnamento in cui sia l’autore che l’insegnamento stesso sono grandi.

Come ascoltare gli insegnamenti è spiegato in tre parti:

  1. Contemplare i benefici dell’ascoltare l’insegnamento.

  2. Sviluppare reverenza per l’insegnamento e l’istruttore.

  3. Come ascolti effettivamente.

{56} 1. Contemplare i benefici dell’ascoltare l’insegnamento

I Versi sull’Udire (Sruti-varga) nella Collezione di Versi Indicativi (Udana- varga) dicono:

Tramite l’ascolto vengono compresi i fenomeni.

Tramite l’ascolto le azioni scorrette vengono superate.

Tramite l’ascolto viene eliminato ciò che è senza senso.

Tramite l’ascolto si raggiunge il nirvana. [21]

Anche:

Proprio come qualcuno che stia all’interno di una casa

Avvolto nella completa oscurità

Ha occhi ma non vede

Le forme che ci sono lì dentro,

Così anche una persona nata da un nobile lignaggio

Benché possieda intelligenza,

Non sa finché non le viene detto

Cosa sia virtuoso e cosa non lo sia.

Proprio come una persona dotata di occhi

Vede le forme usando una lampada,

Così, udendo cosa è virtuoso e cosa non lo è,

Comprenderai cosa dovrebbe essere fatto.

Anche la Ghirlanda di Storie della Nascita (Jataka-mala) di Aryasura dice:

Attraverso l’udire, tu sviluppi fede

E diventa stabile il tuo diletto per la virtù;

Sorge la saggezza e svanisce l’illusione 

Questo è degno di essere acquisito anche a costo della tua carne.

L’udire è una lampada che disperde l’oscurità dell’illusione,

La suprema ricchezza che non può essere portata via dai ladri,

Un’arma che sconfigge il nemico della confusione;

È il migliore degli amici, che rivela le istruzioni personali, le tecniche del metodo.

È l’amico che non ti abbandona nel momento del bisogno,

Una medicina innocua per la malattia del dolore,

Il battaglione supremo per sconfiggere le truppe dei grandi misfatti,

È la migliore fama, gloria e tesoro.

È il dono supremo quando incontri gli esseri nobili. In un’assemblea, reca diletto al saggio.

Anche:

{57} Il risultato dell’udire è impegnarsi nella pratica essenziale;

Sarai liberato con poche difficoltà dalla fortezza della rinascita.

Sviluppa entusiasmo dal profondo del tuo cuore per questi benefici dell’udire. Inoltre, Livelli del Bodhisattva (Bodhisattva-bhumi), di Asanga, dice che dovresti ascoltare tenendo a mente cinque idee; ossia, (1) l’idea di un gioiello, per il fatto che gli insegnamenti sono rari perché i buddha appaiono raramente né appaiono i loro insegnamenti; (2) l’idea di un occhio, dal momento che la saggezza che sorge ascoltando gli insegnamenti diventa sempre più grande; (3) l’idea dell’illuminazione, dal momento che l’occhio della saggezza che è sorta vedrà la vera natura [vacuità] e la diversità [di tutti i fenomeni]; (4) l’idea del grande beneficio, perché alla fine gli insegnamenti portano ai risultati del nirvana e della grande illuminazione; [22] e (5) l’idea di essere irreprensibile, dal momento che da questo stesso momento raggiungerai la beatitudine della serenità meditativa e della meditazione profonda (insight), le cause del nirvana e della grande illuminazione. Contemplare questo è contemplare i benefici dell’ascoltare l’insegnamento.

Sviluppare reverenza per l’insegnamento e l’istruttore

Il Sutra di Ksitigarbha (Ksitigarbha-sutra) dice:

Ascolta gli insegnamenti con fede univoca e con rispetto.

Non censurare o deridere chi parla;

Onora i tuoi istruttori –

Sviluppa l’idea che essi sono come un buddha.

In tal modo, come è detto, considera l’istruttore come se fosse un buddha. Elimina l’irriverenza; onoralo/la con omaggio e con beni, offrendo un trono di leoni e così via.

Come esposto anche in Livelli del Bodhisattva, ascolta senza le afflizioni [dell’arroganza e del disprezzo] e senza portare alla mente le cinque condizioni di un istruttore. Essere liberi dall’arroganza significa ascoltare con i seguenti sei attributi: (1) ascoltare al momento opportuno, (2) mostrare omaggio, (3) mostrare deferenza, (4) non avere risentimento, (5) praticare secondo le parole dell’istruttore, e (6) non cercare la possibilità di discutere. Essere liberi dal disprezzo significa rispettare l’insegnamento e colui che lo dà e non sminuire questi due. Non tenere presenti le cinque condizioni significa scacciare il pensiero: “Non ascolterò questa persona perché lui o lei, (1) ha mancato nella disciplina etica, (2) è di lignaggio scadente, {58} (3) ha un aspetto fisico non attraente, (4) si esprime male, (5) oppure, parla in modo duro e non piacevole”. Inoltre, come viene detto in Ghirlanda di Storie della Nascita:

Stai su un sedile basso.

Mostra la gloria della disciplina.

Guarda con occhio compiaciuto.

Mostra rispetto e obbedienza univoca,

Come se stessi bevendo un nettare di parole.

Mostra reverenza e ascolta l’insegnamento

Con evidente diletto e mente incontaminata,

Come un paziente che ascolti le parole di un dottore.

3. Come ascolti effettivamente

Come ascoltare ha due parti:

  1. Abbandonare i tre difetti di un recipiente.

  2. Affidarsi alle sei idee.

a. Abbandonare i tre difetti di un recipiente

Un recipiente potrebbe avere i seguenti difetti: (1) essere capovolto; oppure (2) benché nella giusta posizione (con la parte superiore rivolta all’insù), essere sporco; oppure (3) benché pulito, perdere dal fondo. Se ha questi difetti, allora anche nel caso che cada su di esso la pioggia dalle nuvole radunate dalle divinità, la pioggia (1) non vi entrerà; [23] oppure, (2) vi entrerà ma non sarà in grado di compiere la sua funzione – essere bevuta, ecc. – perché sarà contaminata dalla sporcizia; oppure, (3) non sarà inquinata dalla sporcizia ma non resterà dentro e colerà fuori. Similmente, anche se stai in un luogo dove vengono spiegati gli insegnamenti, non c’è grande scopo nell’ascoltare gli insegnamenti se tu (1) non presti attenzione; oppure (2) benché presti attenzione, capisci male quello che è udito o ascoltato con una cattiva motivazione, tipo l’attaccamento; oppure, (3) anche se non ci sono questi difetti, non consolidi le parole e i significati introdotti ad momento dell’ascolto ma li lasci cadere per- ché li dimentichi e così via. Perciò, liberati da tutti questi difetti.

I rimedi per questi tre difetti sono indicati nei sutra in tre frasi: “Ascolta bene, completamente, e tieni a mente!”. Inoltre, come esposto in Livelli del Bodhisattva, “Ascolta quando vuoi comprendere ogni cosa, stando concentrato, attento, con la mente focalizzata e riflettendo con completa calma”.

Affidarsi alle sei idee

1. Pensa a te stesso come a una persona malata. Impegnarsi negli Atti del Bodhisattva (Bodhisattva-caryavatara), di Shantideva, dice:

{59} Dal momento che devi seguire il suggerimento di un medico

Anche quando sei colpito da una malattia ordinaria,

Che bisogno c’è di menzionare quelli che sono costantemente colpiti

Dalla malattia di così tanti difetti, attaccamento e così via?

Come dice Shantideva, tu sei stato malato per tanto tempo a causa della malattia di afflizioni come l’attaccamento: una malattia che è duratura, intrattabile, che causa forte sofferenza. Perciò devi riconoscere che questa è la tua situazione. Ga-ma-pa disse che se non fossimo effettivamente malati, allora meditare sulla nostra condizione non sana sarebbe fuorviante. Tuttavia, colpiti dalla malattia virulenta e cronica dei tre veleni mentali [attaccamento, ostilità e ignoranza], noi siamo estremamente malati ma siamo completamente inconsapevoli di esserlo.

2. Pensa all’istruttore come a un medico. Per esempio, quando sei colpito da una malattia seria come un disordine dell’aria o della bile, tu cerchi un abile medico. Dopo aver consultato il tuo medico, sei molto compiaciuto e ascolti qualunque cosa dica il dottore, riverendolo/la con rispetto. Analogamente, cerca in questo modo un maestro che impartisca gli insegnamenti. [24] Una volta che hai trovato il tuo maestro, veneralo/la con rispetto e fa ciò che lui o lei dice. Nel fare questo, consideralo un privilegio e non un peso, perché, come dice il Sommario in Versi della Perfezione della Saggezza in Ottanta Righe:

Perciò i saggi bodhisattva, che hanno un forte pensiero di cercare la sublime illuminazione, fanno svanire l’orgoglio in modo definitivo. Proprio come un malato si affida ai dottori per cercare le proprie malattie, così tu dovresti affidarti a un maestro, applicandoti con entusiasmo.

3. Pensa alle spiegazioni dell’istruttore come ad una medicina. Proprio come una persona malata ha un grande rispetto per le medicine prescritte da un medico, così anche tu dovresti considerare molto importanti le istruzioni e le spiegazioni che l’istruttore dà, prendendoti grande cura di averne alta stima e non sprecandole con manchevolezze quali il dimenticarle.

4. Pensa alla pratica zelante come al modo per curare la tua malattia. Le persone malate sanno che la loro malattia non può essere curata senza prendere la medicina prescritta dal medico. Quindi prendono la medicina. Allo stesso modo, impegnati con zelo nella pratica dopo aver visto che non puoi sconfiggere le afflizioni, come l’attaccamento, senza mettere in pratica le istruzioni date dall’istruttore. Non dedicarti solo ad ammucchiare parole in gran numero senza impegnarti nella pratica.

{60} Inoltre, una o due dosi di medicina non faranno proprio alcunché ai lebbrosi che hanno perso mani e piedi. Similmente, mettere in pratica il significato delle istruzioni solo una volta o due è insufficiente per noi che da tempo senza inizio siamo stati colpiti dalla malattia virulenta delle afflizioni. Perciò, analizza con la saggezza che discerne la totalità di ogni aspetto del sentiero e compi lo sforzo simile alla corrente di un fiume. Come dice Elogio della Confessione (Desana-stava), del grande maestro Ciandragomin:

Le nostre menti sono costantemente confuse.

Siamo stati malati per un tempo veramente lungo.

Cosa ottengono i lebbrosi

Che hanno perso braccia e gambe e prendono medicine solo occasionalmente? [25]

Perciò l’idea di te stesso come persona malata è estremamente importante, perché se hai questa idea seguiranno le altre idee. Tuttavia, se questa idea è solo di mere parole, allora non metterai in pratica il significato delle istruzioni per rimuovere le afflizioni e avrai solo semplicemente ascoltato queste istruzioni. come per le persone malate che cercano un dottore. Se si impegnano solo a procurarsi le medicine prescritte ma non a prenderle, non si libereranno dalle loro malattie. Infatti, come dice il Sutra del Re delle Concentrazioni:

Alcune persone sono malate, i loro corpi sono tormentati;

Per molti anni non hanno neppure un sollievo temporaneo.

Afflitti da malattie per un tempo veramente lungo,

Cercano un dottore, per avere una cura.

Cercando ripetutamente,

Alla fine trovano un medico con abilità e conoscenza.

Trattando i pazienti con compassione,

Il medico dà la medicina, dicendo: “Ecco, prendi questa”.

Questa medicina è abbondante, buona e valida.

Curerà la malattia; ma i pazienti non la prendono.

Questo non è una mancanza del dottore, né una mancanza della medicina; solo un difetto da parte di quelli che sono malati.

Allo stesso modo, dopo che hai lasciato lo stato di capofamiglia per interesse verso questi insegnamenti

E sei arrivato a conoscere i poteri, le stabilizzazioni meditative e le facoltà,

Come puoi raggiungere il nirvana senza sforzarti

Nella meditazione, uno sforzo per ciò che è giusto?

{61} Anche:

Ho spiegato questo insegnamento veramente proficuo.

Ma se tu, avendolo udito, non lo pratichi correttamente,

Allora, proprio come una persona malata che conservi una borsa di medicine,

La tua malattia non potrà essere curata.

Anche Impegnarsi negli Atti del Bodhisattva, di Shantideva, dice:

Metti in pratica queste istruzioni fisicamente;

Cosa si realizzerà col puro parlare?

Forse che le persone malate saranno aiutate

Leggendo meramente un trattato medico?

Perciò, “pratica zelante” nell’affermazione: “Pensa alla pratica zelante come a ciò che rimuove la malattia delle afflizioni”, si riferisce al mettere in pratica le lezioni che un maestro ti ha impartito su ciò che dovrebbe essere adottato e ciò che dovrebbe essere messo da parte. Per fare questo, hai bisogno di conoscere le lezioni; per questo hai bisogno di studiare. Lo scopo di conoscerle attraverso lo studio è di metterle in atto. Perciò è vitale mettere in pratica più che puoi il significato di ciò che hai udito. [26] In questo senso, Versi sull’Udire dice:

Anche se hai udito una gran quantità di cose,

Se non sei ben controllato dalla disciplina etica,

Allora, a causa della tua disciplina etica, sarai disprezzato,

E il tuo udire non sarà eccellente.

Se anche hai udito proprio poco,

Se sei ben controllato dalla disciplina etica,

Allora, a causa della tua disciplina etica, sarai lodato,

E il tuo udire sarà eccellente.

Le persone che non hanno udito molto,

E inoltre non sono ben controllate dalla disciplina etica,

Saranno disprezzate su entrambi i fronti,

E la loro condotta non sarà eccellente.

Coloro che hanno udito una gran quantità di cose,

E sono anche ben controllate dalla disciplina etica, Saranno apprezzate su entrambi i fronti,

E la loro condotta sarà eccellente.

Anche:

Benché tu possa comprendere il cuore delle scritture tramite l’udire,

E possa conoscere il cuore della concentrazione meditativa,

Tale udire e tale conoscenza saranno di poca importanza

Se tieni in larga misura un comportamento rozzo.

{62} Coloro che si dilettano degli insegnamenti dati dagli esseri nobili

E praticano conformemente con corpo e parola,

Che hanno pazienza, dilettano i loro amici, e sono controllati: Questi raggiungeranno la perfezione dell’udire e del conoscere.

Anche L’Esortazione al Pensiero Speciale (Adhyasaya-samcodana-sutra) dice:

Gli sciocchi sono pieni di paura al momento della morte,

Dicono: “La mia pratica era scarsa. Cosa si deve fare ora?”.

Non avendo trovato la profondità, soffriranno grandemente.

Tali sono i difetti del dilettarsi solo di parole.

Anche:

Come un attore davanti a un pubblico che assiste a uno spettacolo,

O come il descrivere le buone qualità di una terza persona, che è un eroe,

Tu stesso scadi dalla pratica zelante:

Tali sono i difetti del dilettarsi solo di parole.

Anche:

La scorza dello stelo di una canna da zucchero non ha per niente sostanza,

Il sapore che diletta è all’interno.

Mangiando la corteccia,

Non si può trovare il delizioso sapore di melassa.

Proprio come è per la scorza, così è per le parole;

Il “gusto” è nel contemplare il significato.

Perciò abbandona il dilettarti solo di parole,

Sii sempre coscienzioso e rifletti sul significato. [27]

5. Pensa ai Tathagata come ad esseri eccellenti. Sviluppa rispetto ricordando colui che espose l’insegnamento, il Bhagavan [Buddha].

6. Augura che l’insegnamento duri a lungo. Pensa: “Come sarebbe bello se, in conseguenza dello studio di tali insegnamenti, gli insegnamenti del Conquistatore restassero nel mondo a lungo!”.

Inoltre, quando spieghi o ascolti gli insegnamenti, se la tua mente e gli insegnamenti restano separati, allora, qualunque cosa venga spiegata sarà irrilevante. Perciò, ascolta in modo tale da determinare come questi insegnamenti si applichino alla tua mente. Per esempio, quando vuoi vedere se ci sia o non ci sia qualche sbaffo, sporco o qualsiasi cosa sulla tua faccia, guardi nello specchio e poi rimuovi ciò che c’è. Allo stesso modo, quando ascolti gli insegnamenti, i tuoi difetti come la condotta scorretta e l’attaccamento appaiono nello specchio dello {63} insegnamento. In quel momento, ti rammarichi che la tua mente sia diventata così e lavori allora per rimuovere quei difetti e stabilire le buone qualità. Quindi, devi addestrarti negli insegnamenti. La Ghirlanda di Storie della Nascita (dice):

Quando vedo con chiarezza la forma della mia

Cattiva condotta nello specchio degli insegnamenti, Sviluppo un senso di rammarico

E volgo la mia mente agli insegnamenti.

Con questa affermazione Saudasa richiese al principe Sutasoma di conferirgli gli insegnamenti. Dopo di che, il principe bodhisattva, conoscendo lo stato mentale di Saudasa, ossia, sapendo che Saudasa era diventato idoneo ad udire gli insegnamenti, gli diede gli insegnamenti.

In breve, sviluppa la mente dell’illuminazione pensando:

Per il bene di tutti gli esseri senzienti, raggiungerò lo stato di buddha. Per ottenere questo, devo addestrarmi nelle sue cause; a tal fine io devo conoscere quelle cause; per questo (scopo) è evidente che devo udire gli insegnamenti. Perciò ascolterò gli insegnamenti.

Ricorda i benefici dell’udire. Elimina i difetti del recipiente e così via, e ascolta con grande diletto.

Come spiegare un insegnamento in cui sia l’autore che l’insegnamento stesso sono grandi

Questa spiegazione ha quattro parti:

  1. Contemplare i benefici dello spiegare l’insegnamento.

  2. Sviluppare reverenza per il Maestro e per l’insegnamento.

  3. Con quale tipo di pensieri e comportamento dovresti spiegare l’insegnamento.

  4. Distinguere tra coloro ai quali dovresti e coloro a cui non dovresti spiegare l’insegnamento.

Contemplare i benefici dello spiegare l’insegnamento [28]

È di grande beneficio impartire gli insegnamenti senza interesse per le cose del mondo: profitto, onore, fama e così via. Questo perché, come dice Esortazione al Pensiero Speciale:

Maitreya, ci sono venti benefici della generosità con cui dai il dono dell’insegnamento senza interesse per le cose materiali, profitto o onore. Quali sono questi venti? Sono come segue. Arriverai ad avere (1) ricordo, (2) intelligenza, (3) comprensione, (4) stabilità, (5) saggezza, (6) saggezza sovramondana, (7) pochi desideri, (8) poco odio e (9) poca ignoranza. Inoltre, (10) i demoni {64} non avranno l’opportunità di nuocerti, (11) i bhagavan buddha penseranno a te come a un prezioso unico figlio, (12) i non-umani ti proteggeranno, (13) le divinità ti conferiranno carisma e potere, (14) i nemici non avranno l’occasione di danneggiarti, (15) gli amici resteranno fedeli, (16) le tue parole saranno credute, (17) otterrai l’assenza di paura, (18) avrai abbondante felicità, (19) sarai lodato dal saggio ed (20) il tuo dono dell’insegnamento sarà degno di essere ricordato.

Sviluppa fede nel beneficio dello spiegare gli insegnamenti dal profondo del cuore, così come sono esposti in molte collezioni di sutra.

Rispetto al quarto beneficio di cui sopra, “giungerai ad avere stabilità”, nella nuova traduzione del Compendio degli Addestramenti (Siksa-samuccaya), di Shantideva, è tradotto con “giungerai ad aver fede”, e in alcune vecchie traduzioni con “giungerai ad aver diligenza”.

2. Sviluppare reverenza per l’Insegnante [Buddha Sakyamuni] e per l’insegnamento.

Quando il Bhagavan [Buddha] espose la Madre dei Conquistatori [la Prajna- paramita], eseguì atti di rispetto come quello di sistemare il trono lui stesso.

[29] Allo stesso modo, dal momento che gli insegnamenti sono rispettati perfino dai buddha, quando spieghi gli insegnamenti sii molto rispettoso verso gli insegnamenti così come verso l’Insegnante [Sakyamuni Buddha], ricordando le sue buone qualità e la sua gentilezza.

3. Con quale tipo di pensieri e comportamento dovresti spiegare l’insegnamento.

Riguardo ai tuoi pensieri, sviluppa le cinque idee esposte nel Sutra delle Domande di Sagaramati (Sagaramati-pariprccha-sutra): 1 pensa a te stesso come a un dottore, 2 agli insegnamenti come a una medicina, 3 a quelli che ascoltano gli insegnamenti come a persone malate, ed 4 ai tathagata come a esseri eccellenti, e 5 augurati che gli insegnamenti durino a lungo.

Coltiva amore per coloro che si sono riuniti ad ascoltare. Abbandona la gelosia che teme la superiorità degli altri; la pigrizia della procrastinazione; lo scoraggiamento di essere stanco di spiegare qualcosa ripetutamente; lodare te stesso ed elencare i difetti degli altri; avarizia rispetto allo spiegare l’insegnamento; e l’interesse per le cose materiali come il cibo e il vestiario. Quindi pensa: “Questo merito che deriva dall’insegnare affinché gli altri raggiungano lo stato di buddha è una condizione favorevole per la mia felicità”.

Riguardo al tuo comportamento, lavati e pulisciti. Quindi, dopo aver indossato vesti non macchiate, siedi su un sedile per l’insegnamento e {65} su un cuscino in un luogo che sia pulito e attraente. Nel Sutra delle Domande di Sagaramati si dice che se reciti il mantra per sconfiggere i demoni, allora non verranno i demoni e le divinità della classe dei demoni entro un raggio di cento leghe. Se anche venissero, non sarebbero in grado di creare difficoltà. Perciò, recita quel mantra. Quindi, col viso radioso, insegna usando esempi, ragioni e citazioni scritturali ed altri (mezzi) accessori per accertare il significato.

Il Sutra del Loto dice:

Gli eruditi danno sempre senza gelosia

Insegnamenti piacevoli con molti significati.

Essendosi anche completamente sbarazzati della pigrizia,

Non si scoraggiano nel ripetere più e più volte gli insegnamenti.

Gli eruditi abbandonano tutto ciò che è ripugnante,

E coltivano il potere dell’amore verso quelli che li circondano.

Giorno e notte coltivano gli insegnamenti supremi.

[30] Usando milioni di esempi, gli eruditi

Recano gioia e diletto a quelli che ascoltano i loro insegnamenti.

Non hanno mai il minimo desiderio di guadagno mondano:

Non pensando al sostentamento: cibi pesanti o leggeri, o bevande,

Ad abiti, o coperte e lenzuola, o vesti religiose,

O anche a medicine per curare una malattia,

Non chiedono proprio nulla a quelli che ascoltano i loro insegnamenti.

Piuttosto, l’erudito pensa sempre: “Possa io stesso

E tutti gli esseri viventi raggiungere lo stato di buddha”, e

“Qualunque insegnamento io impartisca per aiutare il mondo

È una condizione completamente favorevole per la mia felicità”.

4. Distinguere tra coloro a cui dovresti e coloro a cui non dovresti spiegare l’insegnamento.

Non spiegare gli insegnamenti senza che ti sia richiesto di farlo; come dice il Sutra sulla Disciplina (Vinaya-sutra) di Gunaprabha: Non si dovrebbe farlo senza richiesta”. Anche quando viene richiesto, è necessario investigare per vedere se il potenziale studente sia adatto a ricevere gli insegnamenti. E anche quando non è richiesto, è appropriato spiegare a qualcuno gli insegnamenti solo se sai che questa persona è un recipiente adatto.

Riguardo a questo, il Sutra del Re delle Concentrazioni dice:

Se qualcuno dovesse richiederti

Di dispensare gli insegnamenti, dì per prima,

Io non ho un vasto addestramento”.

Poi dì: “Tu sei colto e saggio.

Come posso spiegare gli insegnamenti

A uno grande come te?”.

{66} Non impartire gli insegnamenti a caso,

Ma solo dopo aver investigato se l’ascoltatore sia un recipiente idoneo.

Se sai che l’ascoltatore è un recipiente idoneo,

Spiega gli insegnamenti anche senza richiesta.

Inoltre il Sutra della Disciplina, di Gunaprabha, dice:

Quando sei in piedi, non spiegare gli insegnamenti a uno che sia seduto; quando sei seduto, non spiegare gli insegnamenti a uno che sia coricato; quando sei sedu- to su una sedia bassa, non spiegare gli insegnamenti a uno su una sedia alta. Lo stesso vale per i sedili cattivi e buoni. Non spiegarli a qualcuno che ti cammini davanti mentre tu sei dietro. Non spiegarli a qualcuno che cammini sul sentiero mentre tu cammini sul margine. [31] Non spiegarli a qualcuno la cui testa sia coperta o la cui veste superiore o inferiore sia tirata su, la cui veste superiore sia piegata e messa sulla spalla o le cui braccia siano incrociate davanti con le mani sulle spalle, o le cui mani siano allacciate dietro la nuca. Non spiegarli a qualcuno con i capelli annodati sulla corona del capo, che porti un cappello, che porti una tiara, o la cui testa sia fasciata in un panno. Non spiegare gli insegnamenti a qualcuno che cavalchi un elefante o un cavallo, a qualcuno che sieda su una portantina o su una carrozza, o a qualcuno che indossi scarpe o stivali. Non spiegarli a qualcuno che abbia un bastone, un ombrello, una lancia, una spada o altre armi, o a qualcuno che indossi una corazza.

È cosa buona spiegare gli insegnamenti alle persone che sono l’opposto di queste. Inoltre, queste istruzioni si applicano alle persone che non sono malate.

Come si dovrebbe concludere una sessione, sia in relazione all’ascolto che alla spiegazione dell’insegnamento

Con forte aspirazione dedica ai tuoi obiettivi temporanei e ultimi le virtù sorte dalla spiegazione e dall’ascolto dell’insegnamento.

Se spieghi e ascolti gli insegnamenti in questo modo, riceverai senza discussioni, anche da una singola sessione, i benefici detti prima. Rimuoverai tutte le ostruzioni karmiche che si sono accumulate col non avere a cuore le istruzioni sull’udire e lo spiegare gli insegnamenti e che derivano dal non rispettare gli insegnamenti e l’insegnante, e così via. Fermerai, inoltre, le nuove accumulazioni di queste oscurazioni. Ed anche, le istruzioni spiegate beneficeranno la tua mente nella misura in cui ti sarai preso a cuore questo modo di spiegare ed ascoltare l’insegnamento. In {67} generale, dopo aver realizzato questo, gli esseri eccellenti del passato praticarono con zelo; in particolare, i guru del passato del lignaggio di queste istruzioni fecero uno sforzo veramente serio e grande in questa attività.

Questa è una grande istruzione. Non trasformerai la tua mente senza essere certo di questo. Senza tale certezza, per quanto estesamente tu possa spiegare gli insegnamenti profondi, proprio questi insegnamenti serviranno spesso ad accrescere le tue afflizioni, come una deità soccorrevole che diventi un demone. Di conseguenza, si dice: “Se sbagli la data dal primo giorno del mese lunare, l’errore durerà fino al quindicesimo giorno”. Perciò, le persone intelligenti dovrebbero lavorare a questo modo di udire e spiegare con successo gli insegnamenti e dovrebbero avere almeno una porzione di queste qualificazioni ogni volta che spiegano o ascoltano gli insegnamenti. [32] Questo è il pre-requisito più importante per insegnare queste istruzioni.

Nel timore di essere eccessivamente verboso, ho considerato i punti più importanti. Comprendili più ampiamente usando altre fonti. Questo conclude la spiegazione sui pre-requisiti per le istruzioni.