Canzone ai 25 discepoli di Padmasambhava

Padmasambhava

Padmasambhava

CANZONE AI 25 DISCEPOLI DI PADMASAMBHAVA

Il Re (Trisong Detsen) e i 25 discepoli chiesero al prezioso maestro di Oddyana (Urgyen):

“Per favore concedi di offrirci un insegnamento profondo che tocchi il punto essenziale, che includa tutto e che sia semplice da praticare”.

Padmasambhava cantò in risposta:

“Meraviglioso!

O Re, Principi, e tutti voi altri miei discepoli,

il vero significato non e’ di dominio di tutti.

Se udito da qualcuno che non sia un degno ricettacolo,

esso può divenire causa di calunnie, fraintendimenti e samaya infranti.

Vi ho lasciato importanti profezie per il futuro,

ma i cattivi governanti del Tibet

per quanto le ascoltino, non credono a ciò.

Diffondendo falsità, perseverano nei discorsi inutili.Per quanto le cose stiano così, spiegherò comunque brevemente

ciò che voi, colmi di devozione, mi avete chiesto.

Questo non e’ il momento di propagarle,

ma darò a ognuno di voi istruzioni a lui specifiche,

che dovranno essere correttamente praticate da parte di ognuno.

Dal momento che questo insegnamento verrà nascosto come un tesoro (“terma”)

per il beneficio di coloro che verranno in futuro,

prestate il giuramento del sigillo!”

Dopo averli istruiti per prestare il giuramento segreto, egli quindi parlò per primo al Re:

[1] Ascolta qui  Maestà, siedi nella postura a gambe incrociate,

tieni il corpo eretto e medita!

Mantieni l’attenzione libera dai pensieri e non limitata dalle costruzioni mentali,

con la focalizzazione della mente che trascende qualsiasi oggetto

e non e’ fissata su alcun segno di solidità;

in questo modo permani quieto, tranquillo e presente!

Se resterai così, i segni di progresso

appariranno spontaneamente,

come la chiarezza luminosa della coscienza che non sorge e non cessa,

e come la presenza mentale completamente libera dai concetti erronei.

Questo e’ lo stato risvegliato che si trova in noi stessi,

non e’ da ricercare in nessun altro luogo poiché e’ auto-esistente –

che meraviglia!

[2]   Ascolta qui, devota Tsogyal di Kharchen!

Poiché la tua mente non ha una identità reale che possa essere mostrata,

in uno stato naturale, non-fabbricato e spontaneamente presente,

permani senza distrazione, nella sfera della non-meditazione!

Restando così, la liberazione avviene spontaneamente.

Questo stesso e’ il Risveglio!

[3]    Ascolta  qui  Palgyi Senge, mio figlio eminente e nobile!
Tutti i fenomeni del samsara e del nirvana non sono altro che la tua stessa mente.
E non appaiono separatamente da questa mente –

Vuoti di natura propria, aldilà del pensiero, della parola e della designazione concettuale (1).
Non accettare ciò che pare piacevole e non rifiutare cio’ che pare sgradevole, non affermare e non negare, non avere preferenze,
ma piuttosto permani vividamente sveglio nello stato della spontaneità non-fabbricata!
Restando così, il segno di progresso consiste nel fatto che i tuoi corpo parola e mente si sentono liberi e leggeri, aldilà delle limitazioni del piacere e del dolore.
Questo e’ il momento della comprensione dello stato di risveglio!

[4] Ascolta qui  Vairochana, essere degno!
Tutto ciò che appare ed esiste, il samsara ed il nirvana, sorge dalla tua stessa mente –
una mente che non può essere afferrata, priva di centro e di estremità.
Nello stato naturale della vasta identità, intrinseco e non-creato,
permani senza distrazione in questo stato profondamente privo di sforzo!
Qualsiasi pensiero che si manifesta nella tua mente sorge nella sfera delle qualità del risveglio  –
lo stato risvegliato non e’ altro che questo.
Quando il risveglio auto-consapevole e’ pienamente realizzato,
E’ a ciò che si da’ il nome di “Buddha”!

[5] Ascolta qui,  Yudra Nyingpo di Gyalmo!
La tua mente e’ non-nata,  nessuna cosa, qualsiasi essa sia, e’ vista.
Senza pensieri, senza elaborare concetti, non seguire il vagare della mente ordinaria!
Quindi non affermare e non negare, ma permani libero e rilassato in te stesso!
In questo stato, il flusso dei pensieri e’ reciso
e la saggezza si manifesta, tracciando la linea tra samsara e nirvana!


[6] Ascolta qui Namkhai Nyingpo, mendicante di Nub!
La tua  mente e’ la semplicità, libera dall’ego e dal concetto di un “io”,
quindi permani nel suo stato auto-manifesto, auto-pacificato, libero di ogni artificiosità!
In quel momento, l’estasi sorge dall’interno,
i segni di progresso si manifestano spontaneamente, e questo  e’  lo stato risvegliato!

[7] Ascolta qui, Jnana Kumara, presta attenzione senza distrarti a queste istruzioni!
Innanzitutto, la tua mente non e’ stata create da cause,
e alla fine non sarà distrutta da condizioni,
quindi permani senza sforzo nello stato indescrivibile e non-fabbricato!
In quel momento, la fruizione si manifesta da  sé stessa, senza ricercarla.
Separato da ciò, non incontrerai altro stato risvegliato!

[8] Ascolta qui, Gyalwa Choyang di Nganlam!
La mente risvegliata dell’illuminazione non  e’ creata attraverso la meditazione,
quindi, libero dal pensiero, senza proiettare ne’ dissolvere il pensiero,
permani con i sensi ben aperti, lasciando che la tua mente (2) si calmi in se stessa!
All’interno di questo stato, il tuo pensiero si dissolve spontaneamente.
E le qualità di saggezza si manifestano da sé stesse senza essere ricercate.
Questa  stessa e’  la riscoperta dello stato risvegliato!

[9] Ascolta qui, Dorje Dudjom di Nanam!
Ciò che viene definito “mente risvegliata dell’illuminazione”
e’ intrinsecamente e primordialmente auto-esistente, e non ha centro ne’ estremità.
Non correggerla, e  in questo stato che e’ auto-cognitivo e naturalmente sereno,
non mutare e non alterare nulla,  bensì dimora in esso, libero e in piena spontaneità!
Permanendo così, la tua mente liberata dal tumulto
e’ in se stessa il Risveglio!

[10] Ascolta qui, Yeshe Yang di Ba, e pratica queste istruzioni!
La tua mente é irremovibile quando non e’ fissata su soggetto e oggetto.
Non distratta dallo sforzo, da speranze e paure, dal seguire  lo sviluppo e la dissoluzione dei pensieri; non cercare di correggerli, ma piuttosto permani nel tuo stato naturale.
Non distogliersi da ciò costituisce, in sé stesso, il Risveglio!

[11] Ascolta qui, Palgyi Yeshe di Sogpo!
Lo stato risvegliato della mente e’ non-fabbricato,
non-ricercato e auto-esistente.
Lasciando andare lo sforzo di mantenere un soggetto e un oggetto,
dimora nello stato non-fabbricato della consapevolezza spontanea!
Permanendo in questo modo, il flusso della agitazione e’ reciso e cessa;
riconosci tale momento come il Risveglio!


[12] Ascolta qui, Nanam Yeshe, giovane  mendicante di Shang!
Lascia la tua attenzione libera dalla azione dualista, non affermare e non negare nulla,
ma dimora nel non-sforzo non-fabbricato, senza voler accettare o rifiutare alcunché.
Lo stato risvegliato consiste nel permanere in tal modo senza distrazione!

[13] Ascolta qui, Palgyi Wangchug di Kharchen!
Lascia la tua mente nella non-meditazione, non creare una attitudine mentale,
ma, senza costruire nulla, permani nella consapevolezza spontanea auto-esistente!
Restando in questo stato, senza rifiutare il samara,
il dissolvimento naturale dei difetti del samsara e’ la saggezza del Risveglio!

[14] Ascolta qui, Denma Tsemang,  eminente essere!
La tua mente e’ vuota di soggetto e oggetto e non e’ creata,
quindi, libero dallo sforzo e dall’artificiosità’, non creare alcunché per mezzo della meditazione
ma permani senza distrazione nella consapevolezza spontanea auto-esistente!
Dimorando in questo stato, la saggezza naturale e’ libera di manifestarsi (3).
Non incontrerai mai il Risveglio se ti allontanerai da ciò!

[15] Ascolta qui, Kawa Paltseg di Chinpu!
Quando lasci  andare soggetto e oggetto, la mente  non e’ qualcosa che possa essere mostrato.
Allo stesso modo, non e’ qualcosa che debba essere creato o modificato.
Permani nello stato di equanimità, non distraendoti nella fissazione sulla solidità delle cose.
Dimorare così senza distrazione e’ lo stato risvegliato!

[16] Ascolta qui, Palgyi Senge di Shubu!
Lo stato risvegliato della mente e’ libero da tutti i desideri di  essere “piu’” o “meno”.
Non-creato e naturalmente libero dall’idea di un soggetto che accetta o rifiuta un oggetto,
non fissarti su alcunché, resta completamente libero da ostruzioni.
Permanere in questo stato e’ il Risveglio!

[17] Ascolta qui, Gyalwe Lodrö, mendicante di Dre!
La tua mente non può essere pensata ne’ osservata.
Essa e’ aldilà dell’essere e del non-essere, della permanenza  e dell’annichilimento;
resta libero dalla meditazione su di un  meditante e  un oggetto di meditazione!
Quando permani in tale stato senza distrazione,
ecco ciò che e’ chiamato il Dharmakaya del Risveglio!

[18] Ascolta qui, Lokyi Chungpa, questa istruzione!
Lascia la tua attenzione libera dai concetti di soggetto conoscitore  e oggetto conosciuto,
non fissarti, ma rilassati liberamente  senza desiderare nulla
e permani nello stato di consapevolezza vuota di natura intrinseca.
Dimorare in ciò senza spostarsi e’ in sé stesso lo stato risvegliato!

[19] Ascolta quanto segue, Drenpa Namkha!
la tua mente, che percepisce ma e’ priva di sostanza,
può conoscere senza pensieri, e’ conscia ma indescrivibile.
Libero dai movimenti del pensiero concettuale,
Permani in questo stato, sveglio e completamente aperto.
Dimorare in tale natura e’  in sé stesso lo stato risvegliato!

[20] Ascolta qui, Palgyi Wangchug di Odren!
La mente risvegliata e’ una vacuita’ che percepisce, una vacuità che e’ anche cognitività luminosa.
Permani nel suo stato auto-esistente, non alterarla e non correggerla.
Dimorare senza muoversi da ciò non e’ altro che il   Risveglio!

[21] Ascolta quanto segue, Rinchen Chog!
L’identità’ della tua attenzione, che non consiste in alcuna cosa, non e’ qualcosa che deve essere a forza mantenuta, e neppure creata o rifiutata,  nella meditazione.
Non correggere o alterare la sua fresca spontaneità auto-esistente,
ma permani nello stato originale spontaneamente presente!
All’interno di tale stato, non lasciare oscillare la tua mente,
poiché mai potrai incontrare un frutto separatamente da cio’!

[22] Ascolta qui, Sangye Yeshe, mendicante di Nub!
La mente risvegliata e’ vuota mentre  percepisce
ed allo stesso modo percepisce poiché e’ vuota.
Una unità inconcepibile di vacuità che percepisce ed e’cosciente –
Permani nella spontaneità, e non allontanarti da questa sfera.
Dimorare così senza spostarsi e’ il Risveglio!

[23] Ascolta qui, Palgyi Dorje Wangchug di Lhalung!
La natura della tua mente non e’ concreta  e non possiede attributi;
non cercare di crearla o di migliorarla, ma permani senza modificare nulla ne’ distrarti.
Dimorare così e’ in sé stesso il Risveglio!

[24] Ascolta qui, Könchog Jungne di Langdro!
La tua  mente é non-concreta e primordialmente pura,
naturalmente vuota e non-creata,
quindi permani nello stato privo di meditante  e oggetto di meditazione.
Attraverso ciò, raggiungerai il frutto dello stato di Buddha!

[25] Ascolta qui, Gyalwa Jangchub di Lasum!
La tua mente non nasce e non cessa, non ha attributi di solidita’.
Vuota per natura, la sua cognitivita’ e’ non-ostruita.
Permanere senza spostarsi da ciò e’ in sé stesso il Risveglio!

Tutti voi, applicate queste istruzioni nella vostra esperienza!
Si possono comparare i sutra e i tantra del Buddha ed  i relativi commentari, con un numero di parole che trascende i limiti dello spazio,
ma il significato conciso e’ incluso in questi pochi punti essenziali.
Quindi praticateli e nascondeteli come tesori, in accordo con il vostro giuramento!”

Cosi’ disse Padmasambhava, e per il solo fatto di avere conferito loro il vero insegnamto quintessenziale, furono tutti liberati e ottennero la realizzazione.

Tratto da: “Advice from the lotus-born: a collection of Padmasambhava’s”
Introduzione di  S.E. Tulku Urgyen Rinpoche, tradotto dal  tibetano da Erik Pema Kunsang,
edito da  Marcia Binder Schmidt.
Kathmandu: Rangjung Yeshe Publications, 1994. Pag. 61-67.)

(1)   letteralmente: “descrizione”.

(2)   letteralmente: “il pensiero”.

(3)   letteralmente: “la cognizione naturale e’ liberata”.

Tradotto dalla lingua portoghese, fonte: Textos | Canções aos Vinte e Cinco Discípulos; http://www.dharmanet.com.br/vajrayana/padma9.htm; http://gururimpoche.myblog.it/archive/2009…18/la-canz.html