12 – Il Dhammapada: Il Buddha

Dhammapada 183: Non fare il male, compi il bene, purifica la mente, questo insegna il Buddha.

Dhammapada 183: Non fare il male, compi il bene, purifica la mente, questo insegna il Buddha.

Il Buddha

179

Colui la cui vittoria non può essere riconquistata,

nelle cui conquiste nessuno può entrare,

questo Buddha che domina l’infinito, che non ha via,

su che via vorreste condurlo?

180

Chi nessun desiderio, coi suoi lacci venefici,

può deviare, questo Buddha che domina l’infinito,

che non ha via, su che via vorreste condurlo?

181

Quei forti, dediti alla meditazione,

che godono nella pace della liberazione! Anche gli dei

invidiano chi è risvegliato e cosciente.182

Difficile da raggiungere è lo stato umano,

difficile è vivere

da mortale, difficile è che nascano dei Buddha.

183

Non fare il male,

compi il bene, purifica la mente, questo

insegna il Buddha.

184

I Buddha chiamano pazienza l’ascesi suprema,

tolleranza il nirvana più alto:

non è anacoreta chi colpisce gli altri, non è asceta

chi insulta gli altri.

185

Non ammonire, non colpire,

vivere osservando la legge, essere moderati nel cibo,

vivere e dormire da soli, essere

occupato in alti pensieri, questo insegna il Buddha.

186

Non si soddisfa la brama nemmeno con una pioggia

di monete d’oro: è saggio

chi sa che il soddisfacimento della brama ha breve

sapore e causa dolore.

187

Il discepolo risvegliato

appieno non si soddisfa nemmeno dei piaceri celesti:

egli gode solo

dell’annullamento di ogni desiderio.

188

Gli uomini spinti dalla paura si rifugiano

in montagna

e nelle foreste, sugli alberi sacri e nei santuari;

189

ma questi non sono rifugi sicuri,

non sono il rifugio supremo; non ci si libera dal dolore

rifugiandosi in questi posti.

190

Chi cerca invece rifugio nel Buddha,

nel dharma e nel sangha

vede con chiarezza le Quattro Nobili Verità:

191

il dolore, la sua origine,

la sua fine e il sacro Ottuplice Sentiero che porta

all’acquietamento del dolore.

192

Questo è il rifugio sicuro,

il sommo asilo, arrivando nel quale

si placa ogni dolore.

193

Non comune è la persona superiore,

essa non nasce ovunque:

dove nasce un individuo così forte, beata è la sua gente.

194

Beato è il sorgere dei Buddha,

beata è la predicazione della buona legge,

beata la concordia

del sangha, beata la meditazione di chi è in armonia

195

Chi onora i Buddha degni di devozione,

o i loro seguaci, che hanno

superato la schiera delle illusioni, il dolore e il pianto,

196

chi onora questi esseri,

che hanno raggiunto la liberazione, che non hanno timore,

di questi non si potrebbe misurare i meriti.