Lama Yesce: la natura insoddisfacente della nostra esistenza.

Lama Yesce: Sono completamente ottimista. Credo Fermamente che gli esseri umani abbiano la capacità di realizzare qualcosa di buono.

Lama Yesce: Sono completamente ottimista. Credo Fermamente che gli esseri umani abbiano la capacità di realizzare qualcosa di buono.

Domanda. Le sono familiari i concetti induisti di atman e brahman?

Lama Yesce. Al contrario del buddhismo, la filosofia induista accetta l’idea di un’anima (atman). Noi neghiamo completamente l’esistenza di un sé o di un lo che esiste di per se stesso, in modo intrinseco, ovvero di un’anima permanente ed indipendente. Ogni aspetto del vostro corpo e mente è impermanente; cambia di continuo, e’ costantemente mutevole. I buddhisti negano pure l’esistenza di un inferno permanente ed eterno. Ogni dolore, ogni piacere che sperimentiamo è in uno stato di flusso costante; totalmente transitorio ed impermanente, sempre mutevole e mai durevole. Per cui, riconoscendo la natura insoddisfacente della nostra esistenza e rinunciando a quel tipo di vita in cui transito, gli oggetti sensoriali vengono percepiti come transitori da organi sensoriali per produrre sensazioni transitorie, nessuna delle quali è degna di valore e di ricerca, cerchiamo al contrario l’infinita e perennemente gioiosa realizzazione dell’illuminazione, o nirvana.

D. Ritiene che per gli occidentali che si accostano alla pratica buddhista i rituali siano importanti quanto lo sono per gli orientali, che hanno una particolare predisposizione per i medesimi?

Lama Yesce. Dipende da ciò che si intende per rituale. L’effettiva meditazione buddhista non necessita di alcun oggetto materiale per la sua pratica; l’unica cosa che importa è la vostra mente. Non avete bisogno di suonare le campane o di muovere oggetti. E questo che intendi per rituale ? Sì. Bene; per cui non devi preoccuparti, e questo vale sia per gli orientali che per gli occidentali. Tuttavia, alcune persone hanno bisogno dei rituali; menti differenti necessitano di differenti metodi. Ad esempio, tu porti gli occhiali. Non sono la cosa più importante, ma alcune persone ne hanno bisogno. Per lo stesso motivo, le varie religioni del mondo insegnano vari sentieri in accordo alle abilità e ai livelli individuali dei loro numerosi e differenti aderenti. Per cui non possiamo affermare ‘Questa è l’unica via religiosa. Tutti dovrebbero seguire il mio sentiero’.

D. In occidente sono richiesti nuovi metodi di pratica?

Lama Yesce. No. Non sono necessari nuovi metodi. Tutti i metodi sono disponibili ed adatti ad ogni tipo di mente umana, devi solo scoprirli.

D. Sto tentando di comprendere la relazione tra la mente ed il corpo secondo il buddhismo. La mente è più importante del corpo? Ad esempio, i monaci dei collegi tantrici che studiano il canto che utilizza note particolarmente basse e profonde, ovviamente sviluppano una parte del loro corpo per cantare, per cui quanto è importante il corpo?

Lama Yesce. La mente è il fattore più importante, ma vi sono alcune pratiche di meditazione che vengono potenziate da particolari esercizi yoga. Inoltre, se il tuo corpo è malato, questo fatto può influenzare la tua mente. Per cui è importante mantenere il corpo in salute. Ma se ti preoccupi unicamente del fisico e non esamini la realtà della tua mente, è ugualmente cosa poco saggia; è un comportamento privo di equilibrio, non realista. Per cui, penso che siamo tutti d’accordo sul fatto che la mente sia più importante del corpo, ma allo stesso tempo non possiamo dimenticarci completamente di esso. Ho visto occidentali venuti in oriente che, dopo aver sentito parlare di yoghin tibetani che vivono in alta montagna senza cibo, affermano: ‘Oh, fantastico! Voglio diventare proprio come Milarepa’. Questo è un errore. Essendo nati in occidente, il vostro corpo è abituato a particolari condizioni, per cui, per mantenerlo sano, dovete creare un ambiente adatto. Non potete improvvisamente vivere nello stile dell’Himalaya. Siate saggi!

D.: E’ vero che quando un essere umano nasce, la sua mente è pura ed innocente?

Lama Yesce. Come sappiamo tutti, quando si nasce la mente non è troppo condizionata da complicazioni intellettuali. Ma quando iniziale a crescere ed a pensare, la mente comincia a riempirsi d’innumerevoli informazioni, concetti, filosofie di vita e così via: questo-quello, questo è bene, questo è male, dovrei avere questo, non dovrei avere quello. In sostanza intellettualizzate troppo, colmando la vostra mente di spazzatura. Tutto ciò sicuramente rende la vostra mente molto peggiore. Tuttavia, questo non significa che siate nali completamente puri e che solo dopo l’arrivo delle capacità intellettuali siate divenuti negativi. Non è così.

Perché? Se foste fondamentalmente privi di ignoranza e di attaccamento, ogni genere di spazzatura che si manifestasse di fronte a voi non avrebbe la possibilità di entrare nella vostra mente. Sfortunatamente, non siamo cosi. Di base, noi siamo totalmente ricettivi nei confronti di ogni genere di spazzatura intellettuale che incontriamo. La accogliamo pure con un grande cartello di benvenuto. Per cui, di momento in momento una quantità sempre maggiore di spazzatura si sta accumulando nella nostra mente. Quindi, non potete affermare che i bambini siano nati con menti assolutamente pure. È sbagliato. I bambini appena nati piangono poiché provano sensazioni. Quando si manifesta una sensazione spiacevole, ad esempio quando hanno grande desiderio di latte della loro madre, essi piangono disperati.

D. Secondo l’idea della coscienza che trasmigra da corpo a corpo, da una vita alla successiva, se vi è una continuità di coscienza in tal caso perché non siamo in grado di ricordare le nostre vile precedenti?

Lama Yesce. Una eccessiva quantità di informazioni stile supermarket colma la nostra mente, e ci impedisce d i ricordare le nostre precedenti esperienze. Anche la scienza afferma che il cervello ha dei limiti, per cui nuove informazioni cancellano il ricordo delle precedenti. M’informano così, ma non è realmente corretto. Ciò che avviene è che, di base, la mente umana è prevalentemente inconscia, priva di consapevolezza e preda dell’ignoranza, e inoltre si preoccupa a tal punto dalle nuove esperienze da dimenticare le passate. Provate ad esaminare il mese appena trascorso: esattamente cosa è successo, e precisamente quali sensazioni avete provato, ogni giorno? Non potete ricordare. Non è così? Quindi, andate molto indietro nel tempo, sino a quando eravate solo alcune cellule nel grembo di vostra madre, e ancora prima di tutto ciò: è molto difficile ricordare, non è vero? Ma se praticate sviluppando la consapevolezza, con calma e gradualmente, esaminando di continuo all’interno della vostra mente. Alla fine sarete in grado di ricordare una quantità sempre maggiore di esperienze precedenti. Molti di noi possono ricordare l’esperienza di aver reagito in modo molto strano a qualche avvenimento, per cui, perplessi dalla nostra reazione, che pare non avere alcun fondamento negli avvenimenti di questa nostra presente esistenza, abbiamo pensato: ‘Questo è molto strano. Perché ho reagito in questo modo?

Non ho idea da dove arrivi una simile reazione’. Questo perché la reazione si basa su di una esperienza di una vita precedente. I moderni psicologi non possono spiegare tali reazioni perché non comprendono la continuità della mente, la natura priva di inizio della mente di ciascun individuo. Essi non comprendono che le reazioni mentali possono risultare da impulsi generati migliaia e migliaia di anni or sono. Ma se continuate ad investigare la vostra mente mediante la meditazione, alla fine potrete comprendere tutto ciò grazie alla vostra stessa esperienza.

D. Qual è il significato di sofferenza?

Lama Yesce. La mente inquieta, agitata è sofferenza; l’insoddisfazione è sofferenza. In effetti, è molto importante comprendere i vari sottili livelli di sofferenza, altrimenti la gente potrebbe dire: ‘ Perché il buddhismo afferma che tutti soffrono? lo sono felice.’ Quando Buddha parlò della sofferenza, non intendeva solo il dolore di una ferita o il genere di angoscia mentale che spesso sperimentiamo. Affermiamo che siamo felici, ma, se esaminiamo più profondamente la nostra felicità, potremo trovare che c’è ancora molta insoddisfazione nelle nostre menti. Dal punto di vista buddhista, solo il fatto di non poter controllare le nostre menti è sofferenza; di fatto, tale sofferenza è peggiore delle varie sofferenze fisiche che sperimentiamo, Quindi, quando il buddhismo parla di sofferenza vuole sottolineare in misura molto maggiore il livello mentale, rispetto a quello fisico, ed è questo il motivo per cui, in termini pratici, gli insegnamenti buddhisti sono fondamentalmente psicologia applicata. Il buddhismo insegna la natura della sofferenza a livello mentale, e i metodi per eliminarla completamente .

D. Perché tutti sperimentano la sofferenza, e cosa possiamo imparare da essa?

Lama Yesce. È molto semplice, non è così? Perché soffrite? Perché siete troppo impegnali nell’agire spinti dall’ignoranza, e nell’attaccarvi alle cose con grande bramosia. Potete imparare dalla sofferenza realizzando da dove essa provenga, e comprendendo esattamente cos’è che vi fa soffrire. Nelle nostre infinite vite precedenti abbiamo fatto innumerevoli esperienze, ma non abbiamo ancora compreso molto al riguardo. Molte persone ritengono di imparare dalle loro esperienze, ma di fatto non è così. Vi sono infinite esperienze passate nel loro inconscio, tuttavia essi non sanno ancora nulla riguardo la loro vera natura.

D. Perché abbiamo la possibilità di provare attaccamento?

Lama Yesce. Perché siamo preda di allucinazioni; non stiamo percependo la realtà né del soggetto né dell’oggetto. Quando comprendete la natura di un oggetto di attaccamento, la mente soggettiva dell’attaccamento scompare automaticamente. Ciò che fara’ soffrire è la mente annebbiala, la mente che viene attratta da un oggetto e che dipinge una proiezione distorta su di esso. È tutto. E realmente molto semplice.

D. Per gli occidentali è più difficile raggiungere la conoscenza e la saggezza, considerando le distrazioni ambientali e le pressioni del mondo moderno?

Lama Yesce. Ottenere la conoscenza che sorge dalla saggezza dipende dall’individuo, non dal luogo dal quale proviene. E non è affatto necessario abbandonare gli agi materiali del mondo occidentale. Però dovete sviluppare la chiara comprensione che tutti questi oggetti non sono l’unica cosa importante nella vita. Ciò che li rende problematici è l’avidità, l’attaccamento che abbiamo per essi. Gli oggetti in se stessi non costituiscono un problema. Potete condurre una vita splendida nel lusso, ed allo stesso tempo essere completamente distaccati dal vostro ambiente. La mela ideale è godere di ogni cosa senza attaccamento. Potete mutare lo sviluppo materiale dell’occidente a vostro favore; di fatto qui si possono avere molto facilmente beni materiali. In oriente, ottenere simili vantaggi richiede spesso tempo e fatica, e spesso tutto ciò causa molto attaccamento e sofferenza. Il problema è l’attaccamento. Cercate di lasciare perdere l’attaccamento, qualsiasi cosa possediate: potrete ottenere la conoscenza e la consapevolezza che derivano dalla saggezza.

D. Qual è la definizione di ‘guru ‘?

Lama Yesce. Un guru è chi può svelarvi realmente la vera natura della vostra mente, offrendovi una cura perfetta per i vostri problemi psico logici. Ma chi non conosce la propria mente non può conoscere quella degli altri, e quindi non può curare i loro problemi correttamente. Costui non è assolutamente un guru. Fate attenzione. Spesso in occidente c’è il problema di quelli che si proclamano guru. Dunque, state attenti. Tutti possono affermare: ‘lo sono un guru, sono uno yoghin. Venite, vi darò la conoscenza’. I giovani occidentali possono essere molto ingenui, prendono facilmente sul serio simili uomini, credono davvero che possano insegnare qualcosa. Gli orientali sono invece molto piu’ scettici in proposito. perché hanno avuto più esperienze in questo campo. Dovete prendere le cose con calma, verificando attentamente. È importante conoscere la concezione occidentale dell’esistenzialismo, che afferma che dobbiamo comprendere bene che noi siamo quello che vogliamo essere. AlI’ inizio, abbiamo bisogno di un maestro, ma in seguito noi stessi possiamo diventare il nostro maestro. Dovete capire che io e tutti i maestri vi possiamo aiutare, però sono fermamente convinto che la vera risposta che ognuno di noi cerca deve provenire da noi stessi, dall’ interno della nostra. mente, non è certamente qualcosa che viene dall’esterno, da un maestro o da qualcosa di esteriore.

Questo significa entrare realmente in contatto con la nostra natura interiore, e ascoltare ciò che questa vera e profonda natura ci comunica. Così otterremo veramente una reale risposta alle nostre domande e saremo soddisfatti. In effetti, lo scopo ed il significato della meditazione è proprio quello di permetterei di diventare i maestri di noi stessi.

D. Ho visto immagini tibetane di divinità irate, ma sebbene avessero una apparenza feroce, non sembravano malvagie. Questo mi ha fatto sorgere la domanda: il buddhismo sottolinea l’esistenza di cose malvagie e negative oppure no?

Lama Yesce. Il buddhismo non sotto linea mai l’esistenza di un ‘male’ esteriore. Il male è una proiezione della vostra mente. Se esiste il male. Questo è dentro di voi. Non vi è alcun male esteriore da temere. Le divinità irate sono emanazioni della saggezza illuminata ed il loro scopo è quello di aiutare le persone che hanno molta rabbia incontrollata all’interno della propria mente. In meditazione, la persona in collera trasforma la sua rabbia in saggezza, che quindi viene visualizzata come divinità irata; così l’energia della rabbia viene assimilata dalla saggezza. In breve, il metodo funziona in questo modo.

D. Per ottenere la liberazione, bisogna ricorrere solamente alla meditazione. oppure esiste qualche altro metodo?

Lama Yesce. Senza dubbio l’unica cosa da fare è meditare. Un grande filosofo occidentale, Cartesio, ha parlato di come la meditazione ci permette di raggiungere uno stato mentale più tranquillo, con cui possiamo conoscere meglio la realtà. Meditazione significa smettere di essere ossessionati dalle cose materiali, per giungere alla pace e alla tranquillità. Meditare non significa solo restare immobili e concentrati: meditazione significa avere una mente calma e chiara, in pace, che ci permette di capire quale sia il modo migliore di comprendere la realtà delle cose. Pensare in modo chiaro è meditazione. Quando si pensa in modo chiaro, si sperimenta veramente la realtà, e non c’è altro, non c’è illusione. Questo è tutto. È qualcosa che possiamo fare sin da ora. Non è un risultato finale. Anche in questo momento abbiamo la possibilità di essere chiari e sereni, come pure di sentirci confusi. La meditazione ci dà la possibilità di stabilizzare la nostra mente, favorendo il sorgere di uno stato mentale chiaro e sereno.

D. Come è possibile realizzare la chiarezza mentale, senza aver prima raggiunto un equilibrio psicologico e fisico?

Lama Yesce. L’equilibrio psicofisico è qualcosa che muta in continuazione. Noi tutti, durante il giorno, passiamo attraverso stati in cui siamo molto equilibrati psicologicamente e poi improvvisamente succede qualcosa che ci fa piombare nelle confusione, e questo succede di continuo, giorno dopo giorno. Se osserviamo i bambini possiamo vedere come siano più chiari ed equilibrati di noi. In un ceno senso, noi pensiamo troppo, vogliamo manipolare la realtà in modo eccessivo e questo ci crea molti problemi perché non accettiamo mai le cose per quello che sono. Pensiamo di essere molto istruiti, perché abbiamo letto un sacco di libri, ma in realtà non siamo per nulla ciò che crediamo di essere. La cosa migliore è riscoprire questo stato naturale, essere come bambini, liberi da questa pesante coltre di intellettualità, da questi concetti che ci imprigionano. Tuttavia siamo sempre in grado di usare il nostro intelletto, possiamo farne uso e abbandonarlo quando non ci serve. Questo è il motivo per cui nel buddhismo si afferma di andare al di là delle parole, al di là dell’intelletto, per trovare il vero significato.

D. Siete ottimista o pessimista, circa il futuro dell’umanità?

Lama Yesce. Completamente ottimista. Credo Fermamente che gli esseri umani abbiano la capacità di realizzare qualcosa di buono. Se non vi sono altre domande, non vi tratterrò più. Vi ringrazio molto di tutto.

Christchurch, Nuova Zelanda 14 giugno 1975

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