30 – S.S. Drikung Kyabgon Chetsang Rinpoche: Shamatha e Mahamudra

Sua Santità Drikung Kyabgon Chetsang Rinpoche: Con il potere della grande compassione pratichiamo i precetti essenziali dell’insegnamento del Buddha ed otteniamo la piena comprensione della realtà ultima, che ha luogo quando la mente si stabilizza in Mahamudra.

Sua Santità Drikung Kyabgon Chetsang Rinpoche: Con il potere della grande compassione pratichiamo i precetti essenziali dell’insegnamento del Buddha ed otteniamo la piena comprensione della realtà ultima, che ha luogo quando la mente si stabilizza in Mahamudra.

Sua Santità Drikung Kyabgon Chetsang Rinpoche ci spiega in che modo la meditazione Shamatha è collegata al raggiungimento di Mahamudra e che rapporto hanno le pratiche preliminari con Mahamudra .Appunti a cura della Dott.ssa Nicoletta Nardinocchi e revisione del Dr. Luciano Villa nell’ambito del Progetto “Free Dharma Teachings” per il beneficio di tutti gli esseri senzienti.

Domanda: Santità, in che modo la meditazione Shamatha è collegata al raggiungimento di Mahamudra?

Sua Santità Drikung Kyabgon Chetsang Rinpoche. La pratica in cui ci impegniamo per raggiungere questo risultato finale, ovviamente, comporta sforzo sul sentiero della quiescenza mentale.Tale è la sostanza della nostra pratica da ora fino a quando non otterremo l’obiettivo finale della perfetta illuminazione. Questo cammino di sviluppo dello stato di quiescenza mentale è come un grande fiume, ad esempio il Gange in India. Quando cominciamo a praticare Shamatha, è simile al Gange, alla sua sorgente nella regione del Monte Kailash.

E’ solo un piccolo ruscello, che all’inizio si ferma e riparte tra molte rocce e ostacoli sulla sua strada: in quel punto è molto vulnerabile.

Scendendo a valle è molto turbolento, supera grandi rocce e rapide. A poco a poco diventa sempre più forte e ampio. In pianura è un fiume enorme e profondo che scorre rapidamente La realizzazione della quiescenza mentale è simile alla corrente della meditazione. È molto potente e non può essere bloccata o disturbata. Scorre solo molto forte. Poi, finalmente incontra il grande oceano, a questo punto è senza fondo, è insondabile e rimane completamente immobile. Questo è il paragone usato per illustrare la natura di questa pratica di quiescenza mentale, che porta al traguardo della Mahamudra.

Domanda: Che rapporto hanno le pratiche preliminari con Mahamudra?

Sua Santità Drikung Kyabgon Chetsang Rinpoche

Dobbiamo capire che nessuna delle pratiche preliminari può rivelare la chiara luce della Mahamudra in sé e per sé. Tutte queste pratiche – la meditazione, la coltivazione della virtù, la pratica di disciplina ed etica, le pratiche tantriche – tutte queste, in se stesse contribuiscono lungo la strada al flusso del fiume, lo sviluppano e lo conducono alla sua meta. Ma non ci si può aspettare che rivelino la chiara luce della Mahamudra. E’ attraverso la pratica della meditazione che diventiamo gradualmente più liberi da tutti gli attaccamenti e desideri, in primo luogo liberi dagli aspetti grossolani dell’esistenza del mondo e quindi da quelli più sottili fino a diventare completamente liberi da tutti gli eventi o oggetti di corpo parola e mente.

Siamo liberi da tutte le dicotomie e, quindi, realizziamo il significato dei tre canestri dell’insegnamento del Buddha. Questa è la realizzazione finale della chiara luce della Mahamudra. Attraverso la realizzazione, semplicemente vedendo la chiara luce del Mahamudra, si aprono le porte del carcere del samsara, siamo liberi dalla schiavitù dell’esistenza ciclica. Poi, praticando e stabilizzando la mente su quella chiara luce della Mahamudra, tutte le contaminazioni grossolane e sottili di corpo, parola e mente da tempo senza inizio sono completamente eliminate, e raggiungiamo il più alto stato di perfetta illuminazione.

In primo luogo, abbiamo paura di cadere nelle tremende sofferenze delle forme inferiori di vita nell’esistenza ciclica, nelle migrazioni inferiori. Avvicinandoci alla realizzazione di Mahamudra e diventando liberi da questa paura, siamo colmi di compassione per tutti quegli esseri viventi che vagano senza speranza nel samsara, che cadono di nuovo e di nuovo nelle sofferenze inconcepibili dei regni inferiori. Con il potere della grande compassione pratichiamo i precetti essenziali dell’insegnamento del Buddha ed otteniamo la piena comprensione della realtà ultima, che ha luogo quando la mente si stabilizza in Mahamudra. Otteniamo in tal modo lo stato di Buddha, che allevia tutte queste sofferenze.

Tilopa fa una dedica alla fine di questo testo per la felicità di tutti gli esseri:

Grazie alla virtù del completo impegno in questa pratica,

Possano dissolversi tutti gli ostacoli alla realizzazione di Mahamudra.

Possa la chiara luce di Mahamudra sorgere nella mente dei discepoli.

Che tutti gli esseri viventi dimorino nei cuori di quei discepoli che realizzano Mahamudra.

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