42 – S.S. Drikung Kyabgon Chetsang Rinpoche: la Mahamudra e la meditazione di Vajirasattva

Sua Santità Drikung Kyabgon Chetsang Rinpoche: La meditazione di purificazione di Vajirasattva.

Sua Santità Drikung Kyabgon Chetsang Rinpoche: La meditazione di purificazione di Vajirasattva.

Sua Santità Drikung Kyabgon Chetsang Rinpoche ci illustra la meditazione di Vajrasattva.

Appunti a cura della Dott.ssa Nicoletta Nardinocchi e revisione del Dr. Luciano Villa nell’ambito del Progetto “Free Dharma Teachings” per il beneficio di tutti gli esseri senzienti.

La meditazione di purificazione di Vajirasattva

Visualizzate un loto sulla sommità del vostro cao. E’ importante in questa meditazione pensare a voi stessi nella vostra forma ordinaria, non in una condizione trasformata, ma proprio nella forma del vostro sé ordinario, con tutte le impurità accumulate da tempo senza inizio. Pensate a voi in questo modo e visualizzate un loto bianco sulla parte superiore della vostra testa. Al centro del loto bianco, sopra i petali, vi è un disco lunare bianco. Questo è l’inizio della visualizzazione: questo loto è sulla corona stessa del capo.

Il loto ha otto petali e non deve essere necessariamente bianco. Può essere rosso od un altro colore, ma deve avere otto petali con il disco lunare sopra al centro. Il loto non è posato sul punto corrispondente alla fontanella anteriore frontale sul capo di un neonato, ma è un po’ indietro, nel centro della parte superiore della testa. Visualizzate che sia un pochino sopra, ma il punto preciso non è cruciale.

Il disco lunare bianco, sopra il fiore, è in qualche modo convesso, in modo che al centro sia sollevato. Sul disco è una sillaba HUNG bianca smagliante: sta sopra al disco come un ago conficcato nel sommità di un cuscino lunare. La bianca sillaba HUNG poi si dissolve nella luce e forma un vajra a cinque punte. Questo vajra sta diritto sul cuscino lunare.

Nella parte centrale del vajra, vi è una sillaba HUNG.

La sillaba Hung non appare come se si trovasse nel centro di Vajra, piuttosto appare come fosse riflessa, come se al centro del Vajra vi fosse uno specchio che riflette un’immagine della sillaba Hung.

Da questa sillaba HUNG la luce si irradia in tutte le direzioni, molto potente e molto concentrata. Questa luce è di vari colori, di tutti i colori dell’arcobaleno. Ogni raggio di luce ha alla sua estremità varie offerte come fiori, cibo, incenso: ogni sorta di buon auspicio, belle offerte.

La luce presenta queste offerte di tutti i Buddha e Bodhisattva delle dieci direzioni. Le offerte portate dai raggi di luce color arcobaleno raggiungono tutti gli infiniti Buddha e Bodhisattva.

Essi accettano le offerte e, a loro volta, inviano le loro benedizioni in forma di raggi di luce, che entrano nel mondo dell’esistenza ciclica e raggiungono tutti gli esseri viventi, senza eccezioni, si sciolgono e dissolvono ciò che resta delle loro attività negative ed impurità. E’ come l’alba in una mattina d’inverno, quando l’erba è coperta di brina.

I raggi del sole colpiscono i fili d’erba come se sciogliessero il gelo. Allo stesso modo, questi raggi di benedizioni colpiscono tutti gli esseri viventi dei sei reami ed eliminano le loro contaminazioni.

Dopo aver raggiunto tutti gli esseri viventi e averli purificati dalle loro contaminazioni, i raggi di benedizione ritornano al vajra che si trova sulla sommità della testa e si dissolvono. Si raccolgono e si dissolvono tutti nella sillaba HUNG nel centro del Vajra, il vajra poi si trasforma in Vajrasattva.

Vajrasattva, di colore bianco, è ora seduto sul disco lunare, che è sul loto posto sopra la corona della vostra testa. Quando visualizzate Vajrasattva, non è fondamentale la sua dimensione: tuttavia, non deve essere molto grande. Questo Vajrasattva è, infatti, la manifestazione di tutti i Buddha dei tre tempi e delle dieci direzioni in forma di una singola divinità. È ciò che risulta quando le cinque famiglie di Buddha si fondono insieme e si presentano in una forma. In sostanza non è diverso dal nostro lama radice. Il suo colore è il bianco della neve di montagna. Quando il sole splende sulla montagna di neve, c’è un bianco brillante e splendente: quello è il colore di Vajrasattva.

Vajrasattva ha una faccia e due braccia. Nella mano destra, tenuta al centro del suo torace a livello del cuore, si trova un vajra di cristallo a cinque punte in posizione verticale. Sul fianco sinistro (nella parte esterna o interna) tiene una campana. Non è importante dove sia esattamente la campana. Per esempio la bella statua di Vajirasattva a Bodhhigaya tiene la campana all’esterno del fianco sinistro. Non è specificato se la campana sia o meno di cristallo. La gamba sinistra è leggermente più distesa. Indossa begli ornamenti con gioielli preziosi dall’albero che esaudisce i desideri del Gran Paradiso celeste. I suoi ornamenti del corpo sono gioielli di grande bellezza di tutti i colori dell’arcobaleno. La sua veste più in basso è di un tipo particolare di seta divina luminosa in tutti i diversi colori, estremamente leggera e resistente. Si dice che abbia i tredici ornamenti sul suo corpo, gli ornamenti del corpo di perfetta beatitudine, o Buddha Sambhogakaya. Questi tredici includono: gli otto tipi di ornamenti gioiello ed i cinque tipi di indumenti di seta divina. Il primo degli ornamenti in seta è quello della testa che arriva alle orecchie. Il secondo scende fino alle spalle. Il terzo dalla vita va verso l’esterno. Il quarto è intorno alla vita come una cintura. L’ultimo è l’indumento più basso di molti colori.

Gli ornamenti gioiello sono otto.

Il primo è la corona nella parte superiore della fronte. Il secondo sono i due orecchini, destro e sinistro. Quindi una collana portata alta intorno al collo, non molto lunga. La quarta è una collana più lunga che scende sul petto, ha un secondo anello che arriva in basso fino alle ginocchia.

Anche se queste sembrano diverse sono un unico gioiello. I due ornamenti dell’avambraccio fanno cinque. I due bracciali fanno sei. Il settimo gioiello sono le cavigliere e l’ottavo l’ornamento intorno ad entrambi gli alluci.

Quindi l’offerta di Vajrasattva.

La prima offerta è ARGAM, l’acqua da bere. Questo è uno speciale elisir divino che si dice possegga le otto qualità superiori dell’acqua. Quindi PADYAM, una speciale acqua pura specifica per il lavaggio dei piedi. Poi l’offerta di PUSHPE, i fiori celesti che sono offerti per adornare le orecchie di Vajrasattva

Quindi è l’offerta di DHUPE, incenso o profumo. Seguita dall’offerta di ALOKE, luce. Sono luci di vario tipo, come il sole, la luna, le stelle, speciali lampade divine al burro ecc. Quindi, l’offerta degli unguenti celesti, ghende che hanno il profumo dei fiori divini e speciali proprietà medicinali.

In particolare, alcuni di questi unguenti sono dati nella stagione fredda per riscaldare il corpo e altri nella stagione calda per raffreddare. A seguire l’offerta di NEWIDYE, il cibo. Questi sono alimenti celesti con centinaia di sapori, estremamente deliziosi e belli da guardare. L’offerta finale è SHAPTA, la musica che è di vario genere scelta da da musicisti celesti, che è la più piacevole per le orecchie di esseri divini.

Queste offerte sono di tre tipi: esterne, interne e segrete.

Le offerte esterne sono associate all’universo materiale, il Monte Meru, i continenti, il sole e la luna, tutte le cose materialmente presenti nell’universo.

Le offerte interne sono le offerte della nostra stessa sostanza, vale a dire la propria carne corpo, sangue, ossa ecc. che possono essere trasformati in elisir divino nel processo di offerta.

Le offerte segrete hanno a che fare con l’unione di vacuità e beatitudine. Poi c’è l’offerta della realtà ultima, letteralmente l’offerta di taliità nella forma di concentrazione univoca immacolata, perfetta.

Dopo l’offerta si procede con lode di Vajrasattva.

Dopo la lode si realizza la visualizzazione principale.

Al cuore di Vajrasattva è un disco di luna convesso, nel centro del quale sorge la sillaba HUNG. Questa sillaba HUNG è d’un bianco brillante, quasi un bianco argenteo come se fosse fatta di mercurio. Intorno ad essa, a cominciare dalla sillaba OM vi è il mantra di 100 sillabe che si muove sul perimetro del disco lunare bianco, girando in senso orario, come visto dall’alto. Le sillabe del mantra sono nel cuore Vajrasattva su un disco lunare bianco, girando intorno alla sillaba HUNG. Ogni sillaba è verticale al centro della sillaba centrale HUNG. Girano in circolo, ciascuna di loro emettendo raggi di luce bianca.

Il mantra delle 100 sillabe si muove velocemente se recitate in modo rapido e si muove lentamente quando lo recitate lentamente. Girando irradia luce in tutte le direzioni, ancora una volta facendo offerte ai Buddha e Bodhisattva, soprattutto a Vajrasattva, in tutte le le direzioni. Raggi di luce tornano indietro e purificano le impurità degli esseri viventi, trasformando ogni singolo essere vivente in Vajrasattva, e poi si dissolvono nel Vajrasattva sopra la corona della vostra testa.

Poi dall’alluce del piede sinistro di Vajrasattva fuoriesce un flusso di ambrosia bianco, che scende sulla parte superiore della vostra testa. Spinge fuori tutte le impurità e oscurazioni dalla cima della testa fino in fondo e fuori dal corpo attraverso gli orifizi inferiori. Quindi, visualizzate che questo nettare bianco smagliante entri nella cima della vostra testa, riempia il vostro corpo mentre fuoriesce liquido scuro, fumoso (sono tutte le contaminazioni e oscurazioni) fino a che, in questo modo, l’intero corpo è perfettamente pulito e colmo di questo elisir divino.

Il piede destro di Vajrasattva è leggermente disteso e la gamba sinistra è in posizione di mezzo loto. Dall’alluce del piede destro, l’elisir purificante fluisce tra l’unghia dell’alluce e l’alluce stesso come fosse il rubinetto di una botte che si apre e da cui fuoriesce un flusso concentrato di acqua.

Ora talvolta è difficile specialmente per i principianti, visualizzare il processo del nettare che scende dal mantra nel cuore di Vajrasattva e esce dal suo alluce fin giù nella nostra testa e purifica noi dalle contaminazioni e oscurazioni.

Quando ci concentriamo fortemente e cerchiamo di immaginare, “OK, lui è seduto su questo disco lunare e sotto si trova il loto e il suo piede è su quel disco… ora come esattamente il flusso del nettare raggiunge la mia testa? ”

Così, abbiamo un problema che può ostacolare la nostra meditazione. Va bene visualizzare che il nettare purificatore si raccoglie nel fiore di loto e poi esce dal gambo alla base del loto. Il nettare si incanala verso il basso dentro la nostra testa e ne veniamo purificati in questo modo. Tuttavia, anche qui vi è un errore perché sebbene questa modifica a volte aiuti nella nostra meditazione e visualizzazione iniziali, favorisce un concetto sbagliato sulla natura di questo processo. E’ una sorta di attaccamento alla nostra realtà limitata come fosse la realtà ultima. La natura degli esseri ordinari è di essere ostacolati da oggetti fisici come muri, alberi, montagne, ecc mentre la natura degli esseri illuminati è che né loro né le loro attività illuminate sono ostruite da qualsiasi tipo di materiale o da ostacoli fisici. Sono completamente liberi nelle loro attività, per cui non è necessario preoccuparsi del processo meccanico di ricevere il flusso di nettare.

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