Ma Gcig: Canti spirituali

Macig

Macig

Canti spirituali di Ma Gcig

Lode a quello stato
che trascende ogni considerazione oggettiva,
dimensione pura, inesprimibile,
inimmaginabile,
che va oltre il pensiero.
Ho scritto questa
«Raccolta di insegnamenti orali
sulla Recisione dei demoni»
pensando che qualcuno, un giorno,
ne trarrà beneficio.
La radice di tutti i demoni è la propria mente.
Quando, nel percepire un qualsiasi fenomeno,
si prova attrazione e poi desiderio,
si è catturati dai demoni.
Quando nella mente si afferrano i fenomeni
come se fossero oggetti esteriori,
si è contaminati.
I demoni sono di quattro categorie:
i demoni tangibili
(la cui base sono gli oggetti esteriori),
quelli intangibili
(la cui base sono le rappresentazioni mentali),
i demoni del compiacimento
(la cui base è il desiderio di ottenimento)
e i demoni dell’orgoglio
(la cui base è la discriminazione dualistica).
Ma tutti i demoni sono compresi
in quelli dell’orgoglio.
I demoni tangibili sono numerosi:
nel momento in cui i fenomeni
appaiono davanti ai sensi,
se si discrimina ciò che si desidera
da ciò che invece si rifiuta,
[ecco che sorgono] i demoni tangibili.
Così, nel percepire i fenomeni come concreti,
ci si incatena alla ruota dell’esistenza.
Essendo la forma vuota per sua natura,
non si provi desiderio per essa,
ma si mediti sul vuoto.
Quando non si prova alcun desiderio verso le forme,
si è liberi dal demone del credere nell’eternità.
Quando non si concettualizza il vuoto,
si è liberi dal demone del credere nel nulla.
La manifestazione dei fenomeni visibili
non può essere impedita,
ma se essi non vengono considerati concreti
la nostra visione si manifesta come luce.
Allo stesso modo ci si libera dai suoni,
dagli odori, dai sapori, dal tatto e dalla mente.
La mente stessa è il demone intangibile.
Viene invece definito tangibile
il demone che sorge attraverso le porte dei sensi.
I fenomeni che si manifestano agli organi dei sensi
si interrompono immediatamente
nello stato di liberazione spontanea
e si trasformano nella grande,
indissolubile Tenebra.

Il modo in cui si manifesta il demone intangibile

Quel concetto discriminante di bene o di male
che si viene a formare nella mente
all’apparire di un fenomeno,
viene detto demone intangibile.
Se ci si separa dallo stato spontaneo
e naturale della mente
e ci si aggrappa all’idea
di divinità benevole e di spiriti malefici,
a causa dell’alternanza di speranza e timore,
il nostro proprio demone si manifesta in noi stessi.
Dal vasto e chiaro spazio
della dimensione essenziale della realtà
sorgono in tutte le direzioni i pensieri e i ricordi,
così come dall’oceano immobile
sorgono le onde e le increspature.
Chiunque abbia questa conoscenza
non necessita di alcun artificio:
rimanga naturalmente in se stesso!
Si è liberati nello spazio in cui non nascono
né beneficio né danno.
Poiché [la conoscenza]
sorge spontaneamente in se stessi
dallo spazio della realtà essenziale,
non è necessario nutrire invidia,
avversione o desiderio.
Se non si provano avversione o desiderio,
ecco che si manifesta la mente spontanea.
Il modo in cui sorgono i demoni del compiacimento
I demoni superiori e quelli comuni
sorgono dall’illusione della mente.
Se [praticando] in un luogo orrido
non si viene turbati dagli spiriti maligni,
nasce in se stessi vanità:
questo è il demone del compiacimento.
Quando appaiono i segni del potere spirituale
-le virtù e i beni materiali-,
[sorgono] i demoni della distrazione.
Il proprio profitto, la notorietà,
gli amici e i nemici
sono i demoni della soddisfazione.
Quando le divinità e gli spiriti
conferiscono i loro poteri magici,
e si è circondati da figli e amici fedeli,
nel provare piacere e soddisfazione
sorgono i demoni del compiacimento.
Qualsiasi capacità spirituale si consegua,
con mente priva di dualismo
tra soggetto e oggetto,
non la si afferri come concreta.
Si agisca naturalmente, senza bramosia,
così come per gli oggetti che appaiono in sogno,
Come quando una bella donna
[con gli ornamenti] si fa ancora più bella,
tutto ciò che sorge
sia come un ornamento al proprio stato.
Non vi è ragione che nasca vanità,
ma, se invece nasce, si è contaminati
dall’attaccamento alle varie categorie
dell’illusione.
Che questa nobile condotta
di rimanere nel proprio stato naturale,
senza attaccarsi ai fenomeni,
sia conservata in segreto
nel cuore di coloro che sanno!
I demoni superiori sono di due specie:
quelli relativi al cammino spirituale
e quelli relativi al conseguimento.
Compiacersi di una teoria sulla non azione,
compiacersi di una meditazione
in uno stato equanime,
compiacersi di una condotta
priva di pensieri distraenti,
compiacersi della pratica ascetica:
se anche solo per poco
ci si comporta in questo modo,
considerandoli come oggetti[della mente],
non si sta percorrendo il cammino spirituale
ma quello dei demoni.
Poiché la teoria e la meditazione
possono essere insegnate
solo attraverso simboli,
non si creino nella mente concetti fissi.
Riguardo alle visioni che sorgono liberamente
non si creino costruzioni teoriche.
Esse si manifestano senza limiti
sorgendo in modo indifferenziato.
Non avere alcuna teoria è la nobile pratica
della Recisione dei demoni.
Poiché tutto è la propria mente spontanea,
colui che medita non ha nulla su cui meditare.
Qualsiasi percezione si manifesti liberamente,
sia lasciata nella sua condizione naturale
di unione, chiarezza e splendore.
Poiché il senso è immutabile, è unita,
poiché se ne ha reale comprensione, è chiara,
poiché si è liberati nella propria condizione, risplende.
Così come burro nel burro,
questa contemplazione priva di meditazione
è la suprema meditazione.
L’azione spontanea si libera
nel sorgere direttamente,
non è da compiersi con intenzione.
Ciò che sorge indifferenziato
non può essere afferrato
per mezzo di antidoti.
Se si comprende che perfino i demoni
sorgono spontaneamente,
la liberazione interiore non avrà ostacoli.
Se si ha una vera conoscenza,
non vi sono limiti da porre
alla condotta secondo realtà.
Ma se non si ha una vera conoscenza,
non si potrà avere tale condotta.
Nutrendo fiducia nella sacra benedizione
conferita dagli insegnamenti
relativi a questa tradizione,
si sottomettono i pensieri discorsivi.
Nel ricevere a poco a poco il potenziamento,
sorge la vera conoscenza.
Questi insegnamenti, espressi secondo verità,
trascendono qualsiasi azione.
L’assenza di condotta è la suprema condotta.
Non praticare alcuna meditazione,
questa è la pratica.
Quanto all’esperienza, l’esperienza dell’oggetto della conoscenza,
secondo il senso della pura realtà,
non è esperibile.
Oltre la realtà mai nata
non esiste altro da esperire.
Attraverso la pratica si fa esperienza
della condizione essenziale della realtà.
La mente che elimina i fenomeni mentali
è la pratica della non attrazione verso l’oggetto,
il cammino della liberazione suprema,
il volto del maestro.
I demoni del conseguimento sono qui elencati:
il conseguimento del veicolo delle scuole filosofiche,
degli Uditori, dei Buddha solitari, ecc.
Poiché essi desiderano
ottenere concretamente i tre Corpi
e vi è compiacimento in questo desiderio,
[ecco che si manifesta] il demone.
E’ stato insegnato
che il conseguimento dei tre Corpi
è nella natura stessa di corpo, voce e mente.
Oltre lo stato di completo risveglio(buddha)
non esiste altro da ottenere.
Se abbandoniamo noi stessi
e cominciamo a ricercare all’esterno,
anche in dieci milioni di eoni
non potremo conseguire
alcun ottenimento spirituale.
Non si ricerchi nulla, non si compia nulla,
si stia liberamente nella natura dell’essere.
Non nutrire alcuna speranza
è la suprema pratica della Recisione dei demoni.
Senza i limiti della speranza e della paura
propri di tutti gli uomini,
se si taglia la corda dell’attaccamento,
in realtà, dov’è Buddha?
Pur essendo divisi in quattro categorie,
i demoni sono tutti compresi
in quelli dell’orgoglio.
Poiché l’orgoglio provoca desiderio per la materia,
viene insegnato che è il demone tangibile.
Quando si comprende che la radice
del desiderio o dell’avversione
per ciò che è materiale
sta nell’orgoglio
– come il fumo nelle fessure di un muro
è causato da un fuoco nascosto -,
nel recidere l’orgoglio
ci si libera dall’attaccamento alla materia.
Non si blocchi la percezione dei fenomeni
come nella pratica dell’arresto.
Quando si comprende che i demoni tangibili
sono privi di ogni radice,
solo in quel momento
avviene la loro recisione,
come accade al mago illusionista che,
pur vedendo le apparizioni,
non prova alcun attaccamento per esse.
Che si tagli perciò la corda dell’orgoglio.
Ma nel tagliare non si trova nulla da tagliare.
Se si comprende che in effetti
non esiste alcuna radice,
l’attaccamento non è possibile.
La liberazione avviene nello spazio
della condizione essenziale della realtà.
E’ importante andare oltre [l’idea]
del superamento dei concetti.
Anche i demoni intangibili
sono compresi in quelli dell’orgoglio.
I cinque veleni, le passioni,
il timore degli spiriti invisibili,
il desiderio di divinità incorporee,
e così il desiderio e il timore per qualsiasi cosa,
sorgendo dal proprio orgoglio,
sono i demoni dell’orgoglio.
Anche la spontanea liberazione dall’aggressività
nasce dalla recisione della radice dell’orgoglio.
Si ottiene la liberazione dai demoni
degli inferni in fiamme
e si consegue la saggezza simile allo specchio.
La spontanea liberazione dall’avidità
nasce dalla recisione della radice dell’orgoglio.
Si ottiene la liberazione dai demoni
degli spiriti famelici e assetati
e si consegue la saggezza discriminante.
La spontanea liberazione dalla superbia
nasce dalla recisione della radice dell’orgoglio.
Si ottiene la liberazione dai demoni
della sfera degli uomini di indole instabile
e si consegue la saggezza che tutto realizza.
La spontanea liberazione dalla gelosia
nasce dalla recisione della radice dell’orgoglio.
Si ottiene la liberazione dai demoni
che litigano e combattono
e si consegue la saggezza dell’equanimità.
Se l’orgoglio non viene reciso
si hanno i cinque veleni,
se invece lo si recide
si consegue la saggezza della liberazione spontanea.
Quindi tutti i demoni
rientrano in quello dell’orgoglio.
Come un leone sulle alte cime innevate
non prova alcun timore,
se viene eliminato l’attaccamento a se stessi
nasce la sicurezza e non si fluttuerà più
tra le divinità benevole
e gli spiriti maligni dell’esistenza.
Pur se dovessero apparire a centinaia,
gli insegnamenti faranno luce chiara su di essi.
Se saranno riconosciuti
come proprie proiezioni,
si potrà procedere con grande destrezza.
Se si interrompe il flusso mentale
e non si compie alcuna meditazione,
è sufficiente avere l’intuizione profonda
della conoscenza interiore
che prorompe spontanea e forte
come una malattia epidemica.
Questa recisione
derivante dall’intuizione profonda
che non esiste radice alcuna
è l’insegnamento più nobile tra tutti!
Ma se, pur avendo questa comprensione,
non si eliminano i demoni in modo radicale,
si è come una spada che ha perso il filo.
Lo yogin che combina teoria e pratica
è come un eroe cui si danno le armi
per sconfiggere in nemico.
Che i demoni siano vinti
nella condizione priva di orgoglio!
Emaho! Meraviglia!
Eliminando l’orgoglio, i demoni si placano.
Acquisendo la comprensione profonda
che non vi è radice
si acquisisce l’autentico stato
di completo risveglio.
Perciò si stia rilassati in una condizione libera!
Tutto sia fatto lasciando ogni cosa
nel suo stato naturale!
I demoni del compiacimento
sono inclusi nei demoni dell’orgoglio.
Compiacimento della realtà ordinaria,
compiacimento del supremo risultato spirituale,
poiché provengono dal proprio orgoglio,
nel momento in cui diventano oggetto
di un concreto attaccamento,
ecco che si trasformano in demoni.
La natura stessa del non attaccamento
viene definita
«Ornamento del Corpo della Realtà,
trascende l’orgoglio».
Poiché il conseguimento spirituale dei tre Corpi
è da cercare in noi stessi,
non è necessario ricercare alcun godimento all’esterno.
Non esiste un nirvana da ricercare
oltre la spontanea liberazione dal samsara.
Non esiste una meditazione,
per raggiungere le stato
privo di pensiero discorsivo,
oltre lo [spontaneo] sorgere dei pensieri
nelle loro stesse forme.
Quindi, essendo tutto parte dell’orgoglio,
dico: «Che l’orgoglio sia reciso! »
e da tutti viene detto di abbandonarsi
nella pura luminosità,
ma il concetto della pura luminosità
non può essere afferrato come un oggetto.

L’insegnamento per similitudini

Gli yogin che riescono a ottenere questi insegnamenti
sono come pulcini imbeccati dalla madre.
Se fanno cadere il cibo fuori dalla bocca,
diventano simili all’uccello
che, pur in [una stagione di abbondanza come l’] autunno, muore di fame:
con tutta certezza essi continueranno a vagare
nella ruota dell’esistenza.
Come una buona vacca
che nutre il proprio vitello
e che, nel saziare questo,
ne nutre anche altri,
gli esseri viventi che taglieranno
la corda del proprio orgoglio
otterranno la liberazione e, senza dubbio,
faranno anche il bene altrui.
Come l’aquila che vola alta nel cielo
vede i quattro continenti senza sforzo,
va senza paura per i dirupi e i precipizi
e domina tutti gli altri uccelli,
cosi’ se si prende una decisione risoluta
si arriva all’intuizione che i quattro demoni
sono privi di radice,
si dominano tutti gli spiriti malefici
e gli altri demoni della mente,
e si esaurisce la paura
degli stati inferiori dell’esistenza.
Comportandosi secondo le leggi
di causa e effetto,
senza sapere che invero
la realtà è priva di radice,
si è come i rami di un albero ormai abbattuto.

Lo yoga dell’intuizione profonda dell’assenza
di radice della realtà

Riconoscendo che il flusso dei pensieri
e della memoria è improvviso
se non lo si accetta né lo si rifiuta
si agisce secondo realtà.
Nel vedere le forme
si percepirà il Corpo della mente,
nell’udire i suoni
si percepirà la Parola della mente,
in qualsivoglia pensiero
si percepirà la Mente della mente.
Poiché causa ed effetto sono privi di separazione,
si percepirà il vuoto dell’essere.

La meditazione secondo il metodo dello stare
in modo libero

Come una statua nel tempio,
che pur avendo un aspetto
benevolo e sorridente
non sembra assorta in pensieri,
dopo aver disposto il proprio corpo
in una qualsiasi posizione comoda
si stia senza pensare,
in una condizione libera dai pensieri.
Priva di considerazioni oggettive,
la realtà essenziale è proprio così!
Si rimanga rilassati senza pensare,
ma non si interrompa il flusso dei pensieri
che sorgono come lampi nel cielo.
Così le rappresentazioni mentali
vengano lasciate libere
come nella profondità del vasto oceano.
Si stia in una libera condizione di immobilità.
Le varie rappresentazioni visive e mentali
sono come onde dell’oceano
che mutano naturalmente
nello spazio della realtà essenziale.

La parola del Vittorioso sul non compiere
ciò che è fittizio o artificioso

Se vi è artificio, poiché è il demone a compierlo,
si stia nella propria condizione liberamente.
Come un uomo catturato dalla malattia,
si abbandonino i sei oggetti dei sensi.
Come un uomo catturato dalle azioni,
si lasci la mente libera e alacre.
Come un bimbo che guarda la propria madre,
anche la visione sia lasciata senza costrizioni.
Poiché per lo stato della conoscenza
il proprio corpo è simile alle spoglie
di un cadavere in un lebbrosario
o in altri luoghi di pestilenza,
che si arrivi a una condizione priva di passioni!
Si stia liberamente nello spazio
della condizione essenziale della mente,
la Grande Madre.
Qualsiasi pensiero o concetto illusorio sorga,
si comprenda che la stessa illusione
è la Grande Madre.
La Madre non è incatenata
all’illusorietà dell’esistenza.
Come uno stolto che si riempie lo stomaco
fino a scoppiare,
si stia rilassati come incoscienti.
Abbandonando la ruota dell’esistenza,
si arriva certamente all’estinzione del dolore.
Emaho! Meraviglia!
Si risvegli la comprensione
dell’assenza di impegno!

L’insegnamento per similitudini sulla condotta

Il guardiano della porta,
il feroce King dang kang,
pur se, adirato, si infuria,
nessuna passione sorge nella sua coscienza.
Si agisce senza desideri e senza pensieri.
Come una grande pratica ascetica
si sconfigge ogni ostacolo.
L’essere privo di desideri
è la via spirituale che conduce alla realtà vera.
Si agisca tranquillamente,
come un pesce nel mare
che nuota libero senza alcun desiderio o timore.
Come quando si taglia dritti
per i valichi montani,
si vada oltre i calcoli senza seguire
alcun sentimento di odio o di amore.
Per quanto riguarda la propria condotta,
non è necessario stabilire l’idea
di un soggetto e di un oggetto.
Si abbia una condotta priva di attaccamento.
E quel nemico,
che appartiene al mondo dei sogni,
non sai che sorge della tua stessa natura?
Pure la realizzazione della divinità tutelare
sorge nella meditazione
della mente nella mente.
Inoltre, poiché tutto è la nostra stessa natura
e non vi è nulla di estraneo,
quando recidiamo in noi stessi le nostre visioni,
non essendovi alcuna dipendenza dall’esterno,
nessun danno è più possibile,
come il serpente velenoso dell’India
[che in Tibet perde la sua efficacia mortale]

L’insegnamento per similitudini sull’ottenimento spirituale spirituale

Il burro non compie alcun sforzo
per essere bianco,
ma se si sa cos’è il burro
si ottiene la conoscenza del bianco.
Anche se solo per un attimo si vede il burro,
si comprende che non è necessario andare altrove
per ottenere la conoscenza del bianco.
Allo steso modo,
pur non compiendo alcuno sforzo
per ottenere lo stato di completo risveglio,
se si conosce la mente, lo si ottiene.
In realtà, nel riconoscere la propria mente
si comprende che non è necessario andare altrove
per ottenere lo stato di completo risveglio,
se si conosce la mente, lo si ottiene.
In realtà, nel riconoscere la propria mente
si comprende che non è necessario andare altrove
per ottenere lo stato di completo risveglio.
[La suprema realtà], priva di radice
sia dell’orgoglio, sia dello stato di risveglio,
vince su ogni cosa.
A parte questo, non vi è altro da comprendere.
Se si comprende questo i demoni saranno placati.
Ma essi sorgono in noi stessi
e in noi stessi si placano.
Se si cerca di afferrare la dimensione dell’essere
che è nescienza e oscurità
e la considera come un oggetto esterno,
si cade nell’illusione
Se si ha il concetto
dello stato unico e inseparabile,
si continua a vagare nei tre mondi
e nei sei regni della ruota dell’esistenza.
Inoltre, riguardo all’errore
circa la conoscenza della natura intrinseca,
anche le scuole filosofiche gradualistiche
cadono nell’errore concettuale
su teoria, meditazione e ottenimento.
I teorici del nulla hanno il concetto del nulla,
i teorici dell’eterno hanno il concetto dell’eterno.
Gli Uditori(sravaka) hanno il concetto
di un soggetto e un oggetto dell’afferrare.
I Buddha solitari(pratyekabuddha) hanno il concetto
della vacuità dell’origine interdipendente.
Gli Yogacara hanno il concetto
della conoscenza innata nella propria mente.
I Madhyamika hanno il concetto
dell’indifferenziazione.
I seguaci del Tantra paterno hanno il concetto
del soffio vitale(prana) come piacere e chiarezza.
I seguaci del Tantra materno hanno il concetto
del sigillo(mudra) di piacere e vuoto.
I seguaci del metodo e della sapienza
hanno il concetto del non dualismo.
I seguaci della scuola del Grande sigillo(mahamudra)
hanno il concetto del trascendere la mente.
I seguaci della Grande perfezione(rdzogs chen)
hanno il concetto del grande inizio.
E così tutte queste teorie considerano
la conoscenza come un oggetto.
Ma ciò che è oggetto di conoscenza
non è la realtà stessa.
Quando non vi è oggetto mentale,
non vi è concetto.
Qualsiasi concetto [può] incatenarti!
Perciò questa nescienza e oscurità
è detta dal Vittorioso Grande Sapienza.
La nescienza priva di oggetto purifica l’errore.
Quando la mente abbandona gli oggetti apparenti
viene completamente recisa la corda
del demone dell’orgoglio.
Se si comprende che non esiste realtà oggettiva,
allora che senso ha più l’orgoglio?
Quando si comprende
che i concetti sono illusori,
poiché non ci si attacca alla realtà illusoria,
la conoscenza priva di attaccamento
si manifesta ovunque.
Poiché non ha alcuno scopo, essa è spontanea.
Se si ha questa intuizione profonda,
è per sempre.
Questa Grande Madre del senso assoluto
è l’origine della ruota dell’esistenza
e della sua estinzione.
Anche i Buddha dei tre tempi l’hanno definita
origine(gzhi) non creata, al di là della nascita.
Ma poiché lo stato di Buddha è incondizionato,
se si crede che sia privo di nascita,
[ne deriva che]
non c’è alcuno che possa porre come origine
ciò che non è mai nato.
In questo modo si elimina l’errore di credere
[nel concetto di] un’origine non creata.
Ma poiché lo stato non creato
è incondizionato,
pur senza agire,
si percorre con sicurezza il cammino spirituale.
Non creando nella mente
[il concetto] di visione e vuoto
sorge il cammino libero
dalle teorie relative al nulla o all’eternità.
Non creando nella mente
[il concetto] di non dualismo
ci si libera dai demoni del mondo
e gli ostacoli del conoscibile
sono eliminati in modo spontaneo.
Se nella mente non si attribuisce concretezza
a forma, sensazione, nozione, ecc.,
si ottiene la liberazione dai tre mondi
senza immergersi nella ruota dell’esistenza.
Se nella mente non viene creato alcun concetto,
non sorgono le tracce delle azioni passate
e si perfezionano le terre e i cammini spirituali.
« Il supremo cammino spirituale
sta nel non creare alcun concetto nella mente »,
così invero è stato proclamato dal Vittorioso.
Se si ha una profonda intuizione di cosa sia
la non creazione della mente,
non è necessario bloccare il flusso dei pensieri:
come un miraggio
essi si dissolvono spontaneamente.
Allo stesso modo lo yogin
dall’intuizione profonda
non deve necessariamente controllare
la propria libera condotta.
In qualsiasi modo egli agisca
percorre comunque il cammino spirituale.
La non azione è il vero cammino.

L’esposizione sul conseguimento spirituale
del non ottenere nulla

Pur se è stato proclamato che i tre Corpi
sono il conseguimento spirituale,
non esiste neanche un atomo
della vera realizzazione
dei segni maggiori o minori di un Buddha,
descritti secondo la realtà convenzionale del mondo.
Se si ottiene qualcosa,
qualunque cosa venga ottenuta, alla fine decadrà.
Lo stato puro trascende la ruota dell’esistenza.
La Perfezione della sapienza(prainaparamita)
non può essere realizzata come oggetto mentale.
Ciò che viene realizzato come oggetto mentale
appartiene alla realtà mondana.
Se non si ha l’intuizione profonda
che non esiste alcun conseguimento spirituale
da ottenere, qualsiasi sforzo si faccia
con il desiderio di ottenerlo,
non sarà possibile raggiungere la liberazione.
Poiché il desiderio di insegnamenti spirituali
non annulla la mente [discriminante],
agendo nei riguardi degli insegnamenti
con una mente carica di desiderio,
gli insegnamenti stessi
contribuiranno a incatenare.
Poiché lo stato di Buddha
non è costituito da aggregati,
come sarà possibile conseguirlo
attraverso questi?
Non si provi alcun desiderio
per i fenomeni costituiti da aggregati?
Non si nutra alcuna speranza
per i fenomeni frutto di artificio.
Se non si ha alcun attaccamento
per il corpo ordinario
si otterrà il Corpo del Vittorioso.
Se non si ha alcun attaccamento
per la voce ordinaria
si otterrà la Voce del Vittorioso.
Se non si ha alcun attaccamento
per la mente ordinaria
si otterrà la Mente del Vittorioso.
Non si cerchi la sapienza del Vittorioso
in altro luogo che nello stato luminoso e puro,
privo di attaccamento.
Emaho! Meraviglia!
« Raccolta » significa che l’insegnamento viene esposto in una raccolta.
« Insegnamenti » significa che la natura è immutabile.
« Recisione dei demoni » significa recisione delle rappresentazioni mentali.

L’insegnamento sulla reale esperienza spirituale

Essa trascende ogni considerazione oggettiva
e va oltre la mente discriminante.
Quando si pratica il Gcod nei luoghi orridi
è come quando si curano i danni
provocati dal fuoco
con cauterizzazioni dello stesso fuoco.
Questo insegnamento,
che consiste nel ridestare, recidere,
ricacciare e sottomettere [i demoni]
e che provoca forti sensazioni, è simile
alla cura con applicazioni di fuoco.
Poiché l’apparire delle condizioni
è simile all’aggravarsi di un peso,
si arriva alla comprensione che il metodo segreto
sta proprio nell’aggravare il peso.
Se tutta la realtà non viene aggravata
non si può ottenere la liberazione
con l’uso di antidoti rasserenanti e piacevoli.
Si vada errando per luoghi tetri e ritiri montani,
non ci si faccia distrarre
dalle dottrine e dai libri,
nessun potere spirituale può derivare da essi.
Perciò si faccia reale esperienza
in luoghi orridi e desolati.
« La grande raccolta degli insegnamenti »,
testo originale sulla Recisione dei demoni,
istruzione segreta [appartenente alla tradizione]
della Perfezione della sapienza(prajnaparamita),
composta da Ma gcig, dakini della sapienza,
« luce di Lab », è qui completata.

tratto da: Ma Gcig, Canti spirituali, ed. Adelphi, a cura di Giacomella Orofino. Da: http://www.magcig.org/; http://www.gianfrancobertagni.it/materiali/varia/magcig.htm