La storia dell’elefante

elefante

Devo essere gentile e buono. Non devo fare male ad alcuno.

Ora, una notte alcuni ladri entrarono nel cortile e si sedettero in terra appena fuori della stalla dove Volto Gentile dormiva. Il discorso dei ladri alla fine svegliò Volto Gentile.

“Questa è la strada per irrompere in casa”, essi stavano dicendo. “Una volta nella casa uccideremo chiunque si svegli. Un ladro non deve avere paura di uccidere. Un ladro deve essere crudele e non deve avere pietà. Egli non deve essere mai buono, neanche per un momento.”

Volto Gentile pensò, “Questi uomini mi stanno insegnando come io dovrei agire. Io sarò crudele. Io non mostrerò pietà. Io non sarò buono – neanche per un momento”.

Così la mattina dopo, quando il custode venne a dar da mangiare a Volto Gentile, esso lo prese per il tronco e lo gettò in terra, uccidendolo. Un altro custode corse a vedere quello che stava accadendo, e Volto Gentile uccise anche lui. Per giorni e giorni Volto Gentile fu così brutto e cattivo che nessuno si fidava di andargli vicino. Il cibo gli fu lasciato vicino, ma nessuno osava avvicinarsi a lui.

Dai e dai, il re seppe di questo e spedì uno dei suoi uomini più saggi per scoprire cosa avesse addolorato Volto Gentile per farlo diventare così cattivo. Un tempo quel saggio uomo aveva già conosciuto Volto Gentile. Lui osservò attentamente l’Elefante e non riusci a trovare niente che potesse sembrare essere il motivo della cosa.

Alla fine pensò, “Volto Gentile deve aver sentire parlare degli uomini cattivi. Ci sono stati alcuni cattivi uomini che hanno parlato qui?” chiese l’uomo saggio.

“Sì”, disse uno dei custodi, “una banda di ladri fu presa qui alcune settimane fa. Essi si erano raccolti nel recinto per parlare dei loro piani. Essi stavano parlando insieme vicino alla stalla dove Volto Gentile stava dormendo”.

Quindi l’uomo saggio ritornò dal re e gli disse, “Io penso che Volto Gentile abbia ascoltato un discorso malvagio. Se Lei spedirà degli uomini buoni che si mettano a parlare dove Volto Gentile possa sentirli penso che lui potrà essere ancora un buon Elefante”.

Quindi la stessa notte il re spedì un gruppo dei migliori uomini che si potessero trovare, facendoli sedere e parlare vicino alla stalla dove Volto Gentile viveva. Essi si dissero l’un l’altro, “E’ sbagliato far male a qualcuno. È sbagliato uccidere. Ognuno dovrebbe essere buono e gentile.”

“Ora, questi uomini mi stanno dando un altro insegnamento”, pensò Volto Gentile. “Io devo essere gentile e buono. Io non devo fare male ad alcuno. Io non devo uccidere nessuno.” E da allora in poi, Volto Gentile fu di nuovo domestico e buono come mai un Elefante avrebbe potuto essere.

http://www.centronirvana.it/i_jataka.htm