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Sua Santità il Dalai Lama a Milano: Lo spirito tibetano rimane fermo e forte
Ottobre 22nd, 2016 by admin

Sua Santità il Dalai Lama conferisce l’insegnamenti suI tre aspetti principali del sentiero’ e La lode al sorgere dipendente’ di Je Tsongkhapa ed incontra la comunità tibetana alla Fiera di Milano – Rho.

Milano, 21 ottobre 2106 – Sua Santità il Dalai Lama ha iniziato la sua giornata pubblica con un’intervista ad un vecchio amico, Pio D‘Emilia per SkyTG 24. D‘Emilia ha aperto le domande chiedendo se la salute di Sua Santità fosse ancora buona.

“Sì, sto bene” Sua Santità gli rispose, “ma sto invecchiando e, talvolta, alla fine della giornata mi sento stanco. Tuttavia, regolarmente dormo 8-9 ore a notte, quindi mi sveglio fresco ogni mattina. “

Circa l’accusa cinese d’essere un separatista, Sua Santità ha osservato: “Storicamente, i documenti cinesi mostrano che c’erano tre imperi: quello cinese, quello mongolo e l’impero tibetano. Dopo il 1951, dal momento che abbiamo cercato di raggiungere un accordo, abbiamo firmato l’accordo di 17 punti, un precedente seguito da nessun altra provincia cinese. Negli anni ’60 abbiamo sollevato la questione del Tibet presso le Nazioni Unite, ma fu di scarso effetto. Negli anni ’70 ci siamo resi conto che, alla fine, avremmo dovuto cercare dei colloqui col governo cinese e nel 1974 ho formalmente dichiarato che non stavamo cercando a titolo definitivo l’indipendenza, ma l’attuazione dei diritti delle minoranze garantiti dalla Costituzione cinese “.

Per quanto riguarda il suo agognato viaggio in Tibet od in Cina, Sua Santità ha dichiarato che dal 1954 ha espresso il desiderio di andare in pellegrinaggio a Wu Taishan, che vorrebbe ancora fare.

D‘Emilia ha chiesto se il mondo dovrebbe essere preoccupato per la Cina, e Sua Santità gli ha replicato che la Cina è un paese antico, un paese buddista, ma è anche attualmente uno stato totalitario, dove molte persone sono isolate dalla realtà. Alcuni dei suoi leader sono realistici, mentre altri continuano a prendere una linea dura.

A proposito di Xi Jinping, Sua Santità ha osservato che è difficile esprimersi. La sua famiglia è buddista. Suo padre, che Sua Santità conobbe, era amico del Panchen Rinpoche. Sua Santità ammira i suoi sforzi per contrastare la corruzione.

Chiesto di commentare perché non sia stato invitato alla recente ripresa delle riunioni inter-religiose di Assisi, Sua Santità ha chiarito che ritiene più importante incontrare il grande pubblico, il che può essere più efficace che incontrare i leader.

D’Emilia gli chiese anche della sua successione. Al che, dopo aver stabilito ancora una volta che spetterà al popolo tibetano decidere se intende riconoscere o meno un altro Dalai Lama, Sua Santità citò diverse opzioni da poter realizzare in tal senso. Una è di nominare, ancora in vita, qualcuno come la sua reincarnazione, un altra è eleggere il suo successore, o che un lama dalto livello ne assuma la responsabilità sulla base dell’anzianità, in un modo molto simile a quello in cui è scelto il Ganden Tripa.

Ammettendo d’aver sollecitato le donne a prendere più ruoli di primo piano nel promuovere l’amore e la compassione, Sua Santità ha osservato che, se una probabile ragazza dovesse dichiarare d’essere il Dalai Lama, “perché no, allora?”.

Ricordando che l’imperatore del Giappone ha dichiarato che potrebbe abdicare e che un Papa ha già dato le dimissioni, D’Emilia ha chiesto a Sua Santità se non avesse preso in considerazione quest’ipotesi. Al che Sua Santità rispose: “Mi sono già ritirato dalle responsabilità politiche. Suppongo di poter dare le dimissioni da monaco, ma non credo che potrei mai dimettermi dall’essere il Dalai Lama”.

Dopo la nebbiosa mattina di ieri, oggi, il cielo è limpido e blu quando Sua Santità ha fatto ingresso nella grande sala della Fiera di Milano Rho dove doveva conferire gli insegnamenti. Thamthog Rinpoche l‘ha presentato alla folla di oltre 8.800 persone. Le parole di Sua Santità venivano tradotte in italiano, inglese, francese, tedesco, spagnolo, russo, mongolo e vietnamita.

La sessione è iniziata con i monaci Theravada dello Sri Lanka che recitano il Mangala Sutta in Pali, seguiti da un gruppo vietnamita, per la maggior parte composto da donne, che ha cantato il ‘Sutra del Cuore’ nel dolce e costante ritmo vietnamita.

Sua Santità ha aggiunto: “Oggi, su richiesta dell’Istituto tibetano di Studi Buddisti guidato da Thamthog Rinpoche, mi è stato chiesto di insegnare su I tre aspetti principali del sentiero’ http://www.sangye.it/altro/?p=489 e La lode al sorgere dipendente’ http://www.sangye.it/altro/?p=9109 di Je Tsongkhapa. “Inizierò con la ‘Lode’ come introduzione agli insegnamenti buddisti, cui seguono i ‘Tre principali’ come una guida a come mettere in pratica.

Noi esseri umani siamo fisicamente, mentalmente ed emotivamente gli stessi. Abbiamo tutti due occhi, un naso ed una bocca. Noi tutti vogliamo condurre una vita felice. Questo è il diritto di tutti gli esseri umani. Mentre un certo sviluppo materiale e tecnologico, di armi per esempio, crea paura, in linea di massima intende portare conforto e beneficio. Tuttavia, anche in paesi altamente sviluppati molti sono pieni di stress, preoccupazioni e frustrazioni. Lo sviluppo materiale, di per sé, non frutta una completa soddisfazione.

Dal momento che 1 miliardo su 7 miliardi di esseri umani non hanno alcun interesse per la religione, e anche i fedeli non sono spesso così osservanti, abbiamo bisogno di trovare il modo di sviluppare i valori interiori senza andare a toccare questa o quella tradizione religiosa. Tuttavia, tutte le religioni hanno il potenziale di creare esseri umani migliori e sono molto felice ed onorato di vedere molti rappresentanti di altre tradizioni qui tra di noi oggi.

La raccolta degli insegnamenti della tradizione Pali, tra cui le Quattro Nobili Verità http://www.sangye.it/altro/?p=3785 ed i 37 fattori di illuminazione http://www.sangye.it/altro/?p=6946, insieme con la pratica dell’etica, della concentrazione e l’introspezione, costituiscono il fondamento stesso della insegnamenti del Buddha. In cima a questo sono gli insegnamenti, non dati apertamente in pubblico, delle sei o dieci perfezioni, sulla mente del risveglio della bodhicitta, ed il chiarimento di ciò che significa la vera cessazione sulla base della mancanza del sè.

Questo è il motivo per cui, se è possibile, mi piace iniziare insegnamenti come questi con la recita del Mangala Sutta http://www.sangye.it/altro/?p=1868 seguita dal sutra della Perfezione della Saggezza in venticinque linee: il ‘Sutra del Cuore’ http://www.sangye.it/altro/?p=6098.”

Sua Santità ha spiegato che poiché un elogio precedente di maestri indiani, i ‘Sei ornamenti ed i Due Supremi‘ non comprendevano molti dei maestri indiani le cui opere ha avuto un ruolo fondamentale nella tradizione tibetana, ha composto una ‘Lode ai 17 Maestri di Nalanda ‘ http://www.sangye.it/altro/?p=9200.

Le Quattro Nobili Verità, con le loro 16 caratteristiche ed i 37 Fattori di Illuminazione http://www.sangye.it/altro/?p=6946, i fondamenti dell’insegnamento del Buddha, appartengono al prima giro della ruota del Dharma. La Perfezione della Saggezza http://www.sangye.it/altro/?p=206, gli insegnamenti esposti a Rajgir, sono compresi nel secondo giro della ruota del Dharma. Il ‘ Sutra che chiarifica il pensiero’ ed il ‘Tathagata Garbha Sutra’, che spiegano la natura di Buddha, la chiara luce della natura della mente, la base per la pratica dello Yoga Tantra, costituiscono il terza giro della ruota del Dharma.

Sua Santità ha osservato che possiamo anche considerare il sentiero verso l’illuminazione in termini di progresso attraverso i cinque percorsi che possono essere associati con il mantra del ‘Sutra del Cuore’. Ha aggiunto che il primogate‘ indica il sentiero dell’accumulazione, il secondogate‘ il sentiero della preparazione, ‘paragate’ indica il sentiero della visione, ‘parasamgate’ il sentiero della meditazione e ‘Bodhi Svaha’ il raggiungimento dell’illuminazione.

Dopo il pranzo, incontrando più di 200 tibetani che vivono in Italia, Svizzera e Spagna, Sua Santità ha detto loro: “Sono felice che possiamo avere questo breve incontro. Siamo stati in esilio da 57 anni. Negli anni ’50 si sono avuti sconvolgimenti nell’Amdo e nel Kham, con proteste contro i cinesi che imponevano cambiamenti in Tibet. Il nostro era un sistema feudale, ma non era affatto male. I servi segnalavano i loro ex padroni quando erano in pericolo così erano in grado di sfuggire, tale era il livello di onestà e giustizia fra noi. Quando la lotta di classe fu imposta ai tibetani, non ha funzionato bene. In ogni caso, nel 1959 ho dovuto fuggire.

“La generazione che ha vissuto quei tempi se n’è per lo più andata, ma lo spirito tibetano rimane fermo e forte. Gli estremisti che hanno usato la forza contro di noi pensavano che una volta che il Dalai Lama se ne fosse andato, tutto sarebbe andato secondo la loro strada. Si sbagliavano. Ho sentito dire che, quando il presidente Mao fu informato dell’uso della forza in Tibet, chiese cosa fosse successo al Dalai Lama. Quando gli dissero che era scappato, aggiunse: “In questo caso, abbiamo perso.” I falchi pensavano che, se avessero schiacciato le proteste nel Tibet Centrale, avrebbero vinto: di nuovo si sbagliavano.

Dal momento che i cinesi stessi tengono molto a preservare e difendere la propria cultura, è sorprendente che non capiscano che i tibetani sono ugualmente tesi a proteggere la loro. Si dice che ci sono ora 400 milioni di buddisti cinesi, molti dei quali sono persone istruite, che hanno imparato che i monaci cinesi non spiegano molto, mentre i monaci tibetani sono ben addestrati a spiegare. Tutte le nostre tradizioni buddiste tibetane hanno radici nella tradizione di Nalanda, il che significa che studiano la logica e la ragione in relazione con la filosofia. Nessun altra tradizione buddista può vantare questo.”

Tornato nella gran sala dell’insegnamento, Sua Santità ha risposto ad una serie di domande da parte del pubblico prima di riprendere i suoi insegnamenti. Leggendo i versi della ‘Lode al sorgere dipendente’ http://www.sangye.it/altro/?p=9109, ha sottolineato che la strofa 15 riassume ciò che aveva detto prima.

15. Perciò tu hai insegnato che a parte il sorgere per dipendenza

nessun fenomeno può esistere,

e a parte l’esser vuoto per propria natura

nessun fenomeno esiste.

La strofa 42 afferma che, per l’autore, Je Tzong Khapa, la comprensione del significato dell’insegnamento del sorgere dipendente è una consolazione per non essere stato in grado di udirlo insegnato dal Buddha stesso.

42. Nel vedere le tue qualità,

come l’amo per il pesce

esso ti afferra il cuore: è triste non aver avuto

la fortuna di udire questo Dharma da te.

Sua Santità ha osservato che da bambino la sua mente era rapida e brillante e fu in grado di memorizzare questo testo in una mattinata.

Ha spiegato che iTre aspetti principali del sentiero” http://www.sangye.it/altro/?p=489 sono in risposta ad una richiesta di Ngawang Drakpa, che, non solo era uno dei discepoli più stretti di Tsongkhapa http://www.sangye.it/altro/?cat=10, ma quello che predisse chi sarebbe stato il suo primo, quando avrebbe manifestato la Buddhità.

Proseguendo ben oltre il tempo annunciato, Sua Santità costantemente lesse e commentò il testo che spiega la determinazione dessere liberi, la mente del risveglio della bodhicitta, così come i rapporti tra l’origine dipendente e la vacuità. Dopo aver completato i due testi, Sua Santità lasciò il palco e s’immerse nel sole brillante del tardo pomeriggio.

Fonte http://www.sangye.it/dalailamanews/?p=10361 .

Iniziazione di Avalokiteshvara – Milano, 22 ottobre 2016 https://www.youtube.com/watch?v=VvKckgMftYI

Insegnamenti di Sua Santità il Dalai Lama – Milano 21 ottobre 2016 (sessione del mattino https://www.youtube.com/watch?v=Z3KMOL3BjNk

Teachings from Milan – Session 3 – English Translation https://www.youtube.com/watch?v=ydGHSsStpuw

Teachings from Milan – English Translation Teachings from Milan – Session 1 – http://livestream.com/DalaiLamaEnglish/milan2016-teaching/videos/139490318?t=1477688739, http://livestream.com/DalaiLamaEnglish,

Teachings from Milan – Session 2 – English Translation http://livestream.com/DalaiLamaEnglish/milan2016-teaching/videos/139500241?t=1477688739

English Translation Oct 22nd at 02:30 PM http://livestream.com/DalaiLamaEnglish/milan2016-teaching?t=1477688739

Dalai Lama’s talk on “The Source of Genuine Happiness” in Milan, Italy on October 22, 2016 https://www.youtube.com/watch?v=i9RueGrD–I

Conferenza Pubblica: La fonte dell’autentica felicità – Milano, 22 ottobre 2016 https://www.youtube.com/watch?v=nNALTSB-HB0

Milano, il Dalai Lama incontra il Cardinale Scola https://www.youtube.com/watch?v=wYbOSitBOlw

20 ottobre 2016 L’incontro in Arcivescovado tra il card. Scola e il Dalai Lama https://www.youtube.com/watch?v=-IpD04xuZnY

Dalai Lama – Visit to Ghe Pel Ling https://www.youtube.com/watch?v=KJi7B6D1nXQ, http://livestream.com/DalaiLamaEnglish/ghe-pel-ling

L’arrivo del Dalai Lama al Teatro degli Arcimboldi 20 ott 2016 https://www.youtube.com/watch?v=mHSNIZTPZLQ

Etica e consapevolezza in un mondo globale – Incontro con il XIV Dalai Lama al Teatro degli Arcimboldi, organizzato dall’Università di Milano-Bicocca e dall’Istituto Studi di Buddhismo Tibetano Ghe Pel Ling https://www.youtube.com/watch?v=6YxOEJ5gXrQ


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