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L’importanza dell’etica universale nell’epoca moderna all’Università di Tumkur
Dicembre 27th, 2017 by admin

26 dicembre 2017, Bengaluru, Karnataka, India – Questa mattina Sua Santità il Dalai Lama si è recato presso l’Università di Tumkur, dove è stato accolto dalle autorità accademiche e dall’abate dell’Università Monastica Sera-Jey.

Dopo la consueta accensione della lampada, un gruppo di cantanti indiani e i monaci di Sera-Jey hanno recitato alcune preghiere. Nella sua introduzione il Vice Rettore, il Prof. Jayasheela, ha osservato che tutti i presenti erano impazienti di ascoltare ciò che Sua Santità aveva da dire. Ha ricordato il partenariato che Tumkur ha con Sera-Jey e ha menzionato i progetti sui quali stanno collaborando, inclusi gli scambi di studenti e la traduzione di diversi libri di Sua Santità in Kannada.

L’abate Sera-Jey Tenzin Choesang Rinpoche ha letto una relazione che illustratra i rapporti del suo monastero con l’Università di Tumkur e il memorandum d’intesa tra le due istituzioni, firmato per la prima volta nel 2012 e rinnovato quest’anno. Ha elencato le conferenze e i workshop che sono stati organizzati insieme, nella prima fase del loro accordo.

Sua Santità è stato invitato a presentare i cinque libri prodotti e pubblicati dal monastero di Sera Jey, tra i quali un’antologia dei fondamenti del buddhismo, tradotta dal tibetano in inglese e prodotta in edizione bilingue; un volume dedicato alla storia e alla cultura Mahayana, tradotto dall’inglese al tibetano; una monografia contenente saggi e documenti tradotti dall’inglese al tibetano; i Settanta Argomenti dell’Ornamento per la chiara realizzazione in cinese e le Note su Avalokiteshvara tradotto in cinese.

Sua Santità ha iniziato il suo discorso salutando come di consueto il pubblico “stimati fratelli e sorelle, giovani e anziani”.

Sono davvero molto felice di essere ancora una volta qui. Ho più di 82 anni e nella mia vita ho imparato molte cose e ne ho notate tante altre. Alcuni dicono che il “Big Bang” è avvenuto 12 miliardi di anni fa, altri 25 miliardi di anni fa; che il nostro sole sia apparso circa 5 miliardi di anni fa, dopo di che la vita ha avuto inizio nel nostro sistema solare, fino all’evoluzione degli esseri umani”.

Gli esseri umani hanno sviluppato il linguaggio. I nostri cervelli sono qualcosa di speciale, ci danno la capacità di cambiare ed evolverci in modi che altri mammiferi non sono in grado di fare. Tuttavia, questo potere ci dà anche la capacità di distruggere in maniera totalmente insensata. Potremmo considerare i grandi predatori – come leoni e tigri – come animali aggressivi e violenti, ma sono rimasto sorpreso di scoprire quanto possano essere pacifici. Se sono ben nutriti, non hanno alcun motivo di cacciare e uccidere”.

Gli esseri umani, invece, sono intelligenti, ma se la loro intelligenza è controllata da emozioni negative, hanno il potenziale di creare molti problemi. Dunque, la natura umana è buona o cattiva? Gli scienziati dicono di aver trovato le prove che la natura umana è essenzialmente compassionevole. L’esperienza dimostra che utilizzando la nostra intelligenza possiamo coltivare questo seme e farlo crescere fino a diventare infinita compassione”.

Possiamo anche usare la nostra intelligenza per distinguere quali delle nostre emozioni sono distruttive e quali di beneficio. Gli scienziati hanno osservato che un costante senso di paura e rabbia minano il nostro sistema immunitario, mentre avere un cuore generoso e una mente pacificata garantiscono la nostra salute fisica. Ecco perché dobbiamo adottare un codice di igiene emotiva”.

Le emozioni sono parte della nostra mente. La rabbia può avere una qualche funzione difensiva, ma se diventa estrema e incontrollata, disturba la nostra tranquillità e crea problemi, ovunque ci troviamo”.

Sua Santità ha spiegato che di solito le tradizioni religiose veicolano un messaggio di tolleranza e perdono, ma oggi è il sistema educativo ad avere un’influenza maggiore. Purtroppo, anche se l’educazione moderna si è molto sviluppata per quel che riguarda le conoscenze che trasmette, non è in grado di produrre una società sana e felice a causa della mancanza di attenzione ai valori interiori e alla pace della mente. E’ necessario quindi che diventi più olistica e insegni anche i valori universali.

Sua Santità ha fatto notare quanta sofferenza c’è ancora in diverse parti del mondo, persone innocenti uccise e bambini che muoiono di fame. Si è rammaricato del fatto che se le cose andranno avanti in questo modo, il XXI secolo non sarà diverso da quello – tragicamente violento – che l’ha preceduto. Ha notato che non c’è stata alcuna riduzione nella produzione e vendita di armi, il cui unico scopo è la violenza.

Oggi siamo più interdipendenti che mai. Ci troviamo di fronte a sfide comuni, come la minaccia del cambiamento climatico. Dobbiamo tenere conto degli interessi degli altri. In questo paese, la democrazia più popolosa del mondo, ci sono una moltitudine di lingue e culture diverse in luoghi diversi, eppure tutti si sentono ugualmente parte dell’India. Ho grande ammirazione per lo spirito dell’Unione Europea: dopo la seconda guerra mondiale, avversari storici hanno deciso di anteporre al loro interesse il bene comune”.

“Il nostro sistema educativo dovrebbe assumere una impostazione laica e imparziale e insegnare  i vantaggi dell’amore e della compassione. In India esiste una lunga tradizione di ahimsa, nonviolenza, radicata nella karuna, o compassione. Tuttavia, nell’India contemporanea c’è una forte propensione a guardare all’Occidente, che è invece orientato al materialismo. C’è urgente bisogno di combinare l’educazione moderna con l’antica comprensione indiana del funzionamento della mente e delle emozioni e l’uso della logica. Solo l’India ha il potenziale per farlo. Si tratta di un progetto che l’Università Tumkur e l’Università Monastica Sera-Jey potrebbero utilmente affrontare insieme”.

Noi tibetani ci consideriamo chela, o discepoli, dei guru indiani. Tutto quello che sappiamo lo abbiamo imparato da voi. Tuttavia, nel corso del tempo, alcuni insegnamenti sono stati trascurati in India e ora i discepoli sono meglio informati su alcuni aspetti dell’antica saggezza indiana. Faccio regolarmente appello ai giovani indiani affinché prestino maggiore attenzione al loro antico patrimonio di psicologia e filosofia, perché la pace nel mondo deve partire dalla pace della mente. Questo è un campo in cui l’India può dare l’esempio “.

Molti studenti hanno rivolto delle domande a Sua Santità. Una riguardava il buddhismo in Cina e Sua Santità ha risposto che, storicamente, la Cina è sempre stata paese buddista. Ha anche fatto notare che ovunque i cinesi si siano stabiliti nel mondo, nelle loro “China Town” è quasi sempre presente un tempio buddhista. Il Dalai Lama ha aggiunto che anche i cinesi seguono la tradizione di Nalanda e hanno familiarità con le opere di Nagarjuna. Durante la Rivoluzione Culturale tutte le tradizioni religiose hanno subito danni e devastazioni, ma da allora sono comunque riuscite a riprendersi. Il presidente Xi Jinping ha dichiarato pubblicamente che il buddhismo occupa un posto importante nella cultura cinese e secondo stime recenti oggi ci sono più di 300 milioni di buddhisti in Cina, molti dei quali sono persone con un alto livello di istruzione.

Un altro studente ha chiesto a Sua Santità di parlare della saggezza. Il Dalai Lama ha risposto che la saggezza è la capacità di comprendere la realtà; si tratta di una conoscenza più profonda che superficiale, basata sulla comprensione che le apparenze non corrispondono alla realtà.

Quando una persona del pubblico ha chiesto qual è lo scopo della vita, Sua Santità ha risposto che è quello di essere felici e gioiosi. Un’altra ha voluto sapere se temeva la morte: Sua Santità ha risposto che la morte fa parte della vita e che come buddhista crede nel susseguirsi di una vita dopo l’altra. L’importante è condurre una vita significativa, ha aggiunto, che è il senso della sua preghiera preferita:

E ora finchè lo spazio durerà,
Finché ci saranno esseri senzienti,
possa anch’io rimanere
Per eliminare le sofferenze del mondo
.

Il rettore dell’Università ha concluso l’incontro esprimendo la propria gratitudine a Sua Santità per essere tornato a parlare a Tumkur.

Il pranzo è stato offerto nella Guest House che commemora Madan Mohan Malviya, combattente per la libertà, contemporaneo e compagno di Gandhi e fondatore dell’Università Hindu Banaras. In seguito, Sua Santità ha fatto ritorno a Bengaluru. Domani mattina si recherà a Delhi.

http://it.dalailama.com/news/2017/limportanza-delletica-universale-nellepoca-moderna-all-universit%C3%A0-di-tumkur


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