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Festeggiamenti per l’83°compleanno di Sua Santità il Dalai Lama
Luglio 7th, 2018 by admin

Sua Santità il Dalai Lama taglia la torta preparata in occasione delle celebrazioni per il suo 83° compleanno allo Shiwatsel. Leh, Ladakh, il 6 luglio 2018.

6 luglio 2018. Shewatsel, Leh, Ladakh, – Oggi si è celebrato l’83° compleanno di Sua Santità il Dalai Lama. Questa mattina alle 7, è sceso nella sala di preghiera della sua residenza di Shewatsel Phodrang e si è unito alle preghiere per la sua lunga vita e la sua salute. Gli oracoli di Dorje Yamakyong e Nyenchen Thangla hanno entrambi reso i loro omaggi, in stato di trance. Terminate le preghiere, dando prova di una perfetta salute, Sua Santità ha camminato dal Phodrang al Padiglione degli Insegnamenti di Shewatsel. Lungo il tragitto si è fermato spesso per salutare e parlare con le centinaia fedeli che costeggiavano entrambi i lati della strada. Raggiunto il padiglione, ha acceso una lampada al burro davanti alla statua del Buddha per poi salutare una folla di oltre 25.000 persone. Tutti si sono alzati in piedi per gli inni nazionali indiano e tibetano, a cui è seguita una canzone per festeggiare il compleanno di Sua Santità.

Il Presidente dell’Associazione Buddhista Ladakh, Tsewang Thinles, ha aperto le cerimonie rendendo omaggio al Buddha e salutando Sua Santità Ganden Trisur Rinpoche, Drikung Chetsang Rinpoche, Thiksey Rinpoche e altri tulku, i membri del Sangha, i numerosi dignitari, tra cui il presidente dell’Amministrazione Centrale Tibetana (CTA), Lobsang Sangay, e tutti i tibetani e i ladakhi presenti. Si è rallegrato per l’ottima salute di Sua Santità e ha ringraziato gli astanti per essere venuti a festeggiare il suo compleanno.

Tsewang Thinles ha annunciato che, seguendo la richiesta di Sua Santità, l’ABA ha istituito classi di lingua e cultura tibetane per garantire la sopravvivenza degli insegnamenti del Buddha. Chiedendo a Sua Santità di continuare a visitare Ladakh, ha dichiarato che il dono che il popolo di questa regione gli ha fatto per il suo compleanno è cercare di mettere in pratica ciò che ha suggerito.

Un gruppo della Sham Valley ha poi eseguito la prima di una serie canti e danze in programma per tutta la giornata.

Una dichiarazione del Parlamento Tibetano in esilio è stata letta dal rappresentante tibetano locale Dhondup Tsering, che ha riassunto i risultati ottenuti da Sua Santità in esilio e descritto l’attuale situazione in Tibet, concludendo con manifestazioni di gratitudine al popolo e al governo dell’India.

Ashraf Ali Barcha dell’Anjuman Imamia, un’organizzazione umanitaria musulmana sciita, parlando a nome di tutti i musulmani ladakhi, ha reso omaggio a Sua Santità per il suo compleanno e ha pregato per la sua lunga vita; ha aggiunto che i Ladakhi devono considerarsi molto fortunati per le lunghe e frequenti visite di Sua Santità, un sincero messaggero di pace nel mondo e che ciascuno dovrebbe assumersi la responsabilità di mettere in pratica il consiglio di Sua Santità riguardo all’armonia religiosa.

L’esibizione delle ragazze delle scuole pubbliche del Ladakh, Lamdron School, Mahabodhi School e Druk Pema Karpo School, ha introdotto l’intervento successivo.

Il direttore della Fondazione Tawang, Maling Gonbo, ha ricordato che la Tradizione del Nalanda è stata instaurata prima in Tibet e da lì si diffusa nelle regioni dell’Himalaya e ha menzionato una recente conferenza a Gurgaon, in cui i rappresentanti di Ladakh, Himachal Pradesh, Uttarakhand, Sikkim e Arunachal Pradesh e i delegati di alcuni monasteri tibetani nel sud dell’India, hanno discusso di cultura e identità.

A conclusione di quell’incontro è stato istituito un programma di studi dedicato alle antiche conoscenze indiane del Nalanda che sarà promosso in tutta la regione himalayana e che coinvolgerà laici e ordinati.

Tsering Choeden e il suo gruppo hanno poi eseguito un’altra tradizionale danza popolare del Ladakh, seguito da alcuni artisti provenienti dalle tre province del Tibet che hanno incantato il pubblico con uno spettacolo ispirato alla tradizione tibetana di Lhamo.

Woeser Rinpoche ha reso omaggio a Sua Santità a nome dei buddhisti della Mongolia e ha detto che è grazie alle relazioni con il III Dalai Lama, Gyalwang Sonam Gyatso, che la Mongolia si è saldamente affermata come terra buddhista. Poi, all’inizio del XX secolo, il buddhismo è stato abbandonato e il paese è entrato in un periodo di distruzione e sofferenza.

Nel 1979, Sua Santità ha visitato per la prima volta la Mongolia e gli studenti mongoli da allora hanno ricominciato a frequentare i monasteri tibetani, le istituzioni mediche e le scuole per formarsi e studiare. Ora c’è una nuova generazione di insegnanti qualificati che hanno reintrodotto il rigoroso studio della logica e della filosofia. I mongoli sono grati a Sua Santità per questo e si uniscono nelle preghiere per la sua lunga vita.

Il Presidente della Central Tibetan Administration, Lobsang Sangay, ha iniziato il suo intervento ringraziando l’Associazione Buddhista del Ladakh  per aver organizzato questo grande evento. “Sono veramente onorato”, ha detto, “di essere qui a festeggiare il compleanno del grande XIV Dalai Lama in sua presenza, in questo bellissimo luogo, tra voi gentili ladakhi. Siete davvero fortunati. Molte persone pregano di poter vedere Sua Santità anche solo per qualche minuto mentre lui starà qui con voi non per tre giorni ma per tre settimane”.

Lobsang Sangay ha ricordato che in questo giorno, nel 1935, Sua Santità nasceva a Taktser, in una remota regione del Tibet. All’età di sei anni è stato intronizzato, a sedici anni ha assunto formalmente la responsabilità degli affari spirituali e politici del Tibet e, dopo l’occupazione del Paese da parte dei comunisti cinesi, a ventiquattro anni è stato costretto all’esilio e da qual momento il mondo ebbe l’opportunità di conoscerlo. Ha descritto Sua Santità come l’incarnazione vivente di felicità, amore e compassione. Ha citato la sua recente partecipazione al lancio del “Curriculum della felicità” del governo di Delhi e la sua costante promozione dell’etica secolare tra gli esempi del suo incessante impegno per la pace e la felicità.

Il Sikyong ha aggiunto che se l’India vuole davvero essere la nazione numero uno al mondo, dovrebbe ricordare che in passato quella del Nalanda è stata la prima università in Asia e che il buddhismo è stata la prima cosa che l’India ha esportato oltre i suoi confini. Oggi, Sua Santità sta lavorando instancabilmente per far rivivere l’antica saggezza indiana del funzionamento della mente e delle emozioni in questo paese.

Sua Santità ha poi ricevuto una Ruota del Dharma d’oro e d’argento in segno di gratitudine a nome dei residenti tibetani di Leh e Changthang; gli artisti che si erano precedentemente esibiti si sono riuniti di nuovo per cantare una canzone di buon auspicio.

Invitato di dire qualche parola, Sua Santità è si è avvicinato alla fine del palco da dove, ha detto, poteva vedere i volti delle persone con cui stava parlando.

“Per questa celebrazione del mio compleanno c’è qui Ganden Trisur Rinpoche da cui ho ricevuto importanti insegnamenti. C’è anche Drikung Chetsang Rinpoche, altri eminenti lama e studiosi e un pubblico enorme. Quando sono arrivato a Leh l’altro giorno il cielo era coperto e mi chiedevo se oggi avremmo avuto pioggia, ma invece il sole splende ed è caldo. Oggi ho ricevuto molti messaggi di auguri e desidero ringraziare tutti coloro che li hanno inviati”.

“Quando il Presidente dell’Associazione Buddhista del Ladakh ha annunciato che stavano lavorando per mettere in pratica i miei consigli sullo studio e la pratica, sono stato davvero molto contento. Preghiamo per il bene di tutti gli esseri senzienti e quando guardiamo il cielo di notte possiamo vedere infiniti pianeti e stelle in infinite galassie dove ci sono infiniti altri esseri. Questo mondo fa parte di quell’universo; su questa terra ci sono uccelli, animali e insetti ma non c’è molto che possiamo fare per loro. Gli esseri che possiamo aiutare sono gli esseri umani che sono fisicamente, mentalmente ed emotivamente come noi. Il mio obiettivo è quello di cercare di portare loro pace e felicità”.

“Se siete costantemente arrabbiati sarete infelici e la vostra salute ne soffrirà, ma se siete compassionevoli verso gli altri sarete felici e vi sentirete bene”.

“Mi sta anche a cuore promuovere l’armonia tra le nostre diverse tradizioni religiose che trasmettono tutte un messaggio di tolleranza, amore e compassione. I diversi punti di vista filosofici sono mezzi per promuovere queste virtù. Qui in Ladakh prevale l’armonia religiosa: vi prego di preservarla e di incoraggiare anche gli altri a fare lo stesso. Ognuno di noi può farlo a modo suo”.

“Il mio terzo impegno è come tibetano. Il popolo tibetano sussurra il mio nome in punto di morte, quindi chiaramente la maggior parte dei tibetani si affida a me. La causa del popolo tibetano è giusta e degna di attenzione. Oltre a essere responsabile nei confronti del popolo del Paese delle Nevi, mi sento in dovere di lavorare per preservare la cultura e la lingua del Tibet”.

“Mantenere viva la religione e la cultura tibetane è un compito che spetta ai tibetani e al popolo della regione himalayana. Il grande maestro indiano Vasubandhu ha spiegato che gli insegnamenti del Buddha possono essere classificati come scritturali ed esperienziali. Per mantenerli in vita abbiamo bisogno sia di studiarli sia di metterli in pratica e farne esperienza. Ciò significa leggere le Scritture e applicare ciò che impariamo, mettendo in atto i tre addestramenti nell’etica, nella concentrazione e nella saggezza; in altre parole, nello studio e nella pratica”.

“Lochen Rinpoche mi ha raccontato degli sforzi che si stanno facendo per mettere in pratica questo consiglio, trasformando templi e monasteri in tutta la regione himalayana in centri di apprendimento. Il tempo passa incessantemente. Non possiamo cambiare il passato, ma possiamo plasmare il futuro. Ecco perché tutti gli studenti che sono qui oggi sono davvero una fonte di speranza”.

“Voi Ladakhi avete l’abitudine di dire “Chag-tsal, rendo omaggio” davanti alle raccolte delle Scritture, ma senza a leggerne e studiarne i contenuti, queste parole di rispetto non avranno molto peso”.

Rivolgendosi ai suoi amici musulmani, il Dalai Lama ha detto che sa che i loro insegnamenti religiosi risalgono ad Allah, ma che anche loro avrebbero potuto trarre beneficio dalla conoscenza della logica e della ragione della Tradizione del Nalanda.

“Questo è tutto”, ha concluso, “Avete fame?”

Dopo i ringraziamenti di Tsetan Wangchuk dell’insediamento tibetano di Sonamling, Sua Santità ha fatto ritorno allo Shewatsel Phodrang, insieme agli ospiti invitati per il pranzo, mentre la maggior parte della folla ha preso posto sotto le tende allestite accanto allo Shewatsel per un picnic. La festa si è poi  protratta fino al pomeriggio. http://it.dalailama.com/news/2018/festeggiamenti-per-l83-compleanno-di-sua-santit%C3%A0-il-dalai-lama


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