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Le parole del Dalai Lama sulla questione dei migranti
Settembre 20th, 2018 by admin

Tibetan spiritual leader the Dalai Lama greets the audience in Ahoy Convention Centre in Rotterdam, the Netherlands, on 17 September 2018.

19 settembre 2018. Le parole pronunciate dal Dalai Lama lo scorso 12 settembre nella città svedese di Malmo a proposito della complessa questione dei migranti e dei rifugiati sono state riportate da alcuni media internazionali in modo errato e al di fuori del loro contesto.

A Malmo Sua Santità aveva dichiarato che l’Europa aveva la “responsabilità morale” di aiutare i rifugiati la cui vita era seriamente minacciata. “L’Europa deve riceverli, aiutarli e fornire loro la necessaria istruzione” – aveva aggiunto il Dalai Lama – “ma alla fine di questo percorso devono contribuire allo sviluppo dei loro paesi d’origine”.

Alcune testate giornalistiche e alcuni commenti postati sui social media hanno riportato un’errata e fuorviante interpretazione delle parole del leader religioso tibetano accusato di aver affermato che “tutti i rifugiati devono essere rimpatriati per contribuire nel più breve tempo possibile alla rinascita dei loro paesi”. “Lo stesso Dalai Lama dovrebbe dare l’esempio” – si legge in un tweet – e ritornare nella sua terra”.

A Rotterdam, il 16 settembre, nel corso di una conferenza pubblica (nella foto), Sua Santità ha dissipato ogni dubbio sul significato delle sue parole. A una ragazza che gli chiedeva chiarimenti sui titoli apparsi su alcuni media, il Dalai Lama ha risposto con le seguenti parole:

Quando i rifugiati provenienti da altri Paesi sono arrivati in Europa, è meraviglioso che la Germania e altri Paesi europei abbiano dato loro aiuto. Tuttavia, penso che la maggior parte di questi rifugiati considerino la propria terra come la loro casa dove però, proprio ora, avvengono moltissime uccisioni e sopraffazioni e c’è molta sofferenza. Ecco perché sono scappati. Pertanto, a breve termine, i Paesi europei devono fornire loro asilo e, in particolare, fornire ai bambini strutture per l’istruzione e ai giovani una formazione in competenze pratiche come la meccanica. L’obiettivo è che un giorno essi possano tornare a casa e ricostruire il proprio paese. Questa è stata la mia opinione fin dall’inizio.

Noi tibetani, per esempio, ci siamo rifugiati in India, ma la maggior parte dei tibetani vuole tornare in Tibet, quando la situazione sarà cambiata. Ogni paese ha la sua cultura, la sua lingua, il suo modo di vivere ed è meglio che la gente viva nel proprio paese. Questa è la mia opinione”.

Fonti: Phayul – CTA – Dalai Lama.com http://www.italiatibet.org/2018/09/19/le-parole-del-dalai-lama-sulla-questione-dei-migranti/


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