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Famiglie tibetane obbligate con la forza a rinunciare alle loro terre e alle loro case natie
Aprile 7th, 2019 by admin

Nella contea di Gonjo in Tibet, alcune  famiglie tibetane hanno subito dei trasferimenti forzati  dalle loro case e dalle  loro terre ereditate dai  antenati da parte delle autorità cinesi. La terra appartenente a queste famiglie  è ricca di risorse naturali.  Da molti anni il governo cinese ha di mira questa area.
Secondo RFA, il 31 marzo gli abitanti del villaggio tibetano composti da circa dodici famiglie, sono stati fatti salire  su un autobus scortato da auto della polizia. Non è stato fornito alle famiglie alcun motivo sul  provvedimento.

Le famiglie  sotto espropriazione delle loro terre hanno tentato una pacifica resistenza all’ordine del governo cinese, nonostante le promesse del governo di  nuovi alloggi e terreni nella vicina prefettura di Kongpo.

Ma i tibetani non si fidavano del governo cinese, e non erano disposti ad abbandonare la loro terra natale a cui erano fortemente legati e avevano ignorato gli ordini cinesi di trasferirsi.

Alcune famiglie tibetane si sono allontanate seguendo gli ordini del governo cinese trasferendosi fuori dalla zona per lavoro, altre,  tra cui gli agricoltori hanno continuato a utilizzare  i terreni per il loro sostentamento fino a quando non sono stati allontanati con la forza.

Il trasferimento forzato, l’accaparramento di terre e l’urbanizzazione sono fonte di  problemi nel Tibet. Pechino sta sfruttando le risorse minerarie del Tibet e ha spostato migliaia di lavoratori cinesi di etnia Han  in Tibet. Il regime cinese sta sfrattando  con la forza nomadi tibetani e abitanti dei villaggi  che devono rinunciare a uno stile di vita vecchio di secoli.

Le aree tibetane della Cina sono diventate un’importante fonte di minerali necessari per la crescita economica della Cina, e le operazioni minerarie hanno portato a frequenti stalli con i tibetani che accusano le imprese cinesi di distruggere i siti di importanza spirituale e di inquinare l’ambiente mentre estorcono ricchezza locale.

Sophie Richardson, direttore cinese di  Human Rights Watch, affermò: “I tibetani non hanno voce in capitolo nella progettazione delle politiche di trasferimento che stanno radicalmente modificando il loro stile di vita e – in un contesto già altamente repressivo – non c’è modo di sfidarli.”

Traduzione a cura della Laogai Research Foundation


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