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Lancio della piattaforma SEE Learning Online
Aprile 7th, 2019 by admin

Geshe Lobsang Tenzin Negi apre il secondo giorno del lancio globale del SEE Learning a Nuova Delhi, India, il 6 aprile 2019. Foto di Tenzin Choejor

6 aprile 2019. Nuova Delhi, India – Quando Sua Santità il Dalai Lama ha raggiunto la sala conferenze, questa mattina, Geshe Lobsang Tenzin Negi gli ha chiesto se aveva riposato bene e, rivolgendosi al pubblico, ha spiegato che quando nel 2015 erano stati invitati a sviluppare il curriculum che sarebbe diventato il SEE Learning tutti erano molto nervosi. Tuttavia, la visione di Sua Santità era così vasta che tutti quelli a cui si sono rivolti per chiedere aiuto si sono dimostrati estremamente disponibili. Nel 2017, di fronte all’impossibilità di fare formazione ovunque venisse richiesto, è stata progettata una piattaforma online con tutto il materiale didattico del SEE Learning disponibile per chiunque, in qualsiasi parte del mondo. La piattaforma può essere usata anche per la formazione degli insegnanti. Negi ha aggiunto: “Questo è un nuovo programma che promette una grande varietà di benefici, ma deve ancora essere testato. La piattaforma online e permette di farlo”.

Brendan Ozawa-de Silva ha detto che la tecnologia consente di raggiungere il maggior numero possibile di persone, fornire la formazione online, offrire una soluzione a tutti i tipi di problemi e soddisfare una domanda numericamente molto elevata. Si partecipa a un workshop, le persone iniziano ad usare il programma e dopo sei mesi hanno bisogno di una guida che li orienti su quali passi intraprendere: la piattaforma online aiuta proprio in questa direzione.

La dottoressa Tyralynn Frazier ha detto che un obiettivo importante è preparare gli educatori e sostenere l’istruzione. Con il primo modulo, gli utenti ottengono l’accesso iniziale. Devono registrarsi e compilare la form di consenso e, se lo desiderano, contribuire alla ricerca. Il modulo 2 riguarda l’empowerment degli studenti. Il modulo 3 porta gli educatori nel contesto e nel significato di consapevolezza, compassione e impegno. Il modulo 4 riguarda la comprensione del curriculum. Il modulo 5 si occupa della promozione delle capacità degli studenti, mentre il sesto della promozione delle capacità dell’insegnante. Il modulo 7 è intitolato “intraprendere un viaggio” e “il mio piano”. Una volta completati i moduli, l’utente può scaricare l’intero programma e, una volta ultimato, ricevere una certificazione.

Prima di invitare Sua Santità a pronunciare il discorso, il dottor Gary Hauk ha dato alcune informazioni preliminari. Ha spiegato che la Emory University è stata fondata quasi 200 anni fa dai seguaci di John Wesley con l’obiettivo di ampliare la loro esperienza attraverso un’educazione della mente e del cuore. Nel 1987, Sua Santità l’ha visitata per la prima volta, su invito del professor John Fenton. Quando vi è tornato, nel 1995, ha tenuto una conferenza di fronte a 4000 persone. Hauk faceva parte della delegazione che all’epoca propose una partnership al Dalai Lama, che rispose “Cominciamo e vediamo dove va.” Geshe Lobsang Tenzin Negi è da allora la forza trainante di questa partnership. “Cari fratelli e sorelle” ha detto Sua Santità “come ho accennato precedentemente, sono impressionato e commosso dal numero di persone e istituzioni che stanno dimostrando interesse per questa esplorazione della natura umana. E’ un segnale incoraggiante”.

“Nel 1959, noi tibetani siamo diventati dei rifugiati, ma questa condizione ci ha offerto anche nuove opportunità e incontri con persone che ci hanno permesso di fare nuove esperienze. Nel 1973, mentre stavo per partire per visitare l’Europa per la prima volta, il corrispondente della BBC Mark Tully mi chiese perché volevo andarci. Gli risposi che mi consideravo, e mi considero, un cittadino del mondo”.

“In Europa ho potuto vedere com’era una società altamente sviluppata. Ho visto i segni esteriori del progresso, ma anche quelli interiori dello stress e dell’infelicità. Ho suggerito che ciò di cui c’era bisogno era un senso di responsabilità globale, la necessità di pensare al benessere degli altri. Un atteggiamento egocentrico porta soltanto preoccupazione e ansia. Ho sottolineato che siamo tutti parte dei 7 miliardi di esseri umani e se sono felici, saremo tutti felici”.

“Oggi, quando guardiamo il telegiornale, vediamo solo sofferenza e violenza. Vediamo persone costrette ad affrontare difficoltà inutili e che vivono nell’angoscia. Come è possibile godersi un pasto se chi sta accanto a noi sta morendo di fame? Mi chiedo che cosa sia andato storto, quale sia la causa di queste circostanze e mi pare possa essere individuata nella mancanza di un senso di responsabilità globale: non ci consideriamo come un’unica famiglia”.

“Il tempo scorre incessantemente; niente può fermarlo. Non possiamo cambiare il passato, ma possiamo plasmare il futuro. Più siete compassionevoli, più troverete la pace interiore. Tuttavia, oggi i sistemi educativi tendono a non valorizzare adeguatamente la nostra vera natura. Per questo l’istruzione è un fattore chiave se vogliamo creare un futuro migliore”.

“Il XX secolo, con le sue guerre e la violenza, è passato, ma possiamo ancora trarne una lezione. E’ stato un’epoca in cui la gente ha dato troppo spazio alla violenza e sull’uso della forza, sprecando tempo e denaro per sviluppare armi. Ma la violenza non risolverà mai i nostri problemi. Il disarmo è necessario ed è il disarmo interiore a essere davvero cruciale. La rabbia non serve a niente, è solo dannosa. Il XXI secolo può diventare un’era più pacifica se adottiamo un approccio realistico. Se è questo ciò che vogliamo, dobbiamo fare uno sforzo adesso”.

Rispondendo alle domande del pubblico, Sua Santità ha raccomandato di rivedere l’educazione, dall’asilo fino al livello universitario. Ha suggerito che, anziché sentirsi tristi per quello che sta succedendo, è più efficace adottare una prospettiva più ampia e cercare di innescare cambiamenti positivi. Nelle circostanze attuali, quando le persone seguono una moltitudine di religioni diverse oppure nessuna, è meglio adottare un approccio laico. L’obiettivo dovrebbe essere quello di portare la pace nella mente.

Durante la seconda parte della sessione si è tenuta una tavola rotonda sulla promozione dell’educazione del cuore e della mente, preceduta da un messaggio video di Linda Lantieri in cui la docente ha auspicato l’insegnamento del SEE Learning ai bambini di tutto il mondo, per educare i loro cuori e la loro mente attraverso la formazione all’attenzione e un pensiero sistematico fondato sull’etica.

Ha raccontato la storia di un ragazzino della Louisiana di 10 anni che, insieme ad altri coetanei, aveva assistito a un omicidio. Quando gli ha chiesto come un nuovo modo di pensare avrebbe potuto influenzarli ha risposto: “Molto presto saremo adulti e faremo le cose in modo diverso”.

Il panel della discussione era composto dall’industriale e filantropo indiano Ajay Piramal, dal professore russo di etica Ruben Apressyan e dal direttore del Centro Fox Luis Cabrera (Messico). La conversazione è stata moderata dalla dottoressa Kimberly Schonert-Reichl.

Piramal ha iniziato con il saluto indiano “Namaste”, che significa rispetto per gli altri e per i loro valori. Si è detto convinto della bontà delle persone e del loro desiderio di fare del bene e che la vera felicità proviene da “seva“, mettersi al servizio del prossimo. 

Il professor Apressyan ha invece sottolineato la necessità di trasferire l’etica nell’esperienza emotiva quotidiana. Cabrera ha parlato dei crescenti problemi riguardanti l’acqua, l’inquinamento, la violenza, il riscaldamento globale e i rifiuti e la necessità di trovare soluzioni. Si è detto felice di poter introdurre il SEE Learning per creare nuova leadership e abitudini sostenibili.

Per costruire un mondo migliore – ha detto Cabrera – bisogna cambiare quel che non va.

Sua Santità ha aggiunto: “Se le cose continuano ad andare avanti così, dovremo far fronte a problemi ancora più grandi. Se qualcosa può essere cambiato, non c’è bisogno di essere preoccupati, ma solo mettere in atto il cambiamento. Se qualcosa non può essere cambiato, essere tristi non serve a nulla. Credo che le cose possano cambiare, che 7 miliardi di esseri umani possano diventare più compassionevoli e amanti della pace. Tuttavia, le preghiere non saranno molto efficaci, c’è bisogno di agire con una chiara motivazione. Ciò che è importante è esaminare i benefici e gli svantaggi di ciò che si vuole fare. La comprensione dei vantaggi è un’ispirazione per realizzare il cambiamento”.

“Credo che se ci sforziamo, possiamo fare grandi progressi. Tuttavia, il riscaldamento globale è una vera e propria minaccia, con conseguenze che sfuggono al nostro controllo. Quindi, mentre siamo vivi, è meglio cercare di vivere felici. Uccidere gli altri per un mero guadagno a breve termine è davvero terribile. La situazione in cui ci troviamo è grave. Sarebbe meglio vivere il tempo che abbiamo con gioia.”

Ancora una volta Sua Santità ha pranzato con i relatori e gli ospiti invitati. Domani, dopo una breve sessione mattutina, tornerà a Dharamsala.

http://it.dalailama.com/news/2019/lancio-della-piattaforma-see-learning-online


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