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Indefinite Fast for Tibet – 29° giorno
Marzo 21st, 2012 by admin

Il Ven. Lama Shingza Rinpoche al suo 29° giorno di sciopero della fame davanti al Palazzo di Vetro sede delle Nazioni Unite a New York.

Il Ven. Lama Shingza Rinpoche al suo 29° giorno di sciopero della fame davanti al Palazzo di Vetro sede delle Nazioni Unite a New York.

New York, 21 marzo 2012 Un altro giorno senza cibo per i due scioperanti rimasti al presidio. Un altro giorno freddo e ventoso senza alcuna risposta dell’ONU alle cinque richieste del Tibetan Youth Congress. La salute di Shingza Rinpoche e Yeshe Tenzin continua a peggiorare e questi due eroi tibetani diventano giorno dopo giorno sempre più deboli. Secondo informazioni attendibili che abbiamo raccolto anche Dorje Gyalpo, il più anziano dei tre digiunatori che è stato forzosamente portato in ospedale due giorni fa, continuerebbe a rifiutare il cibo e verrebbe nutrito contro la sua volontà con delle fleboclisi. Oggi è venuta una troupe della Voice of America sezione tibetana per intervistare sia Shingza Rinpoche sia Yeshe Tenzin. Rinpoche ha fatto un discorso molto forte e determinato chiamando a raccolta le poche forze rimaste per parlare davanti alla telecamera. Ha cercato di sforzarsi in ogni modo per trasmettere un’immagine di energia e determinazione ma nonostante ciò si vede che è fortemente provato da questi lunghissimi 29 giorni di digiuno. Oggi sono anche venuti al presidio dieci monaci del monastero di Drepung Loseling che stanno girando gli Stati uniti per rappresentare i cham, le danze rituali della tradizione tibetana. Hanno celebrato per oltre mezz’ora una puja di buon auspicio per la riuscita di questa protesta in un clima di forte e intensa commozione. Questa notte i tibetani dell’area di NYC si riuniranno ai monaci di Drepung Loseling per 12 ore consecutive di recitazione di testi sacri in onore dei digiunatori e delle loro richieste. Ormai questo presidio sta divenendo un punto di attrazione fondamentale per i tibetani in ogni parte del mondo, non solo per quelli che riescono a visitarlo. E i digiunatori sentono il peso di questa enorme responsabilità gravare sulle loro spalle e sono sempre più decisi a continuare la loro lotta quale che sia il prezzo richiesto. http://www.freetibet.eu/?p=323


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