SIDEBAR
»
S
I
D
E
B
A
R
«
Il Dalai Lama è cittadino onorario di Assago
Giugno 29th, 2012 by admin

Il Dalai Lama riceve dal sindaco Musella la cittadinaza onoraria di Assago

Il Dalai Lama riceve dal sindaco Musella la cittadinaza onoraria di Assago

Il Dalai Lama è cittadino onorario di Assago. Il sindaco Graziano Musella ha offerto a Tenzin Gyatso la benemerenza non conferita a Milano. Migliaia di persone anche alla seconda lezione al Mediolanum Forum.

MILANO – Il Dalai Lama è cittadino onorario di Assago. Un commosso sindaco Graziano Musella ha conferito al leader spirituale tibetano l’onorificenza della quale Milano ha preferito rinviare il conferimento, onde evitare difficoltà di rapporti con la Cina proprio alla vigilia di Expo 2015. Applausi e grande commozione anche da parte delle circa 10 mila persone radunate al Forum di Assago per assistere alla seconda «lezione» sul buddismo.

PACE E CONVIVENZA – La cittadinanza onoraria a Tenzin Gyatso, ha spiegato il sindaco Musella, è «una testimonianza solenne di apprezzamento per il valore e la coerenza della sua azione in difesa della pace e della civile convivenza fra i popoli, contro ogni forma di violenza, di discriminazione ed oppressione». Nessuna preoccupazione per possibili ritorsioni di Pechino: «Assago è una città libera, una città che difende i diritti umani, una città solidale che tutela le persone più deboli, una città che sostiene la pace, ed è con immenso piacere ed onore consegnare la cittadinanza onoraria e le chiavi della città al XIV Dalai Lama. Il tutto pubblicamente davanti a 10 mila persone. Ritorsioni? Non importa!» ha concluso il sindaco.

http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/12_giugno_28/dalai-lama-cittadinanza-onoraria-assago-lezione-forum-buddismo-tibet-201797349421.shtml

Una risata che disseta: il Dalai Lama a Milano

Ha risposto a tutta la gente che gli ha inviato domande scritte su foglietti volanti. La lezione che mi porto dietro consiste di diversi insegnamenti: l’etica secolare, cioè quel comportamento che non nasce né dalla religione né dalla politica, ma dall’intelligenza dell’uomo che è in grado di valutare gli effetti delle proprie azioni sulla lunga durata. Bisogna creare questa disciplina nelle scuole, così come si sta facendo in India.

Ogni tanto sgorga la sua risata, costante, come un gorgogliare di un ruscello; quel suono si fa strada tra parole dure come sassi, crisi, sofferenza, e tra altre luminose come felicità e gioia; ci si sente subito bene. La capacità del Dalai Lama di rendere malleabile anche il dolore è sorprendente. Ho trovato bello che riuscisse a sorridere mentre raccontava come liberarsi dalla schiavitù delle emozioni negative, magari ricorrendo al ricordo di quando suo fratello maggiore lo graffiava arrabbiato e dopo qualche minuto ricominciavano a giocare insieme. Lo abbiamo ascoltato in 10mila persone provenienti da 100 paesi diversi al forum di Assago.

Bella la sua allegria mentre spiegava che è negativo solo ciò che porta sofferenza; anche la rabbia può essere positiva se trasformata in energia contro i soprusi.

Infine la definizione di amore: desiderare la felicità dell’altro; e la definizione di compassione: desiderare la libertà dell’altro. Semplice.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/06/29/una-risata-che-disseta-il-dalai-lama-a-milano/278688/

Dalai Lama: visita a sorpresa al duomo di Milano

27 Giugno 2012 – 11:24

(ASCA) – Roma, 27 giu – Con una telefonata inaspettata, giunta alla Curia milanese nella primissima mattina di oggi, il Dalai Lama, Tenzin Gyatso, da ieri a Milano, ha espresso il desiderio di visitare il duomo. A raccontarlo e’ Popoli.info, webmagazine internazionale dei gesuiti.
La richiesta e’ stata immediatamente accolta e a fare gli onori di casa sono stati l’arciprete, mons. Luigi Manganini, e Giordano Ronchi, vice arciprete. Il Dalai Lama, visitando la cattedrale ambrosiana, si e’ soffermato davanti all’altare centrale. Qui gli sono state spiegate le caratteristiche architettoniche dell’edificio religioso e il significato delle vetrate e della luce nell’ambito dello stile gotico.
Al termine delle spiegazioni, il religioso tibetano ha donato all’arciprete una sciarpa bianca, il kata, chiedendogli di depositarla sull’altare. Il kata e’ un simbolo di buon auspicio.
”Abbiamo accolto il Dalai Lama – ha spiegato mons. Manganini, al termine della visita – nello spirito del dialogo interreligioso di cui proprio il Dalai Lama e’ un convinto assertore. D’altra parte, fatta eccezione per alcune, piccole, frange di estremisti, il buddhismo e’ sempre stato aperto al confronto con le altre fedi. Lo dimostra anche la presenza di Tenzin Gyatso ai vari incontri organizzati prima da Giovanni Paolo II e poi da Benedetto XVI”.
Oggi pomeriggio alle 14.30 – prima di una delle conferenze che il Dalai Lama terra’ al Forum di Assago – e’ previsto un incontro tra il leader spirituale buddhista e il Vicario generale della Diocesi di Milano, mons. Mario Delpini, che porterà i saluti del cardinale Angelo Scola, che e’ fuori città.


One Response  
»  Substance:WordPress   »  Style:Ahren Ahimsa