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Il Dalai Lama a Bolzano
Aprile 11th, 2013 by admin

Il Dalai Lama a Palazzo Widmann

Il Dalai Lama a Palazzo Widmann

Bolzano: Dalai Lama, conferenza dialogo tra i popoli e rifiuto della violenza

Bolzano, 10 apr – È durata quasi tre ore la permanenza a Palazzo Widmann del Dalai Lama, accolto alle 9 dal presidente della Provincia Luis Durnwalder, che lo ha accompagnato nel suo ufficio per un colloquio ristretto. Successivamente l’illustre ospite e il Landeshauptmann hanno raggiunto assieme il Cortile interno del palazzo dove li attendevano la Giunta provinciale e un centinaio di invitati per la cerimonia dii conferimento al Dalai Lama del Premio delle minoranze 2013 (comunicato a parte). Nella successiva conferenza stampa con il Dalai Lama e il presidente Durnwalder i rappresentanti dei mass media – oltre una sessantina tra giornalisti, fotografi e cineoperatori accreditati a Palazzo Wodmann – hanno puntato su alcuni temi: il lungo cammino del Tibet verso un’autonomia, i rapporti con la Cina, i crescenti conflitti internazionali.Su quest’ultimo punto il Dalai Lama, oggi guida spirituale ma non più politica del popolo tibetano, si è detto triste e molto preoccupato per le nuove tensioni tra le due Coree: “Le questioni tra popoli non si risolvono con i missili – ha detto la guida spirituale dei tibetani – vanno invece risolti con il perdono, la ‘compassion’ e l’amore”. Il Dalai Lama ha sottolineato che ” l’uso della forza non risolve mai i problemi, la violenza è controproducente e porta a conseguenze imponderabili. Questo vale per le Coree ma anche per la Palestina, la Siria, l’Afghanistan”.
Tenzin Gyatso, XIV Dalai Lama, ha ribadito che la soluzione per il Tibet, a suo parere, è quella dell’autonomia, una posizione che lo lega in tal modo all’Alto Adige. Riguardo all’evolversi dei rapporti con la Cina, il Dalai Lama ha spiegato che anche la Repubblica popolare cinese sta cambiando e non potrà sottrarsi ai sommovimenti politici verso maggiore libertà e maggiore apertura. Dal canto suo il presidente Durnwalder ha precisato che in occasione di questa quarta visita del Dalai Lama in Alto Adige, a differenza delle precedenti, la Provincia non ha ricevuto alcuna nota di protesta dalle autorità cinesi, “un segno che qualcosa forse sta cambiando”. Segnali incoraggianti anche secondo il Dalai Lama: “La Cina ha sperimentato tante nuove ere, da Mao agli attuali leader: prima prevaleva l’ideologia, poi è arrivata l’economia. Ma aumentano anche le pubblicazioni e le espressioni di sostegno e solidarietà in favore del cammino avviato 60 anni fa dai tibetani”.
Il Dalai Lama ha confermato che in tema di religione non intende fare proselitismo, non si ritiene un missionario buddista: “Nel mondo occidentale il buddismo non ha radici, per questo non è mia intenzione convertire le persone. Quello che è importante è conoscere e dialogare con le altre religioni, per imparare e crescere ancora”. Ai media ha ricordato che svolgono un ruolo importante nelle questioni delle minoranze: “Dovere investigare e informare in modo obiettivo e favorire il rispetto dei diritti umani.” Infine è tornato sul Premio ricevuto dalla Provincia: “Tra tibetani e altoatesini ci sono affinità e comunanza, proprio per questo questo premio ha per me un valore particolare”. È quanto rende noto la Provincia di Bolzano.
http://www.agenparl.it/articoli/news/regionali/20130410-bolzano-dalai-lama-conferenza-dialogo-tra-i-popoli-rifiuto-della-violenza (AGENPARL)

Bolzano: a Dalai Lama premio minoranze Alto Adige, è esempio d’autonomia

(ASCA) – Bolzano, 10 apr – ”Questo premio vuole essere il piccolo riconoscimento, di un piccolo popolo, per la grande battaglia pacifica e non violenta che lei ha portato avanti”. Con queste parole il presidente della giunta della provincia autonoma di Bolzano, Luis Durnwalder, ha consegnato al Tenzin Gyatso, il 14esimo Dalai Lama, il Premio delle minoranze, giunto alla sua terza edizione e che prevede anche dotazione finanziaria di 20mila euro. ”Sono onorato – ha sottolineato la guida spirituale del popolo tibetano in visita a Bolzano – grazie a nome di tutti coloro che lottano per le minoranze”.
”L’Alto Adige e il Tibet – ha spiegato Durnwalder – sono due terre molto diverse per storia, cultura e tradizioni, pero’ hanno anche qualcosa in comune: da un lato le montagne, dall’altro il fatto che al loro interno vi siano delle minoranze”. In tale quadro, ”la guerra non e’ mai la soluzione del problema, l’unica via percorribile per il bene del popolo e’ quella della pace”, ha affermato Durnwalder definendosi ”orgoglioso di poter accogliere il Dalai Lama in una terra dove c’e’ pace e autonomia. Il nostro e’ un esempio di convivenza, ma non vuole e non puo’ essere l’unico modello possibile. Vogliamo che sappiate – ha concluso il presidente altoatesino – che sulle Alpi c’è un piccolo popolo che ha molto a cuore la causa tibetana”. ”Anche noi stiamo provando a raggiungere quello che si e’ fatto in Alto Adige, ovvero un modello di autonomia ‘reale’, e non solo sulla carta, che si dimostra in grado di portare benefici anche dal punto di vista economico e sociale, e non solo politico”, ha replicato il Dalai Lama che si e’ detto ‘onorato’ di ricevere il premio.
http://www.asca.it/news-Bolzano__a_Dalai_Lama_premio_minoranze_Alto_Adige__e__esempio_autonomia-1266309-ATT.html


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