Sua Santità il Dalai Lama: Prendere rifugio

Sua Santità il Dalai Lama: Buoni risultati nel nostro cammino spirituale si possono raggiungere solo se studiamo e pratichiamo sotto la guida di un lama che abbia raggiunto un’esperienza autentica di quanto deve insegnare e trasmettere ai suoi discepoli.

Sua Santità il Dalai Lama: prendere rifugio

Prendere rifugio” significa riconoscere la validità dell’insegnamento buddhista e affidarsi ad esso per ottenere la propria liberazione. Si ritiene quindi che l’intrinseca della dottrina dell’Illuminato possa aiutare, proteggere e controllare il praticante lungo la bontà via della liberazione, che non sempre è facile da percorrere. Ma tornando al rifugio, dopo il Buddha, si prende rifugio nel Dharma, l’insegnamento spirituale.

Anche qui con Dharma si intende sia l’insegnamento storico del Buddha Shakyamuni, sia il concetto stesso di insegnamento. In un certo senso potremmo dire che il Dharma è il risultato dell’Illuminazione, perché il Buddha non ha tenuto per sé quanto compreso grazie all’Illuminazione ma lo ha voluto condividere con l’intera umanità. Infine, si prende rifugio nel Sangha, la comunità dei discepoli del Buddha. La comunità composta sia da monaci e monache, sia dai praticanti laici, che consente all’Insegnamento di preservarsi e continuare nel corso del tempo. Quando si prende rifugio nel Triplice Gioiello del Buddha, del Dharma e del Sangha, si è purificati dalle negatività delle azioni passate, compiute in questa o in altre vite, e l’aspirazione al cambiamento interiore, al raggiungimento dell’Illuminazione è fortemente incrementata. Continue reading »

Sua Santità il XIV Dalai Lama: Che cos’è la mente?

Sua Santità il Dalai Lama: “L’ignoranza e altre afflizioni sono fattori mentali erronei che mancano di un fondamento intrinsecamente esistente, non sono insiti nella natura della mente e possono essere eliminati per sempre.”

Sua Santità il XIV Dalai Lama: Che cos’è la mente?

La scienza moderna si concentra principalmente sull’acquisizione di conoscenze relative al mondo della materia. Gli scienziati hanno sviluppato strumenti così sofisticati da poter manipolare persino le particelle subatomiche e misurare anche i minimi cambiamenti negli stati chimici ed elettrici dei neuroni. Oggi sappiamo dell’esistenza di stelle lontane anni luce dalla Terra e di piccoli organismi che i nostri occhi non possono vedere.

La scienza ha fatto enormi passi avanti nella comprensione del mondo materiale e delle sue componenti subatomiche, tuttavia non ha prestato altrettanta attenzione al mondo interiore della mente, della coscienza e dell’esperienza. Non ha ancora formulato una definizione universalmente condivisa di che cos’è la mente, della sua natura, delle sue cause e del suo potenziale. La letteratura sull’anatomia e la fisiologia del cervello è vastissima, ma la mente raramente vi trova spazio.

Molti tendono a spiegare la mente in termini di fenomeni materiali: i neurologi la considerano il risultato delle interazioni tra neuroni, specialmente quelli del cervello; gli psicologi fanno riferimento al comportamento e al linguaggio; gli scienziati cognitivi studiano la percezione, il pensiero e i processi mentali come comportamenti esteriori misurabili e le attività cerebrali.

Il limite di questi approcci è che non offrono alcuna indicazione utile a comprendere accuratamente e profondamente l’esperienza umana. Gli scienziati possono parlarci degli eventi neurali nel cervello, della reazione ormonale che accompagna la compassione
o la rabbia e del comportamento delle persone quando sono arrabbiate, ma tutto ciò non descrive il modo in cui si provano queste emozioni, il loro lato esperienziale. Altri studiosi parlano della mente come di un sé o di uno spirito immateriale e permanente, ma anche in questo caso non esistono strumenti in grado di osservare la coscienza.
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His Holiness the Dalai Lama: Birth to Exile

His His Holiness the Dalai Lama at the age of four at Kumbum Monastery in Amdo, Eastern Tibet.

His Holiness the Dalai Lama was born on 6 July 1935 to a Tibetan farming family in the small village of Taktser, located in the province of Amdo. He was named Lhamo Thondup, which literally means ‘Wish-Fulfilling Goddess’. Taktser (Roaring Tiger) was a small village that stood on a hill overlooking a broad valley. Its pastures had not been settled or farmed for long, only grazed by nomads. The reason for this was the unpredictability of the weather in that area. His Holiness writes in his autobiography, “During my early childhood, my family was one of twenty or so making a precarious living from the land there”.

His Holiness’s parents were small farmers who mostly grew barley, buckwheat and potatoes. His father was a man of medium height with a very quick temper. “I remember pulling at his moustache once and being hit hard for my trouble”, recalls His Holiness. “Yet he was a kind man too and he never bore grudges”. His Holiness recalls his mother as undoubtedly one of the kindest people he has ever known. She gave birth to sixteen children, of whom seven survived.

His Holiness had two sisters and four brothers. Tsering Dolma, the eldest child, was eighteen years older than His Holiness. At the time of His Holiness’s birth she helped his mother run the house and acted as the midwife. “When she delivered me, she noticed that one of my eyes was not properly open. Without hesitation she put her thumb on the reluctant lid and forced it wide fortunately without any ill effect”, narrates His Holiness. He had three elder brothers: Thubten Jigme Norbu – the eldest, who was recognized as the reincarnation of a high lama, Taktser Rinpoche – Gyalo Thondup and Lobsang Samden. The youngest brother, Tenzin Choegyal was also recognized as the reincarnation of another high lama, Ngari Rinpoche. Continue reading »

His Holiness the Dalai Lama In Exile

The 14th Dalai Lama fleeing Tibet into exile with Khampa (men from the Eastern province of Kham) bodyguards in March, 1959. (Photo/OHHDL)

Countdown to Escape

The next nine years saw His Holiness trying to evade a full-scale military takeover of Tibet by China on the one hand and placating the growing resentment among Tibetan resistance fighters against the Chinese aggressors on the other. His Holiness made a historic visit to China from July 1954 to June 1955 and met with Mao Zedong and other Chinese leaders, including Chou Enlai, Zhu Teh and Deng Xiaoping. From November 1956 to March 1957 His Holiness visited India to participate in the 2500th Buddha Jayanti celebrations. When the young Dalai Lama was taking his final monastic examinations in Lhasa in the winter of 1958/59 disheartening reports of increasing brutality against his people continued to pour in.

Escape into Exile

On 10th March 1959, General Zhang Chenwu of Communist China extended a seemingly innocent invitation to the Tibetan leader to attend a theatrical show by a Chinese dance troupe. When the invitation was repeated with new conditions that no Tibetan soldiers were to accompany the Dalai Lama and that his bodyguards be unarmed, an acute anxiety befell the Lhasa population. Soon a crowd of tens of thousands of Tibetans gathered around the Norbulingka Palace, determined to thwart any threat to their young leader’s life and prevented His Holiness from going.

On 17 March 1959 during a consultation with the Nechung Oracle, His Holiness was given an explicit instruction to leave the country. The Oracle’s decision was confirmed when a divination performed by His Holiness produced the same answer, even though the odds against making a successful escape seemed terrifyingly high.

A few minutes before ten o’clock in the evening His Holiness, disguised as a common soldier, slipped past the massive throng of people along with a small escort and proceeded towards the Kyichu river, where he was joined by the rest of his entourage, including some members of his immediate family. Continue reading »

Sua Santità il Dalai Lama: Lo scopo della vita? Essere felici.

Sua Santità il Dalai Lama: Per essere felici, è la nostra mente che dobbiamo trasformare.

Sua Santità il Dalai Lama – Lo scopo della vita? Essere felice. La vera fonte di ogni felicità proviene da un sentimento di gentilezza e di calore verso il prossimo. In quanto esseri umani siamo tutti uguali: siamo nati allo stesso modo, moriamo allo stesso modo e tutti vogliamo vivere una vita felice. La chiave della felicità è la pace della mente, non è qualcosa che si può comprare, ma va coltivata da ognuno. Tutte le tradizioni religiose, nonostante le differenze filosofiche, si fondano sullo stesso messaggio d’amore e di empatia che è il fondamento di questo ritmo mentale.

A volte vorrei che fossimo più simili ai bambini perché sono spontaneamente aperti e accettano gli altri. Invece, crescendo, non riusciamo a coltivare il nostro potenziale naturale e a vivere secondo i valori umani fondamentali. Ci facciamo fuorviare da differenze del tutto secondarie e tendiamo a pensare in termini di “noi” e “loro”. Questo modo di pensare può essere trasformato attraverso l’educazione. Dobbiamo imparare a distinguere la natura distruttiva di emozioni come la rabbia, l’avversione e l’attaccamento, che disturbano la nostra pace mentale, dalle qualità positive come la compassione che sono autentiche fonti di felicità. Continue reading »

Sua Santità il Dalai Lama: Lo scopo della vita? Essere felici.

Sua Santità il Dalai Lama: Per essere felici, è la nostra mente che dobbiamo trasformare.

Sua Santità il Dalai Lama: Lo scopo della vita? Essere felici.

La vera fonte di ogni felicità proviene da un sentimento di gentilezza e di calore verso il prossimo. In quanto esseri umani siamo tutti uguali: siamo nati allo stesso modo, moriamo allo stesso modo e tutti vogliamo vivere una vita felice. La chiave della felicità è la pace della mente, non è qualcosa che si può comprare, ma va coltivata da ognuno. Tutte le tradizioni religiose, nonostante le differenze filosofiche, si fondano sullo stesso messaggio d’amore e di empatia che è il fondamento di questa pace mentale.

A volte vorrei che fossimo più simili ai bambini perché sono spontaneamente aperti e accettano gli altri. Invece, crescendo, non riusciamo a coltivare il nostro potenziale naturale e a vivere secondo i valori umani fondamentali. Ci facciamo fuorviare da differenze del tutto secondarie e tendiamo a pensare in termini di “noi” e “loro”. Questo modo di pensare può essere trasformato attraverso l’educazione. Dobbiamo imparare a distinguere la natura distruttiva di emozioni come la rabbia, l’avversione e l’attaccamento, che disturbano la nostra pace mentale, dalle qualità positive come la compassione che sono autentiche fonti di felicità. Continue reading »

Preghiera per la realizzazione delle aspirazioni di Sua Santità il Dalai Lama

Sua Santità il Dalai Lama

Preghiera per la realizzazione delle aspirazioni di Sua Santità il Dalai Lama

སྟོང་ཉིད་སྙིང་རྗེ་ཟུང་དུ་འཇུག་པའི་ལམ། །

tongnyi nyingjé zungdu jukpé lam

Tu che rendi sempre più chiaro il cammino che unisce vacuità e compassione,

ཆེས་ཆེར་གསལ་མཛད་གངས་ཅན་བསྟན་འགྲོའི་མགོན། །

ché cher saldzé gangchen ten drö gön

Signore degli insegnamenti e degli esseri senzienti nel paese delle nevi del Tibet, Continue reading »

A. Berzin: L’importanza del Dalai Lama nel mondo moderno

Il Dalai Lama lavora incessantemente per il beneficio degli altri e per la pace mondiale attraverso la sua promozione dell’etica secolare e dell’armonia religiosa. Come personificazione di amore, compassione e saggezza, egli agisce per ispirarci, mostrandoci il potenziale che possiamo raggiungere come esseri umani.

Dr. Alexander Berzin: L’importanza del Dalai Lama nel mondo moderno

Esaminiamo l’importanza del Dalai Lama nel mondo moderno. Se ha un ruolo da giocare, deve essere un ruolo significativo e di beneficio a quante più persone possibili, e non deve essere rilevante soltanto in termini di intrattenimento o curiosità perché è un fenomeno simile a una superstar. Questo non è ciò che il Dalai Lama rappresenta. Il suo unico scopo nella vita è quello di essere di beneficio per gli altri.

Al servizio degli altri

Anche se ci sono altre persone al mondo che affermano di essere totalmente dedite al benessere altrui, credo che la cosa meravigliosa di Sua Santità, di solito lo chiamiamo così, sia la sua completa sincerità. Questa sincerità è qualcosa che viene certamente trasmessa agli altri, a coloro che si trovano in sua presenza quando vanno ad ascoltarlo, e quando capiscono ciò che egli fa effettivamente. Egli afferma sempre che sono tre gli scopi principali che persegue nella sua vita. Il primo è l’etica secolare, il secondo è l’armonia religiosa, e il terzo è occuparsi del benessere del Tibet e della popolazione tibetana, dal momento che questo è il ruolo che gli è stato trasmesso.

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1 Sua Santità il Dalai Lama: Insegnamenti sul Lam-rim Chen-mo di Lama Tzong Khapa

Sua Santità il Dalai Lama: “Il messaggio buddista, il messaggio d’infinito altruismo, è un qualcosa di molto rilevante. Non sto parlando della prossima vita. O non parliamo di buddità. Ma, semplicemente, di essere una persona più felice, una persona più sensibile, una persona più utile su questo pianeta, penso che il messaggio o l’insegnamento dell’infinito altruismo sia un qualcosa di molto utile”.

1 Sua Santità il Dalai Lama: Insegnamenti sul Lam-rim Chen-mo o Grandi Stadi del Sentiero per l’Illuminazione di Lama Tzong Khapa alla Lehigh University, PA, USA.

1 ° giorno, Sessione pomeridiana, 10 luglio 2008 Introduzione di Sua Santità il Dalai Lama. Responsabilità globale. Armonia religiosa Il Buddhadharma: la tradizione Nalanda. Atisha, il grande trattato e trasmissione. Traduzione dal tibetano in inglese del Dr. Ghesce Thupten Jinpa e dall’inglese in Italiano del Dr. Luciano Villa nell’ambito del Progetto “Free Dalai Lama’s Teachings” per il beneficio di tutti gli esseri senzienti.

Sua Santità il Dalai Lama

Buon pomeriggio a tutti. In effetti sono molto, molto felice di essere qui per tenere un insegnamento sul Lam-rim Chen-mo. In primo luogo, molti anni fa ho visitato il Centro del compianto Gheshe Wangyal, durante la mia prima visita in America, era il 1979, a causa del legame storicamente molto stretto tra il popolo tibetano e quello mongolo, ed in particolare dal momento che il Terzo Dalai Lama ebbe davvero delle strette relazioni con la Mongolia. Continue reading »

2 Sua Santità il Dalai Lama: Insegnamenti sul Lam-rim Chen-mo di Lama Tzong Khapa

Sua Santità il Dalai Lama: “Le intenzioni ultime degli insegnamenti del Buddha sono i mezzi per realizzare l’adempimento della nostra aspirazione a raggiungere una rinascita più elevata e fortunata ed ottenere la liberazione finale. Così saremo in grado di comprendere tutti gli insegnamenti come contributo, in un modo o nell’altro, alla realizzazione di queste aspirazioni”.

2 Sua Santità il Dalai Lama: Insegnamenti sul Lam-rim Chen-mo o Grandi Stadi del Sentiero per l’Illuminazione di Lama Tzong Khapa alla Lehigh University, PA, USA.

Traduzione dal tibetano in inglese del Dr. Ghesce Thupten Jinpa e dall’inglese in Italiano del Dr. Luciano Villa nell’ambito del Progetto “Free Dalai Lama’s Teachings” per il beneficio di tutti gli esseri senzienti.

Primo giorno, Sessione pomeridiana, 10 luglio 2008.

In apertura strofe sulle qualità del Buddha. La motivazione di Tsongkhapa per la composizione del testo. Gli ascoltatori hanno bisogno di tre qualità. Atisha e le quattro scuole del buddismo tibetano. Raggiungimento dei due obiettivi. Le Quattro grandezze dell’insegnamento di Atisha. 

Le qualità del Buddha.

Il testo si apre con un saluto a Manjushri in sanscrito. Ciò è in parte per indicare che la fonte della tradizione tibetana è la tradizione sanscrita ed il sanscrito è diventato, come spiegato prima, il linguaggio dominante, il mezzo attraverso il quale il Buddhadharma fu presentato nella tradizione di Nalanda. Continue reading »

3 Sua Santità il Dalai Lama: Insegnamenti sul Lam-rim Chen-mo di Lama Tzong Khapa

Sua Santità il Dalai Lama: “L’insegnamento sul non-sé e la coltivazione della visione del non-sé è ciò che definisce una pratica spirituale come buddhista”.

3 Sua Santità il Dalai Lama: Insegnamenti sul Lam-rim Chen-mo o Grandi Stadi del Sentiero per l’Illuminazione di Lama Tzong Khapa alla Lehigh University, PA, USA. Traduzione dal tibetano in inglese del Dr. Ghesce Thupten Jinpa e dall’inglese in Italiano del Dr. Luciano Villa nell’ambito del Progetto “Free Dalai Lama’s Teachings” per il beneficio di tutti gli esseri senzienti.

Sua Santità il Dalai Lama: Usare l’intelligenza umana per trasformare le nostre menti.

Ora penso che potrebbero forse essere utili delle domande all’inizio della sessione del pomeriggio.

Quindi, il Buddhadharma. Alcuni studiosi asseriscono che “Il buddismo non è una religione ma una scienza della mente”. Penso che sia abbastanza vero, perché nel buddismo, come in ogni altra religione non teistica, il concetto di base è la legge della causalità, o della causa-ed-effetto. Continue reading »

4 Sua Santità il Dalai Lama: Insegnamenti sul Lam-rim Chen-mo di Lama Tzong Khapa

Sua Santità il Dalai Lama: “Anche la persona in preda all’odio non ne rimane mai coscientemente soggiogata per tutto il tempo ed ha momenti occasionali in cui sorgono l’amorevole gentilezza e la compassione. Ciò dimostra che la natura essenziale della mente stessa non è inseparabile dalle afflizioni come l’odio e così via”.

4 Sua Santità il Dalai Lama: Insegnamenti sul Lam-rim Chen-mo o Grandi Stadi del Sentiero per l’Illuminazione di Lama Tzong Khapa alla Lehigh University, PA, USA. Traduzione dal tibetano in inglese del Dr. Ghesce Thupten Jinpa e dall’inglese in Italiano del Dr. Luciano Villa nell’ambito del Progetto “Free Dalai Lama’s Teachings” per il beneficio di tutti gli esseri senzienti.

Secondo giorno, Sessione mattutina, 11 luglio 2008, seconda parte.

Quattro nobili verità: istruzioni per la liberazione. La sequenza delle Quattro Nobili Verità. Perché le nostre menti possono essere trasformate. Comprendere l’origine dipendente come la ragione della vacuità. Realizzazione dei due obiettivi: rinascita e liberazione favorevoli.

Quattro nobili verità: istruzioni per la liberazione

Quindi passeremo ora alla sezione successiva: le fasi del percorso per persone di media portata.

Quindi non stiamo andando direttamente lì. Il punto a cui vogliamo riferirci è introdurre veramente ciò che si intende con l’istruzione vera e propria. E la vera istruzione è l’istruzione del Buddha, ed il cuore di ciò è fornire istruzioni che si riferiscono al conseguimento della liberazione. Continue reading »

5 Sua Santità il Dalai Lama: Insegnamenti sul Lam-rim Chen-mo di Lama Tzong Khapa

Sua Santità il Dalai Lama: “il primo livello di comprensione sorge davvero sulla base dell’ascolto di un insegnamento da un insegnante o sulla base di noi stessi che studiamo il testo e così via”.

5 Sua Santità il Dalai Lama: Insegnamenti sul Lam-rim Chen-mo o Grandi Stadi del Sentiero per l’Illuminazione di Lama Tzong Khapa alla Lehigh University, PA, USA. Traduzione dal tibetano in inglese del Dr. Ghesce Thupten Jinpa e dall’inglese in Italiano del Dr. Luciano Villa nell’ambito del Progetto “Free Dalai Lama’s Teachings” per il beneficio di tutti gli esseri senzienti.

Secondo giorno, Sessione pomeridiana, 11 luglio 2008. Prima parte. Le qualità dell’insegnante. Affidarsi al maestro spirituale. Il processo ed il significato della meditazione. Analizzare le afflizioni ed i loro antidoti.

Domanda: “Santità, come è possibile vivere la vita di tutti i giorni lavorando, pagando le bollette, occupandosi della famiglia e così via, ma senza attaccamento?”

Sua Santità: Quindi la domanda è: come qui capisci l’idea di attaccamento? Quindi, per esempio, in relazione agli altri: se nel tuo impegno con gli altri, se l’impegno è contaminato da forme di attaccamento come forte attaccamento, bramosia o avversione, rabbia e così via, allora quella forma di attaccamento non è desiderabile. Continue reading »

6 Sua Santità il Dalai Lama: Insegnamenti sul Lam-rim Chen-mo di Lama Tzong Khapa

Sua Santità il Dalai Lama: “Il karma, la legge karmica, si riferisce ad un processo causale che è iniziato da un agente con un’intenzione. E quell’atto intenzionale crea una catena risultante con le sue conseguenze”.

6 Sua Santità il Dalai Lama: Insegnamenti sul Lam-rim Chen-mo o Grandi Stadi del Sentiero per l’Illuminazione di Lama Tzong Khapa alla Lehigh University, PA, USA. Traduzione dal tibetano in inglese del Dr. Ghesce Thupten Jinpa e dall’inglese in Italiano del Dr. Luciano Villa nell’ambito del Progetto “Free Dalai Lama’s Teachings” per il beneficio di tutti gli esseri senzienti.

Secondo giorno, Sessione pomeridiana, 11 luglio 2008. Seconda parte. Le fasi della formazione della mente: pratiche per persone dalle tre capacità. La sequenza della pratica. Inizio della pratica: impermanenza. Prendere rifugio nei Tre Gioielli. Disinteresse e liberazione. Vacuità e rifugio. La legge di causalità, il Karma.

Le fasi della formazione della mente: pratiche per persone dalle tre capacità

Quindi, nel testo di Tsongkhapa, dopo aver fatto affidamento su un insegnante spirituale, si spiega che come procedere per le tappe attraverso le quali uno addestra la mente. E questo è diviso in due sezioni. La prima è come motivare se stessi ad allenare la mente e la seconda è il processo di allenamento vero e proprio. Continue reading »

7 Sua Santità il Dalai Lama: Insegnamenti sul Lam-rim Chen-mo di Lama Tzong Khapa

Sua Santità il Dalai Lama: “Cambiare, grazie ad una sola sessione di preghiera, è impossibile. La costante osservazione della nostra mente, giorno dopo giorno, anno dopo anno, da decennio in decennio, portano queste pratiche a far sì che sicuramente i miglioramenti arriveranno”.

7 Sua Santità il Dalai Lama: Insegnamenti sul Lam-rim Chen-mo o Grandi Stadi del Sentiero per l’Illuminazione di Lama Tzong Khapa alla Lehigh University, PA, USA. Traduzione dal tibetano in inglese del Dr. Ghesce Thupten Jinpa e dall’inglese in Italiano del Dr. Luciano Villa nell’ambito del Progetto “Free Dalai Lama’s Teachings” per il beneficio di tutti gli esseri senzienti.

Terzo giorno, Sessione mattutina, 12 luglio 2008. Prima parte.

Le diverse tradizioni religiose sono tutte di beneficio per l’umanità. Le risposte a tre grandi domande: cos’ è il sé? Il sé ha una fine?

Canto del Sutra del cuore in tibetano.

Le diverse tradizioni religiose sono tutte di beneficio per l’umanità. Continue reading »

8 Sua Santità il Dalai Lama: Insegnamenti sul Lam-rim Chen-mo di Lama Tzong Khapa

Sua Santità il Dalai Lama: “Le afflizioni sono quegli stati mentali, i pensieri e le emozioni, che, nel momento in cui sorgono, hanno la tendenza a provocare disturbi all’interno dell’equilibrio mentale della mente”.

8 Sua Santità il Dalai Lama: Insegnamenti sul Lam-rim Chen-mo o Grandi Stadi del Sentiero per l’Illuminazione di Lama Tzong Khapa alla Lehigh University, PA, USA. Traduzione dal tibetano in inglese del Dr. Ghesce Thupten Jinpa e dall’inglese in Italiano del Dr. Luciano Villa nell’ambito del Progetto “Free Dalai Lama’s Teachings” per il beneficio di tutti gli esseri senzienti.

Terzo giorno, sessione mattutina, 12 luglio 2008 presso la Lehigh University, Pennsylvania, USA. Seconda parte. Approfondita comprensione dei tre gioielli. La verità della sofferenza. Le sofferenze del cambiamento e del condizionamento. I quattro sigilli e la sofferenza del condizionamento. L’origine della sofferenza: afflizioni e karma.

Approfondita comprensione dei Tre Gioielli Continue reading »

9 Sua Santità il Dalai Lama: Insegnamenti sul Lam-rim Chen-mo di Lama Tzong Khapa

Sua Santità il Dalai Lama: “Quando coltivate la compassione in relazione al dolore e alla sofferenza degli altri, invece della paura e dell’insicurezza, in realtà può aumentare in voi il coraggio”.

9 Sua Santità il Dalai Lama: Insegnamenti sul Lam-rim Chen-mo o Grandi Stadi del Sentiero per l’Illuminazione di Lama Tzong Khapa alla Lehigh University, PA, USA. Traduzione dal tibetano in inglese del Dr. Ghesce Thupten Jinpa e dall’inglese in Italiano del Dr. Luciano Villa nell’ambito del Progetto “Free Dalai Lama’s Teachings” per il beneficio di tutti gli esseri senzienti.

Terzo giorno, Sessione pomeridiana, 12 luglio 2008 alla Lehigh University, Pennsylvania, USA. Prima parte. Dieci tipi di afflizioni e loro antidoti. Come le afflizioni danno risalto alle azioni karmiche. Dieci domande per il Dalai Lama.

Dieci tipi di afflizioni e loro antidoti Continue reading »

10 Sua Santità il Dalai Lama: Insegnamenti sul Lam-rim Chen-mo di Lama Tzong Khapa

Sua Santità il Dalai Lama: “La mente del risveglio è definita in termini di uno stato mentale che è composto da due aspirazioni: l’aspirazione al raggiungimento della Buddhità e l’aspirazione a realizzare il benessere degli altri esseri senzienti”.

10 Sua Santità il Dalai Lama: Insegnamenti sul Lam-rim Chen-mo o Grandi Stadi del Sentiero per l’Illuminazione di Lama Tzong Khapa alla Lehigh University, PA, USA. Traduzione dal tibetano in inglese del Dr. Ghesce Thupten Jinpa e dall’inglese in Italiano del Dr. Luciano Villa nell’ambito del Progetto “Free Dalai Lama’s Teachings” per il beneficio di tutti gli esseri senzienti.

Terzo giorno, Sessione pomeridiana, 12 luglio 2008 alla Lehigh University, Pennsylvania, USA. Seconda parte. I dodici anelli dell’origine dipendente. Anelli 1-3: ignoranza, karma, coscienza. Anelli 4-12 Nome e forma, sensazioni, contatto, sentimento, desiderio, attaccamento, divenire, nascita, invecchiamento e morte. Interazioni dei dodici anelli durante la vita. Benefici del riflettere sui dodici anelli. Interdipendenza di etica, concentrazione e saggezza, i tre addestramenti superiori. Le tappe del percorso per il praticante dalla più grande capacità.

I dodici anelli dell’origine dipendente Continue reading »

11 Sua Santità il Dalai Lama: Insegnamenti sul Lam-rim Chen-mo di Lama Tzong Khapa

Sua Santità il Dalai Lama: “Tsongkhapa così dice: “Così, quando il praticante, come risultato di coltivare la bodhicitta, arriva ad un punto in cui ottiene la realizzazione di un’aspirazione univoca, un’aspirazione spontanea con un solo obiettivo per raggiungere la Buddhità a beneficio di tutti gli esseri, a quel punto l’individuo ha raggiunto il livello di bodhicitta dell’aspirazione”.

11 Sua Santità il Dalai Lama: Insegnamenti sul Lam-rim Chen-mo o Grandi Stadi del Sentiero per l’Illuminazione di Lama Tzong Khapa alla Lehigh University, PA, USA. Traduzione dal tibetano in inglese del Dr. Ghesce Thupten Jinpa e dall’inglese in Italiano del Dr. Luciano Villa nell’ambito del Progetto “Free Dalai Lama’s Teachings” per il beneficio di tutti gli esseri senzienti.

Quarto giorno, 13 luglio 2008 alla Lehigh University, Pennsylvania, USA. Prima parte. Altruismo ed interdipendenza. Compassione e bodhicitta, la Mente del Risveglio. Due metodi per generare Bodhicitta. Metodo di causa ed effetto in sette punti. Equalizzare e scambiare sé stessi con gli altri.

Recitazione del Metta Sutta in Pali.

Altruismo ed interdipendenza Continue reading »

12 Sua Santità il Dalai Lama: Insegnamenti sul Lam-rim Chen-mo di Lama Tzong Khapa

Sua Santità il Dalai Lama: “Dharma è la verità della cessazione, la vera cessazione e il sentiero che conduce alla cessazione. Così l’attimo in cui si è attualizzato il percorso dentro di sé, a quel punto si è diventati Sangha”.

12 Sua Santità il Dalai Lama: Insegnamenti sul Lam-rim Chen-mo o Grandi Stadi del Sentiero per l’Illuminazione di Lama Tzong Khapa alla Lehigh University, PA, USA. Traduzione dal tibetano in inglese del Dr. Ghesce Thupten Jinpa e dall’inglese in Italiano del Dr. Luciano Villa nell’ambito del Progetto “Free Dalai Lama’s Teachings” per il beneficio di tutti gli esseri senzienti.

Giorno 5, Sessione mattutina, 14 luglio 2008 alla Lehigh University, Pennsylvania, USA. Prima parte. Diventare un Buddha. Tranquillo dimorare e visione speciale. Prerequisiti per rimanere tranquillo. Posizione di meditazione Concentrazione impeccabile: i cinque difetti ed i loro otto antidoti. Scegliere un oggetto di meditazione.

Diventare un Buddha

Il rifugio buddista è nel Buddha, Dharma e Sangha. Quindi, di solito recitiamo

buddha saranam gachame, Continue reading »

13 Sua Santità il Dalai Lama: Insegnamenti sul Lam-rim Chen-mo di Lama Tzong Khapa

Sua Santità il Dalai Lama: “Quindi, è solo attraverso l’applicazione del ragionamento e dell’analisi critica che si può veramente differenziare tra ciò che è definitivo e ciò che non è definitivo negli insegnamenti del Buddha”.

13 Sua Santità il Dalai Lama: Insegnamenti sul Lam-rim Chen-mo o Grandi Stadi del Sentiero per l’Illuminazione di Lama Tzong Khapa alla Lehigh University, PA, USA. Traduzione dal tibetano in inglese del Dr. Ghesce Thupten Jinpa e dall’inglese in Italiano del Dr. Luciano Villa nell’ambito del Progetto “Free Dalai Lama’s Teachings” per il beneficio di tutti gli esseri senzienti.

Giorno 5, Sessione mattutina, 14 luglio 2008 alla Lehigh University, Pennsylvania, USA. Seconda parte. Meditare sulla mente. Meditare su un’immagine del Buddha. Consapevolezza e Meta-Consapevolezza (Vigilanza). Meditazione del respiro; Durata delle sessioni di meditazione. Introspezione speciale: perché è necessaria l’introspezione, perché la serenità non è sufficiente. Affidarsi a fonti definitive.

Meditare sulla mente Continue reading »

14 Sua Santità il Dalai Lama: Insegnamenti sul Lam-rim Chen-mo di Lama Tzong Khapa

Sua Santità il Dalai Lama: “Il tipo di attaccamento che si deve evitare sia in realtà l’afferrarsi che è radicato in una qualche forma di falsificazione e percezione distorta. Non è il tipo di attaccamento, di concentrazione o di partecipazione che generano esperienze come la compassione”.

14 Sua Santità il Dalai Lama: Insegnamenti sul Lam-rim Chen-mo o Grandi Stadi del Sentiero per l’Illuminazione di Lama Tzong Khapa alla Lehigh University, PA, USA. Traduzione dal tibetano in inglese del Dr. Ghesce Thupten Jinpa e dall’inglese in Italiano del Dr. Luciano Villa nell’ambito del Progetto “Free Dalai Lama’s Teachings” per il beneficio di tutti gli esseri senzienti.

Quinto giorno, Sessione pomeridiana, 14 luglio 2008 alla Lehigh University, Pennsylvania, USA. Prima parte. Affidarsi a fonti definitive. Lo scopo del Buddha nell’insegnare il vuoto. La tradizione Madhyamaka. Le fasi di entrata nella realtà.

Domande per il Dalai Lama

Domanda: “Santità, nella cultura americana, per molte persone è considerato vergognoso o inaccettabile mostrare debolezza, mostrare dolore o mostrarsi bisognosi. Come si può mostrare compassione aiutando qualcuno che non è disposto ad ammettere il proprio dolore o bisogno, chiedendo aiuto?” Continue reading »

15 Sua Santità il Dalai Lama: Insegnamenti sul Lam-rim Chen-mo di Lama Tzong Khapa

Sua Santità il Dalai Lama: “Tsongkhapa identifica il significato di vacuità con l’origine dipendente”.

15 Sua Santità il Dalai Lama: Insegnamenti sul Lam-rim Chen-mo o Grandi Stadi del Sentiero per l’Illuminazione di Lama Tzong Khapa alla Lehigh University, PA, USA. Traduzione dal tibetano in inglese del Dr. Ghesce Thupten Jinpa e dall’inglese in Italiano del Dr. Luciano Villa nell’ambito del Progetto “Free Dalai Lama’s Teachings” per il beneficio di tutti gli esseri senzienti.

Quinto giorno, Sessione pomeridiana, 14 luglio 2008 alla Lehigh University, Pennsylvania, USA. Seconda parte. Identificare l’oggetto della negazione: afferrare se stessi. Analogia col sogno. Analisi critica.  Quintuplice e Settuplice  Ragionamento. Come evitare il nichilismo. L’Origine dipendente come il significato della vacuità.

Identificare l’oggetto di negazione: l’attaccamento al sé.

Allora il secondo, che è la presentazione effettiva della realtà ultima, Tsongkhapa spiega in termini di tre sottotitoli principali: 1 identificare l’oggetto di negazione per mezzo della ragione; e 2 quale metodo si dovrebbe adottare, sia attraverso il ragionamento consequenziale od il sillogismo; e 3 il modo in cui la sorge visione sulla base di tale metodo. Continue reading »

16 Sua Santità il Dalai Lama: Insegnamenti sul Lam-rim Chen-mo di Lama Tzong Khapa

Sua Santità il Dalai Lama: “Nel rendere significativa questa esistenza umana, non esiste un modo più efficace di fare se non coltivando bodhicitta: il risveglio”.

16 Sua Santità il Dalai Lama: Insegnamenti sul Lam-rim Chen-mo o Grandi Stadi del Sentiero per l’Illuminazione di Lama Tzong Khapa alla Lehigh University, PA, USA. Traduzione dal tibetano in inglese del Dr. Ghesce Thupten Jinpa e dall’inglese in Italiano del Dr. Luciano Villa nell’ambito del Progetto “Free Dalai Lama’s Teachings” per il beneficio di tutti gli esseri senzienti.

Sesto giorno, Sessione mattutina, 15 luglio 2008 alla Lehigh University, Pennsylvania, USA. Prima parte. Generare la Mente del Risveglio: Introduzione. Visualizzazione e Pratica in Sette Rami. Cerimonia per Generare la Mente del Risveglio. Evitare il nichilismo (cont.). Origine dipendente e vacuità (cont.).

Recitazione del Sutra del Cuore in cinese ed in inglese

Generare la Mente del Risveglio: Introduzione.

Così oggi, all’inizio della sessione, ho pensato che potevamo fare la cerimonia per generare la mente del risveglio. Continue reading »

17 Sua Santità il Dalai Lama: Insegnamenti sul Lam-rim Chen-mo di Lama Tzong Khapa

Sua Santità il Dalai Lama: “A livello delle nostre percezioni sensoriali, percepiamo le cose ed oggetti come possessori di una specie di natura intrinseca”.

17 Sua Santità il Dalai Lama: Insegnamenti sul Lam-rim Chen-mo o Grandi Stadi del Sentiero per l’Illuminazione di Lama Tzong Khapa alla Lehigh University, PA, USA. Traduzione dal tibetano in inglese del Dr. Ghesce Thupten Jinpa e dall’inglese in Italiano del Dr. Luciano Villa nell’ambito del Progetto “Free Dalai Lama’s Teachings” per il beneficio di tutti gli esseri senzienti.

Sesto giorno, Sessione mattutina, 15 luglio 2008 alla Lehigh University, Pennsylvania, USA. Seconda parte. Le due verità e le quattro nobili verità. Trovare la via di mezzo: l’analisi confuta la natura intrinseca. Scuola Svatantrika ed esistenza intrinseca. Conoscenza convenzionale.

Le Due Verità e le Quattro Nobili Verità Continue reading »

18 Sua Santità il Dalai Lama: Insegnamenti sul Lam-rim Chen-mo di Lama Tzong Khapa

Sua Santità il Dalai Lama: “Tsongkhapa dice che “Questo essere in grado di conciliare la realtà, una nozione fondamentale di esistenza o realtà, con le cose, dopo averne rifiutato l’esistenza, dopo aver escluso qualsiasi forma di esistenza intrinseca oggettiva” questa è la più grande difficoltà e sfida nel contesto del pensiero della Via di Mezzo, della filosofia della Via di Mezzo”.

18 Sua Santità il Dalai Lama: Insegnamenti sul Lam-rim Chen-mo o Grandi Stadi del Sentiero per l’Illuminazione di Lama Tzong Khapa alla Lehigh University, PA, USA. Traduzione dal tibetano in inglese del Dr. Ghesce Thupten Jinpa e dall’inglese in Italiano del Dr. Luciano Villa nell’ambito del Progetto “Free Dalai Lama’s Teachings” per il beneficio di tutti gli esseri senzienti.

Sesto giorno, Sessione pomeridiana, 15 luglio 2008 alla Lehigh University, Pennsylvania, USA. Prima parte. La sfida di mantenere la realtà dopo aver negato l’esistenza intrinseca. Utilizzo del ragionamento critico nella pratica meditativa. Come l’ignoranza è correlata alle afflizioni. Due tipi di Madhyamaka.

La sfida di mantenere la realtà dopo aver negato l’esistenza intrinseca Continue reading »

19 Sua Santità il Dalai Lama: Insegnamenti sul Lam-rim Chen-mo di Lama Tzong Khapa

Sua Santità il Dalai Lama: La visione della vacuità taglia le radici dell’esistenza ciclica ed è il cuore del sentiero alla liberazione.

19 Sua Santità il Dalai Lama: Insegnamenti su Lam-rim Chen-mo

Sesto giorno, Sessione pomeridiana, 15 luglio 2008 presso la Lehigh University, Pennsylvania, USA. Seconda parte. Due tipi di Madhyamaka. Come procedere, Forme valide di ragionamento. Il cuore del sentiero verso la liberazione. Il grande trattato “Mille dosi in una dose”, “Ogni giorno impara una pagina”.

Due tipi di Madhyamaka (segue)

Quindi qui, ad esempio nell’Introduzione alla Via di Mezzo https://www.sangye.it/altro/?p=3263 di Chandrakirti, dopo il completamento della sua critica al punto di vista della Scuola della Solo Mente, c’è una sezione in cui Chandrakirti critica un punto di vista particolare. E se hai esaminato questo punto di vista sul ciò che Chandrakirti sta criticando, è un punto di vista che implica, pur respingendo la nozione di vera esistenza, ma allo stesso tempo ammette una qualche nozione di natura intrinseca o esistenza intrinseca. Quindi questa è fondamentalmente la posizione Madhyamika-Svatantrika che viene qui negata. Continue reading »

Sua Santità il Dalai Lama: La nonviolenza è la via

Sua Santità il Dalai Lama: “Pensate al benessere di tutti con riferimento all’ambiente e alla società.
I modi nonviolenti sono gli unici per affrontare i problemi.”

Sua Santità il Dalai Lama: La nonviolenza è la via

La nonviolenza è il modo realistico per risolvere i conflitti e raggiungere la pace. È in armonia con le scoperte scientifiche secondo cui la compassione è la natura umana fondamentale. Se guardiamo alla storia degli ultimi secoli, vediamo che la violenza porta solo più odio, più emozioni negative. Se è usata per contrastare la violenza, non ha alcun effetto positivo. In Europa i leader hanno capito che la violenza non era il metodo giusto.  Continue reading »

1 Commentario di Sua Santità il Dalai Lama alla Preziosa Ghirlanda di Nagarjuna

Sua Santità il Dalai Lama: È possibile realizzare uno stato completamente libero da ogni difetto, uno stato dove si dice che tutti gli aspetti positivi della nostra natura sono realizzati? Uno stato in cui l’individuo ha raggiunto le più alte perfezioni di compassione universale?

Commentario di Sua Santità il Dalai Lama alla Preziosa Ghirlanda “Ratnavali” di Nagarjuna alla UCLA University of California, Los Angeles USA, 5-8 giugno 1997. Traduzione del Dr. Luciano Villa nell’ambito del Progetto “Free Dalai Lama’s Teachings, per il beneficio di tutti gli esseri senzienti. Prima parte.

Sua Santità il Dalai Lama

Stiamo iniziando ora una serie di insegnamenti per tre giorni e mezzo. La prima parte degli insegnamenti sarà un commentario alla Preziosa Ghirlanda di Nagarjuna, che presenterò più come una sorta di introduzione agli insegnamenti di base del buddismo, invece che una lezione. La seconda parte degli insegnamenti sarà una cerimonia d’iniziazione che avrà più che altro l’aspetto di insegnamento religioso tradizionale per il quale è richiesto che sia condotto nel formato tradizionale del guru che impartisce istruzioni ai discepoli. Continue reading »

2 Commentario di Sua Santità il Dalai Lama alla Preziosa Ghirlanda di Nagarjuna

Sua Santità il Dalai Lama: È possibile raggiungere duraturi stati di libertà dalla sofferenza? Dove si trova la radice o la causa della felicità e della sofferenza? È solo attraverso l’analisi causale che si può affrontare questa domanda.

Commentario di Sua Santità il Dalai Lama alla Preziosa Ghirlanda “Ratnavali” di Nagarjuna alla UCLA University of California, Los Angeles USA, 5-8 giugno 1997. Traduzione del Dr. Luciano Villa nell’ambito del Progetto “Free Dalai Lama’s Teachings, per il beneficio di tutti gli esseri senzienti. Seconda parte.

Sua Santità il Dalai Lama

Cos’è la coscienza?

Affronterò la questione dell’introduzione degli insegnamenti ed i concetti di base da, forse, da una diversa prospettiva. Riflettiamo ora sul nostro attuale stato d’animo. Io, come docente, e voi, come ascoltatori, siamo tutti uniti da alcuni fatti fondamentali: dal fatto d’esistere come esseri umani e di come tutti noi condividiamo questo pensiero istintivo: “Sono qui, sto facendo questo.” Continue reading »

3 Commentario di Sua Santità il Dalai Lama alla Preziosa Ghirlanda di Nagarjuna

Sua Santità il Dalai Lama: Il potere fisico, come la capacità atletica, è alquanto limitato, in quanto si raggiunge un limite che è invalicabile. L’abilità mentale ha invece una potenzialità di sviluppo illimitata.

Commentario di Sua Santità il Dalai Lama alla Preziosa Ghirlanda “Ratnavali” di Nagarjuna alla UCLA University of California, Los Angeles USA, 5-8 giugno 1997. Traduzione del Dr. Luciano Villa nell’ambito del Progetto “Free Dalai Lama’s Teachings, per il beneficio di tutti gli esseri senzienti. Terza parte.

Sua Santità il Dalai Lama: Le Quattro Nobili Verità, il karma, la motivazione

Diventa quindi essenziale comprendere il modo in cui si succedono le Quattro Nobili Verità. Cioè, (1) al primo stadio bisogna riconoscere la natura della sofferenza, definire la sofferenza come sofferenza. Il (2) secondo stadio è quindi cercare da dove viene la sofferenza, dove si trova la fonte principale della sofferenza. Continue reading »

4 Commentario di Sua Santità il Dalai Lama alla Preziosa Ghirlanda di Nagarjuna

Sua Santità il Dalai Lama: Il Dharma per natura deve essere un’attività benefica. Perché l’essenza del Dharma è di essere di beneficio a se stessi ed agli altri.

Commentario di Sua Santità il Dalai Lama alla Preziosa Ghirlanda “Ratnavali” di Nagarjuna alla UCLA University of California, Los Angeles USA, 5-8 giugno 1997. Traduzione del Dr. Luciano Villa nell’ambito del Progetto “Free Dalai Lama’s Teachings, per il beneficio di tutti gli esseri senzienti. Quarta parte.

Sua Santità il Dalai Lama: Le quattro vie imperfette di praticare il Dharma.

Nella sesta strofa, Nagarjuna sta parlando di impegnarsi in una pratica formale del Dharma. Continue reading »

5 Commentario di Sua Santità il Dalai Lama alla Preziosa Ghirlanda di Nagarjuna

Sua Santità il Dalai Lama: Sia la conoscenza che la consapevolezza sono molto importanti per assicurarci d’aver successo per vivere uno stile di vita eticamente disciplinato.

Commentario di Sua Santità il Dalai Lama alla Preziosa Ghirlanda “Ratnavali” di Nagarjuna alla UCLA University of California, Los Angeles USA, 5-8 giugno 1997. Traduzione del Dr. Luciano Villa nell’ambito del Progetto “Free Dalai Lama’s Teachings, per il beneficio di tutti gli esseri senzienti. Quinta parte.

Sua Santità il Dalai Lama

Ogni volta che dò istruzioni sul Buddismo, dico sempre che l’intero insegnamento del Buddha potrebbe essere riassunto in due principi: (1) coltivare la visione della natura interdipendente della realtà e (2) adottare una forma di comportamento che non danneggi gli altri. Questi due principi rappresentano l’intera essenza degli insegnamenti del Buddha. Continue reading »

6 Commentario di Sua Santità il Dalai Lama alla Preziosa Ghirlanda di Nagarjuna

Sua Santità il Dalai Lama: L’origine dipendente è concepita come una catena di cause e condizioni.

Commentario di Sua Santità il Dalai Lama alla Preziosa Ghirlanda “Ratnavali” di Nagarjuna alla UCLA University of California, Los Angeles USA, 5-8 giugno 1997. Traduzione del Dr. Luciano Villa nell’ambito del Progetto “Free Dalai Lama’s Teachings, per il beneficio di tutti gli esseri senzienti. Sesta parte.

Il commentario di Sua Santità il Dalai Lama sulla Preziosa Ghirlanda di Nagarjuna, parte 10. Parte X

Secondo giorno – Sessione mattutina

Dopo aver guidato l’uditorio in una breve recita di sutra ed una serie di mantra, il Dalai Lama inizia la sessione mattutina con una lunga serie di domande e risposte. Continue reading »

7 Commentario di Sua Santità il Dalai Lama alla Preziosa Ghirlanda di Nagarjuna

Sua Santità il Dalai Lama: La vera comprensione del non-sé della persona richiede una profonda comprensione della mancanza di un sé dei fenomeni.

Commentario di Sua Santità il Dalai Lama alla Preziosa Ghirlanda “Ratnavali” di Nagarjuna alla UCLA University of California, Los Angeles USA, 5-8 giugno 1997. Traduzione del Dr. Luciano Villa nell’ambito del Progetto “Free Dalai Lama’s Teachings, per il beneficio di tutti gli esseri senzienti. Settima parte.

Parte XII

La strofa 31 recita:

31. Proprio come si dice

che il vedere l’immagine della propria faccia

dipende dallo specchio

ma [come la faccia riflessa] non esiste in realtà,

32. così la concezione dell’io esiste

dipendendo dagli aggregati, Continue reading »

Sua Santità il Dalai Lama “Il fondamento di ogni Realizzazione” e “I Tre Aspetti del Sentiero” di Lama Tzong Khapa

Sua Santità il Dalai Lama: “Se siamo dei principianti inizialmente bisognerà “riconoscere” immediatamente il difetto mentale non appena esso sorge nella nostra mente e poi “applicare” subito l’antidoto appropriato.”

Insegnamenti di Sua Santità il Dalai Lama “Il fondamento di ogni Realizzazione” e “I Tre Aspetti del Sentiero” di Lama Tzong Khapa Milano, Palalido, 21-24/10/1999

Il fondamento di ogni Realizzazione” https://www.sangye.it/altro/?p=492 e “I Tre Aspetti del Sentiero” https://www.sangye.it/altro/?p=489 di LAMA TZONG KHAPA https://www.sangye.it/altro/?cat=10

Milano, Palalido, 21-24/11/1999 (sintesi dell’insegnamento originale)

GIOVEDI’ 21 NOVEMBRE

Tutti gli Esseri Senzienti desiderano la felicità e non vogliono soffrire. Questa è una cosa che accomuna tutti, uomini e animali, ed è un desiderio che sorge senza alcuno sforzo. In questo senso dunque tutti gli Esseri Senzienti sono uguali. Tuttavia, gli esseri umani sono dotati di una particolare intelligenza per la quale possono prevedere il risultato delle loro azioni.

Gli oggetti materiali sono senz’altro importanti per mantenere in buona salute il nostro corpo ed avere una relativa felicità ordinaria, tuttavia essi non costituiscono la causa della nostra felicità ultima. Questa in realtà può scaturire solo dal nostro interno e dalla pace della nostra mente.

Questa felicità interiore si realizza per mezzo dell’unione di FEDE-DEVOZIONE e SAGGEZZA. La Fede-Devozione è un sentimento molto forte che può essere generato dalla Saggezza. È dunque molto importante il RAGIONAMENTO, e la RIFLESSIONE PROFONDA, in quanto il solo ascolto ed apprezzamento degli Insegnamenti non sono sufficienti.

Alcuni pensano che Cuore (Devozione) e Mente (Saggezza) siano due cose distinte, ma in realtà le due cose sono interdipendenti. Continue reading »

L’importanza della religione nei tempi moderni

Sua Santità il Dalai Lama durante un incontro di preghiera interreligioso nella chiesa di Grossmuenster a Zurigo (Svizzera), il 15 ottobre 2016. (Foto di Manuel Bauer)

Sua Santità il Dalai Lama

Vorrei parlare dell’importanza della religione nei tempi attuali. Tutti, per natura, abbiamo il senso di un sé e, attraverso di esso, sperimentiamo i fenomeni conoscibili come dolorosi, piacevoli o neutri. E’ un dato di fatto che non ha bisogno di ulteriori indagini. Anche gli animali provano la stessa cosa. Per natura, amiamo la felicità e cerchiamo di evitare sofferenza e dolore. E neppure questo è un fatto che ha bisogno di dimostrazioni. Detto ciò, possiamo parlare del diritto di ciascuno a di vivere un’esistenza felice e superare le sofferenze. Continue reading »

Sua Santità il Dalai Lama: Come essere Buddisti al giorno d’oggi

Una volta che un popolo ha adottato una religione, dovrebbe seguirla con onestà. Credere di tutto cuore in Dio, nel Buddha, in Allah o in Shiva è di costante ispirazione a vivere come persone per bene e sincere. Alcuni sostengono di avere fede nel loro credo, ma poi si comportano in maniera contraria ai precetti etici che dovrebbero invece seguire. Pregano per il successo delle loro imprese corrotte e illecite, chiedono a Dio o a Buddha di aiutarli nel portare a termine le loro malefatte. Questo tipo di persone non possono assolutamente definirsi religiose. Continue reading »

Sua Santità il Dalai Lama: Una mente non obiettiva non è in grado di comprendere la realtà

Sua Santità il Dalai Lama nella moschea Shia a Leh, Ladakh (India), il 27 luglio 2016. (Foto di Tenzin Choejor/OHHDL)

Sua Santità il Dalai Lama

Sono estremamente felice di prendere parte a questo seminario sulla “Preservazione dell’armonia religiosa, la coesistenza e la pace universale”, organizzato dall’International Association for Religious Freedom (IARF), gruppo del Ladakh. Vi ringrazio per avermi raccontato la storia della vostra associazione, le vostre attività, gli obiettivi e la loro importanza nel secolo presente. Non ho molto da aggiungere a quanto hanno già detto i relatori che mi hanno preceduto, ci sono solo alcuni punti che vorrei discutere. Siamo nel XXI secolo. La ricerca sul mondo esteriore e interiore ha raggiunto livelli piuttosto elevati, grazie agli incredibili passi in avanti permessi dallo sviluppo tecnologico e dall’intelligenza umana. Continue reading »

Sua Santità il Dalai Lama: Il mondo naturale

Sua Santità il Dalai Lama: Il prezzo da pagare per il pianeta, e di conseguenza per l’umanità tutta, di stili di vita ormai non sostenibili è semplicemente troppo alto.

Sua Santità il Dalai Lama: Il mondo naturale

Se esiste un tema per quale l’educazione e i media hanno una particolare responsabilità è, io credo, l’ambiente naturale. Questa responsabilità ha ben poco a che fare con cosa è giusto o cosa è sbagliato, quanto piuttosto riguarda la nostra sopravvivenza.
Il mondo naturale è la nostra casa. Non necessariamente è qualcosa di sacro: è semplicemente il luogo in cui viviamo. E’ dunque nel nostro interesse averne cura. E’ normale buon senso. Solo recentemente la dimensione della popolazione mondiale e il potere della scienza e della tecnologia sono cresciuti al punto da avere un impatto diretto sulla natura.
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Sua Santità il XIV Dalai Lama: La medicina dell’altruismo

Sua Santità il Dalai Lama: Un autentico senso di responsabilità può sorgere solo come risultato dello sviluppo della compassione.

Sua Santità il XIV Dalai Lama

In Tibet siamo soliti dire che molte malattie possono essere curate dalla sola medicina dell’amore e della compassione. Queste qualità sono la fonte ultima della felicità umana e ne abbiamo profondamente bisogno.vSfortunatamente amore e compassione sono state escluse da troppe sfere delle relazioni sociali e per troppo tempo. Confinate tra le mura domestiche, in pubblico amore e compassione sono considerate impraticabili, persino naif. E ciò è tragico. Dal mio punto di vista, la pratica della compassione non è la manifestazione di un idealismo irrealistico, ma è il mezzo più efficace per perseguire gli interessi degli altri e il nostro. Praticare l’altruismo è l’autentica fonte di ogni forma di compromesso e di cooperazione. Riconoscere il nostro bisogno di armonia non è sufficiente. Una mente mossa dalla compassione è come un giacimento inesauribile, una fonte costante di energia, determinazione e gentilezza. E’ come un seme: se coltivato, fa sbocciare molte altre qualità, come il perdono, la tolleranza, la forza interiore, la fiducia di saper superare paure e incertezze. Continue reading »

S. S. il Dalai Lama: perché sono fiducioso riguardo al futuro del mondo

Sua Santità il Dalai Lama: Abbiamo tutti la responsabilità di impedire che nel XXI secolo si ripetano le sofferenze e gli spargimenti di sangue del passato.

Tenzin Gyatso, il XIV Dalai Lama

Sono passati ormai quasi 60 anni da quando ho lasciato la mia terra natale, il Tibet, per diventare un rifugiato un rifugiato. La gentilezza del governo e del popolo indiano ha permesso a noi tibetani di trovare una seconda casa, dove poter vivere con dignità, liberi e con la possibilità di mantenere vive la nostra lingua, le nostre tradizioni e la nostra cultura.

La mia generazione ha assistito a tanta violenza: gli storici stimano che più di 200 milioni di persone hanno perso la vita durante le guerre del XX secolo. Continue reading »

Sua Santità il Dalai Lama: Messaggio per il nuovo Millennio

Sua Santità il Dalai Lama: Per trasformare in realtà la non-violenza dobbiamo innanzi tutto procedere a un disarmo interiore, e poi passare a quello esteriore.

Messaggio per il nuovo Millennio

C’è grande eccitazione per l’inizio di un nuovo millennio. Ma in sé non è nulla di speciale: ci saranno le stesse cose e non accadrà nulla di diverso. Tuttavia, se davvero desideriamo che il nuovo millennio sia più felice, più pacifico, con una maggiore armonia tra esseri umani dobbiamo sforzarci affinché si realizzino alcuni cambiamenti. E’ una nostra responsabilità, e lo è in special modo delle generazioni più giovani. Durante l’ultimo secolo abbiamo vissuto molte esperienze, alcune positive, altre estremamente distruttive. Ed è da queste ultime dobbiamo imparare. Continue reading »

Buddhismo e democrazia

Sua Santità il Dalai Lama: Ogni individuo ha la responsabilità di fare la sua parte e guidare questa nostra famiglia umana nella giusta direzione.

Per migliaia di anni la gente è stata indotta a credere che soltanto un’organizzazione autoritaria e una rigida disciplina sarebbero state in grado di governare la società umana. Ma visto che la gente ha un innato desiderio di libertà, le forze di liberazione e quelle di oppressione sono state perennemente in conflitto, lungo tutto il corso della storia. Oggi è chiaro chi abbia avuto la meglio. La progressiva affermazione dei movimenti popolari, in grado di rovesciare le dittature, sia di destra sia di sinistra, ha dimostrato senza ombra di dubbio che la razza umana non può tollerare la tirannia né evolversi sotto di essa.

Sebbene nessuna delle nostre società buddhiste abbia prodotto qualcosa di paragonabile alla democrazia nei propri sistemi di governo, ho una grande ammirazione per le democrazie secolari. Quando il Tibet era ancora libero, ci tenevamo stretto il nostro isolamento, pensando che questo ci avrebbe garantito per molto tempo pace e sicurezza. Di conseguenza, abbiamo prestato ben poca attenzione ai cambiamenti che si stavano verificando nel mondo, al di fuori dei nostri confini. Continue reading »

Sua Santità il Dalai Lama: La scienza ad un bivio.

Sua Santità il Dalai Lama: Mi piace immaginare tutte le attività umane, compresa la scienza, come le dita di una mano: fin tanto che ogni dito è collegato al palmo, la nostra fondamentale empatia e l’altruismo, essi continueranno ad essere a servizio del benessere dell’umanità.

Sua Santità il Dalai Lama: La scienza ad un bivio.

Questo articolo si basa sulla conferenza pubblica che Sua Santità ha tenuto al meeting annuale della Society for Neuroscience, tenutosi a Washington D.C. il 12 novembre 2005.

Negli ultimi decenni abbiamo assistito a eccezionali progressi nella comprensione scientifica del cervello e del corpo umano nel suo complesso. Con l’avvento della genetica, poi, la conoscenza neuroscientifica del funzionamento degli organismi biologici ha raggiunto i livelli più sottili della genetica. Tutto ciò si è tradotto in possibilità tecnologiche inimmaginabili, fino alla possibilità di manipolare il codice stesso della vita e all’eventualità di creare realtà completamente nuove per l’umanità intera.

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Sua Santità il Dalai Lama: Felicità, karma e mente

Sua Santità il Dalai Lama: Tutti i fenomeni composti sono soggetti alla disintegrazione.

Sua Santità il Dalai Lama: Felicità, karma e mente

Tra l’origine di questo mondo e la prima comparsa degli esseri viventi sulla Terra trascorsero miliardi di anni. Da allora ci volle un tempo immenso perché le creature viventi maturassero nel pensiero, nello sviluppo e nella perfezione delle loro facoltà intellettuali. Dal momento in cui gli umani conquistarono la maturità, fino ai nostri giorni, trascorsero ancora migliaia di anni. Per tutto questo esteso periodo di tempo, il mondo è passato attraverso cambiamenti incessanti, Continue reading »

Sua Santità il Dalai Lama: Morte, stato intermedio e rinascita

Sua Santità il Dalai Lama: Senza l’ignoranza, inoltre, l’attaccamento e le predisposizioni create da azioni precedenti, avranno termine e, di conseguenza, anche il ciclo della rinascita incontrollata avrà una fine.

Sua Santità il Dalai Lama: Senza l’ignoranza, inoltre, l’attaccamento e le predisposizioni create da azioni precedenti, avranno termine e, di conseguenza, anche il ciclo della rinascita incontrollata avrà una fine.

Sua Santità il Dalai Lama: Morte, stato intermedio e rinascita

Morte

Attraverso le afflizioni di attaccamento, odio e ignoranza, si compiono azioni contaminate (karma) che determinano delle potenzialità nella mente sotto forma di predisposizioni.

Quando lesistenza si esaurisce, la persona con tali predisposizioni rinasce nell’esistenza ciclica con mente e corpo appropriati a queste cause contaminate.

Alcuni individui muoiono per l’esaurirsi, in modo completo, dello stimolo dell’azione che in un’altra vita aveva posto la base per l’attuale. Continue reading »

Inizio degli insegnamenti preliminari all’iniziazione di Kalachakra

Monaci Theravada recitano il Mangala Sutta ìn Pali all’inizio degli insegnamenti di Sua Santità il Dalai Lama preliminari all’Iniziazione al Kalachakra a Bodhgaya, Bihar, India il 5 gennaio 2017. Foto / Tenzin Choejor / OHHDL.

5 gennaio 2017 Inizio degli insegnamenti preliminari all’iniziazione di Kalachakra
Bodhgaya, Bihar, in India, 5 Gennaio 2017 – Appunti, traduzione dall’inglese ed editing del Dott. Luciano Villa, revisione del Dr. Ing. Alessandro Tenzin Villa,Centro Studi Tibetani “Sangye Cioe Ling” Sondrio (il cui nome è stato conferito da Sua Santità il Dalai Lama), nell’ambito del Progetto Free Dalai Lama’s Teachings per il benesficio di tutti gli esseri senzienti.

Questa mattina Sua Santità il Dalai Lama ha presieduto i riti preparatori all’iniziazione di Kalachakra. La costruzione del mandala di sabbia procede a ritmo sostenuto. Dopo un susseguirsi di giorni di nebbia, oggi è uscito il sole.

Si stima che finora circa 100.000 persone provenienti da 85 paesi abbiano raggiunto Bodhgaya per l’iniziazione di Kalachakra ed altri continuano ad arrivare. Continue reading »

2 Secondo giorno di preparativi per la 34 ° Iniziazione del Kalachakra

L'ingresso di Sua Santità il Dalai Lama, omaggiato dai lama presenti, al tempio di Kalachakra

L'ingresso di Sua Santità il Dalai Lama, omaggiato dai lama presenti, al tempio di Kalachakra

Secondo giorno di preparativi per la 34 ° Iniziazione del Kalachakra

Bodhgaya, Bihar, India, 3 gennaio 2017. La nebbia e lo smog formavano una enorme e densa cappa grigiastra incombente sulla città santa di Bodhgaya, quando questa mattina prima delle 7, accolto da una immensa folla devota e gioiosa, Sua Santità il Dalai Lama ha lasciato il Monastero di Namgyal per il vicino Tempio del Kalachakra. Nel corso della mattinata Sua Santità, dopo l’auto-generazione di Kalachakra, s’è impegnato in riti preparatori. Ieri, oltre alle procedure per la protezione dei discepoli, Sua Santità ha avviato i rituali in connessione col terreno su cui deve essere costruito il mandala e conferita l’iniziazione. Tra questi, l’ottenimento della terra e il permesso di usarla.

Oggi si sono svolti i rituali per rimuovere gli eventuali ostacoli connessi con terreno su cui va costruito il sacro mandala di Kalachakra, comprendenti le tradizionali danze rituali della Terra. Nel primo pomeriggio ben 15 monaci del Monastero di Namgyal, vestiti con elaborati e sgargianti costumi di broccato, indossando la corona a cinque foglie ed impugnando il Vajra e la campana, hanno cantato e ballato per quasi un’ora e mezza, sottomettendo qualsiasi interferenza. Ogni ballerino mantiene la consapevolezza dell’orgoglio divino di essere Vajra Vega, il fiero aspetto protettivo di Kalachakra. Continue reading »

1 – S.S. Dalai Lama Insegnamenti su “La Via del Bodhisattva” e “Gli Stadi della Meditazione”, Kalachakra Bodhgaya 2016

Sua Santità il Dalai Lama conforta un'anziana tibetana

Sua Santità il Dalai Lama conforta un'anziana tibetana

1 – Insegnamenti, preliminari all’Iniziazione al Kalachakra per la Pace nel Mondo, conferiti da Sua Santità il 14° Dalai Lama a Bodhgaya, Bihar, India, nel gennaio 2016 su “La Via del Bodhisattva” di Shantideva e “Gli Stadi Intermedi della Meditazione” di Kamalashila. Appunti, traduzione dall’inglese ed editing del Dott. Luciano Villa, revisione del Dr. Ing. Alessandro Tenzin Villa, Centro Studi Tibetani “Sangye Cioe Ling” Sondrio (il cui nome è stato conferito da Sua Santità il Dalai Lama), nell’ambito del Progetto Free Dalai Lama’s Teachings per il benessere di tutti gli esseri senzienti.

Sua Santità il Dalai Lama

È la trentaquattresima volta che conferisco l’iniziazione del Kalachakra.

La prima volta che ne diedi l’iniziazione in India sognai d’essere al centro del mandala coi monaci attorno, cantavo l’invocazione affinché dalla sfera di vacuità arrivasse la divinità.

È la 34° volta, lo ripeto, che conferisco l’iniziazione e moltissime persone in passato vi hanno partecipato.

La prima volta fu a Lhasa in Tibet, ed anche quella volta molti hanno ricevuto l’iniziazione del Kalachakra.

Sono convenute qui innumerevoli persone da molti luoghi, anche molto lontani. Siete venuti con grande entusiasmo, quindi state sopportando una serie di difficoltà.

L’importante è cogliere ogni opportunità per seguire le pratiche di dharma, non importa a quale religione s’appartiene. L’importante è seguire il messaggio, la comunicazione dalla vostra religione, che è sempre: amore, compassione, altruismo. È molto importante far sì che la vostra sia una pratica di dharma, sia che seguiate il Mayana od altri veicoli. Altrimenti, se non lo metterete in pratica rimarrete degli egoisti. Continue reading »

1 H.H.Dalai Lama: Commentary on Nagarjuna’s Precious Garland

His Holiness the Dalai Lama: In the Tibetan tradition if you receive a commentary from someone who is part of an unbroken lineage of transmission, tracing back to the original author of the text – there is an added dimension of spirituality.

His Holiness the Dalai Lama: In the Tibetan tradition if you receive a commentary from someone who is part of an unbroken lineage of transmission, tracing back to the original author of the text – there is an added dimension of spirituality.

1 His Holiness The Dalai Lama: Commentary on The Precious Garland “Ratnavali” of Nagarjuna

The teachings were held at UCLA June 5-8, 1997.

Tenzin Gyatso, His Holiness the Dalai Lama

We are now beginning a series of teachings which will be starting today for 3 and 1/2 days. The first part of the series of teachings will be a lecture on The Precious Garland, Nagarjuna’s text, which I shall present as a lecture, more as a kind of introduction into the basic teachings of Buddhism. The 2nd part of the teachings will be an empowerment ceremony that I will be more of the sort of traditional religious teaching for which there is a requirement for the teaching to be conducted in the traditional format of the guru giving instructions to disciples.

At the beginning of the session today, the elders from the Theravada tradition will be doing a recitation of the Mangala Sutta, which I feel would be very auspicious.

[His Holiness and the Theravada monks, which were led by the late Ven. Havanpola Ratanasara, chant the Threefold Refuge formula, followed by the monks reciting the sutra. See below.] Continue reading »

2 H.H.Dalai Lama: Commentary on Nagarjuna’s Precious Garland

His Holiness the Dalai Lama: Consciousness is transient, it goes through various stages of changes.

His Holiness the Dalai Lama: Consciousness is transient, it goes through various stages of changes.

2 His Holiness The Dalai Lama: Commentary on The Precious Garland “Ratnavali” by Nagarjuna, UCLA Los Angeles June 5-8, 1997.

We will now begin with a reading from the text. I think that all of you have a copy of the commemorative volume. The name of the text is The Precious Garland, an Epistle to a King. There is The Precious Garland, an Epistle to a King. There is a salutation from the translator, in Tibetan, which reads, “Homage to all Buddhas and Bodhisattvas.” And the actual homage from the text itself is in the first verse, which reads,

Completely free from all faults
and adorned with all good virtues,
the sole friend of all beings –
to that Omniscient One I bow.

The Precious Garland was composed by the Indian master Nagarjuna. Nagarjuna was not only a great, accomplished scholar but also he was a highly realized adept. Someone who was revered and admired universally by the Indian Buddhist world and also by masters who may have shared a philosophical persuasion of a different kind, such as the Mind-Only school, and so on. Continue reading »

3 H.H.Dalai Lama: Commentary on Nagarjuna’s Precious Garland

His Holiness the Dalai Lama: The causal process of pain/pleasure or happiness/suffering is understood in terms of a particular kind of process.

His Holiness the Dalai Lama: The causal process of pain/pleasure or happiness/suffering is understood in terms of a particular kind of process.

3 His Holiness The Dalai Lama: Commentary on The Precious Garland “Ratnavali” by Nagarjuna, UCLA Los Angeles June 5-8, 1997.

The Dalai Lama discusses suffering and happiness, the Four Noble Truths, karma, and motivation.

The second half of the day’s teachings were opened with sutra chanting in Japanese, led by Rev. Noriaki Ito, Abbot of Higashi Hongwanjii Temple in Los Angeles.

Tenzin Gyatso, His Holiness the Dalai Lama. I would like to express my appreciation to the members of the Japanese Buddhist sangha for their wonderful recitation. I was not able to follow the meaning of the verses, though. [Laugher.]

Now, I will resume our discussion where we left in the morning session.

We were talking about beginninglessness and the continuum of consciousness and also the continuum of the individual being, which is designated upon the basis of this beginningless continuum of consciousness or mind.

However, in the Buddhist schools of thought, as far as whether or not there is a possibility to an end of this continuum, all Buddhists schools converge on the point that it is beginningless. Continue reading »

4 H.H.Dalai Lama: Commentary on Nagarjuna’s Precious Garland

His Holiness the Dalai Lama: What is the Buddha’s dharma? It is the way and means by which the highest good, which is liberation, is attained.

His Holiness the Dalai Lama: What is the Buddha’s dharma? It is the way and means by which the highest good, which is liberation, is attained.

4 His Holiness The Dalai Lama: Commentary on The Precious Garland “Ratnavali” by Nagarjuna, UCLA Los Angeles 1997.

In this section, the Dalai Lama continues with his explanation of the first line of The Precious Garland: “Completely free from all faults/and adorned with all good virtues,/the sole friend of all beings/to that Omniscient One I bow.”

Tenzin Gyatso, His Holiness the Dalai Lama

In the context of our discussion here, when I talk about undisciplined states of mind, I’m talking about a state of mind that is dominated by afflictions of the mind, such as delusions and so on. So the question arises whether it is possible to eliminate these afflictions from one’s psyche. Continue reading »

5 H.H.Dalai Lama: Commentary on Nagarjuna’s Precious Garland

His Holiness the Dalai Lama: Why is liberation or nirvana said to be the highest good?

His Holiness the Dalai Lama: Why is liberation or nirvana said to be the highest good?

5 His Holiness The Dalai Lama: Commentary on The Precious Garland “Ratnavali” by Nagarjuna, UCLA Los Angeles 1997.

All of Nagarjuna’s works were written in verse, though I don’t know if you could say they are poetry per se, and certainly they are not as poetic as many of Shantideva’s verses. Nagarjuna was primarily a logistician and his dialectic is often described as a form of reductio ad absurdum (Latin: “reduction to the absurd”), the method of pointing out the contradictory or absurd consequences of an opponents argument. Although, Nagarjuna maintained that “If I would make any proposition whatever, then by that I would have a logical error; but I do not make a proposition, therefore I am not in error.”

Karl Jaspers wrote, “Nagarjuna strives to think the unthinkable and to say the ineffable. He knows this and tries to unsay what he has said. Consequently he moves in self-negating operations of thought.” On the surface, it appears that Nagarjuna’s logic is rather negative, however, as many have pointed out, it would be a mistake to brand it as nihilism.

Here is more of the Dalai Lama’s teachings on one of Nagarjuna’s most famous works. Continue reading »

6 H.H.Dalai Lama: Commentary on Nagarjuna’s Precious Garland

His Holiness the Dalai Lama: In the Buddhist tradition, women are seen as the symbol of compassion and affectionate perfection.

His Holiness the Dalai Lama: In the Buddhist tradition, women are seen as the symbol of compassion and affectionate perfection.

6 His Holiness The Dalai Lama: Commentary on The Precious Garland “Ratnavali” by Nagarjuna, UCLA Los Angeles June 5-8, 1997.

First, a follow-up to previous post: A Chinese court in august 2011 has sentenced 46 year old Buddhist monk Lobsang Tsundue to 11 years imprisonment for allegedly “killing” his nephew, Rigzin Phuntsog, a 16-year old monk who set himself on fire last March. Tsundue was found guilty of hiding Phuntsog which prevented the boy from receiving emergency medical treatment for 11 hours. Eyewitnesses claim that that after Chinese security personnel doused the flames, they severely beat Phuntsog’s charred body. Tsundue, they said, was trying to save his nephew from any further beating. Tsundue’s supporters also claim that young monk Phuntsog died as a result of the beatings and not from his self-immolation.

In related news, the former Tibet Communist Party chief Zhang Qingli who led China’s hard-line policy against the Dalai Lama and his supporters, has a new job and a new target.

Zhang Qingli, aka “The Tibetan bulldog”, has been appointed Communist Party Secretary of Hebei province, home to about one quarter of China’s Roman Catholics.  According to the independent.co.uk, Hebei province is “where tensions between the state and the Vatican run at their highest.”

Although there is no evidence that Zhang Qingli plans to mercilessly persecute the Catholics, and perhaps unfair to suggest that he will, it’s still a safe bet things will be no picnic for them in the foreseeable future, because if you know anything at all about modern day China, you know that the government has no use for religion or spirituality. Continue reading »

7 H.H.Dalai Lama: Commentary on Nagarjuna’s Precious Garland

His Holiness the Dalai Lama: According to Bhavavineka, it is perceived that the insight into the no-self of phenomena is more related to the attainment of omniscient states, than attainment of liberation from samsara.

His Holiness the Dalai Lama: According to Bhavavineka, it is perceived that the insight into the no-self of phenomena is more related to the attainment of omniscient states, than attainment of liberation from samsara.

7 His Holiness The Dalai Lama: Commentary on The Precious Garland “Ratnavali” by Nagarjuna, UCLA Los Angeles June 5-8, 1997.

H. H. Dalai Lama’s Commentary on The Precious Garland of Nagarjuna now refers to the 12-link chain of Dependent Origination (pratitya-samutpada). This doctrine is one of Buddhism’s core concepts, thought to have been taught by the historical Buddha himself. It describes the way existence characterized by suffering comes into being. Essentially, it is the Buddhist conception of how Samsara, the world of birth and death, the mundane world we live in, “works.”

Dependent Origination is envisioned as a chain of causes and conditions with 12 links Continue reading »

8 H.H.Dalai Lama: Commentary on Nagarjuna’s Precious Garland

His Holiness the Dalai Lama: Causation is something that can be maintained on the conventional level but not in the ultimate sense.

His Holiness the Dalai Lama: Causation is something that can be maintained on the conventional level but not in the ultimate sense.

8 His Holiness The Dalai Lama: Commentary on The Precious Garland “Ratnavali” by Nagarjuna, UCLA Los Angeles June 5-8, 1997.

Tenzin Gyatso, The Dalai Lama

We will begin the session. First, I would like to thank the members of the Chinese Sangha for their recitation . . . So we begin the questions.

Previously questions were submitted on pieces of paper, which the translator reads in English and then in Tibetan. Several of the questions concern virtuous and non-virtuous actions in which the Dalai Lama basically repeats the points about these kinds of actions he has already made in the previous session. Continue reading »

S. S. Dalai Lama: L’invocazione ai 17 Pandit di Nalanda

Sua Santità il XIV Dalai Lama: Tramite la mente dell’emersione definitiva che ricerca la pace della liberazione Da tutte le sofferenze e possedendo la radice, la grande compassione Che è il desiderio illimitato di proteggere tutti i migratori, Possa ottenere la trasformazione magnifica della Bodhicitta spontanea.

Sua Santità il XIV Dalai Lama: Tramite la mente dell’emersione definitiva che ricerca la pace della liberazione Da tutte le sofferenze e possedendo la radice, la grande compassione Che è il desiderio illimitato di proteggere tutti i migratori, Possa ottenere la trasformazione magnifica della Bodhicitta spontanea.

Sua Santità il XIV Dalai Lama: L’invocazione ai Diciassette Pandit del Glorioso Nalanda che Illumina i Tre Tipi di Fede

1. Sorto dalla compassione che vuole il bene dei migratori

Sei la deità eccelsa che ha ottenuto la suprema protezione

D’abbandono e realizzazione e guidi i migratori insegnando il sorgere dipendente:

Mi prostro al Potente Capace, il Sole degli Oratori.

2. Hai chiarificato abilmente con il profondo ragionamento del sorgere dipendente

L’intento della Madre dei Vittoriosi, il significato del definitivo libero da estremi,

Sei il pioniere della via di mezzo del Mahayana come profetizzato dai Vittoriosi:

Faccio richiesta ai piedi di Nagarjuna il chiarificatore.

3. Di Lui discepolo, sapiente e supremo realizzato,

Hai attraversato l’oceano delle filosofie Buddhiste e non,

Sei il gioiello supremo tra tutti i detentori delle scritture di Nagarjuna:

Faccio richieste ad Aryadeva, il Figlio dei Vittoriosi.

4. Hai ottenuto la suprema realizzazione e hai chiarificato

Il significato definitivo del sorgere dipendente che è l’intento di Nagarjuna, Continue reading »

The Dalai Lama: Why I’m hopeful about the world’s future

His Holiness The Dalai Lama: It is our collective responsibility to ensure that the 21st century does not repeat the pain and bloodshed of the past.

His Holiness The Dalai Lama: It is our collective responsibility to ensure that the 21st century does not repeat the pain and bloodshed of the past.

The Dalai Lama: Why I’m hopeful about the world’s future

The Washington Post, Opinions, 13 June 2016

By The Dalai Lama
(The 14th Dalai Lama, Tenzin Gyatso, is the spiritual leader of Tibet. Since 1959, he has lived in exile in Dharamsala in northern India.)
Almost six decades have passed since I left my homeland, Tibet, and became a refugee. Thanks to the kindness of the government and people of India, we Tibetans found a second home where we could live in dignity and freedom, able to keep our language, culture and Buddhist traditions alive. Continue reading »

1 H.H. Dalai Lama ’08: Teachings on Lamrim Chenmo

His Holiness the Dalai Lama: the Buddha’s body came into being from myriads of causes.

1st day, July 10, 2008. His Holiness the Dalai Lama’s Teachings on Lam-rim Chen-mo.

In July 2008, His Holiness the 14th Dalai Lama gave a historic six-day teaching on The Great Treatise on the Stages of the Path to Enlightenment (Lamrim Chenmo)Tsongkhapa’s classic text on the stages of spiritual evolution. Translator for His Holiness was Thupten Jinpa, Ph.D.

This event at Lehigh University, Pennsylvania, marked the culmination of a twelve-year effort by the Tibetan Buddhist Learning Center (TBLC), New Jersey, to translate the Great Treatise into English. The transcripts were kindly provided to LYWA by the Tibetan Buddhist Learning Center, which holds the copyright. Webcast recordings of these teachings are available through His Holiness’ official website.

The transcripts have been published in a wonderful book, From Here to Enlightenment, edited by Guy Newland and published by Shambhala Publications. We encourage you to buy the book from your local Dharma center, bookstore, or directly from Shambhala.

His Holiness the Dalai Lama.

Good afternoon, everybody. Indeed I am very, very happy to be here to lecture on the Lamrim Chenmo. Firstly, I visited the late Geshe Wangyal’s Center many years ago, during my first visit to America, that was… ’79, because of the historically very close link between Tibetan and Mongolian peoples, and particularly since the Third Dalai Lama’s very unique, close relations with Mongolia. So when we say with Mongolian, this includes Kalmyk, Buryat, all these Mongolian types. There is a very unique sort of relation. Then also in my own case, one of the best Tsenshap [study partner], Ngodrub Chowanyi, was Mongolian. So he helped a lot. So with this Mongolian there was something very close, personally, some close connection, link.

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2 H.H. Dalai Lama ’08: Teachings on Lamrim Chenmo

His Holiness the Dalai Lama: We tend to relate to the external world as if the physical world that is out there possesses some kind of independent reality of its own that is independent of my perception and has some kind of discrete reality. 

His Holiness the Dalai Lama: We tend to relate to the external world as if the physical world that is out there possesses some kind of independent reality of its own that is independent of my perception and has some kind of discrete reality.

2 Day One, Afternoon Session, July 10, 2008. Opening Verse: The Buddha’s Qualities. Tsongkhapa’s Motivation for Composing the Text. Listeners Need Three Qualities. Atisha and the Four Schools of Tibetan Buddhism. Attainment of the Two Aims. Four Greatnesses of Atisha’s Teaching.

Opening Verse: The Buddha’s Qualities

His Holiness the Dalai Lama

So, now … [continues in Tibetan]

Thupten Jinpa: The text opens with a salutation to Manjushri in the Sanskrit language. This is partly to indicate that the source of the Tibetan tradition is the Sanskrit tradition and Sanskrit became, as explained before, the dominant language, the medium through which Buddhadharma was presented in the Nalanda tradition. Therefore in Tibet the custom evolved to acknowledge that source, and often at the beginning of a Tibetan text there would be a salutation in Sanskrit.

His Holiness about him: [in Tibetan] [Referring to an un-translated exchange with scholars on stage] Everybody failed to recall that sentence. Of course, understandable. All scholars are now quite old. I know gradually forgetting.

Thupten Jinpa: So the first verse of salutation is salutation to the Buddha. And here, the way in which Tsongkhapa pays homage to the Buddha is by reflecting upon the qualities of the Buddha’s body, speech and mind. And in the first line he reflects upon the qualities of the Buddha’s body. And here he identifies causation, the fact that the Buddha’s physical body, or Buddha’s form body, came into being as a result of its causes.

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3 H.H. Dalai Lama ’08: Teachings on Lamrim Chenmo

His Holiness the Dalai Lama: Aryadeva points out that the most skillful way of doing this is to first understand the Buddha’s teaching on emptiness, Buddha’s teaching on no-self.

His Holiness the Dalai Lama: Aryadeva points out to first understand the Buddha’s teaching on emptiness, Buddha’s teaching on no-self.

3. Day Two, Morning Session, July 11, 2008, Part one. Using Human Intelligence to Transform Our Minds. Perfection of Wisdom. Goals and Conditions for Learning. How to Guide Students. Understanding Emptiness as the Key. Chanting of Heart Sutra in Vietnamese.

Using Human Intelligence to Transform Our Minds

His Holiness the Dalai Lama. Now, I think in the beginning of the afternoon session, perhaps some questions may be useful.

So, Buddhadharma. Some scholars described, “Buddhism is not a religion but a science of mind.” I think it’s quite true, because in Buddhism, like any other non-theistic religion, the basic concept is law of causality—cause-and-effect, cause-and-effect, goes like that.

So the thing which we are very much concerned with, that is suffering, pain, and the joyful or pleasant, happy…

Thupten Jinpa: …happiness.

His Holiness: So the pains and pleasures, these things are feelings. So feelings means: part of our mind. So the causes of that (of course external factors are also there) but mainly within our own mind. So logically, in order to reduce suffering, pains, worry, sadness, fear: they ultimately depend upon our mental attitude.

So shaping in new ways our mind, just mere determination, or mere wish, to some extent it has some effect, but that cannot sort of affect us in a more profound way. So here I think conviction, firm conviction, that is something important. Continue reading »

4 H.H. Dalai Lama ’08: Teachings on Lamrim Chenmo

His Holiness the Dalai Lama: Aryadeva says that, at first, one must avert all the de-meritorious activities, and then in the middle, one must cease grasping at self, and finally one must cease grasping at all views, false views.

His Holiness the Dalai Lama: Aryadeva says that, at first, one must avert all the de-meritorious activities, and then in the middle, one must cease grasping at self, and finally one must cease grasping at all views, false views.

4 His Holiness the Dalai Lama: Teachings on Lam-rim Chen-mo

Day Two, Morning Session, July 11 2008, Part two. Four Noble Truths: Instructions for Liberation. Order of the Four Noble Truths. Why Our Minds Can be Transformed. Understanding Dependent Origination as the Reason for Emptiness. Realization of the Two Aims: Favorable Rebirth and Liberation.

Four Noble Truths: Instructions for Liberation

His Holiness: [in Tibetan]

Thupten Jinpa: So we will now move on to the next section, which is the section: stages of the path for persons of middle capacity. Continue reading »

5 H.H. Dalai Lama ’08: Teachings on Lamrim Chenmo

His Holiness the Dalai Lama: Within the mind, all the mental states are by their very nature subject to change.

His Holiness the Dalai Lama: Within the mind, all the mental states are by their very nature subject to change.

5. Day Two, Afternoon Session, July 11, 2008. Part one. Qualities of the Teacher. Relying on the Spiritual Teacher. The Process and Meaning of Meditation. Analyzing Afflictions and Their Antidotes.

Questions for the Dalai Lama

His Holiness the Dalai Lama: Sorry. 15 minutes late. Oh, some questions, yes.

Thupten Jinpa: [The questions below in quotation marks are from members of the audience.]

Your Holiness, how is it possible to go about living an everyday life working at a job, paying bills, taking care of family and so on, but without grasping?”

His Holiness: Without grasping…[continues in Tibetan]

Thupten Jinpa: So the question is how do you understand the idea of grasping here? So for example, in relation to others, if in your engagement with others, if the engagement is tainted by forms of grasping such as strong attachment, craving, or aversion, anger and so on, then that form of grasping is undesirable. Continue reading »

6 H.H. Dalai Lama ’08: Teachings on Lamrim Chenmo

His Holiness the Dalai Lama: Karma, karmic law, refers to a causal process that is begun by an agent with an intention.

His Holiness the Dalai Lama: Karma, karmic law, refers to a causal process that is begun by an agent with an intention.

6. Day Two, Afternoon Session, July 11, 2008. Part two. Stages of Training the Mind: Practices for Persons of Three Capacities. The Sequence of Practice. Beginning the Practice: Impermanence. Taking Refuge in the Three Jewels. Selflessness and Liberation. Emptiness and Refuge. The Law of Causality, Karma.

Thupten Jinpa: [continued] So in Tsongkhapa’s text he then explains that…

His Holiness the Dalai Lama: [in Tibetan]

Thupten Jinpa: So, having relied upon a spiritual teacher then he explains how to make one’s…

His Holiness: [in Tibetan]

Stages of Training the Mind: Practices for Persons of Three Capacities

Thupten Jinpa: … the stages by which one then trains one’s mind. And this is divided into two sections. The first is how to motivate oneself into training the mind, and the second is the actual training process itself. Continue reading »

7 H.H. Dalai Lama ’08: Teachings on Lamrim Chenmo

His Holiness the Dalai Lama: So that’s the way to improve oneself.

His Holiness the Dalai Lama: So that’s the way to improve oneself.

7 His Holiness the Dalai Lama: Teachings on Lam-rim Chen-mo

Day Three, Morning Session, July 12, 2008. Part one. Different Religious Traditions All Serve Humanity. Answering Three Big Questions: What is the Self? Is There an End to the Self?

Chanting of the Heart Sutra in Tibetan.

Different Religious Traditions All Serve Humanity

His Holiness: Now today, I think in the beginning I want to say that on this planet there are different religious traditions, and at different times, in different locations, these different traditions developed. Each tradition is suitable to the people where these traditions started. So therefore, for the last more than a thousand years, in some cases two thousand, in some cases more than one thousand, these traditions really served humanity. And even today millions of people get inspiration from these traditions. It is a fact. And in the future also these major traditions will remain, serving humanity. Continue reading »

8 H.H. Dalai Lama ‘08: Teachings on Lamrim Chenmo

His Holiness the Dalai Lama: Asanga says that: “An affliction is defined as a phenomenon that, when it arises, is disturbing in character and that, through arising, disturbs the mind-stream.”

His Holiness the Dalai Lama: Asanga says that: “An affliction is defined as a phenomenon that, when it arises, is disturbing in character and that, through arising, disturbs the mind-stream.”

8. Day Three, Morning Session, July 12, 2008 at Lehigh University, Pennsylvania, USA. Part two. Deeper Understanding of the Three Jewels. The Truth of Suffering. The Sufferings of Change and of Conditioning. The Four Seals and the Suffering of Conditioning. The Origin of Suffering: Afflictions and Karma.

Deeper Understanding of the Three Jewels

His Holiness the Dalai Lama: Now… [continues in Tibetan]

Thupten Jinpa: So, yesterday we were talking about taking refuge in the three jewels, and, generally, when the object of the refuge is described in the texts, Buddha is described as the supreme among the two-legged human beings. And the Dharma is described as the supreme teaching or supreme truth that is devoid of, or that is free from, attachment and that is tranquil. That is peace. And the Sangha is described as the supreme assembly. Continue reading »

9 H.H. Dalai Lama ‘08: Teachings on Lamrim Chenmo

His Holiness the Dalai Lama: Geshe Pabongka Rinpoche says: “If one is capable, liberation can be found even while remaining as an householder”.

His Holiness the Dalai Lama: Geshe Pabongka Rinpoche says “If one is capable, liberation can be found even while remaining as an householder”.

9. Day Three, Afternoon Session, July 12, 2008 at Lehigh University, Pennsylvania, USA. Part one. Ten Types of Afflictions and Their Antidotes. How Afflictions Give Rise to Karmic Actions. Ten Questions for the Dalai Lama.

Ten Types of Afflictions and Their Antidotes

His Holiness: [in Tibetan]

Thupten Jinpa: So the next outline is “Identifying the afflictions,” and broadly, ten types of afflictions are identified: five of which belong to the category of ‘view,’ and five which are ‘non-view’ afflictions.But actually, experientially speaking, when it comes to afflictions— this is a category of phenomena which we are all very familiar with.

His Holiness the Dalai Lama: If we analyze carefully in our experience, then it’s quite clear. If we pay attention, then I think it’s quite clear most disturbances of mind are those negative emotions we call nyo mong…[continues in Tibetan]

Thupten Jinpa: So these klesas (or nyo mong in Tibetan), afflictions which (as Asanga defined) these are mental states whose arising…

His Holiness: [in Tibetan]

Thupten Jinpa: … these are mental states arising…

His Holiness: [in Tibetan] Continue reading »

10 H.H. Dalai Lama ‘08: Teachings on Lamrim Chenmo

His Holiness the Dalai Lama: So when we talk about the aspiration to bring about others’ welfare, here the principal element is the cultivation of compassion.

His Holiness the Dalai Lama: So when we talk about the aspiration to bring about others’ welfare, here the principal element is the cultivation of compassion.

10. Day Three, Afternoon Session, July 12, 2008 at Lehigh University, Pennsylvania, USA. Part two. The Twelve Links of Dependent Origination. Links 1-3: Ignorance, Karma, Consciousness. Links 4-12 Name and Form, Senses, Contact, Feeling, Craving, Grasping, Becoming, Birth, Aging and Death. Interactions of the Twelve Links Over Lifetimes. Benefits of Reflecting on the Twelve Links. Interdependence of Ethics, Concentration and Wisdom, The Three Higher Trainings. The Stages of the Path for the Practitioner of Greatest Capacity.

The Twelve Links of Dependent Origination

Thupten Jinpa: So the next outline we’ll be dealing with is the one on twelve links of dependant origination.

His Holiness: [in Tibetan]

Thupten Jinpa: So now when you look at the teachings on the twelve links of dependant origination, effectively this is an elaboration of the Buddha’s teachings on the four noble truths, where two sets of causes and conditions, causes and effects, were presented. So in the twelve links of dependant origination beginning with ignorance, Buddha explains how the origins of suffering, including the afflictions and karma, give rise to suffering. Continue reading »

11 H.H. Dalai Lama ‘08: Teachings on Lamrim Chenmo

His Holiness the Dalai Lama: Then Tsongkhapa explains what exactly is bodhicitta.

His Holiness the Dalai Lama: Then Tsongkhapa explains what exactly is bodhicitta.

11. Day Four, July 13, 2008 at Lehigh University, Pennsylvania, USA. Part one. Altruism and Interdependence. Compassion and bodhicitta, the Awakening Mind. Two Methods for Generating Bodhicitta. Seven Point Cause-and-Effect Method. Equalizing and Exchanging of Self and Others.

His Holiness the Dalai Lama: A short prayer. Short…short prayer in Pali.

Reverend Bodhi: This is the Metta Sutta. A short prayer. [Chanting in Pali]

His Holiness: Thank you. [leads chanting in Tibetan]

Altruism and Interdependence

His Holiness: Now today, about the bodhicitta, altruism. Basically all religious traditions carry the importance of altruism. Then the, I think, unique thing about Buddhism is the concept of interdependency. Or pratityasamutpada. I think that’s very, very unique about Buddhism. Continue reading »

12 H.H. Dalai Lama ‘08: Teachings on Lamrim Chenmo

His Holiness the Dalai Lama: When the meditation object is explained in general, four main types of objects are identified.

12. Day Five, Morning Session, July 14, 2008 at Lehigh University, Pennsylvania, USA. Part one. Becoming a Buddha. Tranquil Abiding and Special Insight. Preconditions for Tranquil Abiding. Meditation Posture. Flawless Concentration: The Five Faults and their Eight Antidotes. Choosing an Object of Meditation.

His Holiness: [Chanting in Tibetan]

Becoming a Buddha

His Holiness: Now we… Buddhist refuges are Buddha, Dharma, Sangha. So we usually recite buddha saranam gachame, dharma saranam gachame, sangha saranam gachame. Or namo buddhaya, namo dharmaya, namo sanghaya. Continue reading »

13 H.H. Dalai Lama ‘08: Teachings on Lamrim Chenmo

His Holiness the Dalai Lama: The only way in which we can do this is by means of reasoning and analysis.

His Holiness the Dalai Lama: The only way in which we can do this is by means of reasoning and analysis.

13. Day Five, Morning Session, July 14, 2008 at Lehigh University, Pennsylvania, USA. Part two. Meditating on the Mind. Meditating on an Image of the Buddha. Mindfulness and Meta-Awareness (Vigilance). Breath Meditation; Length of Meditation Sessions. Special Insight: Why Insight Is Needed, Why Serenity Is Not Enough. Special Insight: Why Insight Is Needed, Why Serenity Is Not Enough. Relying on Definitive Sources.

Meditating on the Mind

His Holiness the Dalai Lama: [in Tibetan]

Thupten Jinpa: So then Tsongkhapa explains, identifies, the particular object that is relevant to our present context. And here, generally speaking, when we are talking about an appropriate object that we choose for our meditation of tranquil abiding or shamatha, one can choose, as explained before, something… an external object, a material object or one can also choose internal phenomena…

His Holiness: [in Tibetan] Continue reading »

14 H.H. Dalai Lama ‘08: Teachings on Lamrim Chenmo

His Holiness the Dalai Lama: Nagarjana states that, “So long as grasping at the aggregates remains, there will be grasping at self present.”

His Holiness the Dalai Lama: Nagarjana states that, “So long as grasping at the aggregates remains, there will be grasping at self present.”

14 His Holiness the Dalai Lama: Teachings on Lam-rim Chen-mo

Day Five, Afternoon Session, July 14, 2008 at Lehigh University, Pennsylvania, USA. Part one. Relying on Definitive Sources. Buddha’s Purpose in Teaching Emptiness. The Madhyamaka Tradition. The Stages of Entry into Reality.

Questions for the Dalai Lama

Thupten Jinpa: “Your Holiness, in American culture, for many people it is considered disgraceful or unacceptable to show weakness, to show pain or to show need.”

Thupten Jinpa: “How can one show compassion by helping someone who is unwilling to admit their pain or need by asking for help?”

His Holiness: I don’t know. I think… I think better to ask some experts. Maybe they have some sort of ideas. I don’t know. Continue reading »

15 H.H. Dalai Lama ‘08: Teachings on Lamrim Chenmo


His Holiness the Dalai Lama: Buddha states that, “That which has arisen from conditions is devoid of arising”.

His Holiness the Dalai Lama: Buddha states that, “That which has arisen from conditions is devoid of arising”.

15 His Holiness the Dalai Lama: Teachings on Lam-rim Chen-mo

Day Five, Afternoon Session, July 14, 2008 at Lehigh University, Pennsylvania, USA. Part two. Identifying the Object of Negation: Grasping at Self. Dream Analogy; Critical Analysis; 5-fold and 7-fold Reasonings. Ways of Avoiding Nihilism. Dependent Origination as the Meaning of Emptiness.

Identifying the Object of Negation: Grasping at Self

His Holiness: [in Tibetan] Thupten Jinpa: So then the second, which is the actual presentation of the ultimate reality, this Tsongkhapa explains in terms of three main subheadings: identifying the object of negation of the reason; and what method should one adopt, whether by means of consequential reasoning or syllogism; and the manner in which the view arises in one on the basis of that method.

And then the first one is explained further in terms of three outlines: “why the object of negation must be carefully identified”; “refuting other systems that refute without identifying the object to be negated”; and “how our system identifies the object of negation.” Continue reading »

16 H.H. Dalai Lama ‘08: Teachings on Lamrim Chenmo

His Holiness the Dalai Lama: Nagarjuna’s Precious Garland says that: “The person is neither the earth element nor the water element” and so on.

His Holiness the Dalai Lama: Nagarjuna’s Precious Garland says that: “The person is neither the earth element nor the water element” and so on.

16 His Holiness the Dalai Lama: Teachings on Lam-rim Chen-mo

Day Six, Morning Session, July 15, 2008 at Lehigh University, Pennsylvania, USA. Part one. Generating the Awakening Mind: Introduction. Visualization and the Seven-Limbed Practice. Ceremony for Generating the Awakening Mind. Avoiding Nihilism (cont.). Dependent Origination and Emptiness (cont.).

Heart Sutra in Chinese and English

Generating the Awakening Mind: Introduction.

His Holiness: [in Tibetan] Thupten Jinpa: So today, at the beginning of the session, I thought we could do the ceremony for generating the awakening mind.

His Holiness: [begins in Tibetan (translated further below)] I think, since we already have the translation of Lam-rim Chen-mo, Continue reading »

17 H.H. Dalai Lama ‘08: Teachings on Lamrim Chenmo

His Holiness the Dalai Lama: Tsongkhapa then writes: “How does one determine whether something exists conventionally?” 

His Holiness the Dalai Lama: Tsongkhapa then writes: “How does one determine whether something exists conventionally?”

16 His Holiness the Dalai Lama: Teachings on Lam-rim Chen-mo

Day Six, Morning Session, July 15, 2008 at Lehigh University, Pennsylvania, USA. Part two. The Two Truths and the Four Noble Truths. Finding the Middle Way: Analysis Refutes Intrinsic Nature. Svatantrika School and Intrinsic Existence. Conventional Knowledge.

The Two Truths and the Four Noble Truths

His Holiness: [in Tibetan] Thupten Jinpa: So this actually points towards the important understanding that it is when you have a developed understanding of the two truths, then you have the basis for a deeper understanding of the significance for the four noble truths. We already discussed that earlier.

So for example, Tsongkhapa here writes on page 135, second paragraph, he says that, “This being the case,” (he is referring to the understanding of emptiness in terms of intrinsic existence) Continue reading »

18 H.H. Dalai Lama ‘08: Teachings on Lamrim Chenmo

His Holiness the Dalai Lama: So the main point of contention really is whether or not one accepts the notion of inherent existence.

His Holiness the Dalai Lama: So the main point of contention really is whether or not one accepts the notion of inherent existence.

18 His Holiness the Dalai Lama: Teachings on Lam-rim Chen-mo

Day Six, Afternoon Session, July 15, 2008 at Lehigh University, Pennsylvania, USA. Part one. The Challenge of Maintaining Reality after Negating Inherent Existence. Using Critical Reasoning in Meditative Practice. How Ignorance Is Related to the Afflictions. Two Types of Madhyamaka.

The Challenge of Maintaining Reality after Negating Inherent Existence

His Holiness: [in Tibetan] Thupten Jinpa: In this, Tsongkhapa’s text Lam-rim Chen-mo, at some point in his section on… Continue reading »

19 H.H. Dalai Lama ‘08: Teachings on Lamrim Chenmo

His Holiness the Dalai Lama: the view of emptiness cuts the root of cyclic existence and is the heart of the path to liberation.

His Holiness the Dalai Lama: the view of emptiness cuts the root of cyclic existence and is the heart of the path to liberation.

18 His Holiness the Dalai Lama: Teachings on Lam-rim Chen-mo

Day Six, Afternoon Session, July 15, 2008 at Lehigh University, Pennsylvania, USA. Part two. Two Types of Madhyamaka. How to Proceed, Valid Forms of Reasoning. The Heart of the Path to Liberation. The Great Treatise “A Thousand Doses in One Dose”, “Every Day, Learn One Page”.

Two Types of Madhyamaka (cont.)

His Holiness: [in Tibetan] Thupten Jinpa: So here, for example in Chandrakirti’s Entering the Middle Way, Continue reading »

1 – S.S. Dalai Lama: Il Buddismo, la via della ragione.

Sua Santità il Dalai Lama: Affinché una pratica sia veramente buddhista, come prerequisito minimo, deve essere compiuta con la mente della rinuncia, ovvero il forte interesse ad ottenere la liberazione dall'esistenza ciclica.

Sua Santità il Dalai Lama: Affinché una pratica sia veramente buddhista, come prerequisito minimo, deve essere compiuta con la mente della rinuncia, ovvero il forte interesse ad ottenere la liberazione dall'esistenza ciclica.

1 – Sua Santità il XIV Dalai Lama Tenzin Gyatso: Il Buddismo, la via della ragione.

Insegnamenti conferiti a Dharamsala, India, da Sua Santità il XIV Dalai Lama Tenzin Gyatso per il “Cio Trul Du Cen”, il Giorno dei Miracoli, 5 marzo 2015. Prima parte.

Il “Cio Trul Du Cen”, ovvero il Giorno dei Miracoli, è celebrato il quindicesimo giorno, il giorno di luna piena, del primo mese del calendario lunare tibetano e quest’anno corrispondeva al 5 marzo 2015.

Sua Santità il XIV Dalai Lama Tenzin Gyatso

Dopo aver recitato la strofa di offerta del tè:

Le qualità dei Buddha sono inestimabili,

le qualità del Dharma sono inestimabili,

le qualità del Sangha sono inestimabili, Continue reading »

2 S.S. Dalai Lama: Il Buddismo, la via della ragione.

Sua Santità il Dalai Lama: Tutti gli esseri provvisti di mente sono accomunati dal fatto che provano felicità e sofferenza.

Sua Santità il Dalai Lama: Tutti gli esseri provvisti di mente sono accomunati dal fatto che provano felicità e sofferenza.

2 – Sua Santità il XIV Dalai Lama Tenzin Gyatso: Il Buddismo, la via della ragione.

Insegnamenti conferiti a Dharamsala, India, da Sua Santità il XIV Dalai Lama Tenzin Gyatso per il “CioTrul Du Cen”, il Giorno dei Miracoli, 5 marzo 2015. Seconda parte.

Sua Santità il XIV Dalai Lama

Ripeto quindi che l’approccio buddhista, soprattutto per tutti noi discepoli del Buddhismo proveniente dalla gloriosa università monastica del Nalanda, come noi tibetani, come pure i cinesi e attraverso di loro i coreani, i vietnamiti, i giapponesi e così via, noi tutti che abbiamo per lo meno sentito parlare del grande protettore Nagarjuna, è basato sull’analisi logica. Continue reading »

3 – S.S. Dalai Lama: Il Buddismo, la via della ragione.

Sua Santità il Dalai Lama: Si deve cercare di fare del bene al meglio delle nostre possibilità, non solo agli altri esseri senzienti, ma anche agli animali.

Sua Santità il Dalai Lama: Si deve cercare di fare del bene al meglio delle nostre possibilità, non solo agli altri esseri senzienti, ma anche agli animali.

3 – Sua Santità il XIV Dalai Lama Tenzin Gyatso: Il Buddismo, la via della ragione.

Insegnamenti conferiti a Dharamsala, India, da Sua Santità il XIV Dalai Lama Tenzin Gyatso per il “CioTrul Du Cen”, il Giorno dei Miracoli, 5 marzo 2015. Terza parte.

Sua Santità il XIV Dalai Lama

Sia che siamo persone interessate alla spiritualità o che ne siamo completamente disinteressate, comunque, avendo spontaneamente il desiderio della felicità ed il rifiuto della sofferenza, siamo costretti a dare importanza a queste cose. Per dimostrarlo non c’è bisogno di ricorrere alle citazioni dai classici buddisti; gli scienziati stessi, che procedono non seguendo qualcosa che è stata detta da qualche persona importante ma solo dopo averla verificata, a parte il fatto che, naturalmente, accettano ciò che viene affermato da altri loro colleghi se riescono a convalidare le conclusioni scientifiche a cui questi ultimi sono arrivati, confermano con i risultati dei loro test queste mie osservazioni sull’importanza dell’affetto umano come fattore decisivo nello sviluppo del benessere psico-fisico. Continue reading »

4 – S.S. Dalai Lama: Il Buddismo, la via della ragione.

Sua Santità il Dalai Lama: Se avessimo una mente equanime nei confronti di tutti, non ci sarebbe modo di generare orgoglio, invidia e, di conseguenza, apprensione.

Sua Santità il Dalai Lama: Se avessimo una mente equanime nei confronti di tutti, non ci sarebbe modo di generare orgoglio, invidia e, di conseguenza, apprensione.

4 – Sua Santità il XIV Dalai Lama Tenzin Gyatso: Il Buddismo, la via della ragione.

Insegnamenti conferiti a Dharamsala, India, da Sua Santità il XIV Dalai Lama Tenzin Gyatso per il “CioTrul Du Cen”, il Giorno dei Miracoli, 5 marzo 2015. Quarta parte.

Dovremmo sforzarci di guardare agli aspetti positivi di tutte le religioni di questo mondo e ad averne rispetto. Penso che le religioni per le quali dovremmo avere ammirazione e rispetto abbiano tre diversi aspetti.

Il primo è quello del Dharma, nel senso di un sentiero spirituale che ‘protegge’; il secondo è la filosofia che fa da sostegno al primo ed infine il terzo aspetto è costituito dalle usanze e così via, ovvero dalla cultura o civiltà.

Per quanto riguarda il primo aspetto, tutte le religioni presenti su questo mondo insegnano attitudini come l’amore, la pazienza, la moderazione, la tolleranza. Continue reading »

5 – S.S. Dalai Lama: Il Buddismo, la via della ragione.

Sua Santità il Dalai Lama: Sulla base della visione del sorgere dipendente in quanto cause ed effetti, il Buddhismo spiega tutto il processo evolutivo della sofferenza e quello della sua rimozione.

5 – Sua Santità il XIV Dalai Lama Tenzin Gyatso: Il Buddismo, la via della ragione.

Insegnamenti conferiti a Dharamsala, India, da Sua Santità il XIV Dalai Lama Tenzin Gyatso per il “CioTrul Du Cen”, il Giorno dei Miracoli, 5 marzo 2015. Quinta parte.

Sua Santità il XIV Dalai Lama Tenzin Gyatso

Si sostiene che un separato e distinto dagli aggregati non esiste, ovvero il sé è vuoto di esistere in quel modo (la vacuità è il terzo attributo della Prima Nobile Verità). Credo che si possano differenziare gli ultimi due attributi (vacuità ed assenza di un ) in questo modo: il primo si rifà alla vacuità di un sè separato e distinto dagli aggregati, la cui natura è diversa da questi ultimi, come sostenuto dalle scuola filosofiche non buddhista, un sè permanente, unitario e indipendente. Continue reading »

1 – S.S. il Dalai Lama: Discorso alla puja di lunga vita per l’80°

S.S. il Dalai Lama: Da piccolo ricevetti questo ciclo da Taktra Rinpoce.

S.S. il Dalai Lama: Da piccolo ricevetti questo ciclo da Taktra Rinpoce.

1 – Discorso tenuto da S.S. il XIV Dalai Lama del Tibet, Tenzin Gyatso, durante la puja di lunga vita offertagli nel corso delle celebrazioni per il suo 80° genetliaco, al tempio di Dharamsala, il 21 giugno 2015.

Questa puja di lunga vita è speciale perché oggi è il giorno in cui compio esattamente ottanta anni. Secondo il calendario tibetano, oggi è il quinto giorno del quinto mese. Continue reading »

2 – S.S. il Dalai Lama: Discorso alla puja di lunga vita per l’80°

Sua Santità il Dalai Lama: Qualcuno mi ha chiesto cosa desidero come regalo di compleanno.

Sua Santità il Dalai Lama: Qualcuno mi ha chiesto cosa desidero come regalo di compleanno.


2 – Discorso tenuto da S.S. il XIV Dalai Lama del Tibet, Tenzin Gyatso, durante la puja di lunga vita offertagli nel corso delle celebrazioni per il suo 80° genetliaco, al tempio di Dharamsala, il 21 giugno 2015.

S.S. il XIV Dalai Lama

Ora ho raggiunto gli ottanta anni e sono molto sano fisicamente, quando vado a farmi visitare, i dottori dicono che non ci sono dubbi che potrò vivere ancora per una ventina di anni (fragorosi applausi da tutte le migliaia di persone presenti!). Continue reading »

A – S.S. il Dalai Lama: Secondo Discorso per l’80°

Sua Santità il Dalai Lama: Ognuno dei sette miliardi di esseri che vivono su questo mondo ha la capacità di eliminare le sofferenze presenti nella sua mente.

Sua Santità il Dalai Lama: Ognuno dei sette miliardi di esseri che vivono su questo mondo ha la capacità di eliminare le sofferenze presenti nella sua mente.

Secondo discorso tenuto da S.S. il XIV Dalai Lama del Tibet durante le celebrazione per il Suo 80° genetliaco al tempio di Dharamsala, il 21 giugno 2015. Prima parte.

Generalmente, quando mi rivolgo ad un pubblico, non uso mai termini che indicano la posizione sociale, politica e così via, ma mi rivolgo dicendo semplicemente “fratelli e sorelle”, ora qui mi rivolgo a voi chiamandovi “fratelli e sorelle”. Oggi, questo “vecchio” di ottant’anni, compie esattamente ottant’anni secondo il calendario tibetano. A questo evento avete voluto dare molta importanza e pertanto proprio oggi sono arrivate qui, di proposito, molte persone da lontano: Continue reading »

B – S.S. il Dalai Lama: Secondo Discorso per l’80°

Sua Santità il Dalai Lama: Sono convinto che siamo dotati delle condizioni necessarie per contribuire al bene del mondo.

Sua Santità il Dalai Lama: Sono convinto che siamo dotati delle condizioni necessarie per contribuire al bene del mondo.

Secondo discorso tenuto da S.S. il XIV Dalai Lama del Tibet durante le celebrazione per il Suo 80° genetliaco al tempio di Dharamsala, il 21 giugno 2015. Seconda parte.

Quest’oggi siamo qui riuniti in molti, la maggior parte dei presenti sono tibetani, probabilmente buddisti. Tra di loro ci sono quelli etichettati come Kagyu, Sakya e così via, sembra quasi che si differenzino in base al colore e alla forma dei cappelli indossati. Continue reading »

A – S.S. il Dalai Lama: Terzo Discorso per l’80°

Sua Santità il Dalai Lama: Quei bambini sembravano incapaci di sorridere! 

Sua Santità il Dalai Lama: Quei bambini sembravano incapaci di sorridere!

Discorso tenuto da S. S. il XIV Dalai Lama del Tibet, Tenzin Gyatso, durante il secondo giorno di celebrazioni per il suo 80° genetliaco, al tempio di Dharamsala, il 22 giugno 2015. Prima parte.

Le celebrazioni offerte ed organizzate dall’Amdo Gyatoen, l’associazione della regione dell’Amdo secondo la tradizione di questa provincia del Tibet che ha dato i natali a S.S.D.L.

Sua Santità il Dalai Lama

Tutti voi che avete eseguito le diverse danze e canzoni, indossate molti diversi tipi di abbigliamento, anche a me, quindi, è venuta voglia di portarne uno Continue reading »

6 – S.S. Dalai Lama: Il Buddismo, la via della ragione.

Sua Santità il Dalai Lama: La mente che concepisce qualcosa che sorge in dipendenza di cause e condizioni come esistente in virtù della sua propria essenza è detta ignoranza.

Sua Santità il Dalai Lama: La mente che concepisce qualcosa che sorge in dipendenza di cause e condizioni come esistente in virtù della sua propria essenza è detta ignoranza.

6 – Sua Santità il XIV Dalai Lama Tenzin Gyatso: Il Buddismo, la via della ragione.

Insegnamenti conferiti a Dharamsala, India, da Sua Santità il XIV Dalai Lama Tenzin Gyatso per il “CioTrul Du Cen”, il Giorno dei Miracoli, 5 marzo 2015. Sesta parte.

Sua Santità il XIV Dalai Lama Tenzin Gyatso

Ci sono diverse versioni dei sutra della perfezione della saggezza. Secondo il numero di strofe che li compongono, si parla di perfezione della saggezza in centomila, ventimila, ottomila e così via, ma in tutti c’è una presentazione della ‘base’ (Tutti i fenomeni appartenenti alla nostra realtà di base, di partenza, o ordinari.) come gli aggregati, le sorgenti sensoriali e così via, poi del sentiero (Il processo attraverso il quale si consegue la buddhità.) come i sentieri, i terreni, i 37 fattori dell’illuminazione https://www.sangye.it/altro/?p=6946 e così via, e infine vengono presentati i frutti (Il processo attraverso il quale si consegue la buddhità.) come le buone qualità di realizzazione e abbandono e così via. Continue reading »

B – S.S. il Dalai Lama: Terzo Discorso per l’80°

Sua Santità il Dalai Lama: Noi tutti facciamo parte dell'umanità ed è quindi certamente appropriato sviluppare un senso di "responsabilità universale".

Sua Santità il Dalai Lama: Noi tutti facciamo parte dell'umanità ed è quindi certamente appropriato sviluppare un senso di "responsabilità universale".

Discorso tenuto da S. S. il XIV Dalai Lama del Tibet, Tenzin Gyatso, durante il secondo giorno di celebrazioni per il suo 80° genetliaco, al tempio di Dharamsala, il 22 giugno 2015. Seconda parte.

Sua Santità il Dalai Lama

Queste differenze tra le razze non hanno niente a che vedere con la scienza! Alla fine quell’insegnante africano ha fatto un lungo respiro e mi ha detto: “Ora ci credo! Ora ci credo che siamo tutti uguali”. In quel momento ho provato un profondo sentimento di felicità. Continue reading »

7 S.S. Dalai Lama: Il Buddismo, la via della ragione.

Sua Santità il Dalai Lama: Il tipo di amore che possediamo naturalmente, dipende principalmente dal comportamento degli altri.

Sua Santità il Dalai Lama: Il tipo di amore che possediamo naturalmente, dipende principalmente dal comportamento degli altri.

7 – Sua Santità il XIV Dalai Lama Tenzin Gyatso: Il Buddismo, la via della ragione.

Insegnamenti conferiti a Dharamsala, India, da Sua Santità il XIV Dalai Lama Tenzin Gyatso per il “CioTrul Du Cen”, il Giorno dei Miracoli, 5 marzo 2015. Settima parte.

Sua Santità il XIV Dalai Lama Tenzin Gyatso

Il rimedio alle afflizioni non è costituito dal semplice pregare augurandosi che le afflizioni scompaiano o che vengono allontanate, pacificate ed eliminate con l’accompagnamento del battere le mani come lo si fa, al termine della recitazione del ‘Sutra del cuore’, nei confronti delle interferenze (S.S ride all’idea). Le afflizioni possono essere eliminate solo attraverso la generazione della luce della saggezza che ancora non è sorta, l’incremento di quella che è già sorta e la sua attualizzazione nel continuum mentale. Continue reading »

8 S.S. Dalai Lama: Il Buddismo, la via della ragione.

Sua Santità il Dalai Lama: La saggezza che mira all'illuminazione, ovvero la visione che realizza la vacuità, ha la capacità di purificare tutte le afflizioni e anche le loro impronte.

Sua Santità il Dalai Lama: La saggezza che mira all'illuminazione, ovvero la visione che realizza la vacuità, ha la capacità di purificare tutte le afflizioni e anche le loro impronte.

8 – Sua Santità il XIV Dalai Lama Tenzin Gyatso: Il Buddismo, la via della ragione.

Insegnamenti conferiti a Dharamsala, India, da Sua Santità il XIV Dalai Lama Tenzin Gyatso per il “CioTrul Du Cen”, il Giorno dei Miracoli, 5 marzo 2015. Ottava parte.

Sua Santità il XIV Dalai Lama Tenzin Gyatso

Il rimedio alle afflizioni non è costituito dal semplice pregare augurandosi che le afflizioni scompaiano o che vengono allontanate, pacificate ed eliminate con l’accompagnamento del battere le mani come lo si fa, al termine della recitazione del ‘Sutra del cuore’, nei confronti delle interferenze (S.S ride all’idea). Le afflizioni possono essere eliminate solo attraverso la generazione della luce della saggezza che ancora non è sorta, l’incremento di quella che è già sorta e la sua attualizzazione nel continuum mentale. Continue reading »

9 – S.S. Dalai Lama: Il Buddismo, la via della ragione.

Sua Santità il Dalai Lama: Il Dharma è qualcosa che va coltivato mentalmente, non verbalmente o fisicamente!

Sua Santità il Dalai Lama: Il Dharma è qualcosa che va coltivato mentalmente, non verbalmente o fisicamente!

9 – Sua Santità il XIV Dalai Lama Tenzin Gyatso: Il Buddismo, la via della ragione.

Insegnamenti conferiti a Dharamsala, India, da Sua Santità il XIV Dalai Lama Tenzin Gyatso per il “CioTrul Du Cen”, il Giorno dei Miracoli, 5 marzo 2015. Nona parte.

Sua Santità il XIV Dalai Lama Tenzin Gyatso

In questo modo si devono gradualmente diminuire le cause delle sofferenze e di conseguenza si sarà liberati dalle sofferenza. Poi la visione della vacuità ci permetterà di abbandonare ciò che deve essere abbandonato sul sentiero della visione e poi su quello della meditazione; agisce da antidoto diretto ad ognuno degli oggetti che devono essere superati. Gradualmente si conseguiranno diversi livelli di ‘separazione’ sino al raggiungimento dello stato finale dell’intramontabile felicità. Continue reading »

1 Commentario di Sua Santità il Dalai Lama alle “400 stanze” di Aryadeva, Dharamsala 1988

Sua Santità il Dalai Lama: Un'altra ragione per la quale non si dovrebbe avere troppo attaccamento tra genitori e figli, nelle coppie, amicizie e così via, è che quanto più si ha attaccamento, tanto più si soffrirà al momento inevitabile della separazione.

Sua Santità il Dalai Lama: Un'altra ragione per la quale non si dovrebbe avere troppo attaccamento tra genitori e figli, nelle coppie, amicizie e così via, è che quanto più si ha attaccamento, tanto più si soffrirà al momento inevitabile della separazione.

Commentario alle “Quattrocento Stanze” o “Le quattrocento strofe sulla Madhyamaka” di Aryadeva, conferito da Sua Santità il Dalai Lama a Dharamsala, India il marzo 1988. Traduzione dal tibetano in italiano di Mariateresa Bianca a Dharamsala. Editing del Dr. Luciano Villa nell’ambito del Progetto “Free Dalai Lama’s Teachings”, approvato direttamente da Sua Santità il Dalai Lama, vedi https://www.sangye.it/lettera/10.09blog-ingl-HH.jpg , a beneficio di tutti gli esseri senzienti. Ci scusiamo per i possibili errori ed omissioni.

Prima parte, Versi 1 – 25

Sua Santità il Dalai Lama.

La trasmissione orale con spiegazioni del testo “Le quattrocento strofe sulla Madhyamaka” nella scuola Gheden (Ghelug) è molto rara. Nella regione Do-me (Amdo), questo tipo di trasmissione si trova all’interno dei “Tredici grandi trattati [preservati e studiati nella scuola] Sakya”. In questa categoria si parla dei tre “(1) La radice, (2) la Guida, e (3) le Quattro”, ovvero: (a) il testo ‘radice’: la “La saggezza – il trattato fondamentale sulla via di mezzo” (Prajna-nama-mula- madhyamaka-sastra); (b) la ‘guida’: “Guida alla Via di mezzo” (Madhyamakavatara-bhasya) (S.S. ha spiegato che per “Via di Mezzo” (dbu ma, pronunciato u-ma) si intende il testo di Nagarjuna “Saggezza”) ; (c) e le ‘quattro’: “Le quattrocento strofe sulla Madhyamaka”. Di questi esiste il lignaggio della trasmissione con spiegazioni. Continue reading »

1 – S.S. Dalai Lama: Il Buddhismo, il sentiero della logica.

Sua Santità il XIV Dalai Lama: Personalmente, fin da piccolo, sono stato attratto dalla scienza e considero gli scienziati dei ricercatori della realtà.

Sua Santità il XIV Dalai Lama: Personalmente, fin da piccolo, sono stato attratto dalla scienza e considero gli scienziati dei ricercatori della realtà.

1 – Sua Santità il XIV Dalai Lama: Il Buddhismo, il sentiero della logica.

Discorso di Sua Santità il XIV Dalai Lama alla cerimonia conclusiva della dodicesima conferenza Rimè a Dharamsala il 20 giugno 2015. Prima parte.

Alla conferenza partecipano ‘tutte’ le scuole del Buddhismo tibetano e la religione Bön. Il termine Rimè significa letteralmente ‘senza distinzione’, ovvero ‘tutte/i’. Il movimento ed i Lama Rimè praticano tutti gli insegnamenti delle diverse scuole ‘senza distinzione’. A volte viene tradotto anche con ‘non settario’ o ‘imparziale’.

Sua Santità il XIV Dalai Lama.

Oggi voglio ringraziare tutti i presenti, i Lama e i capi responsabili di tutte le scuole del Buddhismo del Paese delle Nevi, così pure i molti abati di molti monasteri, sia quelli in carica che quelli che li hanno preceduti. Tutti voi vi siete presi a cuore lo svolgimento di questa conferenza e, senza risparmiarvi, avete contribuito alla discussione e al confronto; infine oggi essa si è conclusa con successo con la lettura della risoluzione (appena terminata). Non ho altro da aggiungere a quella risoluzione. Continue reading »

La compassione come fonte di felicità

 

L’Arcivescovo Desmond Tutu e Sua Santità il Dalai Lama durante una delle loro conversazioni sulla gioia avvenute presso la residenza di Sua Santità a Dharamsala (India) nell’aprile del 2015. (Foto di Tenzin Choejor/OHHDL)

Lo scopo della vita è ottenere la felicità

Siamo qui, siamo vivi e abbiamo il diritto di esistere. Persino gli esseri non senzienti come i fiori hanno diritto di esistere e se vengono aggrediti da un agente esterno, a livello chimico sono in grado di proteggersi pur di sopravvivere. Poi ci sono tutti gli esseri senzienti: noi esseri umani, gli insetti, persino le amebe o creature ancora più piccole: tutti siamo dotati di meccanismi che ci aiutano a sopravvivere.

In base alle discussioni che ho avuto con numerosi scienziati, consideriamo “esseri senzienti” tutti gli esseri che sono mossi dal desiderio o dalla forza di volontà. “Senziente” infatti non necessariamente significa essere consapevoli o essere umani a livello conscio anche perché davvero difficile definire con precisione che cosa sia la coscienza o la consapevolezza. Continue reading »

2 – S.S. Dalai Lama: Il Buddhismo, il sentiero della logica.

Sua Santità il XIV Dalai Lama: I nostri centri dovrebbero anche interessarsi a promuovere il dialogo e l'armonia inter-religiosa.

Sua Santità il XIV Dalai Lama: I nostri centri dovrebbero anche interessarsi a promuovere il dialogo e l'armonia inter-religiosa.

2 – Sua Santità il XIV Dalai Lama: Il Buddhismo, il sentiero della logica.

Discorso di Sua Santità il XIV Dalai Lama alla cerimonia conclusiva della dodicesima conferenza Rimè a Dharamsala il 20 giugno 2015. Seconda parte.

Sua Santità il XIV Dalai Lama

Nel dialogo con gli scienziati mi sono reso conto che apprezzano molto discutere con noi soprattutto sulla metodologia dell’analisi critica e sulla psicologia buddhista. In generale, considero essenziale, per cominciare, fare una differenza tra la filosofia buddhista e la religione buddhista. Continue reading »

3 – S.S. Dalai Lama: Il Buddhismo, il sentiero della logica.

Sua Santità il XIV Dalai Lama: Quando recitiamo nelle nostre preghiere dovremmo cercare di fare del nostro meglio per beneficare il mondo, dovremmo agire per 'il bene di tutti gli esseri senzienti'.

Sua Santità il XIV Dalai Lama: Quando recitiamo nelle nostre preghiere dovremmo cercare di fare del nostro meglio per beneficare il mondo, dovremmo agire per 'il bene di tutti gli esseri senzienti'.

3 – Sua Santità il XIV Dalai Lama: Il Buddhismo, il sentiero della logica.

Discorso di Sua Santità il XIV Dalai Lama alla cerimonia conclusiva della dodicesima conferenza Rimè a Dharamsala il 20 giugno 2015. Terza parte.

Sua Santità il XIV Dalai Lama

Penso che nei nostri centri dovremmo presentare il Buddhismo con la motivazione di base di recare beneficio a tutti, a partire dall’immediato, con l’ottenimento del benessere fisico e mentale; poi, sulla base degli insegnamenti buddisti più specifici, con l’ottenimento del risultato finale della liberazione e dello stato dell’onniscienza. Questi risultati finali derivano dallo studio e dalla pratica dei punti salienti di ciò che va abbandonato e ciò che va adottato” come viene presentato nelle “Quattro Nobili Verità”. Continue reading »

4 – S.S. Dalai Lama: Il Buddhismo, il sentiero della logica.

 Sua Santità il XIV Dalai Lama: Ho profondo rispetto per tutte le tradizioni religiose non buddiste, e mi rallegro della loro esistenza.

Sua Santità il XIV Dalai Lama: Ho profondo rispetto per tutte le tradizioni religiose non buddiste, e mi rallegro della loro esistenza.

4 – Sua Santità il XIV Dalai Lama: Il Buddhismo, il sentiero della logica.

Discorso di Sua Santità il XIV Dalai Lama alla cerimonia conclusiva della dodicesima conferenza Rimè a Dharamsala il 20 giugno 2015. Quarta parte.

Sua Santità il XIV Dalai Lama

Il secondo livello ha attinenza col fatto che sono un monaco buddhista e perciò spero e mi adopero affinché ci sia armonia tra tutte le diverse tradizioni religiose. Sono convinto che le premesse ci siano! Conosco molti cristiani, ebrei, musulmani, induisti, e jainisti, che sono veramente praticanti encomiabili! Le nostre pratiche si basano su filosofie diverse, ma è evidente che tutti miriamo a disciplinare o pacificare la mente. Molti anni fa, per esempio, in un grande monastero vicino a Barcellona, Continue reading »