Sua Santità il Dalai Lama: Se è semplice essere felici, perché sembra impossibile?

Sua Santità il Dalai Lama: Perciò, ogni volta che riesci cerca di aiutare coloro che sono in difficoltà e coloro che, per qualsiasi motivo, non possono o non vogliono aiutarsi. Cerca di non distogliere lo sguardo da coloro il cui aspetto ti mette a disagio, dagli straccioni e dai malati. Cerca di non considerarli mai inferiori a te. Se puoi, cerca di non pensare nemmeno a te stesso come migliore del più umile mendicante. Avrai il suo stesso aspetto quando sarai nella tua tomba.

Sua Santità il Dalai Lama: Se è semplice essere felici, perché sembra impossibile?

La compassione è uno dei valori che rendono la nostra vita significativa; è la fonte di ogni felicità e gioia duratura. Ed è anche il fondamento del buon cuore, di chi agisce mosso dal desiderio di aiutare il prossimo. Attraverso la gentilezza, l’affetto, l’onestà, la verità e la giustizia verso tutti ci assicuriamo il nostro beneficio. Non è una teoria complicata, è una questione di buon senso. Non si può negare che avere considerazione per gli altri sia utile, né che la nostra felicità sia inestricabilmente legata a quella del nostro prossimo.

Non possiamo neppure negare che se la società soffre, anche noi stiamo male. Né che più il nostro cuore e la nostra mente sono afflitti dalla malevolenza, più diventiamo infelici. Se le cose stanno realmente così, possiamo fare a meno di tutto il resto: la religione, l’ideologia, tutta la cultura e l’istruzione ricevute. Ma non possiamo sfuggire al bisogno di amore e compassione.

Questa, dunque, è la mia religione, la mia semplice fede.

In questo senso, non c’è bisogno di templi o chiese, di moschee o sinagoghe, non c’è bisogno di complicate filosofie, dottrine o dogmi. Il nostro cuore, la nostra mente è il tempio. La dottrina è la compassione, l’amore per gli altri e il rispetto per i loro diritti e la loro dignità, non importa chi o cosa siano. In definitiva, questo è tutto ciò di cui abbiamo bisogno. Finché pratichiamo amore e compassione nella nostra vita quotidiana, non importa se siamo eruditi o ignoranti, se crediamo in Buddha o in Dio, o seguiamo qualche altra religione oppure nessuna, finché abbiamo compassione per gli altri e ci comportiamo con moderazione per senso di responsabilità, non c’è dubbio che saremo felici. Continue reading »

6 – H.H. Dalai Lama: The Thirty-Seven Practices of the Bodhisattva

His Holiness the Dalai Lama: The merit we accumulate from these practices should then not be dedicated to our own well-being, freedom from samsara, existence in higher realms and so on, but solely to the attainment of buddhahood in order to relieve the suffering of others. We must also have the wisdom to see the void of the existence of the triad. This constitutes the 37th practice.

His Holiness the Dalai Lama: The merit we accumulate from these practices should then not be dedicated to our own well-being, freedom from samsara, existence in higher realms and so on, but solely to the attainment of buddhahood in order to relieve the suffering of others. We must also have the wisdom to see the void of the existence of the triad. This constitutes the 37th practice.

4 – The Thirty-Seven Practices of the Bodhisattvaby His Holiness the Dalai Lama, Bodhgaya 1974.

Once we have taken birth in bondage, everything else follows automatically. We all suffer the fruit of the past. The intrinsic nature and cause of samsara are impure because it is a product of karma and delusion, which it in turn produces. It is always endowed with suffering, karma and delusion—circumstances always cause delusion to arise. There are, therefore, five wrong qualities of birth: birth with suffering, birth in the wrong place, birth reproducing the same errors in the future, birth into a state of suffering and delusion, birth taken without freedom of choice. Continue reading »