Sua Santità il Dalai Lama parla ai giovani a Manchester

Sua Santità il Dalai Lama con Russell Brand

Sua Santità il Dalai Lama con Russell Brand

Incontro pubblico coi giovani “Stand Up and Be the Change: Make this the Century of Dialoguedi Sua Santità il Dalai Lama con Russell Brand alla Manchester Arena sabato 16.06.12.

Un evento di gran riferimento, soprattutto per i giovani, per affermare il messaggio del Dalai Lama che, per costruire un mondo pacifico, c’è un urgente bisogno di promuovere una cultura della non violenza e del dialogo. L’evento è stato introdotto anche da video messaggi sulla non-violenza di altri Nobel per la Pace. Vedasi http://www.dalailama2012uk.org/ , http://menmedia.co.uk/manchestereveningnews/news/s/1581440_dalai-lama-and-russell-brand-enlighten-and-entertain-audience-at-manchester-arena, http://www.bbc.co.uk/news/uk-18473790, http://www.youtube.com/watch?v=Gzu3Aeys074.

Prima bozza d’appunti ed editing del Dott. Luciano Villa, dell’Ing. Alessandro Tenzin Villa e di Graziella Romania nell’ambito del Progetto “Free Dalai Lama’s Teachings” per il beneficio di tutti gli esseri senzienti. Questo lavoro è basato su quanto espresso direttamente in inglese da Sua Santità il Dalai Lama vedi http://www.dalailama.com/webcasts/post/194-a-talk-for-world-peace . Ci scusiamo per i possibili errori ed omissioni.

Messaggio di Rigoberta Menciu

Sua Santità il Dalai Lama simbolizza e rappresenta un popolo che ha lottato per la vita, l’esperienza millenaria d’un popolo, come Maya auspico che abbia una vita piena, che sia una luce per tutta l’umanità che desidera rinnovarsi, una luce trasformatrice della società, che trasformi la vita di coloro che lo ascoltano e quella delle loro famiglie, per un nuovo equilibrio spirituale.

Messaggio di Desmond Tutu

Sua Santità il Dalai Lama è il difensore dei diritti umani, del tibet, provoca a pensare, a trovare la via ad un nuovo secolo, un secolo di pace, per creare un cambiamento fondamentale nella cultura, per generare una cultura di pace. Voi sarete coloro che creerete il cambiamento della storia del mondo, per diventare partecipanti attivi della vita, della cultura. Possa Dio benedirvi.

Sua Santità il Dalai Lama vedi webcast http://www.dalailama2012uk.org/webcast.html

Preferisco parlare stando in piedi. Cari giovani fratelli e sorelle, sono molto lieto d’essere qui con voi. Nessuna forza può fermare il movimento del tempo, il passato e’ passato: ovviamente possiamo imparare dal passato. Ma il passato e’ trascorso. Il futuro non c’è ancora. E tutto è possibile! Ma il futuro dipende dalle nostre mani, dalle nostre motivazioni. Possiamo cambiare il futuro! La popolazione del nostro pianeta ha superato i 7 miliardi, la maggior parte dei quali sono giovani. La mia generazione appartiene al 20mo secolo ed ormai e’ pronta ad andarsene. Voi potete creare un mondo migliore. Sono quasi sicuro, che questo secolo può’ essere più giusto. Che mondo volete? Un modo migliore: di pace, di diritti umani, di rispetto reciproco, di tolleranza e d’amore. Ma questo mondo non si materializza attraverso le sole preghiere e la meditazione, ma si realizza con l’azione, con la determinazione e l’impegno.

Non amo le formalità, e chi mi ha introdotto era proprio la persona giusta, completamente informale. Tutti siamo uguali, re o regine. La formalità diventa una barriera. Quando parlo con la gente mi considero un semplice monaco, uno come voi, senza differenze, che vuole come voi star bene mentalmente e fisicamente, che come voi ha il diritto di raggiungere una vita felice. Perciò, emozionalmente e mentalmente, siamo tutti uguali. In potenza siamo tutti gli stessi. Talvolta le emozioni riescono praticamente a distruggerci. Ma noi esseri umani abbiamo grandi potenzialità e capacita’ per la nostra intelligenza. E con queste capacità possiamo ridurre certe emozioni in favore di altre emozioni. La nostra mente e’ dominata dalle emozioni, e’ la creatrice dei problema. Cosi dobbiamo usare appropriatamente la nostra intelligenza. Come? In modo che ogni ns azione sia appropriata, con 1 piena conoscenza della realtà. Cosi la nostra intelligenza diventa molto importante. Per veder oggettivamente la realtà la nostra mente deve essere oggettiva senza distorsioni, allora potremo vedere la realtà. Sviluppare la nostra intelligenza in modo globale olistico, perciò e’ molto importante l’autostima, la fiducia in se stessi. E, per farlo, occorre essere sinceri, il che riduce la paura. Onesta’ e verità sono molto correlati per aiutare gli altri. Ridurre la paura con la autoconsiderazione, fiducia in noi stessi, in quel che facciamo con buone motivazioni. Qualsiasi cosa facciamo in questo modo lo potremo realizzare. Perciò: piena conoscenza della realtà e coscienza altruistica. La mente ha grandi capacita d’analisi, se e’ aperta queste capacita si ampliano diventando globali, ma se rimangono ristrette, queste si restringono.

Ora nel 21 secolo, e’ importante più che mai rendersi conto che il creatore dei problemi e’ qui, dove ci sono interessi ci sono conflitti, interessi egoistici. Il dialogo è pieno di significato, mossi dagli stessi diritti, stesso risultato. Nessuno vuole che si ripeta l’immensa violenza che ha caratterizzato il 20 secolo: 200 milioni di morti. La violenza e’ un metodo totalmente sbagliato ed assurdo. Perciò dobbiamo basarci sul dialogo. Penso che possiamo pensare ad un 21mo secolo di dialogo, in cui tutto e’ interdipendente, in campo economico e politico. Distruggere il nemico e’ distruggere noi stessi. Ora e’ il momento di realizzare una grande visione.

Molte possibilità dipendono da quello che volgiamo fare, dalla nostra volontà e dalla nostra creatività. Perciò la realtà può cambiare. Dobbiamo pensare ad un miglioramento delle nostre potenzialità.

Probabilmente voi potrete vedere il nuovo mondo, forse nel 2070-80. Io vi osserverò comunque dal cielo, anche se non mi vedrete: io ci sarò.

Nel 1950 ho perso la libertà, nel 1959 ho perso il mio paese e negli ultimi 60 anni ho avuti tanti tanti problemi, ma non mi sono mai abbattuto, non mi sono mai arreso. Buone intenzioni, buon cuore si traducono in ulteriore determinazione. La maggior parte dei problemi dipendono dalla nostra mente. E’ molto importante la fiducia in noi stessi nelle nostre determinazioni ed intenzioni. Mossi da questa fiducia non vi arrenderete mai.

Domanda di Diana. I giovani qui a Manchester non trovano lavoro e non hanno futuro, perciò si sentono frustrati e demoralizzati. Cosa ne pensa, Santità?

Sua Santità il Dalai Lama. Quando lo seppi dalla BBC, rimasi molto sorpreso, scrissi una lettera al Primo Ministro per capirne la vera causa, ma e’ pure necessario esprimersi protestando. Cosi’, come in India certe volte la gente deve alzare la voce in modo significativo, mi unisco alle dimostrazioni, ma queste devono essere utili, efficaci e non violente. So che c’e molta frustrazione tra i giovani, quindi rabbia, e dalla rabbia si genera tanta frustrazione. Attenzione: le manifestazioni devono essere pacifiche.

Domanda. Molte persone cercano di essere compassionevoli, ma molti altri ne traggono vantaggio. Qual’è il Suo consiglio?

Sua Santità il Dalai Lama. Va sempre distinto l’attore dall’azione. Siamo tutti fratelli e sorelle, esseri umani, ma ciò non significa dover accettare le visioni distorte. Talvolta occorre prendere provvedimenti adatti, anche forti. Occorre confessare le proprie azioni sbagliate, il che significa rendersene conto. Ad esempio, ci si può comportare male coi propri amici. E, rendendocene poi conto, scusarci. Rispetto, attitudine al perdono, confessione, buon cuore non sono in contraddizione. La rabbia non e’ la reazione giusta, occorre opporsi all’azione perdonando la persona, il che non vuol dire accettare le visioni distorte di quella persona. Ne’ accettare quindi le negatività. Altrimenti precipiteremmo nell’ignoranza delle emozioni. I problemi derivano anche dal fatto di non conoscere quella persona, quei problemi. Ma, talvolta, occorre adottare ed intraprendere l’azione appropriata: resistere all’azione, ma perdonare la persona.

Domanda. Come possono i giovani iniziare il dialogo con una differente controparte?

Sua Santità il Dalai Lama. Siamo tutti uguali, esseri umani con le stesse potenzialità. Ma sono anche un tibetano, un monaco, il Dalai Lama. Il dialogo deve partire dal livello di base, dove tutti sono accomunati dallo stesso scopo e diritti: tutti desiderano la felicita’. Se vi sono problemi dati dalla famiglia o d’altra natura, dobbiamo partire da ciò che ci unifica.

Domanda. Ha mai perso la fede?

Sua Santità il Dalai Lama – Budda disse che nessuno deve accettare i miei insegnamenti per fede cieca, ma per ragionamento e dopo appropriata verifica. Lo dico sempre quando do’ lezioni di buddismo, e’ più importante seguire la propria fede, e’ meglio rimanere scettici, il che ci porta a far domande, a vagliare, investigare, a far domande. Da qui nascono dubbi e derivano risposte. Ad esempio, nei nostri testi antichi stava scritto che il mondo era piatto. Ora e’ noto che e’ sbagliato. Come il Budda ci ha dato il diritto d’investigare, cosi non penso che al centro dell’universo c’e’ il monte Meru ed i quattro continenti. Su queste basi penso che la mia fede e’ abbastanza stabile.

Domanda. Si sente sotto pressione per la sua responsabilità?

Sua Santità il Dalai Lama. A 16 anni in inverno per 5 mesi stavo nel Potala, senza giardini, ne’ luoghi per giocare: una prigione dorata. E per tre settimane stavo in ritiro, tra stanze buie, col mio tutore che per ore ed ore mi stimolava nella recitazione ed il tempo faticava proprio a trascorrere. La sera, dall’alto del terrazzo del Potala, vedevo la gente tornare a casa dal lavoro. Ed io ero al buio, nella stanza col mio tutore: un prigioniero rispettato col suo tutore. Avevo le migliori opportunità per sviluppare le mie doti intellettuali. E mi dissi che questa e’ una buona opportunità per sviluppare la mia mente. Cosi mi alzavo alle tre di notte e dedicavo le mie preghiere al benessere degli altri. Altrimenti affrontando dei problemi, come succedeva ad altri, sarei caduto in preda alla rabbia. Invece, tutto ciò non faceva che accrescere la mia determinazione.

Una volta a Berlino, dalla finestra della mia camera d’albergo, vidi delle luci psichedeliche che fuoriuscivano da una discoteca frequentata da giovani nelle ore piu piccole della notte e la musica andava avanti tutta la notte ed al mattino quindi andavano a dormire. In discoteca ci stavano fino al mattino. Questa gente faceva l’opposto di tutti gli altri: dormiva di giorno e ballava la notte.

Domanda di Shan di 10 anni. Cosa ti fa felice?

Sua Santità il Dalai Lama. Mi sento molto ricettivo verso gli altri, considero infatti gli altri come fratelli e sorelle. Particolarmente, quando ero in Tibet, dovevo presenziare a lunghe cerimonie, fare ed ascoltare lunghi discorsi ed erano situazioni tremendamente noiose. Ora non sono molto interessato agli sport e musica. Ascolto la radio per essere informato sulle cose. Ma preferisco stare tranquillo senza troppi stimoli. Ma, quando queste sensazioni, che vi danno lo sport, la musica, i film, quando sono sono finite: svaniscono. Perché non sono profonde. Come monaco buddista dormo dalle 7 di sera alle tre del mattino. E lo faccio anche se sono in un posto nuovo, anche se ci sono molte ore di fuso orario, piazzo il mio orologio interno e mi trovo a dormire molto meglio con la mente. Ma il mio intestino dopo la colazione 5,30 ed alle 7 vado in bagno, il che mi succede anche quando sintonizzo il mio orologio mentale sul nuovo fuso orario, ma l’orologio della pancia non sente ragioni.