Strategies for Deconstructing Jealousy by Alexandr Berzin
Contents: Session One: Overview, Session Two: No Special “Me” or Special “You”,
Session Three: Categories and Concepts, Session Four: Voidness. Continue reading
Strategies for Deconstructing Jealousy by Alexandr Berzin
Contents: Session One: Overview, Session Two: No Special “Me” or Special “You”,
Session Three: Categories and Concepts, Session Four: Voidness. Continue reading
Lama Zopa Rinpoche: Gli svantaggi della rabbia e dell'attaccamento.
Rabbia e desiderio non portano alcun beneficio; di Lama Zopa Rinpoche
Dalle esperienze della vostra vita quotidiana si può capire che non c’è pace mentale quando non controllare la vostra mente, invece scaturisce la rabbia. C’è pace, tuttavia, quando si applica nella nostra vita quotidiana la meditazione e gli insegnamenti del percorso per l’illuminazione e per controllare la mente con la pratica della pazienza, l’amorevole gentilezza e la compassione. Questo è particolarmente vero nelle circostanze pericolose che causano preoccupanti pensieri negativi.
Non appena la rabbia comincia a sorgere, la si dovrebbe subito riconoscere e ricordare i suoi difetti. La rabbia non porta il minimo beneficio o felicità ne’ a te ne’ agli altri. Porta solo danni, rendendo la mente infelice e sempre più viziosa. Inoltre, permettendoti di essere controllato dalla rabbia, essa lascia un’impronta sulla mente, in modo che la prossima volta che si incontrano condizioni simili, la rabbia nasce di nuovo. Se non si pratica il percorso graduale in queste circostanze pericolose, ogni volta che ti arrabbi, essa lascia impronte sul continuum mentale, che sono il presupposto perché la rabbia si presentai sempre più in futuro. Continue reading
I comportamenti non etici, violenti, di maestri spirituali, compresi i cosiddetti “maestri tantrici”, non possono essere mai giustificati, condonati o tollerati. Con compassione e interesse per gli effetti disastrosi su tutte le persone coinvolte, i comportamenti violenti devono essere affrontati direttamente e devono terminare per il continuo benessere della comunità spirituale.
Alcune persone credono falsamente che il Buddhismo insegni il nichilismo, immaginando che la vacuità significhi che nulla esiste, e per via di questo, non c’è causa ed effetto.
Lama Yesce: Bisogna sedersi e contemplare la natura della propria mente e prenderci cura di essa iniziando ad avere una sempre maggiore consapevolezza.
Lama Thubten Yeshe “Perché cambiare la mente”
“…Pregherò affinché il vostro viaggio diventi educativo e vi aiuti ad allargare il vostro punto di vista”.
Ora per quanto riguarda la realtà questo è il punto. La realtà può apparire in modi diversi ad ognuno di voi, ognuno può dire questo è giusto a sbagliato a seconda del proprio personalissimo punto di vista. E’ questa la ragione per cui vi sto dicendo che ciò che rappresenta l’Himalaya è totalmente diverso da ciò che vi sembra possa rappresentare nella visione comune di questo luogo che avete nel vostro Paese. Continue reading
Thich Nhat Hanh: Il mio consiglio è di non essere troppo indaffarati nella vita quotidiana. Dovremmo avere il tempo per praticare ogni giorno questi insegnamenti, perché, se veramente pratichiamo liberandoci della paura, la nostra felicità aumenterà centinaia di volte, e se sediamo accanto ad una persona in fin di vita senza paura potremo davvero aiutarla a non aver paura.
Thich Nhat Hanh: Non nascita e non morte. Trascrizione del discorso del 1° novembre 2000 a chiusura del ritiro di Castelfusano (Roma).
La prima parte, in corsivo, è l’insegnamento rivolto ai bambini presenti al ritiro. Una signora che era qui con noi ieri è dovuta partire perché le è morta la madre. Credo che le sarebbe piaciuto molto restare con noi e condividere il discorso di Dharma, ma lo ascolterete anche per lei. Quando una persona che ci è molto cara muore non sappiamo dove andrà, e non sappiamo se la incontreremo ancora in futuro, da qualche parte. Nell’insegnamento del Buddha si parla di non venire e non andare. Si tratta di un modo profondo di vedere se quella persona cara è ancora con noi o non c’è più. Continue reading
Lama Zopa Rinpoce: In questo modo otteniamo la felicità ultima della liberazione.
Lama Zopa Rinpoce: Come esiste la mente.
La natura della nostra mente è chiara luce: è vuota di esistenza dalla sua parte. La mente è un fenomeno che il sé possiede. È insostanziale, senza colore, senza forma e chiara in natura; ha la capacità di percepire gli oggetti e non è un oggetto dei cinque sensi. Questo è un modo di definire la mente. In
dipendenza da questa base, un fenomeno che ha tali caratteristiche lo abbiamo etichettato, o mera- mente designato, “mente”. Pertanto, non c’è una mente esistente di per sé. La mente non è nient’altro che ciò che abbiamo meramente designato con la nostra mente in dipendenza da quella base, quel particolare fenomeno. Pertanto non c’è una cosa come una mente reale dal suo lato. La mente è vuota dall’esistere dalla sua parte. Questa è una definizione della natura di chiara luce della mente, che si riferisce alla sua natura ultima. Continue reading
ALLA RICERCA DELL’IO Lama Zopa Rinpoce
Tutti i problemi che noi incontriamo nel samsara, il ciclo continuo delle morti e rinascite, sorgono grazie all’ignoranza che si afferra alle cose come se fossero intrinsecamente esistenti. La nostra condizione nell’esistenza ciclica è simile a quella di essere intrappolati all’interno di un grande palazzo con numerose stanze e porte, una sola delle quali è l’uscita. Continue reading
Lama Zopa Rinpoce: Quando mangi, mangia con la bodhicitta.
VIVERE CON LA BODHICITTA di Lama Zopa Rinpoce
Lama Atisha ricevette un consiglio dalle statue di Bodhgaya: la via più veloce per ottenere l’illuminazione è quella di praticare la bodhicitta. Esercitare la mente nel buon cuore ultimo, la bodhicitta, è inoltre il miglior modo per una purificazione veloce ed estesa dei karma negativi e per un vasto accumulo di merito al fine di raggiungere l’illuminazione. Anche se sapeste a memoria tutti gli insegnamenti segreti e profondi del primo e secondo stadio del tantra, li sapeste spiegare bene e li praticaste, senza la bodhicitta questo non diventerebbe causa per l’illuminazione. Potete anche essere capaci di generare il calore interiore e far scendere la goccia, ma questi sono ottenimenti generali che possono essere prodotti anche dagli indù che non hanno il rifugio nelle loro menti. Senza la bodhicitta, nulla della pratica tantrica diventa causa per l’illuminazione.
Ci sono molte storie di meditatori che hanno passato la vita meditando sul tantra e generando se stessi come divinità, ad esempio come Yamantaka, e poi sono rinati come preta, simili d’aspetto alla loro divinità visualizzata. Continue reading
Alexander Berzin, Berlino, Germania, 14 Febbraio, 2000. Traduzione italiana a cura di Francesca Paoletti.
Buddha ha dato insegnamenti in termini delle quattro nobili verità.Queste verità sono quattro fatti che vengono visti come veri da qualsiasi essere altamente realizzato o arya. Fondamentalmente, esse affermano che:
Questi problemi nascono da delle cause,
È possibile avere un arresto completo di questi problemi in modo tale che essi non ritornino mai più,
Un tale arresto è raggiunto attraverso una comprensione che elimina la causa dei problemi.
Quando parliamo della causa più profonda dei nostri problemi, fondamentalmente essa si riduce a quello che viene normalmente tradotto come “ignoranza.” In inglese, “inconsapevolezza,” è molto meglio. Ignoranza implica che sei stupido e quindi non è una buona parola. Non significa che siamo stupidi. Continue reading
Alexander Berzin, Berlino, Germania, 18 Gennaio 2000. Traduzione italiana a cura di Valentina Tamiazzo.
Abbiamo preziose vite umane, con tutte le libertà e le possibilità che ci permettono di intraprendere il sentiero del Dharma. Queste libertà e opportunità, tuttavia, non dureranno per sempre. Dobbiamo quindi sfruttarle appieno. Il modo migliore per sfruttare la nostra preziosa vita umana è utilizzarla per sviluppare la finalità della bodhicitta. Continue reading
Alexander Berzin. Morelia, Messico, 30 Maggio 2000. Trascrizione leggermente rivista di un corso. Traduzione italiana a cura di Francesca Paoletti.
Mi piace iniziare gli insegnamenti con alcuni preliminari.Questi sono dei metodi che ci consentono di calmarci e raggiungere uno stato d’animo adatto alla meditazione o all’ascolto degli insegnamenti. Per poterci addentrare completamente in qualche cosa, dobbiamo avere un approccio graduale ed adeguato: questa è lo scopo dei preliminari.
Ci sono molti modi differenti per raggiungere uno stato d’animo che ci consente di meditare o ascoltare. Normalmente scelgo una tra varie possibilità: in questo metodo incominciamo contando il respiro. Quando siamo molto distratti emozionalmente o mentalmente, per via del nostro lavoro, del viaggio per venire qui o di qualsiasi altra cosa, è molto importante come prima cosa calmarci in uno stato neutrale. Continue reading
Ghesce Ciampa Ghiatzo: Praticando in un modo continuativo, l’amorevole gentilezza e così via, si arriverà ad un punto in cui si avrà questa mente di amorevole gentilezza e compassione nei confronti degli altri. Questa sorgerà spontaneamente, senza sforzo. A quel punto si sarà ottenuta, si sarà realizzata la mente di Bodhicitta, avremo realizzato la mente di Bodhicitta e in quel momento entreremo nel sentiero del bodhisattva.
Ora parlerò dei quattro sigilli.
Il primo è l’impermanenza: tutti i fenomeni creati composti sono impermanenti, quindi occorre familiarizzarsi o meditare sull’impermanenza. Buddha indicò quattro tipi di impermanenza. Il suo primo insegnamento fu l’impermanenza, e anche il suo ultimo insegnamento, la conclusione, fu l’impermanenza in quanto lasciò il corpo e, quindi, mostrò l’impermanenza. All’inizio parlò delle quattro nobili verità: la prima è la realtà della sofferenza. La prima caratteristica della sofferenza è di essere impermanente.
Se non c’è la considerazione o il riconoscimento dell’impermanenza delle cose, allora non ci sarà l’interesse, lo stimolo per una ricerca interiore. Nell’esposizione del Sentiero Graduale verso l’Illuminazione, vengono illustrati esattamente questi punti che riguardano i benefici della consapevolezza dell’impermanenza e gli svantaggi del non esserne consapevoli. Siamo nati e moriamo, nessuno può affermare di essere nato e di non morire. Dopo un incontro di un gruppo di persone alla fine c’è sempre una separazione; dopo ogni accumulazione di ricchezze alla fine c’è la consumazione o l’esaurimento; dopo ogni salita, dopo ogni elevazione, c’è una caduta. Continue reading