Lama Yesce: investigate la natura della mente

Lama Yesce: La meditazione rivela ogni cosa presente nella vostra mente.

Lama Yesce: La meditazione rivela ogni cosa presente nella vostra mente.

Lama Yesce: Investigate la natura della vostra mente. Alcuni Cenni di Psicologia Buddhista.

Lo studio del buddhismo non è un’arida occupazione intellettuale, oppure una scettica analisi di una dottrina religiosa o filosofica.

Al contrario, quando studiate il Dharma e imparate a meditare, voi siete il principale soggetto di studio; siete principalmente interessati alla vostra stessa mente, alla vostra autentica natura.

Il buddhismo è un metodo per controllare la mente indisciplinata, in modo da condurla dalla sofferenza alla felicità. Al momento, abbiamo tutti una mente indisciplinata, ma se possiamo sviluppare una corretta comprensione della sua caratteristica natura il controllo seguirà naturalmente, e saremo in grado di liberarci dell’ignoranza emotiva e della sofferenza che essa automaticamente provoca. Per cui, non importa se siate credenti o non credenti , cristiani, induisti oppure seguaci della scienza, bianchi o neri, orientali od occidentali, la cosa più importante da conoscere è la vostra mente, e come essa opera.

Se non conoscete la vostra mente, le vostre idee sbagliate vi impediranno di percepire la realtà. Continue reading »

Thich Nhat Hanh: Le sei concordie.

Thich Nhat Hanh: “Se chiedete a qualcuno cosa prova e lei o lui risponde "sono infelice", potete praticare insieme la meditazione camminata e questo, da solo, basterà a portare un po' di gioia".

Thich Nhat Hanh: “Se chiedete a qualcuno cosa prova e lei o lui risponde "sono infelice", potete praticare insieme la meditazione camminata e questo, da solo, basterà a portare un po' di gioia".

Thich Nhat Hanh: Le sei concordie.

Dopo avere visto come i monaci Anuruddha, Kimbila e Nandiya convivevano in armonia, il Buddha pronunciò le Sei Concordie, i principi per essere felici insieme agli altri: “Bhikkhu, la natura di una comunità è l’armonia, che si ottiene seguendo questi principi: condividere uno spazio comune, sia una casa o una foresta; condividere i doveri essenziali della giornata; osservare i precetti insieme; pronunciare parole che creino armonia, astenendosi da quelle che portano divisioni nella comunità; comunicarsi esperienze e comprensioni; rispettare l’opinione altrui e non costringere l’altro ad aderire alla nostra. Seguendo questi principi un sangha vivrà in felicità ed armonia. Bhikkhu, osserviamoli sempre”.
In un recente numero della “Mindfulness Bell”, notiziario internazionale dell’Ordine dell’Interessere, Thay ha brevemente illustrato i sei principi per l’armonia, o Concordie, insegnati dal Buddha. Ecco il suo commento.

“La prima è la Concordia dell’azione che coinvolge tutto il corpo. Un sangha vive insieme come una famiglia. Le nostre azioni coinvolgono tutte le persone con cui viviamo. Bisogna perciò che favoriscano la concordia.
“La seconda è la Concordia della condivisione dei benefici. Condividiamo il cibo, gli alloggi e l’opportunità di praticare la meditazione seduta e camminata. Insieme ascoltiamo il Dharma. Condividiamo ogni tipo di beneficio con tutti. Se una persona può andare a un ritiro di tre giorni, gli altri nel sangha dovrebbero avere la stessa opportunità in un’altra occasione. Ci sosteniamo l’uno con l’altro in ogni attività. Continue reading »