
Shantideva, Bodhisattvacharyavatara, V, 100: In modo diretto o indiretto, tutto quello che faccio deve essere per il bene degli altri. Ed al solo fine del bene per tutti gli esseri senzienti dedicherò tutte le mie azioni per raggiungere l'illuminazione.
SHANTIDEVA, BODHISATTVACHARYAVATARA, CAPITOLO 5:

Shantideva, Bodhisattvacharyavatara, V, 100: In modo diretto o indiretto, tutto quello che faccio deve essere per il bene degli altri. Ed al solo fine del bene per tutti gli esseri senzienti dedicherò tutte le mie azioni per raggiungere l'illuminazione.
LA VIGILANZA, L’INTROSPEZIONE.
1 Colui che desidera proteggere la sua pratica dovrebbe salvaguardare con ogni sforzo la sua mente, poiché senza applicare la vigilanza sulla mente non sarà possibile mantenere una disciplina.
1 In questo mondo non vi sono bestie selvagge e furenti che possano causare tanti danni quanto quelli che può causare una mente che sia simile ad un elefante impazzito il quale può trascinarci nel dolore e negli inferi.
2 Ma se l’elefante del pensiero è ben trattenuto dalla fune della consapevolezza, ogni nostra paura cesserà e tutte le virtù ed i benefici saranno in nostro possesso.
3 Tigri, leoni, orsi, elefanti, serpenti e tutti gli animali ostili, ogni guardiano degli inferi, demoni e tutti gli spiriti maligni.
4 Verranno sottomessi unicamente avendo il controllo della nostra mente. Tutti sono domati se il pensiero è domato.
5 Come ha detto infatti il Maestro della Verità tutte le sofferenze e le paure sorgono dalla nostra mente.
6 Chi è stato a costruire le lame che torturano negli inferi? Chi ha costruito il suolo di metallo rovente? Da dove provengono i demoni femminili che tormentano gli adulteri ?
7 Il Savio ha affermato che tutte queste cose sono unicamente prodotte dalle negatività della nostra mente. Perciò nei tre reami dell’esistenza l’unico nemico terribile da temere è la nostra mente. Continue reading