S. S. Dilgo Khyentse Rinpoche: Liberare la mente e le emozioni.

Sua Santità Dilgo Khyentse Rinpoche: Non c’è un’entità che è intrinsecamente ”il tuo nemico”.

Sua Santità Dilgo Khyentse Rinpoche: Liberare la mente e le emozioni.

Vostra Santità, le emozioni sembrano essere onnipotenti, e ci seducono facendoci credere che esse siano reali. La prego, ci può dare un insegnamento su ciò?

Sua Santità Dilgo Khyentse Rinpoche – Le emozioni oscuranti: odio, gelosia, orgoglio, ignoranza e desiderio non sono altro che pensieri. Ma cosa sono i pensieri? Quando osservi un pensiero, cerca di vedere se esso ha una sostanza o solidità. Se ha un colore o una forma. Riesci a trovare il posto da cui sorgono? Puoi scoprire il posto dove dimorano? Puoi scoprire dove vanno dopo che scompaiono dalla tua mente? Quando sorge un pensiero negativo come la rabbia, cerca di capire se il pensiero stesso e il motivo da cui sorge sono identici o sono differenti. Sono due cose differenti? In generale, quando si hanno molti pensieri che si rincorrono nella mente, questo si chiama “movimento”. È l’aspetto in movimento della mente. Ogni tanto ci sono meno pensieri e la mente è più quieta. Questa si chiama “quiescenza”, l’aspetto acquietato della mente. Quando sei consapevole di avere sia molti che pochi pensieri, questa si chiama “consapevolezza”. Dovresti cercare di praticare sempre avendo cognizione se i tuoi pensieri sono in movimento o acquietati, e così via. Cerca di osservare la tua mente in questo modo. Successivamente, continuando la ricerca, il conoscere e colui che conosce, l’oggetto di questa ricerca e colui che sta ricercando, sono due cose distinte o la stessa? Medita sulla natura della tua mente. Tra qualche giorno torna a riferirmi cosa hai scoperto. Fino ad allora avrai una risposta. Continue reading »

Sua Santità Kyabje Dilgo Khyentse Rinpoche: La fonte di tutti i fenomeni di samsara e nirvana.

Sua Santità Dilgo Khyentse Rinpoche: Tutta l’energia che normalmente impieghiamo per badare a noi stessi, il Bodhisattva la impiega per occuparsi degli altri.

Sua Santità Kyabje Dilgo Khyentse Rinpoche: La fonte di tutti i fenomeni di samsara e nirvana.

La fonte di tutti i fenomeni del samsara e del nirvana è la natura della mente vuota, luminosa, che tutto pervade, vasta come il cielo. Quando sei in questa condizione di apertura simile al cielo, rilassati nella sua ampiezza; rimani in questa condizione molto aperta, fonditi con questa condizione simile al cielo: naturalmente, si diventerà sempre più rilassati. Eccellente! Se divieni esperto in questo metodo di integrazione della mente con la visione, la tua realizzazione diverrà naturalmente vasta, e come il sole spontaneamente illumina lo spazio in ogni parte, la tua compassione non potrà mancare di risplendere su tutti i soggetti irrealizzati. La mente, dividendo l’esperienza in soggetto e oggetto, dapprima si identifica con il soggetto “Io”, successivamente con l’idea di “mio” e comincia ad aggrapparsi al “mio corpo”, “la mia mente” e “il mio nome”. Man mano che il nostro attaccamento a queste tre nozioni diventa sempre più forte, diventiamo sempre più preoccupati unicamente del nostro benessere. Tutti i nostri sforzi per creare agiatezza, la nostra intolleranza verso le circostanze irritanti della vita, la nostra preoccupazione per il piacere e il dolore, ricchezza e povertà, fama e discredito, elogio e biasimo, sono dovuti all’idea di “Io”. Siamo, abitualmente, così ossessionati da noi stessi che raramente pensiamo al benessere degli altri, siamo interessati agli altri non più di quanto lo sia una tigre a mangiare erba. Questo è esattamente l’opposto della visione di un Bodhisattva. L’Ego è realmente una semplice creazione del pensiero e, quando realizzi che l’oggetto e la mente che si aggrappa all’oggetto sono vuoti, è facile vedere che gli altri non sono differenti da te. Continue reading »

Kirti Rinpoche: Lam Rim

Ven. Ghesce Kirti Tsenshab Rinpoche

Insegnamenti conferiti a Graz, Austria settembre 1999 dal Ven. Ghesce Kirti Tsenshab Rinpoche sul tema: Lam Rim, il percorso graduale per l’illuminazione. Appunti ed editing del Dott. Luciano Villa, di Alessandro Tenzin Villa e di Graziella Romania nell’ambito del Progetto Free Dharma Teachings del Centro Sangye Cioeling di Sondrio, il cui nome è stato conferito da Sua Santità il Dalai Lama, per il beneficio di tutti gli esseri senzienti. Traduzione dal tibetano in inglese di Peter Roberts.

Kirti Tsenshab Rinpoche

Questi insegnamenti, che in tibetano costituiscono il Lam-Rim, rappresentano le istruzioni del percorso graduale per l’illuminazione. Proprio negli insegnamenti del Buddha troviamo questo Percorso Graduale: sono innumerevoli insegnamenti, dati a diverse persone in base alle loro differenti capacità. A causa di queste, fu proposto questo percorso graduale d’insegnamenti. Il nome di questo percorso graduale, il Lam-Rim, è stato coniato da Atisha nel suo testo “Lampada per il sentiero dell’illuminazione”. Continue reading »

Lama Zopa: Antidoti alla recessione

Il ven. Lama Zopa Rinpoche

Lama Khabje Tubten Zopa Rinpoche: “Potreste collezionare vasti meriti ma, senza pazienza, tutto può venire distrutto”.

E’ ovvio che l’economia mondiale stia peggiorando… ma anche quando l’economia mondiale migliora, ci sono ugualmente molte persone nel mondo il cui livello di vita scende. Questo succede è la spiegazione del karma, la sua descrizione. E anche quando l’economia mondiale peggiora, ci sono singole persone le cui condizioni migliorano, a causa del loro karma.
…Se avete molti meriti, non soffrite questo è quello che voglio dire.
Non conosco nulla di economia, ma riguardo a come spendete il vostro denaro , dovete decidere cosa sia significativo. Per quello che ha un vero valore potete spendere. Per le cose senza significato, dovete tagliare le spese.


In questo modo, gli altri esseri senzienti hanno molti benefici, e anche voi ne avete molti . (Facendo offerte ai Tre Gioielli) raccoglierete meriti incredibili, felicità in questa vita e nelle vite future, fino alla liberazione e all’illuminazione. Continue reading »

Lama Zopa: Rinunciare agli otto dharma mondani

Lama Zopa Rinpoche: "Quando le falene vedono la luce di una candela pensano che sia un buon posto dove andare".
Lama Zopa Rinpoche: “Quando le falene vedono la luce di una candela pensano che sia un buon posto dove andare”.

Il filosofo e pandit Mandhyamaka Nagarjuna, che aveva raggiunto la suprema realizzazione e che aveva riportato gli insegnamenti dei sutra e del tantra della tradizione Mahayana in India dopo un periodo di degenerazione, affermò: “E’ meglio non avere il prurito che avere il piacere di grattarsi.”

Nell’esempio egli vuole dire che se non si ha prurito non si ha bisogno di grattarsi e di danneggiare la pelle. Significa che è meglio non desiderare oggetti mondani che possederli.

Nell’esempio egli vuole dire che se non si ha prurito non si ha bisogno di grattarsi e di danneggiare la pelle. Significa che è meglio non desiderare oggetti mondani che possederli.

Il punto è che se la vostra mente è libera dal desiderio, non avete alcun problema con gli oggetti, come per esempio l’attaccamento che sorge quando venite a contatto con un oggetto del desiderio. Il conflitto sorge perché c’è del desiderio nella vostra mente. Se non esiste alcun desiderio nella vostra mente, nessun problema sorge quando venite a contatto con un oggetto.

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