Le quattro nobili verità

Per raggiungere il traguardo della cessazione della sofferenza esiste un Sentiero spirituale che dev’essere conosciuto, seguito e praticato.

Per raggiungere il traguardo della cessazione della sofferenza esiste un Sentiero spirituale che dev’essere conosciuto, seguito e praticato.

LE QUATTRO NOBILI VERITA’

A Varanasi, in India, Buddha Sakyamuni insegnò le Quattro Nobili Verità. Fra i 12 principali atti del Buddha, questo, dell’insegnamento, è il più importante.

1) LA VERITA’ DELLA SOFFERENZA

L’effettiva realtà della sofferenza è la prima delle Quattro Nobili Verità. In che

cosa essa consista e come si suddivida, è già stato spiegato nel capitolo

Impermanenza, insostanzialità e sofferenza del samsara”.

2) LA VERITA’ DELLA CAUSA DELLA SOFFERENZA

La sorgente dell’insoddisfazione, della sofferenza, consiste nello sforzo continuo di conservare il nostro io e di consolidarlo. I fattori (negativi) che sono la causa della nostra sofferenza sono detti “klesha” (afflizioni o contaminazioni mentali) e sono di 84.000 tipi, tutti derivati dai 3 eventi mentali basilari (brama o attaccamento, odio/avversione, ottusità mentale), che provengono – a loro volta – dall’ignoranza Continue reading »

Distacco, non violenza e compassione

La nostra compassione e la nostra generosità devono essere abbinati alla discriminazione e alla saggezza.

La nostra compassione e la nostra generosità devono essere abbinati alla discriminazione e alla saggezza.

Domande fondamentali a proposito del distacco, della non violenza e della compassione.

Singapore, 10 Agosto 1988. Estratto rivisto tratto da: Berzin, Alexander e Chodron, Thubten. Glimpse of Reality. Singapore: Amitabha Buddhist Centre, 1999. Traduzione italiana a cura di Julian Piras

Domanda: Qual è il significato del distacco?

Risposta: Il significato della parola “distacco” nel Buddismo è leggermente diverso da quello che la parola significa normalmente in Italiano. Il distacco nel Buddismo è connesso alla rinuncia. Anche la parola italiana rinuncia può essere fuorviante, poiché implica che dobbiamo abbandonare tutto per andare a vivere in una caverna. Esistono esempi di persone come Milarepa, che hanno abbandonato tutto e che sono andati a vivere in una caverna, ma quello che hanno fatto viene designato con un´altra parola, non con la parola che viene tradotta come “rinuncia” o “distacco”. Veramente, il termine buddista che è tradotto come “rinuncia” significa “la determinazione di essere liberi. Continue reading »

Dharma: intellettuale, emozionale e devozionale

Le persone mature possono equilibrare in sé tutti e tre gli approcci, sia praticando un “Dharma alla leggera” soltanto per questa vita, oppure il “vero Dharma” (quello autentico e tradizionale) per ottenere la liberazione dalle rinascite e l’illuminazione.

Le persone mature possono equilibrare in sé tutti e tre gli approcci, sia praticando un “Dharma alla leggera” soltanto per questa vita, oppure il “vero Dharma” (quello autentico e tradizionale) per ottenere la liberazione dalle rinascite e l’illuminazione.

Tre diversi approcci al Dharma: intellettuale, emozionale e devozionale

Alexander Berzin, Ottobre 2001.

Tre approcci

In occidente, alcune persone si avvicinano al Dharma:

  • per soddisfare il loro desiderio per qualcosa di esotico,

  • sperando in qualche cura miracolosa,

  • per essere trendy,

  • per esaltarsi del carisma di un maestro divertente, come dei “tossicodipendenti del Dharma”,

  • anche se hanno iniziato per uno di questi motivi, per un sincero interesse in quello che il Dharma ha da offrire.

Anche se inizialmente desideriamo semplicemente ottenere informazioni, ci sono tre diversi modi di avvicinarsi al Dharma: intellettuale, emozionale, devozionale. Continue reading »