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Sua Santità il Dalai Lama in conversazione con Greta Thunberg e autorevoli Scienziati: Dobbiamo Tutelare il Nostro Pianeta
Gennaio 10th, 2021 by admin

Sua Santità il Dalai Lama: “Dobbiamo avere una visione pratica dell’intera umanità e di questo pianeta, che è la nostra unica casa”.

10 gennaio 2021. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Susan Bauer-Wu, presidente del Mind & Life Institute ha aperto la conversazione tra Sua Santità il Dalai Lama, l’attivista per il clima Greta Thunberg e gli scienziati Susan Natali e William Moomaw, chiedendo a Sua Santità: “Come sta?” Il quale gli risponde sorridendo: “Guarda la mia faccia. Il mio corpo sta invecchiando, ma sono abbastanza in forma. E, poiché ho la pace della mente, posso sorridere. Sono il servitore dei sette miliardi di esseri umani oggi viventi, dedito al loro benessere. La pandemia mi ha reso difficile viaggiare, ma questa tecnologia online è diventata molto utile”.

Bauer-Wu ha accolto i partecipanti, gli spettatori e gli ascoltatori a questo incontro globale di buon auspicio per aumentare la consapevolezza dei cicli di feedback climatico attraverso la scienza, l’etica laic e l’azione sociale. Ha annunciato che l’evento rappresenta anche il lancio ufficiale di una serie di cortometraggi incentrati sui circuiti di feedback dell’emergenza climatica nella speranza di ispirare le persone ad agire.

– Guardate questi filmati consigliati da Sua Santità il Dalai Lama https://feedbackloopsclimate.com/?fbclid=IwAR3qpWghOQg-SvMWRNihEk2AXPETLq9ch6r6xbBw2Vue7Wq1kmhJB6mDTM8

Diana Chapman Walsh, moderatrice dell‘incontro mattutino, ha affermato che i cicli di feedback sono alla base di due termini importanti: emergenza e possibilità. Poiché gli scienziati sono preoccupati per le implicazioni dei cicli di feedback, è necessario attenzionare le persone su tali implicazioni. Dobbiamo conoscere i circuiti di feedback, ha incalzato, e che anche le forze della natura sono forze della possibilità. E dobbiamo imparare come possiamo essere parte di una soluzione.

Ha dichiarato che sia Sua Santità che Greta rispettano entrambi la scienza e sono entrambi scossi dall’urgenza delle cose. Sono due visionari che chiedono d’agire.

Chapman Walsh ha citato parti di una lettera che Sua Santità ha scritto a Greta Thunberg, incluse nel suo nuovo libro con Franz Alt: Our Only Home. Nella sua lettera ha sottolineato questo punto importante: “Noi umani siamo l’unica specie col potere di distruggere la terra così come la conosciamo. Tuttavia, se abbiamo la capacità di distruggere la terra, parimenti abbiamo la capacità di proteggerla”. Chapman Walsh ha chiesto cosa pensava quando l’ha scritta.

Quando ho saputo cosa pensava questa ragazza riguardo all’ambiente ed al cambiamento climatico e cosa stava facendo al riguardo”, Sua Santità ha risposto, “ero pieno di ammirazione. Sentivo che per una persona così giovane avere una tale preoccupazione per il pianeta fosse un segno davvero colmo di speranza.

Tutti vogliono vivere una vita felice. Non solo gli esseri umani, ma anche gli animali e gli insetti. Tutti sono preoccupati per la propria esistenza. Il nostro cervello umano è un qualcosa di speciale, qualcosa di straordinario, ma se guardate al nostro mondo attuale, gli esseri umani sono i più grandi creatori di problemi. Altri animali mangiano, dormono e fanno sesso, ma noi esseri umani pensiamo in termini di “noi” e “loro”. Creiamo molte cose buone, ma causiamo anche molti problemi. Pensiamo a noi stessi, concentrandoci sulla mia nazione, il mio paese e la mia famiglia in circoli sempre più piccoli. Eppure le vite degli individui dipendono dalla comunità in cui vivono. In questi giorni tutti i sette miliardi di esseri umani sono la nostra comunità. Dobbiamo essere preoccupati per l’intera umanità, perché dipendiamo tutti gli uni dagli altri”.

Greta Thunberg ha aperto il suo intervento con parole di ringraziamento, in primo luogo verso gli organizzatori, per aver ospitato l’evento ed in secondo luogo verso Sua Santità in quanto convinta sostenitrice della necessità di essere consapevoli dell’ambiente e dei cambiamenti climatici. “Noi giovani vogliamo dirle grazie per averci difeso. Anche se ci sono differenze di età tra di noi, il nostro obiettivo comune è proteggere il pianeta. “

Greta Thunberg ha ricordato quanto fosse drammatico l’estratto del suo discorso all’ONU, presentato nella clip che stava per essere mostrato. “Tuttavia,” ha dichiarato, “assistiamo ad una mancanza di consapevolezza. non si discute abbastanza di scienza. Dobbiamo diffondere la consapevolezza, perché le persone non sanno cosa sta succedendo. La maggior parte delle persone, ad esempio, non capisce i cicli di feedback.

Le nostre azioni hanno conseguenze. Abbiamo una tale mancanza di rispetto per la natura che non ne consideriamo nemmeno le conseguenze “.

Sua Santità ha risposto: “La natura umana può essere egocentrica, ma ognuno di noi dipende dalla nostra comunità per sopravvivere; e oggi la nostra comunità è l’intera umanità. Se vogliamo prenderci cura di noi stessi, dobbiamo anche pensare a ciò di cui la nostra comunità ha bisogno. Dobbiamo avere una visione pratica dell’intera umanità e di questo pianeta, che è la nostra unica casa”.

Prima che venisse mostrato il primo video clip, Diana Chapman Walsh ha spiegato che i cicli di feedback si riferiscono a cause ed effetti. Le emissioni di gas serra sono la causa che dà origine al riscaldamento del pianeta. Ciò, a sua volta, provoca il rilascio di più gas serra in un ciclo in accelerazione.

La clip mostra Greta Thunberg che, in un incontro alle Nazioni Unite, afferma: “L’idea che va per la maggiore di dimezzare in dieci anni le nostre emissioni, ci dà solo il 50% di possibilità di rimanere al di sotto di 1,5 gradi … ma quei numeri non includono i punti critici, la maggior parte dei cicli di feedback, di riscaldamento aggiuntivo nascosto dall’inquinamento atmosferico tossico.”

La speaker ha spiegato: “Le emissioni dei combustibili fossili sono l’input che aggiunge gas che intrappola il calore nell’atmosfera, aumentando la temperatura della Terra, mettendo in moto circuiti di riscaldamento che si autoalimentano. Quando il clima si riscalda, le foreste, che prima rimvevano il carbonio, lo rilasciano nuovamente nell’atmosfera sotto forma di anidride carbonica. Questi sono i tipi di circuiti di feedback che portano ad un ulteriore riscaldamento e stanno andando fuori controllo”.

Chapman Walsh ha presentato due scienziati, Susan Natali che lavora nell’Artico in rapido riscaldamento ed il suo collega esperto di foreste, William Moomaw. Natali ha mostrato una seconda clip sul permafrost. Ha spiegato che l’Artico si sta riscaldando due volte più velocemente del resto del pianeta. Quando il permafrost si scioglie, il terreno cede, quindi, non solo si ha un impatto sul clima attraverso il rilascio di gas serra, ma ciò può trasformare completamente il paesaggio. Natali ha evidenziato che se si interviene, se riduciamo sostanzialmente le emissioni di combustibili fossili e proteggiamo le nostre foreste, il tasso di riscaldamento nell’Artico, come pure sull’altopiano tibetano, potrebbe essere dimezzato.

Il campo di competenza di William Moomaw sono le foreste. Queste sono presenti nella terza clip. Il dr Moomaw ha spiegato: “Dipende da come gestiamo le foreste temperate. L’attività umana ha dato il via ai cicli naturali di riscaldamento, l’ingegnosità umana potrebbe invertire la loro direzione, trasformandoli invece in feedback di raffreddamento. Significherebbe proteggere ed espandere le foreste, preservare le paludi, le praterie e tutti gli habitat naturali …”

Moomaw ha sottolineato che le emissioni di anidride carbonica hanno iniziato ad aumentare dopo il 1750 e l’inizio dell’industrializzazione. Tuttavia, la metà di tutte le emissioni di origine umana ha avuto luogo dopo il primo trattato sul clima nel 1992. Fermare le emissioni è essenziale, ma per cambiare la nostra prospettiva verso un clima più favorevole, dobbiamo rimuovere più anidride carbonica dall’atmosfera. Le foreste sono il modo più potente per farlo. Tuttavia, il cambiamento sta avvenendo perché foreste come l’Amazzonia stanno assorbendo meno carbonio rispetto a dieci anni fa.

George Woodwell, uno dei primi pionieri nel lanciare l’allarme sull’uso dei combustibili fossili, ha dichiarato: “Dobbiamo essere molto graduali ed illuminati nella nostra transizione dai combustibili fossili verso un nuovo mondo verde. Ma ci vuole immaginazione.” Moomaw ha concluso: “Non possiamo permettere che l’azione arrivi troppo tardi”.

Diana Chapman Walsh ha invitato Sua Santità e Greta Thunberg a porre domande agli scienziati, a cominciare da Greta. “C’è così tanto da chiedere”, ha detto. “Perché, come avete chiarito, i cicli di feedback non sono inclusi nelle stime globali del carbonio?” Susan Natali ha risposto che, a volte, gli scienziati si muovono lentamente. Tuttavia, ha suggerito che anche dei numeri approssimativi possono essere sufficienti per mostrare quanto siano serie le cose.

Quindi”, ha continuato Greta, “gli annunci sulla riduzione delle emissioni di carbonio si basano su risultati incompleti. Cosa dobbiamo fare per risolvere questo problema? “

“Poiché c’è il rischio di sottovalutare l’importanza dei cicli di feedback, le ha risposto Natali, dobbiamo essere più ambiziosi e far sentire la nostra voce”.

Invitato a commentare, Sua Santità ha osservato: “Abbiamo già l’energia solare ed eolica e le stiamo utilizzando. Ora, abbiamo bisogno di più impegno. Dobbiamo prestare attenzione alla deforestazione; dobbiamo proteggere meglio l’ambiente. Nella mia vita ho assistito al calo delle precipitazioni nevose, prima in Tibet e poi qui a Dharamsala. Alcuni scienziati mi hanno detto che c’è il rischio che luoghi come il Tibet alla fine diventino deserti. Ecco perché mi impegno a parlare per la protezione dell’ambiente del Tibet. Dobbiamo far crescere più alberi.

Molto dipende dall’istruzione. Per mille anni ci siamo comportati in un modo, ma ora il riscaldamento globale ed il cambiamento climatico ci costringono a prendere più sul serio il nostro rapporto con la natura. Riconosciamo che lo scioglimento dell’Artico è importante, ma cosa possiamo fare per proteggerlo? Almeno possiamo passare all’uso di energia pulita.

“Ho un sogno: che potrebbe essere possibile impiegare l’energia solare per azionare degli impianti di desalinizzazione sulla costa del Nord Africa e l’intera costa dell’Australia al fine di produrre acqua pulita per rendere verde il Sahara e l’entroterra australiano”.

Chapman Walsh ha ricordato che, nel suo discorso di accettazione del Premio Nobel per la pace, Sua Santità ha menzionato la pressante preoccupazione globale per l’ambiente. Da allora, si è sviluppata una nuova scienza e, con essa, nuovi modi per arruolare la natura come alleata nella risoluzione del problema dei circuiti di feedback. I decisori non prestano attenzione, ha aggiunto, quindi quelli di noi che capiscono devono agire insieme come un’unica comunità. Ha invitato Greta a dare voce al suo invito all’azione.

“Siamo quasi fuori tempo”, ha dichiarato. “Dobbiamo istruirci. Abbiamo bisogno di consapevolezza. Dobbiamo capire cosa sta succedendo e cosa non sta succedendo.

Per favore, istruitevi – ci sono così tante informazioni – e condividete ciò che imparate con gli altri. Se un numero sufficiente di persone richiede il cambiamento, raggiungerà una massa critica che non può essere ignorata.

Concentriamoci sulle soluzioni. Ripristinare la natura è una soluzione alla crisi climatica ed alla crisi della biodiversità. Dobbiamo fare tutto il possibile. Cambiamo la velocità di cambiamento. Vorrei ringraziare tutti coloro che hanno preso parte a questo incontro così come tutti coloro che vi hanno partecipato da remoto.

William Moomaw ha affermato che per ottenere un clima salubre dobbiamo raffreddare l’Artico, il che significa fermare i circuiti di feedback ad esso associati. È essenziale ridurre il rilascio di gas che intrappolano il calore, ma il feedback continuerà anche se oggi dovessimo interrompere le emissioni. Oltre a fermare le emissioni, dobbiamo aumentare i modi per rimuovere il carbonio dall’atmosfera. Poiché gli alberi più grandi sono i più efficaci, la deforestazione deve cessare. Ma dobbiamo anche rimboschire, modificare i modelli di pascolo, rivedere il modo in cui trattiamo le zone umide ed in generale migliorare l’agricoltura.

Sua Santità, sintetizzando quanto emerso, ha aggiunto: “Sembra che con l’evoluzione della vita umana nel corso di milioni di anni, abbiamo dato tutto per scontato. Abbiamo utilizzato le risorse della natura senza pensare ed abbiamo creato problemi. Dobbiamo educarci a capire come oggi deve cambiare il nostro stile di vita. Dobbiamo utilizzare le risorse naturali in modo diverso. Dobbiamo pensare seriamente alla realtà della situazione in cui ci troviamo attualmente.

L’istruzione e gli sforzi dei giovani leader possono aumentare la consapevolezza che le cose sono serie. Al contrario, tendiamo a dare per scontato il nostro solito modo di fare le cose. Dobbiamo invece prendere sul serio la realtà della nostra situazione. Dobbiamo proteggere il nostro pianeta.

In passato, quando le persone affrontavano problemi di questa portata, a seconda della loro fede, si rivolgevano a Dio o al Buddha per chiedere aiuto. Ma la preghiera non è sufficiente, dobbiamo agire. Quello che succede dipende da quello che facciamo. Affrontiamo problemi che sono il risultato del nostro comportamento, quindi dobbiamo trovare le nostre soluzioni “.

Diana Chapman Walsh era d’accordo. “Ha ragione. Dobbiamo assumerci la responsabilità ed agire. Deve esserci giustizia sociale e climatica. Abbiamo bisogno di circuiti di feedback sociale per affrontare la minaccia incombente. Dobbiamo esigere che i nostri leader agiscano come se la casa fosse in fiamme. Dobbiamo ricordare che lavorare insieme ad altri è un modo per affrontare qualunque ansia possiamo provare riguardo a ciò che sta accadendo.

Vi ringraziamo tutti per essere stati con noi. Grazie Santità, grazie Greta. Infine, vorrei ringraziare il Mind & Life Institute per aver ospitato questo evento. “

L’ultima parola è stata di Sua Santità: “Questa occasione mi ha dato l’opportunità di rivedere i volti di molti vecchi amici. Questa questione è responsabilità di tutti e mi impegno a continuare a lavorare per una soluzione. Vorrei ringraziare Greta per aver preso la questione così seriamente che incoraggia il resto di noi e ci dà speranza.

“Quando ho incontrato il presidente Obama ed abbiamo intavolato dei discorsi, gli dissi: ‘Sei più giovane di me, spero che continuerai a portare avanti queste idee dopo che me ne sarò andato’, e lui accettò. Allo stesso modo, faccio appello a te, mia sorella minore svedese, affinché continui ad assumerti la responsabilità per l’umanità e il mondo. Grazie.”

Traduzione da https://www.sangye.it/dalailamanews/?p=14534 del Dott. Luciano Villa del Centro Studi Tibetani Sangye Cioeling di Sondrio, il cui nome è stato conferito da Sua Santità il Dalai Lama. Guarda il video originale in inglese https://www.dalailama.com/videos/his-holiness-the-dalai-lama-in-conversation-with-greta-thunberg-and-leading-scientists, https://www.facebook.com/DalaiLama/videos/262379708552887 guarda il video tradotto in italiano http://it.dalailama.com/videos/sua-santit%C3%A0-il-dalai-lama-in-conversazione-con-greta-thunberg-e-autorevoli-scienziati, https://www.facebook.com/DalaiLamaItaliano/videos/402405694378348


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