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Himalaya, fra 20 anni oltre un miliardo le vittime dei cambiamenti climatici
Luglio 4th, 2010 by admin

Nel distretto di Solukhumbu, alle pendici dell’Himalaya, centinaia di abitanti dei villaggi situati intorno al lago glaciale Imja (nella foto) hanno abbandonato le loro case per l'esondamento del bacino.
Nel distretto di Solukhumbu, alle pendici dell’Himalaya, centinaia di abitanti dei villaggi situati intorno al lago glaciale Imja (nella foto) hanno abbandonato le loro case per l’esondamento del bacino.

di Kalpit Parajuli AsiaNews. Lo rivela lo studio di una società di ricerca indiana, che ha previsto il drastico calo dei bacini idrici dell’area Himalayana. Per i ricercatori la produzione di frumento e riso di Cina e India diminuirà fino al 50%. In Nepal, migliaia di persone hanno già abbandonato le loro terre per mancanza di cibo e rischio di inondazioni provocate dallo scioglimento dei ghiacci. Nei prossimi 20 anni oltre 1,3 miliardi di persone saranno colpite dalla siccità. I bacini idrici himalayani e i fiumi che attraversano  Bangladesh, Cina, India e Nepal subiranno una riduzione della portata pari a oltre 275 miliardi di metri cubi d’acqua, per lo scioglimento dei ghiacciai e l’inquinamento. Lo rivela uno studio del Strategic Foresight Group, società di ricerca indiana. Il documento, pubblicato lo scorso 28 giugno, mostra scenari inquietanti. Secondo i ricercatori  nei prossimi 20 anni la produzione di frumento e riso di Cina e India diminuirà fino al 50%, per le più frequenti siccità, mentre la domanda di cibo della popolazione aumenterà del 20%.  “La disponibilità di acqua dolce – afferma il rapporto – cadrà in tutti e quattro i Paesi a causa dei cambiamenti climatici, diminuzione delle precipitazioni e altri fattori di disturbo naturale, come l’inquinamento”. Entro il 2050 oltre 200 milioni di persone dovranno spostarsi dalla regione himalayana per mancanza di acqua e cibo. Secondo i media nepalesi il processo di spopolamento dell’area himalayana è già iniziato. Il quotidiano Gorkha Patra, ha calcolato che oltre 10mila persone hanno abbandonato le loro terre per la diminuzione del raccolto dovuta allo scioglimento precoce delle nevi e all’irregolarità delle piogge monsoniche. Nel distretto di Solukhumbu, alle pendici dell’Himalaya, centinaia di abitanti dei villaggi situati intorno al lago glaciale Imja (nella foto) hanno abbandonato le loro case per l’esondamento del bacino. Bidur Upadhya,  studioso dei cambiamenti climatici, afferma ad AsiaNews: “La frequenza delle siccità è aumentata di 3 volte rispetto ai decenni passati e l’agricoltura è in seria crisi. I raccolti dipendono da quanta pioggia cadrà nella stagione dei monsoni . Paesi come Nepal, Bangladesh e India, non riescono più a nutrire la loro popolazione a causa della rapida crescita demografica e dalla sempre più decrescente produttività delle aree agricole”.Gli agricoltori – afferma Bhusan Tuladhar, referente per il Comitato sui cambiamenti climatici del governo nepalese – sono costretti a cambiare il tipo di semina in base ai mutamenti dei monsoni. Al momento noi non possiamo fare nulla se non adeguare le nostre abitudini in base ai cambiamenti del clima”.

Dal 27 al 28 settembre il Nepal ospiterà l’incontro dell’Alleanza dei Paesi montani (Alliance of Mountain Countries). L’evento nato dall’iniziativa dei governi di Nepal e Bhutan avrà lo scopo di studiare le misure necessarie ad affrontare il disgelo dei ghiacci dell’Himalaya.


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