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Dalai Lama: L’intelligenza deve essere guidata dal buon cuore.
Novembre 15th, 2011 by admin

Sua Santità il Dalai Lama: “Se hai troppa paura, troppo attaccamento, la tua mente diventa di parte. Con questo tipo di mente, non puoi vedere la realtà. Hai bisogno di una mente calma per vedere le cose chiaramente."

Sua Santità il Dalai Lama: “Se hai troppa paura, troppo attaccamento, la tua mente diventa di parte. Con questo tipo di mente, non puoi vedere la realtà. Hai bisogno di una mente calma per vedere le cose chiaramente."

In una piovosa domenica mattina, Sua Santità il Dalai Lama ha visitato la scuola superiora buddista Gakuen Seiwa a Sendai in Giappone, dove lo hanno accolto centinaia di studenti che reggevano striscioni di benvenuto. “Il futuro è nelle vostre mani,” così Sua Santità si rivolge agli studenti ed aggiunge: “Guardando la violenza del 20° secolo, in buona parte causata dall’impiego distorto dell’intelligenza, adesso, all’inizio del 21° secolo, abbiamo a che fare con qualche errore e negligenza del secolo passato. Poiché la violenza non ha risolto nulla, ha perciò più senso la non-violenza. In un mondo senza confini nazionali: pensate a tutto il pianeta. E non solo al Giappone, ed abbiate una visione che vi dia la capacità di costruire il vostro pianeta blu, per renderlo più felice, più sano e più pacifico. Per questo avete bisogno d’intelligenza, ma l’intelligenza da sola non è sufficiente. L’intelligenza deve essere guidata dal buon cuore. Quando uno studente gli ha chiesto come ha fatto a rimanere così sano, Sua Santità ha sottolineato che, secondo la scienza medica, le fondamenta d’una buona salute è la pace della mente. Ognuno ha problemi: ma la nostra forza o debolezza dipende da come guardiamo a questi problemi. Ad una domanda sulla religione, ha risposto: “Dal momento che il vostro paese ha vissuto una guerra nucleare, il movimento anti-nucleare qui è molto forte. Dovreste essere i leader del disarmo esteriore. E per questo che si dovrebbe prestare maggiore attenzione al disarmo interiore.” Quando uno studente gli ha letto una lunga domanda in cui chiedeva dell’esistenza del sé, Sua Santità ha offerto una breve spiegazione della vacuità: l’inconsistenza del sé. Sotto la pioggia alla stazione ferroviaria di Sendai, Sua Santità ha preso un treno per Koriyama, nella prefettura di Fukushima, per tenere una conferenza alla Nihon University, su come affrontare le sfide della vita. Sua Santità ha parlato con grande passione ad un vasto pubblico sulla necessità di guardare la realtà, di analizzarla, e sulla necessità di sviluppare principi morali. “La pace interiore della mente si basa interamente sulla fiducia in se stessi”, ha spiegato. “Allora non hai nulla da nascondere. Puoi agire in modo trasparente. Ciò porta fiducia. Il che porta amicizia. Degli scienziati moderni hanno scoperto che, attraverso l’addestramento della mente arriviamo in realtà ad imprimere al cervello dei veri e propri cambiamenti.” Come Sua Santità ha aperto la porta alle domande, subito s’è formata una lunga fila di persone. Sono ovviamente scaturite domande sui recenti disastri che hanno devastato la regione. Una di queste diceva: “Sarebbe meglio rimanere per aiutare la propria comunità o cercare di proteggere la propria famiglia, allontanandosi? È possibile alimentare la speranza?”

Se hai troppa paura, troppa paura, troppo attaccamento,” Sua Santità così risponde: “la tua mente diventa di parte. Con questo tipo di mente, non puoi vedere la realtà. Hai bisogno di una mente calma per vedere le cose chiaramente.” Quando un insegnante chiede come deve lavorare nel trattare questo trauma coi suoi studenti, Sua Santità risponde: “Abbiamo questa meravigliosa intelligenza. Anche noi siamo parti della società. Ci sono sempre persone che si prendono veramente cura di voi. Dovreste spiegare le difficoltà ai vostri studenti. Poi penserebbero: `Questa persona, anche se è il nostro maestro, è in difficoltà.’ Naturalmente non abbiamo la capacità di rimuovere ogni tipo di sofferenza, ma possiamo condividere qualcosa”. L’ultima domanda a Sua Santità: “Lei ha detto che verrà la luce: ne è proprio convinto?”

“Quando guardiamo gli eventi del 20° secolo,” ha risposto Sua Santità “ci sono tanti motivi per essere ottimisti. Anche ieri, quando ho visto un luogo in cui un’intera città era scomparsa, mi sono reso conto che non è la fine del mondo. Alcuni dicono: `Il prossimo anno, il 2012, sarà la fine del mondo, accadrà o una sorta di catastrofe. ‘ Non ci credo! I disastri naturali potrebbero aumentare a causa del riscaldamento globale, ma ciò non significa che il mondo finirà, almeno per alcuni secoli, per 1000 o 2000 anni, le cose andranno avanti. Ho ancora la speranza… Quindi non preoccupatevi! Siate ottimisti!”
Fonte, che gentilmente si ringrazia http://www.dalailama.com/news/post/764-the-future-is-in-your-hands


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