Dharamsala 25.09.08 – I giorno d’insegnamenti di Sua Santità il Dalai Lama:mattino

Dobbiamo premettere che questi sono solo appunti, presi a mano e scaricati sul computer subito dopo gli insegnamenti, in cui non riusciamo certo a darvi una trascrizione esatta di ciò che ha detto Sua Santià nei suoi insegnamenti, in cui parla in tibetano ed in inglese. Pertanto vi preghiamo di scusarci se vi sono errori o incomprensioni.

Appunti, traduzione dall’inglese ed editing del Dott. Luciano Villa, dell’Ing. Alessandro Tenzin Villa e di Graziella Romania nell’ambito del Progetto “Free Dalai Lama’s Teachings” per il beneficio di tutti gli esseri senzienti.


Sua Santità il Dalai Lama alla fine degli insegnamenti

Sua Santità il Dalai Lama: Come possiamo concretamente incrementare il buon cuore?

Sua Santità il Dalai Lama

Iniziamo con una recitazione in lingua Pali, che è l’aspetto più antico del buddhismo. Invito  i  rappresentanti Tailandesi a recitare il Sutra del Cuore in lingua Pali. Oggi e domani terrò una semplice conferenza, offrendo spiegazioni a livello generale sul Bddhadharma. Come sapete, quando tengo una conferenza mi esprimo in modo non ufficiale. In queso caso mi pongo come un semplice essere umano, non vi considero come miei discepoli né mi presento come il maestro.

Quando tengo una conferenza pubblica mi considero, e considero tutti, come semplice umani.

ABBIAMO TUTTI LA SENSAZIONE DI UN IO, PROVANDO ESPERIENZE DI GIOIA E DI DOLORE.

Naturalmente desideriamo la felicità e non la sofferenza. Da questo punto di vista siamo tutti uguali. Sulla base di quello che provo riesco a capire le vostre esperienze. Abbiamo questo potere della mente, il potere del pensare. Il vero confine fra noi e gli altri esseri è che noi abbiamo questa capacità di analizzare, invesitgare, pensare, pianificare. – …

Vale la pena di pensare a come ottenre una vita più felice e calma. Naturalmente ci saranno delle difficoltà, e per fronteggiare queste difficoltà è utile avere una mente calma. Dipende dall’intelligenza umana la capacità di minimizzare queste sofferenze.

Qual è il modo per ridurre le sofferenze future?

Nei prossimi giorni parleremo sopprattutto di come utilizzare il nostro intelletto umano per ridurre le sofferenze future.

Questa volta le sessioni sono più brevi a causa della mia situazione fisica, mi sono completamente ripreso ma i medici mi raccomandano che è meglio che io riposi. Comunque sia, ho deciso che è meglio portare a termine questi due cicli d’insegnamenti richiesti degli amici di Singapore e di Taiwan.

Il buddhismo è giunto prima in Cina e dopo in Tibet. Per cui considero i praticanti cinesi come discepoli storicamente più anziani di noi Tibetani. Per questi motivi, cerco d’offrire un servizio a questi fratelli più anziani. E, non è detto che i più giovani non possano cavarsela altrettanto bene dei loro predecessori.

Risate ed applausi

LA LINEA DI DEMARCAZIONE FRA GLI ESSERI SENZIENTI E NON SENZIENTI CONSISTE NEL POTERE DELLA MENTE.

Ad esempio, il mondo vegetale sa come riprodursi e sopravvivere attraverso funzioni chimiche ma, i suoi componenti, le piante, sono prive della mente. Mentre gli esseri viventi hanno il potere cognitivo della mente. Anche del punto di vista fisico gli esseri umani sono un po’ come le piante, un corpo non è altro che un aggregato di particelle regolato da principi biologici. Né più né meno che le cellule che compongono un qualsiasi vegetale.

Se una mente ha un’attitudine positiva anche il sistema immunitario ne beneficia, è molto attivo e funziona in maniera regolare.
Quando siamo in preda a molto stress e siamo demoralizzati, allora in qualche modo anche gli elementi fisici ne risentono. La scienza medica al giorno d’oggi sta iniziando a mostrare interesse a questa interdipendenza a livello fisico e a livello mentale. Esiste una capacità cognitiva che descrimina ogni fenomeno, a causa di certi fenomeni. Da un punto di vista della sopravvivenza c’è un fenomeno di rifiuto verso quei fenomeni che distruggono la nostra vita. Da un punto di vista emozionale sentiamo questo. Quindi vi è un semplice conoscere e una seconda categoria che ha a che vedere con le emozioni. Queste situazioni molto forti le chiamiamo emozioni. Vi sono due livelli per quanto riguarda le sofferenze: un livello fisico ed uno mentale. Delle volte uno è molto sano fisicamente però mentalmente è molto stressato ed ha molte preoccupazioni. Ed anche viceversa. Il livello mentale è più importante. Il livello atletico degli atleti è molto alto, sono molto in forma. Volontariamente accettano le sofferenze a livello fisico perchè mentalmente hanno il desiderio di ottenere determinati obiettivi. Anche due pazienti possono avere la stessa malattia, gli stessi dolori. Ma il paziente, la persona mentalment calma e, piena di entusiasmo, guarirà più velocemente di quela che è invece preoccupata. Questo mostra che le esperienze a livello mentale sono più importanti di quelle a livello fisico.

MOLTE DELLE PREOCCUPAZIONI SONO DATE DALLA NOSTRA INTELLIGENZA.

Perchè voglio diventare una persona di successo, una persona particolare…e qualcuno vive tutta la sua vita così, guidato da questa attitudine mentale. A causa di queste grandi speranze ed obiettivi che vogliamo realizzare, delle volte sviluppiamo una mancanza di fiducia persino verso la nostra famiglia. Noi siamo animali sociali ed abbiamo la caratteristica di dipendere dagli altri.

Se questo manca ci sono molti problemi. Per esempio voi di Singapore, rappresentate una realtà molto incentrata sul fare i soldi e per questo scopo sì possono trascurare o anche danneggiare gli altri. Ho un amico in America, una persona di successo, dalla grande educazione, rispettatre nella comunità dove vivono, guadagnano molti soldi, ma, a livello individuale, a livello profondo, hanno molte ansietà e preoccupazioni.

I fenomeni esterni danno solo picere, ma a livello fisico, non a livello mentale. L’ansia non può essere eliminata con delle droghe o medicine. Solo attraverso un modo diverso di pensare, un’addestramento della mente, sì può ottenere la tranquillità mentale. Quando ho l’oppotuneità di parlare con la gente dico che se la felicità della nostra vita dipende solo dai mezzi materiali, questo è un errore. Naturalmente, bisogna cercare di stare bene fisicamente, ma dobbiamo tenere conto dei valori umanni: la capacità di affrontare i problemi. Con ampie vedute uno può affrontare quel problema e non vi è la possibilità di farsi sconfiggere dal problema.

SOLO NOI ESSERI UMANI ABBIAMO LE DOTI DELL’INTELLIGENZA

Se il problema viene affrontato con un’angolatura ristretta, allora sembra insuperabile. L’ansietà dipende dal modo di guardare i problemi e alle difficoltà. Lo stesso problema può apparire in modo diverso a seconda del punto di vista da cui lo guardiamo. Se ci rapportiamo in maniera realistica riusciamo a realizzare i nostri obiettivi. Ma per avere un modo di relazionarsi realistico, dobbiamo conoscere in modo completo un problema. Perciò, dobbiamo affrontarlo da molti punti vista per acquisire una conoscenza realitstica di quella che è la situazione. e quindi riusciremo ad adottare dei metodi realistici in accordo a quello che è quel fenomeno. E solo noi esseri umani abbiamo questa intelligenza gli altri animali non hanno. Quindi dovremmo indagare su come i fenomeni esistono e non solo come appaiono. C’è un gap fra questi due aspetti. Per vedere la raeltà da diversi punti di vita dobbiamo avere una mente calma perchè la rabbia e l’attaccamento sì basano sulla apparenza. Queste emozioni sono degli ostacoli alla nostra analisi, al nostro modo di pensare…quindi vedete: una mente calma è molto importante, il fattore decisivo per una mente calma è neutrale. Qualcuno pensa che le droghe servono per calmare la mente ma in realtà la mente diventa sempre più assopita e letargica.

IL SEME DELLA COMPASIONE L’HO PRESO DA MIA MADRE

Quando l’anno scorso ho ricevuto la medaglia d’oro del Congresso degli Stati Uniti ho detto che io non sono una persona speciale. Ho qualche esperienza di compassione e cerco di praticarla. Il seme della compasione l’ho preso da mia madre, che era una contadina, era analfabeta, era una persona che lavorava sodo ed era molto compassionevole. Dal momento in cui ho iniziato a pensare, ho capito che mia madre mi ha dato il massimo dell’amore e della compassione. Poi sono arrivato a Lhasa e le persone che spazzavano per terra erano analfabete ma erano tutte di buon cuore. Quindi sono cresciuto in questo ambiente di buon cuore. Poi ho anche iniziato a studiare e quindi queste esperienze di compassione sì sono rafforzate. Il vero nutrimento viene del latte della mamma. Ed anche in accordo a quello che dice la scienza medica il fatto di essere in contatto fisico con il neonato è indispensabile per un corretto sviluppo del sistema nervoso dei bambini. Le persone cresciute in un amibente di affetto e di amore naturalmente mostrano compassione e di preoccuparsi per gli altri. Mentre le persone che hanno avuto una mancanza di affetto ne soffrono anche fisicamente. Anche il loro studio ne soffre e per il resto della loro vita rimangono fredde, persone che hanno difficoltà a mostrare i loro sentimenti.

Ora beviamo il thè.

Questo è un modo per prenderci cura del nostro corpo.

Ci sono delle storie di esseri nati dal loto, per esempio nei reami superiori…perciò delle volte scherzo dicendo che quegli esseri nati dal loto forse hanno meno compassione verso gli altri esseri perchè non hanno sperimentato la compassione della madre. Per ottenere una vita felice il buon cuore è una fattore chiave, una cosa fondamentale.

COME PROMUOVERE, INCREMENTARE IL BUON CUORE?

Ci sono tre diversi modi il primo lo chiamo laico, non religioso. Con gli esperimenti fatti da alcuni scienziati uno sì può convincere dell’utilità del buon cuore. In una conferenza un medico ha mostrato il risultato di quello che ha scoperto e ha mostrato che le persone che spesso usano le parole io e mio hanno più rischio di attacchi al cuore. Le persone che pensano sempre a se stesse coltivano una mente dalle visioni ristrette, hanno una visione parziale, e quindi anche i problemi più piccoli diventano insopportabili. Il risultato può essere anche un attacco di cuore. Le persone che guardano agli altri automaticamente generano una mente più ampia ed allora i problemi diventano meno pesanti. Anch’io ho molti problemi, come rifugiato molta gente ripone molta fiducia su di me, per affrontarli il buddhismo è risultato molto positivo. Questi insegnamenti sono di grande utilità. Quindi sulla base delle scoperte scientifiche e della nostra esperienza quotidiana possiamo sviluppare interesse e convinzione per condurre una vita felice con la capacità di affrontare i prboemi..e questo dipende anche dal buon cuore.

LE EMOZIONI NEGATIVE

In questo modo quando uno sì convince che le emozioni positive hanno grande utilità quella persona sì rifiuterà di seguire le emozioni negative. E’ impossibile che queste spariscano all’istante, ma se realizzassimo che sono distruttive e dannose per la nostra stessa felicità cercheremmo di evitarle e non daremmo loro il benvenuto. Quindi le emozioni positive non devono essere lasciate al livello in cui sì trovano naturalmente ma dobbiamo cercare di incrementarle, allora saremo più felici, i notri figli saranno più felici ed anche i vostri vicini di casa saranno più felici. Se sviluppate buon cuore i vostri vicini svilupperanno fiducia, e se avrete bisogno di qualcosa potrete chiederlo. Invece delle persone molto potenti e ricche ma piene di odio e gelosie ovunque guardano sì sentono a disagio. Noi siamo animali sociali. Quell’attitudine di sospetto è contro i valori della nostra specie perchè dipendiamo uno dall’alltro. Perciò vi è un metodo di incrementare i valori umani attraverso metodi laici in una società laica. Questo metodo può essere applicato anche agli animali. Non bisognerebbe considerarli come qualcosa di dovuto che noi possediamo. Se noi esseri umani diventassimo compassionevoli uccideremmo meno ed anche molti dei problemi che affrontiamo al giorno d’oggi potrebbero essere ridotti semplicemente in questo modo. Ed anche lo sfruttamento degli innumerevoli esseri sarebbe ridotto.

Il secondo e il terzo metodo sì può attuare con una fede religiosa, perchè tutti i messagi spirituali portano i messaggi di amore, di compassione, di perdonare…tutte queste religioni portano il mesaggio di realizzare ed incrementare nil buon cuore. Possiamo distinguere le religioni teiste e non teiste. Per quelle teiste vi è un Dio vi è Allah in accordo all’islam, la trinità nella tradizione Cristiana, nell’induismo si crede nella divinità creatrice di Brahma e allo stesso tempo nella reincarnazione e nel karma. Per questi esseri il benessere di tutte le creature dipende da questo Dio che le ha create, perciò per avere una vita felice dovremmo seguire il messaggio di Dio, che è un messaggio di amore. Una volta un amico dell’islam mi ha detto che un vero islam dovrebbe estendere verso tutti gli esseri un senso di amore perchè tutti sono creati da Allah.

Una volta ho chiesto ad un amico cristiano cosa c’è di male se voi accettaste l’idea della reincarnazione? Mi ha rispoto noi crediamo in questa sola vita come creazione e dono di Dio. E mi sono detto “uau questo ha un impatto molto forte”. Per questo una persona ha una forte sensazione di intimità con Dio e dovrebbe essere più versata a seguire il suo messaggio di amore. Poi vi sono altre tradizioni filosofiche non teistiche. Sono passati 2600 anni da quando Buddha ha esposto la sua filosofia. Questi filosofi non hanno parlato di un Dio creatore ma piuttosto della legge di causa ed effetto. Il jainismo accetta l’idea di un sé indipendente, un atman. Buddha invece ha chiaramente spiegato che il sé non dipende dagli aggregati, è interdipendente, perciò nel Buddhismo sì parla di unatman, non sé. Solo il buddhismo ha questo concetto. Il sé a livello ultimo è solo una designazione sulla combinazione degli aggregati psicofisici. Tutto è regolato da una legge di causa ed effetto perciò non è ritrovabile un inizio. Anche il big bang non può rappresentare l’inizio perchè ci sarebbe dovuta essere qualche causa precedente. Questo è per quanto riguarda una visione non teistica.

Gli esseri sin dall’inizio hanno cercato di rispondere a 3 domande: cosa è l’io? Ha un inizio? Ha una fine?

A parte il buddhismo tutte le altre religioni del mondo danno come risposta che c’è un sé, c’è un anima. Come un proprietario che è il sé, l’io. Naturalmetne noi abbiamo una sensazione naturale a livello istintivo quando io ero giovane, quando io ero malato. Abbiamo la sensazione che sia lo stesso io di quando sono nato. Quelle tradizioni che credono nelle vite precedenti dicono che ci deve essere un io che va dalle vite passate alle vite future. Alcune religioni presuppongono che l’anima rimanga lì insieme al corpo nella bara..

…poi c’è ne sono alcune di lusso in cui l’anima riposa meglio…risate:-)

.. e quest’anima rimane lì fino al giudizio universale. Poi quelli che hanno praticato bene vanno in paradiso e gli altri all’inferno. Perciò c’è questa idea del sé, dell’io.

Mentre nel buddhismo questa idea dell’io indipendente è rifiutato. Per esempio se noi diciamo io sono un uomo o una donna dipende da una caratteristica fisica, l’organo sessuale. Perciò non dipende dall’io. Vi sono 4 scuole filosofiche, la maggioranza delle tradizioni buddhiste: vaibashika, sautantrika, cittamatra ed anche una parte dei madhyamika accettano che il livello sottile della mente sia il sè. Poi una parte della madhyamika, che è la più profonda, afferma che il sé è solo e semplicemente una designazione, un attribuzione sulla base dei 5 skhanda, i 5 aggregati psicofisici: la forma, la sensazione, la discriminazione, i fattori di composizione e la coscienza. Investigando possiamo arrivare a comprendere che il sé è un semplice nome, etichetta attribuita sulla base di corpo e mente. Allora vedete diverse risposte alla domanda cosa è il sé.

IL SÉ, L’ANIMA HA UN INIZIO?

Fino a quando non c’è stata la creazione non c’era il sé poi quando Dio ha creato l’anima allora ha cominciato ad esistere. Questa è una buona risposta, semplice da capire. Per quanto riguarda quelle non teistiche: le tradizioni buddhiste e jainiste dicono che non c’è un inizio del sé. Dal punto di vista Buddhista il sé è designato sull’unione di corpo e mente. Vi sono 2 livelli della mente e del corpo: grossolano e sottile. Il livello grossolano del corpo ha un inizio, per esempio questo corpo ha un inizio ed una fine. Sia il corpo che la mente sono fenomeni che sono sorti dipendentemente. Il corpo di oggi è la continuazione del corpo di ieri. A livello sottile gli atomi e le particelle svaniscono e se ne creano di nuove. Il corpo delle persone che vivono nel ventesimo secolo è la continuazione a ritroso dei corpi dei genitori. Se uno continua a ritroso fino a prima che inziasse la vita, ad esempio al big bang, che alcuni scienziati credono che sia avvenuto fra i 15 e i 30 miliardi di anni fa, possiamo dire che i livelli molto sottili di particelle che ora compongono il nostro corpo erano rintracciabili. Quindi quando cerchiamo a livello più sottile dove ha origine questo corpo non troviamo un inizio.

ORA, PER QUANTO RIGUARDA LA MENTE.

Alcuni scienziati moderni, ed anche alcuni psicologi, non hanno molta chiarezza e dicevano semplicemente che la mente fosse una creazione del cervello. Ci sono dei fenomeni che influenzano le cellule più sottili del cervello, i neuroni. Alcune persone molto addestrate nel samadhi mostrano di avere delle capacità di controllare il cervello. E attraverso la pratica meditativa mostrano di avere dei poteri sul cervello. Quindi la parte più grossolana della mente dipende completamente dal nostro cervello. Però per quanto riguarda il livello sottile della mente è al di là dei 5 sensi. E’ chiamato come 6° livello dopo i 5 sensi. Ci sono per esempio diversi livelli della mente: veglia, sonno profondo, sogno…vi sono alcune persone che clinicamente sono dichiarate morte però il corpo rimane fresco. Quando è morto il mio tutore anziano Ling Rinpoce il suo corpo rimase fresco per 15 giorni. Abbiamo ottenuto un equipaggiamento particolare per fare degli esperimenti sui corpi nel periodo del trapasso. Quando avevamo la macchina non potevano chiedere a nessuno per favore muori così possiamo farti degli esperimenti. Allora pochi giorni fa abbiamo chiesto di andare velocemente a sperimentare cosa succede in un grande meditatore in India che sta morendo. Noi crediamo che il livello più sottile della nostra mente può sostare per un periodo nel corpo così che il corpo non mostra sensi di deterioramento. Quindi c’è bisogno di investigare, quindi anche i meditatori devono essere pronti ad essere analizzati per poter stabilire cosa avviene nei loro corpi. I cambiamenti che avvegono in questo livello sottile della mente dimostrano che c’è bisogno di una causa. Ci deve essere una continutià della mente che sì trasforma di continuo e che sia della stessa natura della mente. Per questo la risposta Buddhista è che non c’è inizio…

…cosa ne pensate? E’ logico o non è logico?

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