Sua Santità il XIV Dalai Lama: Che cos’è la mente?

Sua Santità il Dalai Lama: “L’ignoranza e altre afflizioni sono fattori mentali erronei che mancano di un fondamento intrinsecamente esistente, non sono insiti nella natura della mente e possono essere eliminati per sempre.”

Sua Santità il XIV Dalai Lama: Che cos’è la mente?

La scienza moderna si concentra principalmente sull’acquisizione di conoscenze relative al mondo della materia. Gli scienziati hanno sviluppato strumenti così sofisticati da poter manipolare persino le particelle subatomiche e misurare anche i minimi cambiamenti negli stati chimici ed elettrici dei neuroni. Oggi sappiamo dell’esistenza di stelle lontane anni luce dalla Terra e di piccoli organismi che i nostri occhi non possono vedere.

La scienza ha fatto enormi passi avanti nella comprensione del mondo materiale e delle sue componenti subatomiche, tuttavia non ha prestato altrettanta attenzione al mondo interiore della mente, della coscienza e dell’esperienza. Non ha ancora formulato una definizione universalmente condivisa di che cos’è la mente, della sua natura, delle sue cause e del suo potenziale. La letteratura sull’anatomia e la fisiologia del cervello è vastissima, ma la mente raramente vi trova spazio.

Molti tendono a spiegare la mente in termini di fenomeni materiali: i neurologi la considerano il risultato delle interazioni tra neuroni, specialmente quelli del cervello; gli psicologi fanno riferimento al comportamento e al linguaggio; gli scienziati cognitivi studiano la percezione, il pensiero e i processi mentali come comportamenti esteriori misurabili e le attività cerebrali.

Il limite di questi approcci è che non offrono alcuna indicazione utile a comprendere accuratamente e profondamente l’esperienza umana. Gli scienziati possono parlarci degli eventi neurali nel cervello, della reazione ormonale che accompagna la compassione
o la rabbia e del comportamento delle persone quando sono arrabbiate, ma tutto ciò non descrive il modo in cui si provano queste emozioni, il loro lato esperienziale. Altri studiosi parlano della mente come di un sé o di uno spirito immateriale e permanente, ma anche in questo caso non esistono strumenti in grado di osservare la coscienza.
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S.S. Dalai Lama: La mente e le emozioni tra religione e scienza

Sua Santità il Dalai Lama: "Il nostro giudizio si basa sulla logica ... ci sono punti di contatto con la fisica quantistica"

Sua Santità il Dalai Lama: “Il nostro giudizio si basa sulla logica … ci sono punti di contatto con la fisica quantistica”

A colloquio con il Dalai Lama

Intervista di Piergiorgio Odifreddi. La mente e le emozioni tra religione e scienza

Da quasi vent’anni Sua Santità il Dalai Lama, Leader spirituale dei tibetani, incontra periodicamente gli scienziati poiché ritiene molto utile il confronto e lo scambio di informazioni fra la scienza occidentale e la filosofia buddhista. Come dice lui stesso nell’introduzione alla sua autobiografia, La libertà nell’esilio (Sperling & Kupfer, 1998), Sua Santità il Dalai Lama è considerato in modi diversi da gente diversa. Per i buddhisti tantrici, è la reincarnazione di Avalokiteshvara, il Bodhisattva della Compassione. Per i tibetani, è il loro quattordicesimo e divino re. Per i cinesi, è un monarca feudale dal quale essi hanno liberato il Tibet. Per il resto del mondo, è il Premio Nobel per la pace del 1989. Continue reading »

3 Sua Santità il Dalai Lama: Concentrare la mente

Sua Santità il Dalai Lama: convinzione e fede sono alla base di ognuna di queste pratiche

Sua Santità il Dalai Lama: convinzione e fede sono alla base di ognuna di queste pratiche

Sua Santità il Dalai Lama: Concentrare la mente

3 Insegnamenti di Sua Santità il Dalai Lama del Lamrim del Panchen Lobsang Choekyi Gyaltsen a Dharamsala, in India, marzo 1988.

Sua Santità il Dalai Lama

E molto importante, quando siete impegnati in questo genere di pratiche, concentrare la mente su di esse e non lasciare che venga distratta nemmeno da pensieri virtuosi. Per questo dovreste incanalare la mente nella specifica pratica che state portando avanti. Lasciarsi distrarre da pensieri che nulla hanno a che vedere con la pratica che state eseguendo può indurre la negativa abitudine di lasciar vagabondare la mente. Quindi fin dall’inizio della meditazione dovete sviluppare una forte determinazione a non permettere alla mente di deviare dalla giusta pratica. Inoltre è importante impegnarsi a fondo nella particolare meditazione che si sta eseguendo. Praticare in modo appropriato, perfino per un breve periodo di tempo, è meglio che farlo a lungo ma in modo distratto. La qualità è molto meglio della quantità. Dovreste anche riuscire a superare ogni tipo di distrazione mentale Continue reading »

5 Sua Santità il Dalai Lama: Preparare la mente

Sua Santità il Dalai Lama: Dopo aver neutralizzato con successo l’emotività della mente e ottenuto un ragionevole livello di calma, vi dovrete impegnare nella pratica della presa di rifugio e generare l’aspirazione altruistica a raggiungere la piena Illuminazione per il beneficio di tutti gli esseri senzienti.

Sua Santità il Dalai Lama: Dopo aver neutralizzato con successo l’emotività della mente e ottenuto un ragionevole livello di calma, vi dovrete impegnare nella pratica della presa di rifugio e generare l’aspirazione altruistica a raggiungere la piena Illuminazione per il beneficio di tutti gli esseri senzienti.

Sua Santità il Dalai Lama: Preparare la mente.

5 Insegnamenti di Sua Santità il Dalai Lama del Lamrim del Panchen Lobsang Choekyi Gyaltsen a Dharamsala, in India, marzo 1988.

Sua Santità il Dalai Lama

La motivazione individuale all’inizio della nostra pratica è estremamente importante perché da essa dipendono i risultati che otterremo. Per sviluppare l’attitudine corretta, sono fondamentali la presa del rifugio e la generazione di bodhicitta. Continue reading »

Sua Santità il Dalai Lama: I principi buddisti e la mente.

Sua Santità il Dalai Lama: Ogni volta che la mente s'imbatte in un fenomeno, diventa immediatamente un suo riflesso, ma la sua natura resta simile a quella di uno specchio.

Sua Santità il Dalai Lama: Ogni volta che la mente s'imbatte in un fenomeno, diventa immediatamente un suo riflesso, ma la sua natura resta simile a quella di uno specchio.

In udienza da Sua Santità il Dalai Lama al Tushita Meditation Centre FPMT, Dharamsala, in India, nel novembre 1990. Sua Santità discute una serie di argomenti, tra cui i principi buddisti, la mente, il rapporto tra maestro ed allievo. Trascritto e curato da Ven. Thubten Chodron.

Continua da qui https://www.sangye.it/wordpress2/?p=3796.

Domanda: Se tutti i fenomeni e le loro basi di imputazione sono semplicemente imputate dalla concettualità, come è possibile che una coscienza sensoriale conosca un oggetto direttamente senza concettualità? Quali sono le cause che devono sorgere nella coscienza sensoriale per precedere la concettualità?
Sua Santità il Dalai Lama: Anche se tutti i fenomeni e le loro basi di imputazione sono imputati dalla concettualità, non è necessario che i fenomeni e le concezioni designanti siano sempre al tempo stesso presenti. Vi dirò una piccola storia. Un monaco dell’Amdo, nel Tibet nord orientale, andò a visitare un anziano lama per chiarire alcuni dubbi. Egli disse: “Dubito di quanto si dice nelle Scritture, che tutti i fenomeni sono semplicemente designati dal pensiero o concezione.” Il lama rispose: “Sì, questo è un punto molto difficile.” Dopo che il monaco lasciò la stanza, disse, ” Non è necessario che il pensiero che designa quei fenomeni debba essere sempre legato a quei fenomeni. “

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28 Sua Santità il Dalai Lama: La mente di grande capacità

Sua Santità il Dalai Lama: Per coltivare una genuina bodhicitta, dovete usare i metodi appropriati e le conseguenti istruzioni. Ci sono due principali gruppi di istruzioni, il metodo di causa ed effetto in sette punti e il metodo di scambiare noi stessi con gli altri.

Sua Santità il Dalai Lama: Per coltivare una genuina bodhicitta, dovete usare i metodi appropriati e le conseguenti istruzioni. Ci sono due principali gruppi di istruzioni, il metodo di causa ed effetto in sette punti e il metodo di scambiare noi stessi con gli altri.

Sua Santità il Dalai Lama: La mente di grande capacità

28 Insegnamenti di Sua Santità il Dalai Lama del Lamrim del Panchen Lobsang Choekyi Gyaltsen a Dharamsala, in India, marzo 1988.

Sua Santità il Dalai Lama

Sotto un certo punto di vista, la liberazione individuale che non contempla anche quella degli altri è egoistica, dal momento che tutti gli esseri senzienti hanno il medesimo diritto naturale e l’identico desiderio di essere liberi dal dolore.

Quindi per i praticanti è importante impegnarsi nella pratica degli stadi del sentiero delle più elevate capacità iniziando con la generazione di bodhicitta, l’aspirazione altruistica a raggiungere l’Illuminazione per il beneficio di tutti gli esseri senzienti. Continue reading »

33 Sua Santità il Dalai Lama: La stabile calma della mente

Sua Santità il Dalai Lama: Una mente vigile contrasta il sorgere sia dell’indebolimento della concentrazione sia dell’eccitazione mentale.

Sua Santità il Dalai Lama: Una mente vigile contrasta il sorgere sia dell’indebolimento della concentrazione sia dell’eccitazione mentale.

Sua Santità il Dalai Lama: La stabile calma della mente

33 Insegnamenti di Sua Santità il Dalai Lama del Lamrim del Panchen Lobsang Choekyi Gyaltsen a Dharamsala, in India, marzo 1988.

Sua Santità il Dalai Lama

La concentrazione è essenziale per completare la pratica della saggezza. Prima di tutto il praticante dovrebbe accumulare le condizioni per una perfetta concentrazione. Continue reading »