28 Sua Santità il Dalai Lama: La mente di grande capacità

Sua Santità il Dalai Lama: Per coltivare una genuina bodhicitta, dovete usare i metodi appropriati e le conseguenti istruzioni. Ci sono due principali gruppi di istruzioni, il metodo di causa ed effetto in sette punti e il metodo di scambiare noi stessi con gli altri.

Sua Santità il Dalai Lama: Per coltivare una genuina bodhicitta, dovete usare i metodi appropriati e le conseguenti istruzioni. Ci sono due principali gruppi di istruzioni, il metodo di causa ed effetto in sette punti e il metodo di scambiare noi stessi con gli altri.

Sua Santità il Dalai Lama: La mente di grande capacità

28 Insegnamenti di Sua Santità il Dalai Lama del Lamrim del Panchen Lobsang Choekyi Gyaltsen a Dharamsala, in India, marzo 1988.

Sua Santità il Dalai Lama

Sotto un certo punto di vista, la liberazione individuale che non contempla anche quella degli altri è egoistica, dal momento che tutti gli esseri senzienti hanno il medesimo diritto naturale e l’identico desiderio di essere liberi dal dolore.

Quindi per i praticanti è importante impegnarsi nella pratica degli stadi del sentiero delle più elevate capacità iniziando con la generazione di bodhicitta, l’aspirazione altruistica a raggiungere l’Illuminazione per il beneficio di tutti gli esseri senzienti.Bodhicitta e il fattore che determina l’appartenenza alla scuola Mahayana e rappresenta il suo unico ingresso. Nel momento in cui la bodhicitta degenera non si è più un bodhisattva. Però, quando invece la si pratica in modo corretto, tutte le azioni positive che si compiono – anche le più semplici – divengono una causa importante per il raggiungimento dell’onniscienza.

L’onniscienza è una saggezza in grado di far percepire in modo diretto e simultaneo tutti i fenomeni, sia quelli convenzionali sia quelli ultimi. È uno stato in cui tutte le potenzialità della saggezza sono pienamente sviluppate e si sperimenta anche un’incondizionata libertà da qualsiasi limite e ostruzione della conoscenza. Questo stato può essere raggiunto solo purificandosi da ogni limite della propria mente e praticando l’unione di metodo e saggezza.

Senza il metodo, la bodhicitta – anche se si possiede la saggezza che comprende la vacuità – non sarà in grado di raggiungere lo stato di onniscienza. Si dice che la diretta comprensione della vacuità ottenuta dai bodhisattva del primo livello – che corrisponde al terzo dei cinque sentieri, il sentiero del vedere – è in grado di superare perfino le realizzazioni degli arhat.

Quando praticate la meditazione per generare bodhicitta, se visualizzate il vostro guru radice nell’aspetto di Avalokiteshvara, il bodhisattva della compassione, la vostra pratica ne trarrà grande beneficio. E farlo vi consentirà di ricevere potenti ispirazioni in grado di proteggervi dal pericolo che possiate diventare vittima di pensieri egoistici. Quindi come preliminari alla vostra meditazione su bodhicitta, visualizzate il vostro guru nella forma di Avalokiteshvara e fate la fervente richiesta di poter sradicare dalla vostra mente le attitudini egotiche.

Per coltivare una genuina bodhicitta, dovete usare i metodi appropriati e le conseguenti istruzioni. Ci sono due principali gruppi di istruzioni, il metodo di causa ed effetto in sette punti e il metodo di scambiare noi stessi con gli altri. Entrambi questi metodi sono efficaci nell’aiutare una persona a generare bodhicitta, ma il secondo è ancora più efficace e profondo e destinato a persone di elevate capacità. Quindi questi differenti metodi saranno usati a seconda delle capacità dei praticanti.

Comunque la tradizione vuole che siano combinati e praticati insieme.