Insegnamenti di Sua Santità il Dalai Lama a Bodhgaya, India 9 gennaio 2010, quinto ed ultimo giorno.
Iniziazione di Lunga Vita di Tara Bianca e preghiera di Lunga vita per Sua Santità il Dalai Lama.
Traduzione dal tibetano in italiano di Fabrizio Pallotti. Appunti, traduzione dall’inglese ed editing del Dott. Luciano Villa, dell’Ing. Alessandro Tenzin Villa e di Graziella Romania nell’ambito del Progetto “Free Dalai Lama’s Teachings” per il beneficio di tutti gli esseri senzienti.
Sua Santità il Dalai Lama
L’agitazione mentale è dovuta all’agitazione dei venti sottili. Nel 1957 incontrai il grande lama Dorje Cian, eravamo ancor in Tibet, era considerato la manifestazione di Tara Bianca. Ho fatto un ritiro di tara bianca, quando ho fatto questo ritiro la statua di Tara emanava una luce fortissima era un segno chiaro che vivrai molto a lungo. Ho ricevuto molte volte l’iniziazione di Tara Bianca da Tarto Rinpoche. Così tante volte che mi è venuta la testa piatta a forza di ricevere il vaso sul capo.
Il testo che stiamo studiando valorizza la pura esperienza, il che è trova conferma dai lavori di Nagarjuna. Attraverso la contemplazione ci si addentra in un rapporto di fiducia col Dharma. La mente saggia vaglia e mette alla prova gli insegnamenti di Nagarjuna, cosicché possiamo addentrarci veramente con uno spirito di fiducia negli insegnamenti del bodhisattva. È la stessa impressione che si prova studiando il testo del Buddha Sakyamuni interpretato da Nagarjuna. La mente d’uno studioso estremamente profondo come Nagarjuna si rivela particolarmente attenta. Nagarjuna è uno studioso cui non è sufficiente credere in una fede cieca. Nagarjuna è libero dai tre diversi tipi di errore o atteggiamenti imperfetti: essere come un vaso capovolto, essere come un vaso rotto, essere come un vaso sporco.
Se il tantra ed il Mahayana non fanno parte del pensiero di Buddha, vorrei quindi chiedere se Nagarjuna è un valido conoscitore del pensiero di Buddha Shakyamuni, altrimenti chi possiede una conoscenza della dottrina del Buddha Shakyamuni superiore a Nagarjuna? Nagarjuna non è uno stupido, non basa le sue argomentazioni sulla fede, ma sull’analisi critica. Questa saggio studioso dell’interiorità ha sicuramente espresso il senso del Mahayana.
Uno studioso indiano, che faceva delle ricerche su Kalachakra, mi disse che in una delle sue ricerche trovò in Nepal una sola pagina d’un volume sullo yoga tantra supremo. Era una delle pagine di un testo composto da Aryadeva, l’allievo principale di Nagarjuna. Si trattava del suo commentario chiamato: “La purificazione dalle oscurazioni mentali”. Quell’unica pagina gli fu sufficiente per comprendere che quello scritto era di Aryadeva, lo intuì dal modo con cui era scritto, simile alle 400 stanze di Aryadva. Per cui, senza dubbio, questo era un testo di Aryadeva. E lo si capiva dello stile in cui era scritto. Per cui Nagarjuna ed il suo discepolo principale Aryadeva, Chandrakirti, tutti hanno composto moltissimi commentari sul tantra. Ci sono alcuni studiosi che non fanno distinzione tra i testi tantrici composti da Nagarjuna, dicendo che non sono composti da quel Nagarjuna ma da un altro. Mentre i 6 testi della logica li attribuiscono al vero Nagarjuna. Questo non è una testi credibile. Questi studiosi non hanno nessuna conoscenza del tantra. Quando s’espongono delle spiegazioni estese delle Quattro nobili verità, queste si trovano solamente sulla base delle scritture Mahayana. Per cui, quando si valutano gli insegnamenti sulla base della logica, ci sono anche delle citazioni, e questo si fa sulla base di aver studiato i testi di Nagarjuna e Dharmakirti. Si può imparare come convalidare logicamente le asserzioni che si trovano nei testi. Vediamo se ci sono dei praticanti che hanno dei dubbi sull’autenticità del Tantrayana e Mahayana, allora perché non provano a studiarli ed a praticarli facendo osservazioni logiche? Senza uno studio approfondito è difficile.
Ora è il momento della richiesta per ricevere l’iniziazione.
Così come abbiamo fatto prima per eliminare le sofferenze degli esseri, devo assolutamente ottenere al più resto lo stato d Buddha, per cui genererò la mente di bodhicitta, la suprema mente altruistica. La gente può anche pensare che il continuum mentale sia l’io. Dal punto di vista grossolano, dal momento che è molto temporaneo è difficile pensare che sia l’io. Però, quello sottile, che va di vita in vita, dal momento che il continuum va dal passato al presente, al futuro, l’io è designato sulla base di questo continuum. Se pensate a questo continuum della mente, per esempio i poteri sensoriali, la coscienza della veglia, del sogno, del sonno profondo, in questi momenti le coscienze sensoriali non ci sono. C’è solo la presenza d una coscienza più sottile Ci sono tanti livelli di sottigliezza della mente. Il livello più sottile avviene quando le 80 concettualizzazioni si dissolvono dopo di che ci sono i tre livelli bianco, rosso e nero dopo di che si entra nella chiara luce, questo livello mentale è la coscienza più sottile. Per cui anche se le coscienze grossolane sono assorbite l’io non assorbito. Perciò questa mente di chiara luce primordiale non può essere essa stessa l’io, perché in quel momento non c’è il corpo grossolano, le coscienze grossolane sono tutti assorbite. Se riusciamo ad usare questa mente estremamente sottile, questa sarà di grande aiuto per la realizzazione della vacuità. Ci sono tecniche yoga che servono proprio per questo. Per cui non diciamo che l’io non c’è, ma diciamo che non esiste indipendentemente. La purezza dell’essere libero da ogni esistenza indipendente, inerente. Mentre invece quando parliamo di corpo, parola e mente, sono puramente nominali, designati a livello convenzionale. I 5 aggregati sono la base di designazione dell’io, ed essi stessi sono vuoti di natura propria.
Tra le prerogative basilari d’ogni iniziazione, per prima cosa c’è il processo di recuperare la forza vitale che è stata dispersa. Per esempio, la forza vitale che si è persa a causa di interferenze non umane, anche dipendenti da condizioni di grande paura, ansietà: tutte queste sono condizioni che danneggiano la lunghezza della vita ed anche il karma condiziona la lunghezza della vita, per cui questa vitalità dispersa la riprendiamo con l’aiuto della luce che si emana dalla divinità. Per cui pensiamo che tutta questa vitalità persa viene recuperata in forma di luce bianca. Il prossimo passaggio è proprio quello di ripristinare la forza della vitalità deteriorata.
Il prossimo è ricostituire il potere dei meriti e dell’energia facendo richieste, preghiere alla divinità.
Adesso la benedizione del corpo parola e mente.
Tutto questo avviene nella forma di differenti aspetti di Buddha e Bodhisattva.
Adesso il prossimo è la dissoluzione della stabilità vitale
Dopo di che l’iniziazione di lunga vita, che si basa sulle pillole di immortalità. La quarta è allungare il prolungamento della vita.
Abbiamo completato così l’iniziazione di Tara Bianca. Con questo abbiamo anche completato tutti gli insegnamenti di questa sessione, di questo particolare momento. Ora c’è la Puja di Lunga Vita per Sua Santità. Sarebbe bello se, arrivando a casa, potreste dire: “sì il mio livello mentale è migliorato” e che questo sia riconosciuto dagli altri. Non che ritornando vi trovino più scortesi di prima. Ma più gentili. Altrimenti sarebbe un brutto segno per essere venuti a Bodhgaya. Dunque comportatevi bene. Il giudice principale di voi stessi siete voi stessi. Per potere ottenere l’illuminazione dovete unificare e completare il metodo e la saggezza. In connessione a questo, Cenresig è la divinità della compassione e Manjusri è il mantra della saggezza. Adesso potete sviluppare il sentiero che unisce metodo e saggezza e non avere paura. Mi è stato detto che c’è gente impossessata da spiriti che danneggiano: non fatevi spaventare da questi spiriti, non pensate ai danni, ma fate dei mantra di Tara e così via e se avete bisogno di più, potente usate il mantra di Haryagrìva. La protezione migliore è quella della pratica della compassione. La maggior parte dei monasteri tibetani ha una connessione particolare benza Kiri Kilaya. Om ha hum benza hum pema siddhi hum. Dopo questo il re delle richieste a Je Rinpoche. La principale è quella in 4 versi.