4-Insegnamenti di S.S. il Dalai Lama “I racconti di Jataka” a Dharamsala 11.03.09

Sua Santità il Dalai Lama: Aryadeva nelle sue Quattrocento stanze diceva: “Tutte le emozioni affliggenti sono sostenute dall’ignoranza. Solo eliminando l’ignoranza riusciamo ad eliminare tutte le emozioni affliggenti”. Sorge allora la domanda: come eliminiamo l’ignoranza? Di nuovo, nello stesso testo delle Quattrocento stanze, Aryadeva afferma: “Se vediamo, se siamo consapevoli dell’origine dipendente, allora l’ignoranza non sorgerà”.

Sua Santità il Dalai Lama: Aryadeva nelle sue Quattrocento stanze diceva: “Tutte le emozioni affliggenti sono sostenute dall’ignoranza. Solo eliminando l’ignoranza riusciamo ad eliminare tutte le emozioni affliggenti”. Sorge allora la domanda: come eliminiamo l’ignoranza? Di nuovo, nello stesso testo delle Quattrocento stanze, Aryadeva afferma: “Se vediamo, se siamo consapevoli dell’origine dipendente, allora l’ignoranza non sorgerà”.

Insegnamenti di Sua Santità il Dalai Lama a Dharamsala l’11 marzo 2009 per le celebrazioni del Monlam, il nuovo anno tibetano, sul tema: “I racconti di Jataka”, la vita del Buddha.

Appunti, traduzione ed editing del Dott. Luciano Villa, Ing. Alessandro Tenzin Villa e di Graziella Romania nell’ambito del Progetto “Free Dalai Lama’s Teachings” per il beneficio di tutti gli esseri senzienti.Vi consigliamo di vedere il filmato originale nella versione in inglese al sito http://www.dalailama.com/page.128.htm.

QUARTA PARTE DEGLI INSEGNAMENTI

Sua Santità il Dalai Lama

LE EMOZIONI AFFLIGGENTI DERIVANO DALL’IGNORANZA

Se non affronteremo i problemi, se non ne cercheremo le cause, se ci limiteremo semplicemente a pregare, a far girare la ruota delle preghiere, potrà rivelarsi difficile risolvere i nostri problemi. Se avrete ben presente la legge di causa ed effetto, facendola vostra in ogni istante, allora vi porrete la domanda: qual’è la causa responsabile della mia malattia? Ed, ancora, vi chiederete: è solo un problema fisico o dipende da un modo errato di pensare? Non appena ne avrete scoperto le cause, v’impegnerete per eliminarle, col risultato d’eliminare la sofferenza dal momento che, all’origine, n’avrò annientato le cause negative.

È inoltre importante rammentarsi che qualsiasi problema che dobbiamo affrontare non dipende da un’unica causa, ma è necessariamente prodotto da un numero infinito di cause e condizioni. Ad esempio: cosa esattamente vi succede quando cadete in preda ad una forte rabbia nei confronti di qualcuno? Percepite quella persona come completamente sgradevole e negativa, facendovi dire tutto il peggio che potete pensare di quella persona, di quell’oggetto. Ma, attenzione: quell’oggetto che v’era apparso tanto disgustoso o dannoso, non è forse il risultato di una serie di cause e condizioni? Non è un qualcosa esistente in modo indipendente. Quando realizzerete tutto ciò, allora non sarete più in grado di biasimare l’oggetto, perché esso è apparso in quel modo in dipendenza di cause e condizioni, e queste non sono individuabili in un’unica causa, ma in un nutrito insieme di cause e condizioni. E, non potrete certo prendervela con tutti!

Per questo motivo la rabbia non trova alcun bersaglio. Così ragionando, la rabbia s’affievolisce o non trova nemmeno spazio per sorgere. Parliamo ancora del nemico. Quella persona è diventato vostro nemico a ragione di cause e condizioni, che erano inevitabili, non avevate alcuna libertà di scelta. Perciò non possiamo totalmente criticare la persona che c’appare come nemico. Alla stessa guisa, se pensate ad un qualcosa di positivo, d’attraente finirete per essere attratto da quell’oggetto. Ma si tratta d’un qualcosa cui siete rimasti attratti per cause e condizioni. Quell’oggetto, invero, non è al 100% attraente, perché dipende a sua volta da innumerevoli cause e condizioni. Quindi, di nuovo, anche in questo caso l’eccessivo attaccamento s’affievolisce.

CONSAPEVOLEZZA DELLA LEGGE DI CAUSA ED EFFETTO

Proprio per evitare di cadere in queste mistificazioni, rimanendo ben consapevoli della legge di causa effetto, apprezzerete il fatto di rendervi conto che infliggendo agli altri sofferenza non farete altro che provare altra sofferenza, mentre donando agli altri felicità proverete gioia a vostra volta. Proprio su questa base, sulla consapevolezza della legge di causa ed effetto, si giunge a comprendere la necessità di beneficiare gli altri o, se proprio non si può aiutarli, di non danneggiarli. Perciò questo comportamento di non violenza, di beneficiare o di non danneggiare gli altri deriva dalla nostra consapevolezza della comprensione della legge di causa effetto. Quando diciamo: tutto ciò che accade deriva da cause e condizioni, se ben riflettete, il risultato dipende dalla causa stessa. Il che implica sia che l’oggetto ha la prerogativa della natura dipendente sia che è privo di natura indipendente. Se giungete a conoscere che le cose sono originate in modo dipendente, allora, se esistessero in modo indipendente, allora la relazione di causa effetto non troverebbe spiegazione.

Il Buddha disse appunto: “Qualsiasi cosa che sorge in base a cause e condizioni è il risultato d’una produzione e qualsiasi cosa che ha queste caratteristiche è priva di natura indipendente”. Quando diventate consapevoli che le cose sono prodotte da cause e condizioni, capirete subito che le cose non esistono di per sé, intrinsecamente. Il che rappresenta la comprensione che le cose si contraddistinguono per la mancanza d’un sé e perciò sono vuote, prive d’esistenza intrinseca.

Aryadeva nelle sue Quattrocento stanze diceva: “Tutte le emozioni affliggenti sono sostenute dall’ignoranza. Solo eliminando l’ignoranza riusciamo ad eliminare tutte le emozioni affliggenti”. Sorge allora la domanda: come eliminiamo l’ignoranza? Di nuovo, nello stesso testo delle Quattrocento stanze, Aryadeva afferma: “Se vediamo, se siamo consapevoli dell’origine dipendente, allora l’ignoranza non sorgerà”.

Come? Quando vedete che le cose sono originate in modo dipendente, allora venite a conoscere che sono prive di natura indipendente, in questo modo non cadrete in preda all’ignoranza. In questo modo avete ben chiaro gli insegnamenti sull’origine dipendente. Le cause radici sono appunto l’ignoranza e le afflizioni, ma quest’ultime sono originate dall’ignoranza.