Insegnamenti di Sua Santità il Dalai Lama nel Monastero di Ganden a Mundgod India dal 30 novembre all’11 dicembre 2012 basati sui 18 Grandi Commentari del Lamrim o Sentiero Graduale per l’Illuminazione. Appunti ed editing del Dott. Luciano Villa e di Gianluigi Montanari, basati sulla traduzione dal Tibetano in Italiano di Fabrizio Pallotti e dal tibetano in inglese di Tenzin Tsepag, revisione dell’Ing. Alessandro Tenzin Villa e di Graziella Romania nell’ambito del Progetto “Free Dalai Lama’s Teachings” approvato da Sua Santità il Dalai Lama e finalizzato alla diffusione degli insegnamenti di Sua Santità il Dalai Lama per il beneficio di tutti gli esseri senzienti . Ci scusiamo per i possibili errori ed omissioni.
30.11.2012 Sua Santità il Dalai Lama: prima parte del pomeriggio
Insegnamento di Sua Santità il Dalai Lama
La lingua tibetana è stata coniata in funzione dei testi. Mentre i testi cinesi sono diversi, perché la lingua tibetana è completamente in accordo coi testi in sanscrito.
Il monastero di Samye aveva diverse sezioni: del vinaya, tantra, dove si meditava la concentrazione, ecc. Il monastero di Samye fu il primo in Tibet e costituì la fucina del buddhismo nel Paese delle Nevi.
Nello Dzochen si formano momenti molto sottili di meditazione, non concettuale. Anche la recitazione del mantra di Buddha Amitaba in giapponese lo può essere, a patto che la sua motivazione sia corretta.
Stando attenti a non meditare sull’oggetto sbagliato, meditate sugli aspetti sottili della mente, meditate sulle non concettualizzazioni, meditate sulla divinità sulla base, meditate avendo compreso la vacuità. Quindi la mente che realizza la vacuità, senza lasciarla, prende l’aspetto della divinità. I gran lama del passato hanno dimostrato come i due aspetti del tantra vanno a danneggiare ed a colpire direttamente le radici del samsara. Meditare semplicemente, fermando i pensieri non è di beneficio. È grazie alla gentilezza di Kamalashila che abbiamo le istruzioni su come meditare e sui testi, molto complicati, che ha composto sulla Madyamika. Meditate sulla originazione dipendente, sulla causa effetto, sugli stadi superiori. La Madiamika Prasangika esprime la teoria dell’originazione dipendente sulla base dell’analisi dell’oggetto che non si trova di per sè e che non esiste in modo indipendente. Per i monaci, non va bene prendere istruzioni sulla saggezza senza aver ottenuto certe realizzazioni. Circa 300 anni fa, al tempo del 7° Dalai Lama, sono venuti in Tibet dei monaci cristiani fino al monastero di Sera ed hanno illustrato e dissertato in tibetano le ragioni per cui esiste un dio creatore. Dal momento che in passato la gente era più attratta dal termine lamaismo, gli occidentali pensavano che si trattasse di un qualcosa costruito dai lama.
Quando parlavo dei tulku, c’è qualcuno che è un lama ma non tulku, oppure e’ un tulku che non ha le qualità di un lama. La cosa importante come dice Togmey Sangpo: dobbiamo guardare noi stessi per vedere se il nostro comportamento è in accordo o meno col Vinaya. È sbagliato apparire in pompa magna con addobbi, come facevano certi lama del passato. È importante fare considerazioni pratiche e di immediato beneficio. Anch’io quando sono venuto via dal Tibet avevo vestiti di broccato d’oro, poi una volta in India ho abbandonato tutto ciò. Ma ora in Ladak questa moda sta tornando. Ho chiesto ad uno di questi personaggi se si sentisse più importante quando porta questo cappello a forma di becco di uno strano uccello. Anche le trombe sono trombe cinesi, che non hanno nulla a che fare con la tradizione di Nalanda e con quella originale del Budda. Ho incontrato dei monaci provenienti dal Tibet che avevano memorizzato dei testi della tradizione di Nalanda: quella che dobbiamo valorizzare.
Questo maestro Atisha è veramente incredibile, perché aveva realizzato i Tre Aspetti Principali del Sentiero. Poi ricordiamo Dromtompa, altro grande maestro successivo. Confutare la asserzione degli altri, avvalorare le proprie asserzioni ed eliminare i dubbi, questi sono i tre punti principali del sentiero della logica. Il Nirvana è usato dai non buddhisti. Sulla base di aver generato motivazioni corrette si giunge al nirvana: la liberazione dalle oscurazioni distruttive.
Come si pacifica la mente? Con la realizzazione della vacuità. Se parliamo di beneficiare tutti gli esseri, dobbiamo essere in grado di comprendere tutte le loro aspirazioni ed aspettative individuali. Dobbiamo riuscire a praticare sulla base d’aver compreso la sintesi delle scritture, dopo aver studiato i vari testi di Madyamika, di Chandrakirti e di Buddhapalita. Chandrakirti e Je Rinpoche sembrano scrivere in connessione. Quando ne leggo uno mi sembra di leggere gli scritti dell’altro e viceversa. Anche gli scritti formulati come canti e poemi brevi sono nati in momenti di gran esperienza mentale, come il Sutra del Cuore. Nel Vinaya si dice tra l’altro che, se ti fanno un regalo, lo devi accettare, altrimenti l’altro si potrebbe offendere. Seguiamo l’insegnamento interno del Vinaya, esterno del Bodhisattva e segreto del tantra. Facciamolo con tre intendimenti: come ottenere dei corpi umani preziosi con tutte le qualità, questi insegnamenti veramente racchiudono il sutra ed il tantra, cosi come il Bodisattvacharyavatara di Shantideva. I tibetani hanno fatto tantissimi testi o commentari sul sentiero graduale, ma hanno lasciato intatto, cosi come era stato formulato a Nalanda, il sistema razionale di dibattito. Gli insegnamento devono essere in accordo alla propensioni degli ascoltatori. Proprio per questo, per il Buddha le altre religioni non sono sbagliate, ma sono utili per generare amore e compassione. Il Buddha ha insegnato ad avere rispetto per le altre fedi, proprio perché sono di beneficio per un numero grandissimo di esseri.
Leggiamo dal Lamrim Intermedio.
Come Atisha ottenne le sue qualità positive e come mantenere i propri voti.
Anche Atisha si basava sulla tradizione filosofica di Nagarjuna e possedeva le istruzioni di Shantideva.
La grandezza degli insegnamenti per generare rispetto verso queste istruzioni.
Per poter condurre la nostra vita abbiamo bisogno dell’intelligenza, nello stesso modo dobbiamo mostrare rispetto per ciò che deve essere abbandonato ed invece adottato. Quelle menti errate compiono varie azioni negative che portano all’infelicità, come la fame è eliminata dal cibo. Cosi generiamo attaccamento per tutto ciò che crediamo ci arrechi beneficio e viceversa avversione verso ciò che crediamo ci danneggi, perciò la mente va cambiata sulla base della mente stessa, come il caldo è eliminato dal freddo e viceversa. Cosi la mente si trova a vivere situazioni mentali opposte. Generando la mente d’amore si annienta la mente egoistica. Tre anni fa andai in Bihar ed il governatore mi invitò a benedire un tempio buddhista. Ed il governatore disse: “Grazie alle benedizioni del Buddha possa il Bihar vivere in prosperità”. Quali sono le benedizioni del Budda? Sono null’altro che il suo insegnamento, poi dipende da noi tutti.