8 S.S. Dalai Lama: Insegnamenti sui 18 Grandi Stadi Sentiero LamRim Mundgod ’12

Sua Santità il Dalai Lama: Questa mente dell'egoismo che sperimentiamo piano piano, la possiamo cambiare in una altruistica. Ed ecco che, su questa base, si ottengono piano piano le felicità anche nel samsara .

Sua Santità il Dalai Lama: Questa mente dell'egoismo che sperimentiamo piano piano, la possiamo cambiare in una altruistica. Ed ecco che, su questa base, si ottengono piano piano le felicità anche nel samsara .

Insegnamenti di Sua Santità il Dalai Lama nel Monastero di Ganden a Mundgod India dal 30 novembre all’11 dicembre 2012 basati sui 18 Grandi Commentari del Lamrim o Sentiero Graduale per l’Illuminazione. Appunti ed editing del Dott. Luciano Villa e di Gianluigi Montanari, basati sulla traduzione dal Tibetano in Italiano di Fabrizio Pallotti e dal tibetano in inglese di Tenzin Tsepag, revisione dell’Ing. Alessandro Tenzin Villa e di Graziella Romania nell’ambito del Progetto “Free Dalai Lama’s Teachings” approvato da Sua Santità il Dalai Lama e finalizzato alla diffusione degli insegnamenti di Sua Santità il Dalai Lama per il beneficio di tutti gli esseri senzienti . Ci scusiamo per i possibili errori ed omissioni.

02.12.2012 Sua Santità il Dalai Lama: mattino.

Oggi voglio ricordare come qui sono convenuti buddhisti dall’Europa, dalle Americhe, dall’Oceania e da molte regioni dell’Asia. Ovviamente c’è anche un gruppo di indiani, la terra dove il buddismo è sorto e si è propagato. Qui vissero ed insegnarono Nagarjuna, Kamalashila e Shantideva. Ed in India il buddhismo è degenerato. Ma nel 1956 un monaco teravada venuto dallo Sri Lanka fondò la Mahabodhi Society, dando vita al revival del buddhismo. In tutto il mondo si sta propagando il buddhismo, particolarmente in occidente. Come sapete le concezioni delle grandi religioni del mondo, cristiane e mussulmane, hanno concezioni diverse dal buddismo. Credono in un dio creatore. Ma sono di beneficio perché insegnano l’amore e la compassione. Nonostante che le visioni filosofiche sono diverse e s’affidano al dio creatore, la cui essenza è di amore e compassione. Ma proprio per questo si sviluppa amore e compassione. Anche le altre religioni pensano che c’è questo IO che sperimenta sofferenza e felicita. Ma lo sviluppo dell’amore e compassione è estremamente importante ed è il fine delle altre religioni. Perciò occorre aver rispetto per le altre religioni. Altrimenti ci sono già tanti conflitti ed il Dharma deve servire per pacificare tutti questi conflitti, che sono fin troppi. Dobbiamo creare armonia tra tutte le religioni. La finalità principale della nostra esistenza è di vivere in pace ed in armonia.

Sono proprio queste afflizioni mentali, che si possono eliminare, che disturbano la mente. Vedendo la mente che non è pacificata, le afflizioni, anche se temporaneamente placate, ritornano proprio perché la mente non è pacificata. Proprio perché le afflizioni mentali non sono la coscienza che da esse è disturbata. Il Buddha offre spiegazioni vaste e profonde a riguardo. Il Buddha, da persona ordinaria è diventato il Buddha, ed ha conosciuto gradualmente gli stadi della persona. Dobbiamo capir bene quali sono le cause e condizioni che ci disturbano. Ci sono oscurazioni che non sono visioni. C’è un tipo di saggezza che non viene oscurato. E le oscurazioni distruttive non sono in grado di radicarsi completamente dalla mente, perché ci sono antidoti capaci di fermare o di annullare le oscurazioni mentali, sulla base di visioni che eliminano le oscurazioni. Pacificandole, tramite lo sviluppo della saggezza che realizza la realtà ultima, si sviluppa saggezza. Ed ecco che sulla base d’aver generato saggezza si sviluppa Gate, la base del sentiero mahayana, la saggezza che realizza la vacuità. Paragate – andato al di la del mondo, Bodi Soha – che ha ottenuto la grande liberazione del sentiero mahayana. Scherzando dico, nasciamo GATE, quindi ancora GATE perché siamo diventati adulti, Parasamgate – quando abbiamo i capelli bianchi e diventiamo vecchi, e nel momento in cui esaliamo l’ultimo respiro: Bodi Soha. Quando vedo dei cadaveri che vengono portati via, dico: quello è arrivato a Bodi Soha.

L’obiettivo è l’ottenimento dell’illuminazione, ed è possibile: perché abbiamo i segni del Buddha. Dobbiamo praticare con una comprensione totale, capendo qual’è il sentiero. Perciò, per tanti anni siamo nei monasteri e studiamo i testi, perché? Per ottenere la liberazione. Ma per capire bene il Lamrim Cenmo, abbiamo i grandi trattati di Madyamika, che occorre aver studiato. È diverso quando questa pratica del Lamrim si basa sulla conoscenza dei grandi trattati. Il Dharma del Tibet deriva dalla grande tradizione di Nalanda, e solo voi nei monasteri l’avete mantenuta. Al momento esiste una grande attenzione per le regioni himalayane, luoghi isolati che mantengono la tradizione come possono. Continuate a praticare le Quattro tradizioni in modo non settario.

Riflettete sulle vite future, contempliamo ciò che avviene nelle vite future, la felicita e la sofferenza dei due tipi di esseri. Si parla degli inferni e dei Preta: alcuni li vedono benissimo, anche se molti non li vedono. E c’è molta sofferenza, come umani, rispetto agli animali. Perché gli animali, avendo poche concettualizzazioni, aspettative, speranze, non generano tutta quell’invidia per quelli superiori ed arroganza per quelli inferiori, tipica degli umani. Perciò gli umani hanno più sofferenze rispetto agli animali.

Sua Santità sta leggendo la parte del Lamrim Cenmo riguardando gli inferni caldi e freddi, nonché dei Preta, che sono privi di cibo e d’acqua.

Finché si acquistano rinascite controllate dalle afflizioni, ecco che si sperimentano le afflizioni del cambiamento onnipervasivo e composto. Questa mente dell’egoismo che sperimentiamo piano piano, la possiamo cambiare in una altruistica. Ed ecco che, su questa base, si ottengono piano piano le felicità anche nel samsara. Questa intelligenza che abbiamo, dobbiamo utilizzarla bene, e renderci conto che se rendiamo la mente più pacificata, sperimentiamo benessere interiore e, viceversa, se proviamo esperienze mentali negative saremo sempre più in preda alle afflizioni mentali. La fede della certezza è la radice di tutte le felicita temporanee e del placare tutte le emozioni afflittive.

Sezione del rifugio del Lamrim Cenmo.

Quali sono gli addestramenti per ottenere la felicità in questa vita, quali sono le cause del rifugio?

Dignaga disserta sulla presa del rifugio come antidoto alla sofferenza del dolore. Il Buddha, il Dharma ed il Sangha sono il rifugio per coloro che vogliono ottenere la liberazione, la mente controllata delle emozioni distruttive. La qualità che sorge da quelle liberazioni è la comprensione della mancanza del sé che si comprende con la cessazione ed il sentiero, il solo Buddha ha insegnato che solo il Buddha Dharma Sangha sono il rifugio per chi ha generato la liberazione. Conosco un praticante cristiano che ha una enorme fede in dio, e lo ammiro. Egli ha tanta fede in dio.

Ma Bhudda Sakyamuni non ha assolutamente detto che “dobbiamo accettare quello che dico, perché le mie parole sono la verità”, quella è la fede emotiva. Cosa sostiene quest’analisi del Buddha? L’illuminato sostiene che dobbiamo utilizzare al meglio le nostre facoltà mentali per vagliare, sottoporre a critica le affermazioni che egli fa. Le Quattro Nobili Verità ne costituiscono la base, perciò siamo in grado di sostenere che ciò che appare non esiste intrinsecamente. Solo giungendo alla realizzazione della verità, comprendendo l’originazione dipendente, realizzeremo che i fenomeni sono privi di esistenza intrinseca.

Le sezioni più importanti del Lamrim Cenmo sono la visione profonda, la meditazione univoca ed il calmo dimorare.

Dal Lamrim Cenmo, sull’amore e compassione.

La cosa principale non è basarsi sulle scritture, ma sulla certezza valida che siamo in grado di generare da noi stessi: la certezza del Buddha. Perciò dobbiamo continuamente riflettere sulle qualità del Buddha e nessuno ha insegnato come lui l’originazione dipendente. Quindi, prima si verificano le qualità del Buddha e poi, se siamo d’accordo, le si accettano. Ed in questo modo le si corroborano.

Prendo perciò rifugio nei tre gioielli.

Un precetto importante è di non prendere rifugio nelle divinità mondane, perché queste possono conferire solo qualità temporanee, non definitive. Quindi potranno portare, al più, ad una liberazione temporanea, non certo definitiva.

Qui si parla di fare offerte ai tre gioielli, proprio perché questi esseri, i grandi Bodhisattva, hanno accumulato infiniti meriti in infinite vite. Grazie al loro coraggio incredibile, proprio perché la loro azione deriva dal coraggio dell’altruismo della mente: figuriamoci questi grandi bodhisattva impegnati in azioni meritorie. Perciò, proprio per la loro peculiarità, e perché le loro azioni sono rivolte a beneficiare un gran numero d’esseri, questi grandi bodhisattva sono riconosciuti come detentori di certe prerogative o poteri.

L’aver preso rifugio nei tre gioielli differenzia il praticante buddhista da quello non buddista. Per prendere rifugio nel Dharma dobbiamo esserci resi conto degli svantaggi del samsara e di volerci liberare dalle enormi sofferenze che lo caratterizzano. Sono disponibili dei testi dei lama kadampa sul rifugio.

Per l’individuo di scopo inferiore la motivazione essenziale della presa di rifugio è finalizzata alla liberazione dal dolore delle rinascite inferiori. E si prende, infatti, rifugio per liberarsi almeno dalla prima delle sofferenze: quella del dolore.