11-Insegnamenti di S. S. il Dalai Lama a Dharamsala 15-18.10.09

Sua Santità il Dalai Lama: Nel Sutra del Diamante si dice che la Bodhicitta è il desiderio di ottenere l’illuminazione per il beneficio di tutti gli esseri senzienti, che quindi ha la capacità di eliminare i difetti mentali e di aiutare gli altri ad eliminare la sofferenza e le sue cause.

Sua Santità il Dalai Lama: Nel Sutra del Diamante si dice che la Bodhicitta è il desiderio di ottenere l’illuminazione per il beneficio di tutti gli esseri senzienti, che quindi ha la capacità di eliminare i difetti mentali e di aiutare gli altri ad eliminare la sofferenza e le sue cause.

18 ottobre 2009 mattino. Quarto giorno d’insegnamenti di Sua Santità il Dalai Lama a Dharamsala, India

Cari amici, oggi siamo venuti a sapere tramite Phayul che tre tibetani della provincia di Nagchu sono stati arrestati per aver espresso appoggio al Dalai Lama, vedi https://www.sangye.it/dalailamanews/?p=958, https://www.sangye.it/dalailamanews/?p=994, https://www.sangye.it/dalailamanews/?p=1034. Si tratta dell’ennesimo campanello d’allarme di quanto sia estesa come una vera e propria piovra la repressione poliziesca cinese in Tibet. Il che non ha per nulla turbato gli insegnamenti odierni, che sono dedicati a quegli stessi taiwanesi di cui il Dalai Lama ha recentemente visitato le aree colpite dal tifone nel sud di Taiwan, confortato i sopravvissuti ed ha tenuto un incontro di preghiera https://www.sangye.it/dalailamanews/?p=900 per le vittime del tifone cui hanno partecipato più di 15.000 persone . Il mese scorso il Dalai Lama ha visitato Taiwan per benedire i sopravvissuti del tifone Morakot https://www.sangye.it/dalailamanews/?p=905 , che ha duramente colpito l’isola l’8 agosto facendo quasi 700 morti. E siamo tutti qui ad abbracciare ed a dare il nostro sostegno ai disastrati taiwanesi. Negli ultimi anni, i buddisti taiwanesi sono venuti a Dharamsala in grandi gruppi per ascoltare gli insegnamenti di Sua Santità il Dalai Lama. Pressappoco nello stesso periodo dello scorso anno, circa 600 fedeli provenienti da Taiwan erano venuti fin qui ad ascoltare i suoi insegnamenti: e c’eravamo anche noi, vedi https://www.sangye.it/wordpress2/?cat=4 .

Appunti dell’Ing. Alessandro Tenzin Villa, prima revisione ed editing del Dott. Luciano Villa e di Graziella Romania nell’ambito del Progetto “Free Dalai Lama’s Teachings” a beneficio di tutti gli esseri senzienti. Ci scusiamo per i possibili errori ed omissioni. Insegnamenti di Sua Santità il Dalai Lama sul Sutra del Diamante (dorjee chotpa) qui liberamente disponibile https://www.sangye.it/altro/?p=206, sui “Tre aspetti principali del sentiero” qui liberamente disponibile https://www.sangye.it/altro/?p=489 (lamtso namsum) di Lama Tzongkapa e sull’Addestramento mentale in sette punti qui liberamente disponibile https://www.sangye.it/altro/?p=2469 (lojong dhondunma) di Ghesce Chekawa, su richiesta di devoti Taiwanesi.

Sua Santità il Dalai Lama

Iniziazione di Avalokitesvara Cenresi

Generiamo la mente di Bodhicitta per il beneficio di tutti gli esseri senzienti.

Questo deve essere lo scopo di chi prende questa iniziazione. L’amorevole gentilezza deve essere fondata sulla Bodhicitta e noi dobbiamo praticarla costantemente, proprio per questo riceviamo le iniziazioni, perché la gentilezza delle divinità deve riflettersi in noi. Sono insegnamenti tantrici per persone selezionate. Tantrayana sono insegnamenti segreti. Il Buddha insegnò che alcuni allievi selezionati dovessero ricevere questi insegnamenti. La parola mantra ha due sillabe MAN e TRA. Per MAN s’intende la mente e TRA protezione. Quindi mantra significa protezione della mente.

ORGOGLIO DIVINO

Parliamo di orgoglio divino, molto differente dall’orgoglio ordinario, perché è basato sulla vacuità e sulla mancanza di esistenza intrinseca di qualsiasi fenomeno. Quindi, trasformiamo il nostro corpo in uno divino, questo è il modo per proteggerci  dalle concezioni erronee. Trasformiamo il nostro senso di io sulla base della divinità. La Buddhita è data da una forma fisica e da un corpo di verità, la vacuità ha a che vedere con il corpo della saggezza di Buddha, ma anche con il corpo della forma di Buddha. Per raggiungere questi corpi dobbiamo porre cause adeguate per ottenere non solo il corpo della verità ma anche il corpo della forma del Buddha. Prima di tutto, questo è un modo per raggiungere la forma fisica dello stadio del Buddha sulla base della vacuità, quindi sulla base del corpo di saggezza. Nei sutra, quando si raggiunge il primo livello dei Bodhisattva, ci si focalizza direttamente sulla vacuità. Il corpo di Buddha è una forma cooperante che si riferisce comunque al corpo della forma del Buddha, il tutto per raggiungere la Buddhità. Cerchiamo  quindi deliberatamente di liberarci dalle percezioni ordinarie per assumere l’apparenza e l’orgoglio divino. Cerchiamo di separare la mente grossolana da quella sottile. Dal momento che quella sottile diventa sempre più manifesta, ci si focalizza sulla vacuità che percepisce il corpo della verità.

LA MENTE SOTTILE

La mente grossolana è distinguibile in molti livelli, appartenenti sia agli stadi d veglia sia a quelli di sonno. Stadi sottili di aggregazione e dissoluzione negli elementi fuoco, aria, spazio. La coscienza si dissolve nello spazio, negli stadi sottili della mente, la mente sottile diventa manifesta, sempre più sottile. Si cerca di sintonizzarsi sugli stati sempre più sottili della mente. L’attività tantrica, quella mente produce uno stadio di grande attenzione. Incremento delle capacità di applicazione, la mente sempre più chiara, sempre più limpida.

Il Primo Dalai Lama rimase 40 anni in ritiro e raggiunse grandi realizzazioni. Anche nel caso di esseri ordinari si tratta di una sottile esperienza di chiara luce, tuttavia per gli esseri ordinari non può essere facilmente conseguita. Combinando la pratica della chiara luce con quella della vacuità si ottengono grandi poteri. Gendun Gyatso, il Secondo Dalai Lama, descrive il suo maestro come colui che raggiunse la piena illuminazione in base proprio alle pratiche del tantra e questo grazie alla sua esperienza personale. In ritiro i suoi sforzi di raggiungere la meta lo ripagarono facendogli conseguire l’illuminazione. La nostra mente comunque ha la capacità di trasformarsi e raggiungere queste mete. Nel sentiero del Tantra noi scopriamo l’energie sottili della mente. Se vogliamo capire, seguire questo sentiero dobbiamo impegnarci a studiare come diceva Nagarjuna ed Aryadeva in base alle loro esperienze. I risultati che si conseguono hanno le stesse caratteristiche del sentiero, sono della stessa natura inseparabile del sentiero. La mente emerge come è inseparabile dal sentiero. Il corpo diventa della stessa natura della mente e acquista le medesime energie. Inoltrandosi nel sentiero si diventa capaci di utilizzare queste energie. …La pratica di visualizzazione di se stessi nella forma i divinità e nell’orgoglio divino sulla base della vacuità ci porta a considerare la pratica del corpo e della mente come inseparabili.

L’INSEPARABILITÀ DELLA DIVINITÀ DI SAGGEZZA E VACUITÀ.

Meditiamo sulla vacuità e da questa vacuità sorge l’inseparabilità dall’essere divino. L’inseparabilità della divinità di saggezza e vacuità. La base di questo oggetto, proprio questa divinità è speciale, abbiamo bisogno di meditare proprio sulla vacuità e sulle caratteristiche sulle prerogative di quella divinità. E’ la saggezza che si riferisce al corpo della forma ed è la saggezza che realizza la vacuità. Metodo e saggezza vanno insieme, inseparabili nel sutra e nel tantra. L’energie sottili e la mente sottile diventano inseparabili. Così come le stesse energie, che sono quelle del Buddha. Quindi stiamo procedendo dai sutra verso i tantra.

L’ERBA KUSHA ED I SOGNI

Esaminiamo il sogno a proposito dell’erba kusha. Se avete sognato il vostro maestro è molto positivo, anche se vi svegliate contenti è positivo. Se vi svegliate con sentimenti di sconforto, di negatività, se avete sognato l’oscurità, di scendere, tutto ciò deve stimolarvi a coltivare una mente molto positiva, quindi, la cosa migliore in questo caso è comunque meditare sulla compassione, Bodhicitta, sulla sofferenza del samsara, sul karma, sulla compassione verso gli altri esseri, di non danneggiarli. Fra i laici, chi è interessato a ricevere i voti dei laici, la motivazione di ricevere questi voti, i voti Uppasika di essere buddhisti e quindi di essere seguaci del Mahayana. Occorre una propensione, un desiderio di ricevere questi voti, esprimendo Bodhicitta comunque.

In essi troviamo cinque precetti:

1. non uccidere,

2. non mentire,

3. rispettare una condotta sessuale corretta,

4. non assumere intossicanti,

5. non rubare.

C’era una persona che chiedeva: ma devo proprio smettere di bere alcool?

Dipende da voi se prendere cinque voti o solo alcuni voti. Immaginate di fare tre prostrazioni al Buddha.

Da ora in poi, fintanto che non morirò prendo rifugio nel Dharma, Buddha e Sangha.

I voti. Per favore accetta questa mia richiesta. Ripetete dopo di me: o mio maestro che mi chiamo così fintanto che vivrò prendo rifugio nel Dharma, nel Sangha, nel Buddha. Trasmettimi per favore questi voti di Uppasaka. Non dovete ripetere dopo di me i precetti ma mantenerli bene in mente. E’ più importante averli presenti che ripeterli. E questi voti di Uppasika e per le donne di Uppasaka. Immaginate i essere seduti nel mandala, di fronte alla divinità, guru inseparabile dalla divinità e i ricevere appunto in questo modo l’iniziazione. Ripetete. Mettere le mani come fossero mani di loto. Immaginiamo Avalokitesvara nella stessa fattispecie, uguali a lui. Immaginiamo come esistiamo, anche Avalokitesvara non è intrinseco, non ha un sé, è privo di un sé intrinseco così come lo siamo noi. Questa realizzazione, questo sé di Avalokitesvara non è esistente intrinsecamente, e quindi immaginiamo che il nostro corpo sia libero e privo da tutte le oscurazioni così come la nostra mente. Generiamo la Bodhicitta dell’aspirazione in questa vita, prendo rifugio nei tre gioielli. Quindi la nostra mente diventa Dharma Mahayana e quindi desideriamo diventare Buddha per il beneficio di tutti gli esseri senzienti. E quindi prendiamo rifugio nei tre gioielli.

Desiderio di beneficiare gli esseri senzienti e generare questo fino all’illuminazione. Fintanto che ci saranno gli esseri senzienti possa io prodigami per liberare gi esseri senzienti dalla sofferenza.

Voti del Bodhisattva. 18 azioni principali da evitare ed altre secondarie. Coloro che li prendono devono sapere di osservarli altrimenti è meglio che non li prendano. Così dovete imparare dal testo che cosa sono, in cosa consistono e quindi prendere la decisione di rispettare questi impegni. Generare questi impegni, generare l’energia di rispettare questi impegni. Se non avete ricevuto iniziazioni precedenti li potete ricevere come iniziazione completa.

Questi voti di Bodhisattva sono associati al mandala di Avalokitesvara, quindi rifugio nei tre gioielli e quindi quando dobbiamo pensare a ciò, dobbiamo pensare e fino adesso abbiamo avuto tante cause per accumulare karma negativo e d’ora in poi abbiamo delle cause meravigliose per rallegrarci in questa virtù e anche che tutti gli altri esseri siano nostri ospiti. Quindi ci dedichiamo al beneficio degli altri esseri per soddisfare i loro desideri, per far sì ce i loro desideri trovino una risposta. Quindi diamo il meglio di noi stessi per soddisfare i desideri degli altri esseri.

Arya Avalokitesvara ed Arya Nagarjuna sono impegnati nel trasmettere i voti del Bodhisattva. Confesso tutte le negatività mi rallegro delle virtù degli esseri senzienti, fino all’illuminazione prendo rifugio nel Buddha nel Dharma e nel Sangha per soddisfare i desideri degli altri esseri mi impegno fino all’illuminazione e quindi considero tutti gli altri esseri come miei ospiti e quindi assieme ai Bodhisattva fino alla Buddhita mi rallegro delle virtù di tutti gli altri esseri, fino all’illuminazione prendo rifugio nel Buddha nel Dharma e nel Sangha, genero l’illuminazione piena, considero tutti gli altri esseri come miei ospiti, possa io diventare un Buddha per il beneficio di tutti gli altri esseri. Quando recitare la frase, possa diventare un Buddha per il beneficio degli altri esseri, pensate di ricevere i voti del Bodhisattva. Immaginate che in questo modo il vostro desiderio viene amplificato.

Fino a che otterrò l’illuminazione prendo rifugio nel Buddha nel Dharma e nel Sangha. Genero la mente dell’illuminazione e invito tutti gli esseri come miei ospiti e mi identifico nelle virtù dei Bodhisattva.

Adesso passiamo al Sutra del Diamante.

Anche negli ultimi centinaia di anni ci sono stati dei Bodhisattva che sono venuti a sostenere gli esseri per aiutarli a raggiungere l’illuminazione, anche nei momenti più bui.

Sempre nel Sutra del Diamante si dice che la Bodhicitta è il desiderio di ottenere l’illuminazione per il beneficio di tutti gli esseri senzienti, che quindi ha la capacità di eliminare i difetti mentali e di aiutare gli altri ad eliminare la sofferenza e le sue cause. La Bodhicitta ha quindi la capacità di mostrare il sentiero agli esseri. E di conseguenza ha la capacità di prodigarsi, fa sì che ci si dia da fare spontaneamente per gli altri.

Immaginate di generare la mente di illuminazione di Bodhicitta che dal cuore di Avalokitevara giunge al vostro cuore, con un raggio di luce, chiara, bianca. Anche i 5 aggregati come si dice nel Sutra del Cuore sono privi di esistenza intrinseca, il vostro corpo, la vostra mente non sono individuabili intrinsecamente e quindi possono essere individuati solo sula base di una realtà convenzione. Sono privi di esistenza intrinseca, non esiste un sé oggettivo. Immaginate la saggezza che realizza la natura vuota del sé, immaginate che si trasforma in un Vajra nel cuore di Avalokitesvara. Sono entrambe cause per raggiungere il corpo della forma ed il corpo della verità del Buddha.

Immaginate la replica del cuore del Guru come inseparabile dal cuore di Avalokitesvara. Stabilizzato nella mente che abbiamo generato. Ricordatevi del segreto di questi insegnamenti, questi sono insegnamenti solo per voi, sono insegnamenti segreti. Immaginate che il mandala dalla parte est sia aperta e voi vi entrate voi entrate e fate tre giri attorno al mandala.

Prossima supplica per ricevere la benedizione. E quindi dal cuore del guru, Avalokitevra si irradiano tanti raggi di luce  che raggiungono noi tutti, tutti i nostri cuori e ci illuminano di luce. I nostri difetti mentali sono pronti ad essere eliminati grazie all’impegno nostro, alla saggezza. E adesso vediamo quale dei 5 diani Buddha siamo connessi.

Immaginate che questo fiore che voi avete offerto al mandala torna a voi e lo mette sulla vostra corona. Quindi raggiungendo l’unione del corpo i saggezza e della forma di Buddha. Quindi la Hum al vostro cuore, tutta l’ignoranza togliendo la benda rossa si dissolve, viene eliminata grazie alla nostra capacità di vedere la realtà profonda. Immaginate di vedere le divinità del mandala dentro di noi. Per la prossima iniziazione maturare il Dharma del Buddha per ottenere il corpo della forma i Buddha, maturare queste potenzialità per ottenere i corpo della forma di Buddha. Immaginiamo di avere invitato la divinità dell’iniziazione e quindi che gli da il vaso si trasmette il nettare. Quindi quest’acqua ci purifica dalle oscurazioni. Immaginiamo noi stessi nella forma di Avalokitesvar e le divinità dell’iniziazione sono tutte sopra di noi. Offerta del Mandala. Immaginiamo di aver ricevuto l’iniziazione della corona che sul nostro capo si è posata appunto la divinità. La natura di questa iniziazione è la chiarezza della natura di profondità che fa sì che noi possiamo raggiungere il corpo della forma di Buddha. Immaginate che il Buddha nella sua forma si posa sul nostro capo. Ora recitiamo il mantra che esce dalla bocca del maestro per entrare nella nostra. Terminata l’iniziazione di Avalokitesvra, trasmissione dei manta, primo il mantra di Budha Sakyamuni. Lama Tsong Khapa. Prendere e dare prendiamo le sofferenze degli altri e offriamo le nostre cose migliori. Associamo la pratica del prender e dare con l’inspirazione e l’espirazione. Inspirando prendiamo le negatività espirando offriamo agli altri il meglio di noi stesi tutte le nostre virtù.