In sanscrito: Arya Vajracchedika Nama Prajnaparamita Mahayana Sutra
In tibetano: ‘phags pa shes rab kyi pha rol tu phyin pa rdo rje gcod pa zhes bya ba theg pa chen po’i mdo
In inglese: The Exalted Mahayana Sutra on the wisdom Gone Beyond called “The Vajra2 Cutter”
In italiano: Il supremo sutra mahayana sulla perfezione della saggezza detto “che recide come il diamante”
Rendo omaggio a tutti i buddha e bodhisattva.
Così udii una volta. Il Bhagavan dimorava a Shravasti, nel boschetto del principe Jeta, nel parco di Anathapindada3, insieme a una vasta assemblea di milleduecentocinquanta bhikshu e di una vasta moltitudine di bodhisattva mahasattva. …
Allora, un mattino, dopo avere indossato le vesti del Dharma inferiori e superiori e dopo aver preso la ciotola delle elemosine, il Bhagavan si recò nella grande città di Shravasti per la questua. Quindi, dopo essere stato nella grande città di Shravasti per la questua, il Bhagavan in seguito gustò il cibo elemosinato e, compiuta l’attività del cibo4, lasciato in seguito il cibo rimanente della questua5,ripose la ciotola da mendicante e la veste superiore; lavò i piedi, sedette sul cuscino preparato [per lui] e, dopo aver assunto la postura a gambe incrociate, drizzò la schiena e concentrò la consapevolezza. Allora molti bhikshu si avvicinarono al luogo dove sedeva il Bhagavan e, una volta giunti, dopo essersi prostrati ai piedi del Bhagavan, lo circoambularono tre volte e sedettero in disparte.
Nel contempo, anche il venerabile Subhuti sedette, unendosi così a tale assemblea. Poi il venerabile Subhuti si alzò in piedi, ripiegò su una spalla la veste superiore, pose il ginocchio destro al suolo, si inchinò congiungendo le mani verso il Bhagavan e disse questo al Bhagavan: “Bhagavan, in quale misura il Tathagata Arhat Buddha Perfettamente Illuminato ha beneficiato i bodhisattva mahasattva con il più elevato beneficio, in quale misura il Tathagata Arhat Buddha Perfettamente Illuminato ha affidato ai bodhisattva mahasattva il più alto affidamento! Bhagavan, è stupefacente. Sugata6, è stupefacente. –
Bhagavan, colui che è entrato correttamente nel veicolo del bodhisattva, come dovrebbe comportarsi, come dovrebbe praticare, come dovrebbe controllare la mente?”
Così fu detto e il Bhagavan rispose al venerabile Subhuti: “, Subhuti, ben detto, ben detto. Subhuti è così, è proprio così. Il Tathagata ha beneficiato i bodhisattva mahasattva con il più elevato beneficio. Il Tathagata ha affidato ai bodhisattva mahasattva il più elevato affidamento. Subhuti, quindi, ascolta e tienilo bene a mente, e io ti spiegherò come dovrebbe comportarsi, come dovrebbe praticare e come dovrebbe controllare la mente colui che è correttamente entrato nel veicolo del bodhisattva.”
Dopo aver detto “Bhagavan, sia così”, il venerabile Subhuti ascoltò nel modo indicato dal Bhagavan. Il Bhagavan disse: “Ora, Subhuti, colui che è entrato correttamente nel veicolo del bodhisattva dovrebbe generare una mente (dell’illuminazione) che pensa così: ‘Qualunque sia il numero di esseri inclusi nella categoria degli esseri senzienti – nati da un uovo, nati da un ventre, nati dal calore e dall’umidità, nati per prodigio; con forma, senza forma, con discernimento, senza discernimento, senza discernimento ma non senza (sottile) discernimento – [tutto] il reame degli esseri senzienti, tanti quanti sono designati per imputazione come esseri senzienti, io farò in modo che tutti costoro passino completamente oltre il dolore, nel reame del nirvana senza residuo di aggregati. Benché un (numero) illimitato di esseri senzienti sia stato guidato in tal modo a passare completamente oltre il dolore, nessun essere senziente è stato guidato a passare completamente oltre il dolore.
“Perché è così? Subhuti, perché se un bodhisattva si impegna nella nozione di ‘essere senziente’, non può essere chiamato ‘bodhisattva’. Perché è così? Subhuti, se qualcuno mantiene la nozione di essere senziente o mantiene la nozione di essere vivente o mantiene la nozione di persona, non può essere chiamato ‘bodhisattva’.
“Inoltre, Subhuti, un bodhisattva offre un dono senza dimorare in qualcosa: offre un dono senza dimorare in nessun fenomeno. Il dono deve essere donato senza dimorare nella forma visiva, né deve essere donato dimorando nel suono, nell’odore, nel sapore, nella tangibilità o nel fenomeno. Subhuti, senza dimorare nella nozione di qualcosa come segno: così il bodhisattva offre un dono. Perché è così? Subhuti, perché il cumulo di merito del bodhisttva che offre un dono senza dimorare, Subhuti, non è facile da misurare.
“Subhuti, qual è il tuo pensiero: pensi che sia facile misurare lo spazio a est?”
Subhuti rispose: “Bhagavan, non lo è”
Il Bhagavan chiese: “ Subhuti, similmente, pensi che sia facile misurare lo spazio a sud, a ovest, a nord, sopra, sotto, nelle direzioni intermedie e nelle dieci direzioni?”
Subhuti rispose: “Bhagavan, non lo è”
Il Bhagavan disse: “ Subhuti, similmente, il cumulo di merito del bodhisattva che offre un dono senza dimorare non è altrettanto facile da misurare.
Subhuti, qual è il tuo pensiero: si considera il Tathagata per i marchi perfetti? Subhuti rispose: “Bhagavan, non è così. Non si considera il Tathagata per i marchi perfetti. Perché è così? Perché ciò che il Tathagata ha chiamato marchi perfetti non sono marchi perfetti”.
Così rispose e il Bhagavan disse al venerabile Subhuti: “Subhuti, tanto vi sono marchi perfetti, tanto vi è illusione. Tanto non vi sono marchi perfetti tanto non vi è illusione. Perciò considera il Tathagata come marchi e non-marchi”. Così disse e il venerabile Subhuti chiese al Bhagavan: “Bhagavan, nel tempo futuro, alla fine del [l’ultimo] cinquecento quando il santo Dharma perirà completamente, vi saranno esseri senzienti che avranno un corretto discernimento nel momento in cui le parole dei sutra verranno spiegate come in questo?
Il Bhagavan rispose: “Subhuti, non ripetere più ciò che hai detto: ‘nel tempo futuro, alla fine del [l’ultimo] cinquecento, quando il santo Dharma perirà completamente, ci saranno esseri senzienti che avranno un corretto discernimento nel momento in cui le parole dei sutra verranno spiegate come in questo. Oltre a ciò, Subhuti, nel tempo futuro, alla fine del l’ultimo] cinquecento, quando il santo Dharma perirà completamente, vi saranno bodhisattva mahasattva dotati di moralità, dotati di qualità, dotati di saggezza. Subhuti, questi bodhisattva mahasattva, per di più, non avranno reso omaggio a un Buddha soltanto; non avranno creato radici di virtù nei confronti di un buddha soltanto. Subhuti, vi saranno bodhisattva mahasattva che avranno reso omaggio a molte centinaia di migliaia di Buddha e avranno creato radici di virtù nei confronti di molte centinaia di migliaia di Buddha.
Subhuti, coloro che acquisiranno anche soltanto un’unica mente di fede nel momento in cui le parole dei sutra saranno spiegate come in questo, Subhuti, il Tathagata li conoscerà. Subhuti, essi saranno visti dal Tathagata. Subhuti, tutti questi esseri senzienti genereranno e raccoglieranno perfettamente un insondabile cumulo di merito. Perché è così? Subhuti, perché questi bodhisattva mahasattva non si impegneranno nel concepire un sé e non concepiranno un essere senziente, non concepiranno un essere vivente e non si impegneranno nel concepire una persona.
Subhuti, quei bodhisattva mahasattva non si impegneranno nel concepirere i fenomeni o nel concepire i non-fenomeni; né si impegneranno nella nozione o nella non-nozione. Perché è così? Subhuti, perché se questi bodhisattva mahasattva si impegnassero nel concepire i fenomeni, ciò stesso significherebbe per lor afferrarsi a un sé, afferrarsi a un essere senziente, afferrarsi a un essere vivente, afferrarsi a una persona. Perché anche se si impegnassero nel concepire i fenomeni come non esistenti ciò stesso significherebbe per loro afferrarsi a un sé, afferrarsi a un essere senziente, afferrarsi a un essere vivente, afferrarsi a una persona.
Perché è così? Perché oltre a ciò, Subhuti, un bodhisattva non dovrebbe afferrarsi erroneamente ai fenomeni né afferrarsi ai non-fenomeni”.
Quindi, pensando a questo, il Tathagata disse: “ Se coloro che considerano questa dissertazione sul Dharma come una barca devono abbandonare anche i dharma, che bisogno c’è di menzionare qui i non-dharma?
Inoltre, il Bhagavan chiese al venerabile Subhuti: “Subhuti, qual è il tuo pensiero: il dharma che il Tathagata ha realizzato chiaramente e completamente, l’insuperabile illuminazione, perfetta e completa, ha una qualche esistenza? È mai stato insegnato un dharma dal Tathagata? Così disse e il venerabile Subhuti rispose al Bhagavan: “ Bhagavan, da come ho capito questo significato che è stato insegnato dal Bhagavan, il dharma che è stato chiaramente e completamente realizzato dal Tathagata, l’insuperabile illuminazione perfetta e completa, non ha alcuna esistenza. Quel dharma che è stato insegnato dal Tathagata non ha alcuna esistenza. Perché è così? Perché qualsiasi dharma chiaramente e completamente realizzato o insegnato dal Tathagata non è da afferrarsi né da manifestare; non è dharma né è non-dharma. Perché è così? Perché gli esseri arya sono contraddistinti dal non composto” Il Bhagavan disse al venerabile Subhuti: “Subhuti, qual è il tuo pensiero: se un figlio o una figlia del lignaggio offrisse doni colmando completamente questo miliardo di sistemi di mond con i sette tipi di oggetti preziosi, pensi che su quella base uel figlio o figlia del lignaggio creerebbe un immenso cumulo di merito?”
Subhuti rispose: “ Bhagavan, immenso, Sugata, immenso. Quel figlio o figlia del lignaggio creerebbe su quella base un immenso cumulo di merito. Perché è così? Bhagavan, perché lo stesso reale cumulo di merito è non-cumulo. Per questo il Bhagavan dice: cumulo di merito, cumulo di merito”.
Il Bhagavan disse: “Subhuti, paragonato a qualsiasi figlio o figlia del lignaggio che offrisse doni colmando completamente questo miliardo di sistemi di mondi con i sette tipi di oggetti preziosi, se qualcuno, avendo recepito anche una sola piccola stanza di quattro versi di questo insegnamento di Dharma, inoltre la spiegasse e la insegnasse correttamente e completamente agli altri, su tale base il cumulo di merito creato sarebbe molto più grande, incalcolabile e insondabile. Perché è così? Subhuti, perché l’insuperabile illuminazione perfetta e completa degli arhat tathagata buddha perfettamente realizzati sorge da questo [insegnamento]; anche i bhagavan buddha sono generati da questo. Perché è così? Subhuti, perché i dharma dei buddha detti ‘dharma dei buddha’ sono quei dharma dei buddha insegnati dal Tathagata come non esistenti; perciò sono [soltanto] denominati ‘dharma dei buddha’.
Subhuti, qual è il tuo pensiero: colui che è entrato nella corrente pensa ‘ho ottenuto il risultato di colui che entrato nella corrente’?”
Subhuti rispose: “ Bhagavan, non è così. Perché? Bhagavan, perché non si entra in alcuna cosa e perciò è [soltanto] denominato ‘colui che è entrato nella corrente’. Egli non è entrato nella forma, non è entrato nel suono, né nell’odore, né nel sapore, né nella tangibilità e non è nemmeno entrato in un fenomeno perciò è [solo] detto ‘colui che è entrato nella corrente’. Bhagavan, se colui che è entrato nella corrente pensasse ‘ho ottenuto il risultato di colui che è entrato nella corrente’, ciò stesso sarebbe un afferrarsi a quello come a un sé afferrarsi come a un essere senziente, afferrarsi come a un essere vivente, afferrarsi come a una persona”.
Il Bhagavan disse: “Subhuti, qual è il tuo pensiero: colui che ritorna una sola volta pensa ‘ho ottenuto il risultato di colui che ritorna una sola volta’ ?”
Subhuti rispose: “Bhagavan, non è così. Perché è così? Perché il fenomeno di entrare nella condizione di colui che ritorna una sola volta non ha alcuna esistenza. Perciò è [solo] detto ‘colui che ritorna una sola volta’. Il Bhagavan disse: “Subhuti, qual è il tuo pensiero: colui che non ritorna pensa ‘ho ottenuto il risultato di colui che non ritorna?’”
Subhuti rispose: “Bhagavan, non è così. Perché è così? Perché il fenomeno di entrare nello stato di colui che non ritorna non ha alcuna esistenza. Perciò è [solo] detto: ‘colui che non ritorna’.
Il Bhagavan chiese: “Subhuti, qual è il tuo pensiero: l’arhat pensa ‘ho ottenuto il risultato dello stato di arhat’?”
Subhuti rispose: “Bhagavan non è così. Perché? Perché il fenomeno chiamato ‘arhat’ non ha alcuna esistenza. Bhagavan, se l’arhat pensasse: ‘ho ottenuto il risultato dello stato di arhat’ ciò stesso sarebbe un afferrarsi a quello come a un sé, afferrarsi come a un essere senziente, afferrarsi come a un essere vivente, afferrarsi come a una persona.
Bhagavan, sono stato proclamato dal Tathagata Arhat Buddha Perfettamente Realizzato come il più eminente tra coloro che dimorano senza afflizioni.Bhagavan, sono un arhat, libero da attaccamento, tuttavia, Bhagavan, non penso ‘io sono un arhat’. Bhagavan, se pensassi ‘ho ottenuto lo stato di arhat’, il Tathagata non avrebbe fatto la predizione nei miei riguardi dicendo ‘Il figlio del lignaggio, Subhuti, è il più eminente tra coloro che dimorano senza afflizioni. Poiché non dimora in alcuna cosa, egli dimora senza afflizione, egli dimora senza afflizione’”.
Il Bhagavan disse: “Subhuti, qual è il tuo pensiero: il dharma che il Tathagata ha ricevuto dal Tathagata Arhat Buddha Perfettamente Realizzato Dipankara ha una qualche esistenza?”
Subhuti rispose: “Bhagavan, non è così. Quel dharma che il Tathagata ha ricevuto dal Tathagata Arhat Buddha Perfettamente Realizzato Dipankara non ha alcuna esistenza”.
Il Bhagavan disse: Subhuti, se un bodhisattva dicesse: ‘attuerò i terreni dispiegati direbbe una falsità. Perché è così? Subhuti, perché i terreni dispiegati detti ‘dispiegati’ e questi dispiegamenti, sono insegnati dal Tathagata come non esistenti; perciò sono [soltanto] denominati ‘terreni dispiegati. Perciò, Subhuti, i bodhisattva mahasattva dovrebbero generare la mente in tal modo senza dimorare, dovrebbero generare la mente che non dimora in nessuna cosa. Essi dovrebbero generare la mente che non dimora nella forma, dovrebbero generare la mente che non dimora nel suono, nell’odore, nel sapore, nella tangibilità o nel fenomeno. Subhuti, è in questo modo: se, per esempio, il corpo di un essere diventasse così, diventasse in questo modo, grande come il Sumeru, il re delle montagne, Subhuti, qual è il tuo pensiero: quel corpo sarebbe grande?”
Subhuti rispose: “Bhagavan, quel corpo sarebbe grande. Sugata, quel corpo sarebbe grande. Perché è così? Perché è insegnato dal Tathagata come non essere una cosa. Perciò è (soltanto) denominato un ‘corpo’. Poiché è insegnato dal Tathagata come non essere una cosa, perciò è [soltanto] denominato un ‘corpo grande’”
Il Bhagavan disse: “Subhuti, qual è il tuo pensiero: se vi fossero tanti fiumi Gange quanti sono i granelli di sabbia del fiume Gange, sarebbero numerosi i loro granelli di sabbia?”
Subhuti rispose: “Bhagavan, poiché quegli stessi fiumi Gange sarebbero già tanto numerosi, non c’è alcun bisogno di menzionare i loro granelli di sabbia”.
Il Bhagavan disse: “Subhuti, dovresti apprezzare, dovresti comprendere. Se un qualsiasi uomo o donna, colmando completamente tanti sistemi di mondi quanti sono i granelli di sabbia di quei fiumi Gange con i sette tipi di cose preziose, li offrisse ai tathagata arhat buddha perfettamente realizzati, Subhuti, qual è il tuo pensiero: quell’uomo o donna creerebbe molto merito su quella base?”
Subhuti rispose: “Molto, Bhagavan. Molto, Sugata. Quell’uomo o donna creerebbe molto merito su quella base”.
Il Bhagavan disse: “Subhuti, paragonato a qualcuno che, colmando completamente quei numerosi sistemi di mondi con i sette tipi di cose preziose, li offrisse in dono ai tathagata arhat buddha perfettamente realizzati, se qualcuno, avendo recepito anche una sola piccola stanza di quattro versi di questo insegnamento di Dharma, inoltre la spiegasse e la insegnasse completamente e correttamente agli altri, su quella base il merito che produrrebbe sarebbe molto più grande, incalcolabile, insondabile.
Inoltre, Subhuti, se in qualunque luogo sulla terra in cui sia recitata o insegnata una sola stanza di quattro versi di questo insegnamento di Dharma, quel luogo della terra diventerà un reale santuario del mondo dei deva, degli umani e degli asura, che bisogno c’è di dire che chiunque accetti ( questo insegnamento di Dharma, lo impari a memoria, lo legga, lo comprenda e lo tenga adeguatamente a mente sarà ancor più straordinario. In quel luogo sulla terra dimora il Maestro e vi dimorano anche altri livelli di guru.”
Così disse e il venerabile Subhuti chiese al Bhagavan: “Bhagavan, qual è il nome di questo insegnamento di Dharma? Come dovrebbe essere ricordato?”
Così disse e il Bhagavan rispose al venerabile Subhuti: “Subhuti, il nome di questo insegnamento di Dharma è ‘La perfezione della saggezza’; dovrebbe essere ricordato in tal modo. Perché è così? Subhuti, perché la stessa perfezione della saggezza che è insegnata dal Tathagata non è ‘perfezione’; perciò è [soltanto] denominata ‘perfezione della saggezza
Subhuti, qual è il tuo pensiero: Il dharma che è insegnato dal Tathagata ha una qualche esistenza?”
Subhuti rispose: “Bhagavan, il dharma che è insegnato dal Tathagata non ha alcuna esistenza”
Il Bhagavan disse: “Subhuti, qual è il tuo pensiero: sono numerose le particelle di terra che esistono in un miliardo di sistemi di mondi?”
Subhuti rispose: “Bhagavan, le particelle della terra sono numerose. Sugata, sono numerose. Perché è così? Bhagavan, perché ciò che è una particella di terra è stata insegnata dal Tathagata come non essere una particella e perciò è [soltanto] denominata ‘particella di terra’. Lo stesso sistema di mondi è stato insegnato dal Tathagata come non essere un sistema di mondi; perciò è [soltanto] denominato un ‘sistema di mondi’.”
Il Tathagata disse: “Subhuti, qual è il tuo pensiero: si deve considerare il Tathagata Arhat Buddha Perfettamente Realizzato in base ai trentadue marchi di un grande essere?”
Subhuti rispose: “Bhagavan, non è così. Perché è così? Bhagavan, perché i trentadue marchi di un grande essere che sono stati insegnati dal Tathagata sono stati insegnati come non-marchi; perciò sono [soltanto] denominati ‘trentadue marchi del Tathagata’.”
Il Bhagavan disse: “Oltre a ciò, Subhuti, paragonato a un uomo o una donna che donasse totalmente il corpo tante volte quanto i granelli di sabbia del fiume Gange, colui che recependo anche una sola piccola stanza di quattro versi di questo insegnamento di Dharma inoltre la insegnasse agli altri , su questa base egli genererebbe merito molto più grandi, incalcolabili, insondabili.
Allora, a causa dell’intensità del Dharma, il venerabile Subhuti versò lacrime. E dopo aver asciugato le lacrime disse al Bhagavan : “Bhagavan, questo insegnamento sul Dharma che è stato insegnato in tal modo dal Thathagata, Bhagavan, è stupefacente. Sugata, è stupefacente. Bhagavan, dalla mia generazione della saggezza suprema non ho mai sentito un simile insegnamento sul Dharma. Bhagavan, per quegli esseri senzienti che genereranno una corretta nozione al momento in cui sarà spiegato questo sutra sarà ancor più stupefacente. Perché è così? Bhagavan, perché la stessa corretta nozione non è nozione; perciò la corretta nozione è stato insegnata dal Tathagata [soltanto] nominandola ‘corretta nozione’. Bhagavan, nel momento in cui questo insegnamento è stato insegnato, ciò che immagino e apprezzo non mi sorprende. Bhagavan, nel tempo finale, nell’era finale, alla fine del [l’ultimo] cinquecento, per gli esseri senzienti che recepiranno questo insegnamento di Dharma, lo memorizzeranno, lo leggeranno e lo comprenderanno sarà qualcosa di più stupefacente.
Inoltre,Bhagavan, non si impegneranno a concepire un sé; non si impegneranno a concepire un essere senziente, a concepire un essere vivente, a concepire una persona. Perché è così? Bhagavan, perché la stessa nozione che è la nozione come un sé, la nozione come un essere senziente, la nozione come un essere vivente e la nozione come una persona non è nozione. Perché è così? Perché i buddha bhagavan sono liberi da ogni nozione”.
Così disse e il Bhagavan replicò al venerabile Subhuti: “Subhuti è così, è proprio così. Nel momento in cui questo sutra verrà spiegato, per quegli esseri senzienti che non saranno spaventati, non terrorizzati e che non diventeranno terrorizzati, sarà ancor più stupefacente. Perché è così? Subhuti, perché questa stessa suprema perfezione della saggezza insegnata dal Tathagata, la suprema perfezione della saggezza che è stata insegnata dal Tathagata, è stata insegnata anche da insondabili buddha bhagavan: perciò è [soltanto] denominata: ‘la suprema perfezione della saggezza’.
Inoltre, Subhuti, quella stessa perfezione della pazienza del Tathagata è non-perfezione. Perché è così? Subhuti, perché quando il re di Kalinga tagliò le mie membra e le loro parti, in quel momento non sorse in me nessuna nozione come un sé, né una nozione come un essere senziente, né una nozione come un essere vivente, né una nozione come una persona, e in me non v’era alcuna nozione, ma v’era anche non non-nozione. Perché è così? Subhuti, perché se in quel momento fosse sorta in me una nozione come un sé, in quel momento sarebbe sorta una nozione di malevolenza; se fosse nata una nozione come un essere senziente, una nozione come un essere vivente, una nozione come una persona, in quel momento sarebbe sorta anche una nozione di malevolenza.
Subhuti, io so attraverso la chiaroveggenza che in passato, per cinquecento esistenze, sono stato il rishi chiamato ‘Precettore di pazienza’; anche allora in me non sorgeva alcuna nozione come un sé; non sorgeva una nozione come un essere senziente, una nozione come un essere vivente, una nozione come una persona. Per questo, Subhuti, il bodhisattva mahasattva, abbandonando completamente ogni nozione, dovrebbe generare la mente per l’insuperabile illuminazione perfetta e completa. Si dovrebbe generare la mente che non dimora nella forma. Si dovrebbe generare la mente che non dimora nel suono, nell’odore, nel sapore, nella tangibilità o nel fenomeno. Si dovrebbe generare la mente che non dimora nemmeno nel non-fenomeno. Si dovrebbe generare la mente che non dimora in alcuna cosa. Perché è così? Perché proprio ciò che dimora non dimora. Per questo il Tathagata ha insegnato: ‘Il bodhisattva dovrebbe fare doni senza dimorare’.
Oltre a ciò, Subhuti, il bodhisattva dovrebbe donare completamente in tal modo per il bene di tutti gli esseri senzienti. Tuttavia, la stessa nozione come un essere senziente è non-nozione. Gli stessi che sono stati insegnati dal Tathagata dicendo ‘tutti gli esseri senzienti’ anch’essi non esistono. Perché è così? Subhuti, perché il Tathagata insegna la realtà, insegna la verità, insegna ciò che è. Il Tathagata insegna ciò che è privo di errore.
Inoltre, Subhuti, il dharma che è chiaramente e completamente realizzato o mostrato dal Tathagata non possiede né verità né falsità. Subhuti, è così per esempio: se un uomo dotato di occhi è penetrato nel buio, non vede comunque nulla; è così che si dovrebbe considerare un bodhisattva che offra completamente un dono essendo catturato da qualcosa.
Subhuti, è così per esempio: quando all’alba sta sorgendo il sole, un uomo dotato di occhi vede vari tipi di forme; è così che si dovrebbe considerare un bodhisattva che offra completamente un dono senza essere catturato da qualcosa.
Inoltre, Subhuti, quei figli o figlie del lignaggio che accettano questo insegnamento del Dharma, lo memorizzano, lo leggono, lo comprendono e lo insegnano correttamente e completamente ad altri nei particolari, sono conosciuti dal Tathagata, sono visti dal Tathagata. Tutti questi esseri senzienti genereranno un insondabile cumulo di merito.
Inoltre, Subhuti, paragonato a un uomo o a una donna che, all’alba, doni completamente il proprio corpo tante volte quanto il numero dei granelli di sabbia del Gange, e che a mezzogiorno e a sera doni completamente il proprio corpo tante volte quanto il numero dei granelli di sabbia del Gange, e che per così tante volte doni completamente il proprio corpo per molte centinaia di migliaia di decine di milioni, centinaia di miliardi di ere cosmiche, se qualcuno, che avendo ascoltato questo insegnamento di Dharma non lo rifiutasse, se questo stesso genererebbe su tale base un merito molto più grande, incalcolabile, insondabile di quello, che bisogno c’è di menzionare qualcuno che, dopo averlo scritto in lettere, lo accetti, lo memorizzi, lo legga, lo comprenda e lo insegni correttamente e completamente ad altri nei particolari?
Inoltre, Subhuti, questo insegnamento di Dharma è inimmaginabile e incomparabile.
Questo insegnamento di Dharma è stato insegnato dal Tathagata per il beneficio degli esseri senzienti che sono entrati correttamente nel veicolo supremo, per il bene degli esseri senzienti che sono entrati correttamente nel miglior veicolo. Coloro che accettano questo insegnamento di Dharma, lo memorizzano, lo leggono, lo comprendono e lo insegnano correttamente e completamente ad altri nei particolari sono conosciuti dal Tathagata, sono visti dal Tathagata. Tutti questi esseri senzienti saranno dotati di un insondabile cumulo di merito. Essendo dotati di un inimmaginabile cumulo di merito, incomparabile, immisurabile e illimitato, tutti questi esseri senzienti porteranno sulla spalla la mia illuminazione. Perché è così? Subhuti, questo insegnamento di Dharma non è adatto ad essere ascoltato da coloro che apprezzano l’inferiore, da coloro che concepiscono un sé, da coloro che concepiscono un essere senziente, da coloro che concepiscono un essere vivente; e coloro che concepiscono una persona sono incapaci di ascoltare, accettare, memorizzare, leggere e comprendere, perché ciò non può avvenire.
Inoltre, Subhuti, in qualunque luogo sulla terra sia insegnato questo sutra, quel luogo sulla terra diventerà degno di essere venerato dal mondo dei, dei deva, degli umani e degli asura. Quel luogo sulla terra diventerà degno come un oggetto di prostrazione e degno come un oggetto di circoambulazione. Quel luogo della terra diventerà come un santuario .
Subhuti, qualsiasi figlio o figlia del lignaggio accetti le parole di un sutra [insegnato] come questo, le memorizzi, le legga e le comprenda, sarà tormentato; sarà intensamente tormentato Perché è così? Subhuti, perché qualsiasi azione non virtuosa che è stata compiuta nelle esistenze precedenti da questi esseri senzienti, che così dovrebbero rinascere nei reami inferiori, quelle azioni non virtuose delle esistenze passate saranno purificate per il tormento in questa stessa vita, ed essi otterranno anche l’illuminazione di un buddha.
Subhuti, io so con la chiaroveggenza che in passato, in ancor più incalcolabili di incalcolabili ere cosmiche, molto oltre e perfino oltre il Tathagata Arhat Buddha Perfettamente Realizzato Dipankara, vi furono ottocentoquarantamila volte dieci milioni, cento miliardi di buddha che compiacqui e avendoli compiaciuti non li addolorai. Subhuti, tra tutto ciò che feci, che compiacque e non addolorò quei buddha bhagavan e colui che nel tempo futuro, alla fine del [l’ultimo] cinquecento, accetterà questo sutra, lo memorizzerà, leggerà e comprenderà, Subhuti, paragonato a questo cumulo di merito, il primo cumulo di merito non si avvicina48 a questo nemmeno per una centesima parte, per una millesima parte, per una centomillesima parte: non esiste enumerazione, misura, calcolo, somiglianza, equivalenza o confronto.
Subhuti, in quel tempo, i figli o le figlie del lignaggio riceveranno un tale cumulo di merito che se io esprimessi il cumulo di merito di questi figli o figlie del lignaggio gli esseri senzienti perderebbero la ragione, ne sarebbero sconvolti.
Inoltre, Subhuti, poiché questo insegnamento di Dharma è inimmaginabile, anche la sua maturazione dovrebbe essere conosciuta come inimmaginabile”.
Allora il venerabile Subhuti domandò al Bhagavan: “Bhagavan, come deve comportarsi, praticare e controllare la mente colui che è entrato correttamente nel sentiero del bodhisattva?”
Il Bhagavan rispose: “ Subhuti, colui che è entrato correttamente nel sentiero del bodhisattva dovrebbe generare la mente pensando questo: ‘Farò in modo che tutti gli esseri senzienti passino completamente oltre il dolore, nel reame del nirvana senza residuo di aggregati. Sebbene gli esseri senzienti saranno stati guidati in tal modo a passare completamente oltre il dolore, non un essere senziente sarà stato condotto a passare oltre il dolore’. Perché è così? Subhuti, perché se un bodhisattva si impegna nella nozione di un essere senziente, non può essere chiamato ‘bodhisattva’. E ancora, se si impegna nella nozione di una persona, non può essere chiamato ‘bodhisattva’. Perché è così? Subhuti, perché il dharma denominato ‘colui che è entrato correttamente nel veicolo del bodhisattva’ non ha alcuna esistenza.
Subhuti, qual è il tuo pensiero: quel dharma che è stato chiaramente e completamente realizzato dal Tathagata a partire dal Tathagata Dipankara, l’insuperabile illuminazione perfetta e completa, ha una qualche esistenza?”
Così disse e il venerabile Subhuti rispose al Bhagavan: “Bhagavan, quel dharma che è stato chiaramente e completamente realizzato dal Tathagata a partire dal Tathagata Dipankara, l’insuperabile illuminazione perfetta e completa, non ha alcuna esistenza”.
Così rispose e il Bhaghavan disse al venerabile Subhuti: “Subhuti è così. È così, quel dharma che è stato completamente realizzato dal Tathagata a partire dal Tathagata Dipankara, l’insuperabile illuminazione perfetta e completa, non ha alcuna esistenza. Subhuti, se quel dharma che è stato chiaramente e completamente realizzato dal Tathagata esistesse minimamente, il Tathagata Dipankara non avrebbe fatto la predizione nei miei riguardi dicendo: “Giovane brahmino, in un tempo futuro diventerai il Tathagata Arhat Buddha Perfettamente Realizzato chiamato Shakyamuni’. Subhuti, così, poiché il dharma che è stato chiaramente e completamente realizzato dal Tathagata, l’insuperabile illuminazione perfetta e completa, non ha alcuna esistenza, per questo il Tathagata Dipankara ha fatto la predizione nei miei riguardi dicendo: ‘Giovane brahmino, in un tempo futuro diventerai il Tathagata Arhat Buddha perfettamente realizzato chiamato Shakyamuni’. Perché è così? Perché, Subhuti, ‘Tathagata’ è un epiteto della talità della realtà
Subhuti, se qualcuno dicesse ‘IlTathagata Arhat Buddha Perfettamente Realizzato realizzò chiaramente e completamente l’insuperabile illuminazione perfetta e completa’, parlerebbe in modo errato. Perché è così? Subhuti, perché il dharma che è stato chiaramente e completamente realizzato dal Tathagata, l’insuperabile illuminazione perfetta e completa, non ha alcuna esistenza. Subhuti, il dharma che è stato chiaramente e completamente realizzato dal Tathagata, non ha né verità né falsità. Perciò è stato insegnato dal Tathagata ‘tutti i dharma sono buddhadharma’. Subhuti, ‘tutti i dharma’, tutti questi sono non-dharma. Quindi è [soltanto] detto che ‘tutti i dharma sono buddhadharma’. Subhuti, per esempio, è in questo modo: come in un umano, dotato di un corpo , il corpo diventa grande”.
Il venerabile Subhuti replicò: “Bhagavan, ciò che è stato insegnato dal Tathagata ‘un umano dotato di un corpo e un corpo grande’ è stato insegnato dal Tathagata come non essere un corpo. Perciò è [soltanto] detto ‘dotato di un corpo e un corpo grosso’ .
Il Bhagavan disse: “Subhuti, è così. Se un bodhisattva dicesse ‘Farò in modo che gli esseri senzienti passino completamente oltre il dolore’, egli non dovrebbe essere chiamato ‘bodhisattva’. Perché è così? Subhuti, il dharma chiamato ‘bodhisattva’ ha una qualche esistenza?”
Subhuti rispose: “Bhagavan, non è così”.
Il Bhagavan disse: “Subhuti, perciò è stato insegnato dal Tathagata che ‘tutti i dharma sono privi di un essere senziente, privi di un essere vivente, privi di una persona’.
Subhuti, se un bodhisattva dicesse ‘realizzerò i terreni dispiegati’ anche lui dovrebbe essere dichiarato in modo simile. Perché è così? Subhuti, perché i terreni dispiegati denominati ‘terreni dispiegati’ sono quelli insegnati dal Tathagata come non dispiegati; perciò sono [soltanto] denominati ‘terreni dispiegati.
Subhuti, qualsiasi bodhisattva apprezzi che i dharma sono privi di un sé dicendo ‘i dharma sono privi di un sé’, egli è dichiarato dal Tathagata Arhat Buddha Perfettamente realizzato come un bodhisattva [soltanto] denominato un ‘bodhisattva’.
Subhuti, qual è il tuo pensiero: il Tathagata possiede l’occhio di carne?”
Subhuti rispose: “Bhagavan è così, il Tathagata possiede l’occhio di carne”
Il Bhagavan chiese: “Subhuti, qual è il tuo pensiero: il Tathagata possiede l’occhio divino?”
Subhuti rispose: “Bhagavan, è così, il Tathagata possiede l’occhio divino”.
Il Bhagavan chiese: “Subhuti, qual è il tuo pensiero: il Tathagata possiede l’occhio della saggezza?”
Subhuti rispose: “Bhagavan, è così, il Tathagata possiede l’occhio della saggezza”.
Il Bhagavan chiese: “Subhuti, qual è il tuo pensiero: il Tathagata possiede l’occhio del Dharma?”
Subhuti rispose: “Bhagavan, è così, il Tathagata possiede l’occhio del Dharma”.
Il Bhagavan chiese: “Subhuti, qual è il tuo pensiero: il Tathagata possiede l’occhio di buddha?”
Subhuti rispose: “Bhagavan, è così, il Tathagata possiede l’occhio di buddha”.
Il Bhagavan chiese: “Subhuti, qual è il tuo pensiero: se, esistendo tanti fiumi Gange quanti i granelli di sabbia del fiume Gange, ci fossero così tanti sistemi di mondi quanti i loro granelli di sabbia, quei sistemi di mondi sarebbero numerosi?”
Subhuti rispose: “Bhagavan, è così, quei sistemi di mondi sarebbero numerosi”.
Il Bhagavan disse: “Subhuti, di tanti numerosi esseri senzienti quanti coloro che esistono in quei sistemi di mondi, io conosco completamente i loro continua di coscienza con i differenti pensieri. Perché è così? Subhuti, perché il cosiddetto ‘continuum di coscienza’ è ciò che è stato insegnato dal Tathagata come non-continuum. Per questo è [soltanto] denominato ‘continuum di coscienza’. Perché è così? Subhuti, perché la coscienza passata non esiste come un [oggetto] osservabile, né la coscienza futura esiste come un [oggetto] osservabile, né la coscienza presente esiste come un [oggetto] osservabile.
Subhuti, qual è il tuo pensiero: se qualcuno, colmando completamente questo miliardo di sistemi di mondi con i sette tipi di oggetti preziosi, ne facesse dono, pensi che su quella base quel figlio o figlia del lignaggio genererebbe un enorme cumulo di merito?”
Subhuti rispose: “Bhagavan, enorme. Sugata, enorme”.
Il Bhagavan disse: “Subhuti, è così. È così: quel figlio o figlia del lignaggio genererebbe su quella base un enorme cumulo di merito. Subhuti, se un cumulo di merito fosse un cumulo di merito, il Tathagata non avrebbe insegnato un cumulo di merito denominato ‘cumulo di merito’.
Subhuti, qual è il tuo pensiero: si considera il Tathagata il per il suo completo conseguimento del corpo della forma?”
Subhuti rispose: “Bhagavan, non è così. Non si considera il Tathagata per il suo completo conseguimento del corpo della forma. Perché è così? Bhagavan, perché ‘completo conseguimento del corpo della forma’ è ciò che è stato insegnato dal Tathagata come non essere completo conseguimento; perciò è [soltanto] denominato ‘completo conseguimento del corpo della forma’”
Il Bhagavan chiese: “Subhuti, qual è il tuo pensiero: si considera il Tathagata per i marchi perfetti?”
Subhuti rispose: “Bhagavan, non è così. Qualcuno non deve essere considerato come Tathagata per i marchi perfetti. Perché è così? Perché ciò che è stato insegnato dal Tathagata come marchi perfetti è stato insegnato dal Tathagata come non essere marchi perfetti; per questo sono [soltanto] denominati ‘marchi perfetti’”.
Il Bhagavan disse: “Subhuti, qual è il tuo pensiero: se si insegnasse che il Tathagata ritiene che ‘il dharma è dimostrato da me’, Subhuti, non pensare che sia in questo modo, perché il dharma che è dimostrato dal Tathagata non ha alcuna esistenza. Subhuti, se qualcuno dicesse’il dharma è dimostrato dal Tathagata’’, Subhuti mi svaluterebbe, poiché è inesistente e [da lui] falsamente afferrato. Perché è così? Subhuti, perché quel dharma dimostrato e denominato ‘dharma dimostrato’ che è riferito dicendo ‘dharma dimostrato’ non ha alcuna esistenza”.
Allora il venerabile Subhuti domandò al Bhagavan: “Bhagavan, nel tempo futuro vi saranno esseri senzienti che, avendo udito questa dimostrazione di un tale dharma come questo, crederanno chiaramente?”
Il Bhagavan rispose::”Subhuti, non esistono esseri senzienti o non-esseri senzienti. Perché è così? Subhuti, i cosiddetti ‘esseri senzienti’, poiché sono stati insegnati dal Tathagata come non-esseri senzienti, per questo sono [soltanto] denominati ‘esseri senzienti’.
Subhuti, qual è il tuo pensiero: il dharma che è stato chiaramente e completamente realizzato dal Tathagata, l’insuperabile illuminazione perfetta e completa, ha una qualche esistenza?”
Il venerabile Subhuti rispose: “Bhagavan, il dharma che è stato chiaramente e completamente realizzato dal Tathagata, l’insuperabile illuminazione perfetta e completa, non ha alcuna esistenza”.
Il Bhagavan disse: “Subhuti, è così, è così. Per esso , anche il più piccolo dharma non esiste né viene osservato, perciò è [soltanto] denominato ‘insuperabile illuminazione perfetta e completa’.
Inoltre, Subhuti, quel dharma è equivalente, poiché, per esso, l’ inequivalenza non ha alcuna esistenza. Perciò è [soltanto] denominato ‘insuperabile illuminazione perfetta e completa’. Quell’insuperabile illuminazione perfetta e completa – equivalente a mancanza di un sé, senza un essere senziente, senza un essere vivente, senza una persona – è realizzata chiaramente e completamente attraverso tutti i dharma virtuosi. Subhuti, i dharma virtuosi denominati ‘dharma virtuosi’, essi, insegnati appunto dal Tathagata come non-dharma, sono perciò [soltanto] denominati ‘dharma virtuosi’.
Inoltre, Subhuti, paragonato a un figlio o una figlia del lignaggio che raccolga un cumulo di sette tipi di oggetti preziosi pari a qualsiasi monte Sumeru, il re delle montagne, esista in un miliardo di sistemi di mondi, e ne faccia dono, se qualcuno che, avendo appreso anche una sola stanza di quattro versi di questa perfezione della saggezza, inoltre la insegnasse ad altri, Subhuti, mettendo a confronto questo ultimo cumulo di merito, poiché il merito precedente non si avvicina ad esso nemmeno nella sua centesima parte, non c’è possibilità di paragone.
Subhuti, qual è il tuo pensiero: se fosse insegnato che il Tathagata ritiene che ‘gli esseri senzienti sono da me liberati’, non pensare che sia in questo modo. Perché è cosi? Subhuti, perché quegli esseri senzienti che sono liberati dal Tathagata non hanno alcuna esistenza. Subhuti, se un essere senziente fosse liberato dal Tathagata, ciò stesso vorrebbe dire, nel Tathagata, afferrarsi a un sé, afferrarsi a un essere senziente, afferrarsi a un essere vivente, afferrarsi a una persona. Subhuti, il cosiddetto ‘afferrarsi a un sé’ che è insegnato dal Tathagata come non-afferrarsi, proprio questo è afferrato dagli esseri ordinari infantili. Subhuti, i cosiddetti ‘esseri ordinari infantili’ sono insegnati dal Tathagata come non-esseri, perciò sono [soltanto] denominati ‘esseri ordinari infantili’.
Subhuti, qual è il tuo pensiero: si considera il Tathagata per i marchi perfetti?”
Subhuti rispose:”Bhagavan, non è così. Non si considera il Tathagata a causa dei marchi perfetti.”
Il Bhagavan disse:”Subhuti è così, è così. Non si deve considerare il Tathagata per i marchi perfetti. Subhuti, se si considerasse il Tathagata per i marchi perfetti, anche un re chakravartin sarebbe un Tathagata. Perciò, non si deve considerare il Tathagata a causa dei marchi perfetti”.
Poi il venerabile Subhuti disse al Bhagavan: “Bhagavan, da come capisco il significato di ciò che ha detto il Bhagavan, non si deve considerare il Tathagata a causa dei marchi perfetti”.
Allora, a quel punto il Bhagavan pronunciò questi versi:
“Coloro che mi vedono come forma,
coloro che mi conoscono come voce,
si sono impegnati erroneamente abbandonando,
questi esseri non mi vedono.
Le guide sono il dharmakaya.
Dal momento che il dharmata non è oggetto di conoscenza, non può essere conosciuto.
Subhuti, qual è il tuo pensiero: se qualcuno si afferra a questo ‘il Tathagata Arhat Buddha Perfettamente Realizzato è tale per i marchi perfetti’, Subhuti, non pensare così, perché, Subhuti, il Tathagata Arhat Buddha Perfettamente Realizzato non realizza chiaramente e completamente l’insuperabile illuminazione perfetta e completa a causa dei marchi perfetti.
Subhuti, se qualcuno si afferra a questo: ‘alcuni dharma sono stati definiti come distrutti e annientati da coloro che sono entrati correttamente nel veicolo del bodhisattva’ , Subhuti, non si dovrebbe credere che sia così. Coloro che sono entrati correttamente nel veicolo del bodhisattva non hanno definito alcun dharma come distrutto o annientato.
Inoltre, Subhuti, paragonato a un figlio o figlia del lignaggio che, colmando completamente con i sette tipi di oggetti preziosi tanti sistemi di mondi quanti sono i granelli di sabbia del fiume Gange, ne facesse dono, se un bodhisattva ha ottenuto la pazienza che i dharma sono privi di un sé e non-prodotti, il cumulo di merito che quest’ultimo genererebbe su tale base sarebbe molto più grande. Inoltre, Subhuti, un cumulo di merito non dovrebbe essere acquisito dal bodhisattva”.
Il venerabile Subhuti replicò: “Bhagavan, un cumulo del merito non dovrebbe essere acquisito dal bodhisattva?”
Il Bhagavan disse:”Subhuti, acquisire, non afferrare erroneamente, perciò è [soltanto] denominato ‘acquisire’.
Subhuti, se qualcuno afferma ‘il Tathagata va o viene o sta in piedi o siede o si sdraia’, costui non comprende il significato da me spiegato. Perché è così? Subhuti, perché ‘il Tathagata (‘Colui Così Andato’)’ non va da alcuna parte, né è venuto da alcuna parte. Perciò è [soltanto] denominato ‘il Tathagata Arhat Buddha Perfettamente Realizzato’.
Inoltre, Subhuti, se un figlio o una figlia del lignaggio riducesse in polvere, come un cumulo dei più impercettibili atomi, tanti atomi di terra quanti esistono in un miliardo di sistemi di mondi, come questo, per esempio, Subhuti, qual è il tuo pensiero: questo cumulo dei più impercettibili atomi sarebbe considerevole?”
Subhuti rispose: “Bhagavan, è così. Quel cumulo dei più indefinibili atomi sarebbe considerevole. Perché è così? Bhagavan, perché se esistesse un cumulo, il Bhagavan non avrebbe detto ‘cumulo dei più impercettibili atomi’. Perché è così? Poiché quel ‘cumulo dei più impercettibili atomi’ che è stato insegnato dal Bhagavan è stato insegnato dal Tathagata come non-cumulo, perciò si dice [soltanto] ‘cumulo dei più impercettibili atomi’. Il ‘miliardo di sistemi di mondi’ insegnato dal Tathagata è stato insegnato dal Tathagata come non-sistema. Perciò è [soltanto] detto ‘miliardo di sistemi di mondi’. Perché è così? Bhagavan, perché se in tal caso esistesse un sistema di mondi, ciò stesso significherebbe afferrarsi a una cosa solida. Ciò che è stato insegnato dal Tathagata come afferrarsi a una cosa solida è stato insegnato dal Tathagata come non afferrarsi, perciò si dice [soltanto] ‘afferrarsi a una cosa solida’”
Il Bhagavan disse: “Subhuti, afferrarsi a una cosa solida è di per sé una convenzione. Quel dharma non esiste come è dichiarato, tuttavia [così] è capito dagli esseri ordinari infantili. Subhuti, se qualcuno dicesse: “ Vedere come [fosse] un sé è stato insegnato dal Tathagata e vedere come un essere senziente, vedere come un essere vivente e vedere come una persona sono stati insegnati dal Tathagata’, Subhuti, ciò sarebbe un parlare corretto?”
Subhuti rispose: “Bhagavan, non lo sarebbe. Sugata, non lo sarebbe. Perché è così? Bhagavan, perché ciò che è stato insegnato dal Tathagata come vedere come un sé è stato insegnato dal Tathagata come non vedere perciò si dice [soltanto] ‘esaminare come un sé’”.
Il Bhagavan disse: “Subhuti, coloro che sono entrati correttamente nel veicolo del bodhisattva dovrebbero conoscere, dovrebbero considerare, dovrebbero apprezzare tutti i dharma in questo modo. Dovrebbero apprezzare in questo modo, senza dimorare in alcuna nozione di un dharma. Perché è così? Subhuti, perché la nozione di un dharma, denominata ‘nozione di un dharma’ è insegnata dal Tathagata come non-nozione. Perciò si dice [soltanto] ‘nozione di un dharma’.
Inoltre, Subhuti, paragonato a un qualsiasi bodhisattva mahasattva che colmando completamente insondabili e incalcolabili sistemi di mondi con i sette tipi di oggetti preziosi ne facesse dono, se un figlio o figlia del lignaggio che, dopo aver recepito anche una sola piccola stanza di quattro versi di questa perfezione della saggezza la memorizzasse o la leggesse o la comprendesse o la insegnasse correttamente e completamente ad altri nei particolari, su questa base il merito che quest’ultimo creerebbe sarebbe più grande, incalcolabile, insondabile.
Come si dovrebbe insegnare correttamente e completamente? Proprio come si vorrebbe non correttamente e completamente insegnare; perciò si dice [soltanto] ‘insegnare correttamente e completamente’.
Come una stella, un difetto visivo, una lampada, un gioco di prestigio, la rugiada, una bolla d’acqua, un sogno, un lampo e una nuvola: vedi così tutti i fenomeni composti”.
Quando il Bhagavan ebbe detto questo, l’anziano Subhuti, quei bodhisattva, le quattro categorie di discepoli – bhikshu, bhikshuni, upasaka e upasika – e il mondo dei deva, degli umani, degli asura e dei gandharva esultarono, altamente lodando le parole del Bhagavan.
Così si conclude il supremo sutra mahayana sulla perfezione della saggezza denominato “che recide come il diamante”
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