10 Principi buddhisti fondamentali

Dr. Alexander Berzin, Matt Lindén: 10 Principi buddhisti fondamentali

Tutti vorrebbero avere una vita felice, ma pochi sanno cosa ciò vorrebbe dire o come realizzarla.

  1. Le nostre emozioni e atteggiamenti influenzano come ci sentiamo. Con l’addestramento, possiamo sbarazzarci di quelli negativi e sviluppare quelli che sono più salutari e più positivi. Fare questo renderà le nostre vite più felici e più gratificanti.

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Ognuno può diventare un Buddha

Dr. Alexander Berzin: Ognuno può diventare un Buddha

Tutti noi vogliamo raggiungere una felicità di lungo termine, quindi la cosa più significativa e logica da fare consiste nel lavorare in maniera realistica verso questo obiettivo. Sebbene gli oggetti materiali potrebbero darci una certa felicità, la vera fonte della felicità è la nostra mente. Quando tutte le nostre capacità sono pienamente sviluppate e tutti i nostri difetti vengono sconfitti, diventiamo un Buddha, una fonte di felicità non solo per noi stessi, ma per tutti gli altri. Ognuno di noi può diventare un Buddha, perché abbiamo al nostro interno tutti i fattori funzionanti che ci consentiranno di raggiungere questo obiettivo. Noi tutti abbiamo la natura di Buddha.

Il Buddha affermò energicamente che tutti noi possiamo diventare dei Buddha, ma cosa significa effettivamente?

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La rinascita

È stato impressionante per me rincontrare i miei maestri nelle loro vite seguenti.

È stato impressionante per me rincontrare i miei maestri nelle loro vite seguenti.

La rinascita

Singapore, 10 agosto del 1988. Estratto rivisto da Alexander Berzin e Thubten Chodron. Glimpse of Reality. Singapore: Amitabha Buddhist Centre, 1999.

Domanda: Credi nella rinascita?

Risposta: Si, ci credo. Tuttavia, c’è voluto molto tempo per me prima d’arrivare a questo punto. Non si crede alla rinascita subito. In alcune aree del mondo, per esempio in molte parti dell’Asia, credere alla rinascita fa parte della cultura: le persone ne hanno sentito parlare fin dalla loro infanzia e per questo ci credono automaticamente. Per chi proviene da culture occidentali, invece, può sembrare strano credere alla rinascita. Normalmente, non ci si convince di colpo della sua esistenza: non è che tutto d´un tratto appaiono arcobaleni e musica… e poi gridiamo “Alleluia! Ora credo!” Di solito le cose non avvengono così. La maggior parte delle persone ha bisogno di molto tempo per abituarsi all´idea della rinascita. Ho attraversato vari stadi prima di crederci. Per primo, mi sono aperto alla possibilità che esistesse, pensando: “Non capisco cosa sia la rinascita.” Continue reading »

La vita del Buddha

Buddha, che aveva ottantun anni, si ammalò gravemente ed era vicino alla morte. Ananda gli chiese di dare un ultimo consiglio ai monaci. Buddha disse che aveva già insegnato tutto quello che sapeva e che nel futuro sarebbero stati gli insegnamenti stessi il loro rifugio principale e la fonte di una direzione sicura.

Buddha, che aveva ottantun anni, si ammalò gravemente ed era vicino alla morte. Ananda gli chiese di dare un ultimo consiglio ai monaci. Buddha disse che aveva già insegnato tutto quello che sapeva e che nel futuro sarebbero stati gli insegnamenti stessi il loro rifugio principale e la fonte di una direzione sicura.

La vita del Buddha ricostruita in base al Canone Pali

Alexander Berzin, Agosto 2010. Traduzione italiana a cura di Julian Piras.

La vita del Buddha storico emerge in vari strati della letteratura classica buddista. Continue reading »

Il Buddha Dharma nella vita di tutti i giorni

Secondo il Buddismo, anche se le altre persone, la società e così via contribuiscono ai nostri problemi, non ne costituiscono la fonte più profonda. Per scoprire la radice profonda dei nostri problemi dobbiamo guardare dentro noi stessi.

Secondo il Buddismo, anche se le altre persone, la società e così via contribuiscono ai nostri problemi, non ne costituiscono la fonte più profonda. Per scoprire la radice profonda dei nostri problemi dobbiamo guardare dentro noi stessi.

Il Dharma nella vita di tutti i giorni.

Alexander Berzin, Morelia (Messico) 6 Giugno 2000

Il Dharma come misura di prevenzione

Mi è stato chiesto di parlare della pratica del Dharma nella vita di tutti i giorni. Dobbiamo sapere cosa s’intende per Dharma. Dharma è una parola sanscrita il cui significato letterale è “misura preventiva.” È qualcosa che facciamo per evitare problemi. Per avere interesse nella pratica del Dharma, dobbiamo renderci conto che nella vita ci sono problemi. Continue reading »

Integrare il Dharma nelle nostre vite

Uno dei punti più importanti nel Buddismo è di comprendere che tutti questi problemi di cui abbiamo esperienza, sorgono per via di determinate cause. Non è che ci sono, senza alcuna causa. L´origine di questi problemi risiede in noi stessi.

Uno dei punti più importanti nel Buddismo è di comprendere che tutti questi problemi di cui abbiamo esperienza, sorgono per via di determinate cause. Non è che ci sono, senza alcuna causa. L´origine di questi problemi risiede in noi stessi.

Integrare il Dharma nelle nostre vite

Alexander Berzin, Bok, Polonia, 13 Dicembre 2002, Traduzione italiana a cura di Julian Piras

Il Dharma serve ad affrontare i problemi della vita

Questa sera vorrei parlare della pratica del Dharma nella vita quotidiana. La parola Dharma significa “misura di prevenzione.” È qualcosa che attuiamo per evitare di avere problemi. La prima cosa che dobbiamo fare per iniziare a praticare il Dharma è riconoscere i vari tipi di problemi e difficoltà che abbiamo nella nostra vita. Il prossimo passo, poi, è di realizzare che lo scopo del Dharma è di aiutarci a essere liberi da questi problemi.

La pratica del Dharma non serve soltanto a farci sentire bene; non è un bell’hobby, e non serve a essere di moda o cose di questo genere. La pratica del Dharma ha lo scopo di liberarci dai nostri problemi. Questo significa che per praticare il Dharma realisticamente, dobbiamo renderci conto che il processo non sarà piacevole. Dobbiamo notare gli aspetti sgradevoli della nostra esistenza, le nostre difficoltà, e affrontarli, non dobbiamo evitarli. Invece, dobbiamo riconoscerli con l’atteggiamento che ora proveremo ad affrontarli.I nostri problemi possono prendere molte forme. Abbiamo tutti molti problemi in comune: siamo insicuri; le nostre relazioni con gli altri sono difficili; ci sentiamo alienati; abbiamo difficoltà con le nostre emozioni e con i nostri sentimenti. Insomma le solite cose che abbiamo noi tutti. Continue reading »

Il fascino del Buddismo nel mondo moderno

Il Buddismo si sta adattando ponendo l´enfasi su un approccio razionale e scientifico ai suoi insegnamenti.

Il Buddismo si sta adattando ponendo l´enfasi su un approccio razionale e scientifico ai suoi insegnamenti.

Il fascino del Buddismo nel mondo moderno

Singapore, 10 Agosto 1988, Estratto riveduto da Berzin, Alexander e Chodron, Thubten. Glimpse of Reality. Singapore: Amitabha Buddhist Centre, 1999. Traduzione italiana a cura di Julian Piras.

Domanda: Quest´anno hai intrapreso un tour di conferenze che ti ha condotto in ventisei paesi. Raccontaci le tue osservazioni su come il Buddismo si sta diffondendo in posti nuovi.

Risposta: Oggigiorno, il Buddismo si sta diffondendo rapidamente in tutto il mondo. Ci sono centri buddisti in tanti paesi europei, nell´America del Nord, nell´America del Sud, in Africa del Sud, in Australasia, e così via. In Europa, non ci sono buddisti soltanto nell´occidente capitalista, ma anche nei paesi socialisti dell´est. Per esempio, in Polonia ci sono circa cinquemila buddisti attivi.Il Buddismo è così affascinante per il mondo moderno per via della sua base razionale e scientifica. Buddha disse: “Non credete in ciò che vi dico, solo perché mi rispettate. Piuttosto, mettete tutte le mie parole alla prova, voi stessi, analizzatele, come se steste comprando dell’oro.” Alle persone moderne piace quest’atteggiamento privo di dogmatismo. Continue reading »

Distacco, non violenza e compassione

La nostra compassione e la nostra generosità devono essere abbinati alla discriminazione e alla saggezza.

La nostra compassione e la nostra generosità devono essere abbinati alla discriminazione e alla saggezza.

Domande fondamentali a proposito del distacco, della non violenza e della compassione.

Singapore, 10 Agosto 1988. Estratto rivisto tratto da: Berzin, Alexander e Chodron, Thubten. Glimpse of Reality. Singapore: Amitabha Buddhist Centre, 1999. Traduzione italiana a cura di Julian Piras

Domanda: Qual è il significato del distacco?

Risposta: Il significato della parola “distacco” nel Buddismo è leggermente diverso da quello che la parola significa normalmente in Italiano. Il distacco nel Buddismo è connesso alla rinuncia. Anche la parola italiana rinuncia può essere fuorviante, poiché implica che dobbiamo abbandonare tutto per andare a vivere in una caverna. Esistono esempi di persone come Milarepa, che hanno abbandonato tutto e che sono andati a vivere in una caverna, ma quello che hanno fatto viene designato con un´altra parola, non con la parola che viene tradotta come “rinuncia” o “distacco”. Veramente, il termine buddista che è tradotto come “rinuncia” significa “la determinazione di essere liberi. Continue reading »

Dharma: intellettuale, emozionale e devozionale

Le persone mature possono equilibrare in sé tutti e tre gli approcci, sia praticando un “Dharma alla leggera” soltanto per questa vita, oppure il “vero Dharma” (quello autentico e tradizionale) per ottenere la liberazione dalle rinascite e l’illuminazione.

Le persone mature possono equilibrare in sé tutti e tre gli approcci, sia praticando un “Dharma alla leggera” soltanto per questa vita, oppure il “vero Dharma” (quello autentico e tradizionale) per ottenere la liberazione dalle rinascite e l’illuminazione.

Tre diversi approcci al Dharma: intellettuale, emozionale e devozionale

Alexander Berzin, Ottobre 2001.

Tre approcci

In occidente, alcune persone si avvicinano al Dharma:

  • per soddisfare il loro desiderio per qualcosa di esotico,

  • sperando in qualche cura miracolosa,

  • per essere trendy,

  • per esaltarsi del carisma di un maestro divertente, come dei “tossicodipendenti del Dharma”,

  • anche se hanno iniziato per uno di questi motivi, per un sincero interesse in quello che il Dharma ha da offrire.

Anche se inizialmente desideriamo semplicemente ottenere informazioni, ci sono tre diversi modi di avvicinarsi al Dharma: intellettuale, emozionale, devozionale. Continue reading »

Dharma “light” vs. “ il vero” Dharma

se lo studente mira al miglioramento di questa vita, ciò è soltanto un passo provvisorio sulla strada del miglioramento delle vite future e dell'ottenimento della liberazione o dell'illuminazione.

Anche se lo studente mira al miglioramento di questa vita, ciò è soltanto un passo provvisorio sulla strada del miglioramento delle vite future e dell’ottenimento della liberazione o dell’illuminazione.

Dharma “light” vs. “ il vero” Dharma

Alexander Berzin, Marzo 2002.

L’importanza della reincarnazione

Il Buddismo tibetano segue la tradizione dell’India e tutte le tradizioni indiane danno per scontato la convinzione nella reincarnazione. Anche se i buddisti tradizionali non hanno una comprensione profonda di cos’è che si reincarna o di come funzioni, tuttavia sono cresciuti con l’idea della reincarnazione come abitudine culturale. Devono semplicemente perfezionare la loro comprensione, ma non devono convincersi dell’esistenza della reincarnazione. Perciò i testi sugli stadi graduali del sentiero (Lam-rim) non menzionano neanche l’argomento, ovvero come convincersi dell’esistenza delle rinascite. Continue reading »

La visione buddista delle altre religioni

Il Buddha insegnò svariati metodi ed essi funzionano tutti armoniosamente per aiutare un ampio spettro di diversi tipi di persone. Perciò è importante il rispetto di tutte le tradizioni in entrambi i casi: nell'ambito del Buddismo e tra le religioni del mondo.

Il Buddha insegnò svariati metodi ed essi funzionano tutti armoniosamente per aiutare un ampio spettro di diversi tipi di persone. Perciò è importante il rispetto di tutte le tradizioni in entrambi i casi: nell’ambito del Buddismo e tra le religioni del mondo.

La visione buddista delle altre religioni

Singapore, 10 agosto 1988. Estratto riveduto da Alexander Berzin e Thubten Chodron. Glimpse of Reality. Singapore: Amitabha Buddhist Centre, 1999. Traduzione italiana a cura di Julian Piras.

Domanda: Qual è la visione del Buddismo riguardo l’esistenza delle altre religioni?

Risposta: Dato che non tutti hanno le stesse inclinazioni e gli stessi interessi, Buddha ha insegnato metodi differenti a persone diverse. Citando questo esempio, Sua Santità il Dalai Lama dice che è meraviglioso che al mondo esistano così tante religioni diverse tra di loro. Non c’è un tipo di cibo Continue reading »

Dagri Rinpoche: Introduzione al Buddhismo

Ven. Dagri Rinpoche Sabato al Centro Sabsel Thekchok Ling di Genova.

Ven. Dagri Rinpoche Sabato al Centro Sabsel Thekchok Ling di Genova.

Insegnamenti del Ven. Dagri Rinpoche Sabato 11 febbraio 2012 al Centro Sabsel Thekchok Ling di Genova, sul tema: Introduzione al Buddhismo. Appunti ed editing del Dott. Luciano Villa, Graziella Romania e dell’Ing. Alessandro Tenzin Villa nell’ambito del Progetto Free Dharma Teachings del Centro Sangye Cioeling di Sondrio, il cui nome è stato conferito da Sua Santità il Dalai Lama, per il beneficio di tutti gli esseri senzienti. Traduzione dal tibetano in italiano e revisione parziale di Anna Maria De Pretis.

Ven. Dagri Rinpoche

Ci troviamo tutti in uno stato di sofferenza ed è ciò di cui vorremmo sbarazzarci. Questo stato è prodotto da cause. Continue reading »

Ven. Khenrab Rinpoche: Introduzione al Buddismo

Ven. Khenrab Rinpoche

Ven. Khenrab Rinpoche

Ven. Khenrab Rinpoche: Introduzione al Buddismo
Corso tenuto dal Ven. Khenrab Rinpoche il 27 – 28 febbraio 2010 al Centro Ghe Pel Ling di Milano. Traduttore: Norbu Lamsang.

Questo è il primo incontro del 2010 e, per motivi di buon auspicio, il tema sarà l’introduzione al Buddhismo. Parlerò di due aspetti del Buddismo: aspetto filosofico e pratico e i quattro pilastri del Buddhismo.

Sappiamo che nel mondo esistono differenti insegnamenti spirituali e religiosi, che dipendono dalle diverse aspirazioni della gente. Continue reading »

Cosa sono I Tre Gioielli?

I Tre Gioielli

I Tre Gioielli

I Tre Gioielli sono il Buddha, il Dharma e il Sangha. Buddha è colui che ha purificato tutti i difetti mentali, tutte le emozioni afflittive, le macchie e le impronte delle azioni da esse motivate, sviluppando tutte le qualità positive, come l’amore equanime e la compassione, la saggezza che conosce la vera realtà dell’esistenza e possiede i mezzi abili per guidare altri in questo sentiero.

Il Dharma rappresenta lo strumento preventivo che ci permette di prevenire lo sperimentare problemi e sofferenza. Comprende gli insegnamenti del Buddha, così come le realizzazioni di coloro che insegnano la cessazione della sofferenza e delle sue cause e le realizzazioni, o i sentieri, che ci conducono a tali cessazioni.

Il Sangha sono quegli esseri che possiedono una percezione diretta non concettuale della vacuità, ovvero della verità ultima. A livello relativo, Sangha si riferisce anche alle persone ordinate che mettono in pratica gli insegnamenti del Buddha. – … Continue reading »

Lama Zopa: Benefici della recitazione di Om Mani Pedme Hum

Il Ven. Lama Zopa Rinpoche

Lama Khabje Thubten Zopa Rinpoche: “E’ la sacra parola del Buddha della Compassione che si manifesta in un modo esterno per esserci di beneficio”.

I benefici della recitazione di OM MANI PEDME HUM sono come il cielo infinito. A seconda di quanto perfettamente è qualificata la mente e la motivazione, anche recitare OM MANI PEDME HUM una volta, può purificare il karma negativo. Per esempio, se un monaco pienamente ordinato ha ricevuto tutti e quattro gli errori radice, può purificare completamente il suo grandissimo karma negativo recitando OM MANI PEDME HUM una volta. E’ quindi molto potente.

Recitare 1000 mantra al giorno

Negli insegnamenti è detto che i benefici del recitare OM MANI PEDME HUM sono così tanti che la spiegazione non finirebbe mai. E’ spiegato che se uno recita OM MANI PEDME HUM mille volte al giorno, allora i suoi figli fino alla settima generazione non rinasceranno nei reami inferiori. Se quindi, per esempio, un genitore recita mille mantra ogni giorno, allora i suoi figli, i figli dei suoi figli e così via per sette generazioni, non rinasceranno mai nei reami inferiori. Quindi i genitori hanno una bella responsabilità! Continue reading »

Il Buddhismo e la scienza

physique-quantiqueIl Buddhismo e la scienza

Singapore, 10 Agosto 1988. Estratto riveduto tratto da Berzin, Alexander e Chodron, Thubten. Glimpse of Reality. Singapore: Amitabha Buddhist Centre, 1999. Traduzione in italiano a cura di Francesca Paoletti.

Domanda: Potresti dire qualcosa in più sulla relazione tra il Buddhismo e la scienza, e dare degli esempi specifici di alcuni punti in comune tra i due?

Risposta: I vari dialoghi tra i maestri buddhisti come Sua Santità il Dalai Lama e gli scienziati si sono finora concentrati principalmente su tre aree. La prima è l’astrofisica, fondamentalmente riguardo al modo in cui si è sviluppato l’universo. Ha avuto un inizio? È stato creato oppure è parte di un processo eterno? Un altro argomento è la fisica delle particelle, riguardo alla struttura degli atomi e della materia. La terza area è quella della neuroscienze, riguardo al modo in cui funziona il cervello. Queste sono le aree principali. Continue reading »

Theravada e Mahayana

bhTheravada e Mahayana: Ricerca sulle forme basilari del Buddhismo

Originariamente pubblicato come parte di Berzin, Alexander. Buddhism and Its Impact on Asia. Asian Monographs, no. 8. Cairo: Cairo University, Center for Asian Studies, June 1996. Traduzione italiana a cura di Julian Piras.

Theravada Il Theravada pone l´accento sulla meditazione della consapevolezza. Questa pratica si effettua concentrandosi sul respiro e le sensazioni del corpo quando si è seduti, e sui movimenti e le intenzioni di muoversi mentre si cammina in modo molto lento. Con la consapevolezza della nascita e la cessazione di ogni momento, si ottiene una realizzazione dell’impermanenza fondata sull’e sperienza diretta. Quando questa comprensione è applicata all´analisi di tutta la propria esperienza, si realizza che non c`è un io permanente, un io che non cambia e che esiste indipendentemente da tutto e da tutti. Continue reading »

Serkong Rinpoche: Evitare la sofferenza osservando il Dharma

Tsenciab Serkong Rinpoche: Contemplare le varie tipologie di azioni distruttive che abbiamo compiuto e i loro risultati è una maniera molto efficace di assicurarci benessere e felicità.

Tsenciab Serkong Rinpoche: Contemplare le varie tipologie di azioni distruttive che abbiamo compiuto e i loro risultati è una maniera molto efficace di assicurarci benessere e felicità.

Evitare la sofferenza osservando il Dharma.

Tsenciab Serkong Rinpoche I. Nuova Delhi, India, 7 Dicembre 1979. Traduzione di Alexander Berzin, revisione di Nicholas Ribush. Lievemente rivisto da Alexander Berzin, 2003. Pubblicazione originale in: Tsenciab Serkong Rinpoche: “Renunciation.”  In “Teachings at Tushita”,  ed. Glenn Mullin e Nicholas Ribush.  New Delhi: Mahayana Publications, 1981. Traduzione in italiano a cura di Francesca Paoletti.

Riconoscere la sofferenza

La parola sanscrita Dharma, in Tibetano chö (chos), significa tenere o sostenere. Cosa viene tenuto o sostenuto? L’eliminazione della sofferenza e il raggiungimento della felicità. Questo viene reso possibile dal Dharma non solo per noi, ma per tutti gli esseri.

La sofferenza che subiamo è di due tipi: quella immediatamente visibile a noi esseri umani e quella che non possiamo vedere senza l’ausilio di poteri extrasensoriali. Il primo tipo include il dolore associato alla nascita, la sgradevolezza delle malattie occasionali, la tristezza che accompagna l’invecchiamento e la vecchiaia e il terrore della morte. Continue reading »

I cinque fattori aggregati dell’esperienza

fioreSchema di base dei cinque fattori aggregati dell’esperienza

Alexander Berzin, Febbraio 2002. Traduzione in italiano a cura di Francesca Paoletti.

Ogni momento della nostra esperienza è costituito da una moltitudine di variabili. I cinque fattori aggregati dell’esperienza (phung-po, sct. skandha, aggregati) costituiscono uno schema di classificazione di queste variabili – in altre parole, dei componenti non-statici (impermanenti). Continue reading »

A. Berzin, M. Lindén: Cos’è l’etica?

Un forte senso dell’etica ci consente di creare relazioni amichevoli con chiunque incontriamo.

Dr. Alexander Berzin, Matt Lindén: Cos’è l’etica?

L’etica è un sistema di valori morali che modellano il nostro comportamento per causare una vita più felice. Con l’etica, viviamo onestamente, e ciò porta ad instaurare fiducia e amicizia con quelli che ci circondano. L’etica è la chiave per la felicità.

L’etica nel Buddhismo

Nel Buddhismo, l’etica è basata sulla consapevolezza discriminante: utilizziamo la nostra intelligenza per distinguere tra ciò che crea una felicità duratura e cosa genera problemi ricorrenti. Non si tratta di obbedire ciecamente ad una lista di regole, ma di essere convinti che seguire linee guida etiche ha senso. Continue reading »

Robert Thurman: La rivoluzione del Buddha

Sua Santità il Dalai Lama con Robert Thurman

Robert Thurman: La rivoluzione del Buddha

Agli albori del Buddhismo, in India, il Buddha insegnò con grande enfasi che era necessario rompere con le convenzioni sociali a cui tutti erano soggetti. La società del suo tempo non era l’India illuminata, bella, splendente e raffinata che conosciamo oggi, emersa gradualmente dopo secoli di oppressione coloniale. Continue reading »

A. Berzin, M. Lindén: Un giorno nella vita di un buddhista

Decidiamo che oggi proveremo ad aiutare gli altri in qualunque modo sia possibile, e se non è possibile, almeno ci asterremo dal causare qualunque danno.

Dr. Alexander Berzin, Matt Lindén: Un giorno nella vita di un buddhista

Gli insegnamenti buddhisti offrono moltissimi consigli su come condurre le nostre vite quotidiane. Dai un’occhiata qui sotto.

Quando ci svegliamo

Dopo esserci svegliati e prima di alzarci, dovremmo sentirci incredibilmente felici e grati che siamo ancora in vita, pronti ad affrontare un nuovo giorno. Stabiliamo una forte intenzione di:

  1. Rendere il giorno significativo.

  2. Non sprecare la preziosa opportunità che abbiamo per lavorare su noi stessi e per aiutare gli altri.

Se dobbiamo andare al lavoro, decidiamo di provare ad essere concentrati e produttivi. Non ci arrabbieremo, non diventeremo impazienti o scontrosi con i nostri colleghi. Continue reading »

A. Berzin, M. Lindén: Cos’è la pratica buddhista?

Dr. Alexander Berzin, Matt Lindén: Cos’è la pratica buddhista?

Il punto centrale nel Buddhismo consiste nel lavorare per superare i nostri difetti e realizzare i nostri potenziali positivi. I difetti includono la mancanza di lucidità e uno squilibrio emotivo, che generano confusione sulla vita. Di conseguenza, agiamo in modo compulsivo, spinti da emozioni disturbanti come rabbia, avidità, e ingenuità. I nostri potenziali positivi includono la nostra abilità di comunicare in modo chiaro, di comprendere la realtà, di immedesimarci con gli altri, e di migliorare noi stessi.

Il punto di partenza della pratica buddhista consiste nel calmare le nostre menti ed essere consci, il che significa ricordarsi costantemente di essere consapevoli di come stiamo agendo e parlando con altri, e di come stiamo pensando quando siamo da soli. Continue reading »

Astrologia tibetano-mongola e karma

Astrologia tibetano-mongola e karma

Alexander Berzin, Monaco, Germania, 13 giugno 1996. Traduzione italiana a cura di Valentina Tamiazzo

I benefici di conoscere l’astrologia

In un contesto buddhista, quando riaffermiamo la nostra motivazione all’inizio di una lezione, sottolineiamo sempre come il nostro obbiettivo nell’ascolto sia quello di imparare qualche cosa che possa aiutarci nella vita. Nello specifico, desideriamo imparare non soltanto qualcosa che possa aiutarci a far fronte ai nostri problemi, ma anche ciò che ci permetta di aiutare al meglio gli altri. Continue reading »