Ven. Ghesce Tenzin Tenphel: Le otto strofe della Trasformazione del Pensiero

Ven. Ghesce Tenzin Tenphel: Se sappiamo pensare correttamente, se la nostra amorevole gentilezza è perfetta, tanto più la nostra compassione sarà intensa.

Insegnamenti del Ven. Ghesce Tenzin Tenphel il 3, 4 e 5 febbraio 2023 all’Istituto Lama Tzongkapa, Pomaia, PI, su “Il destino compiuto”. L’educazione di Tzong Khapa in un canto di realizzazione. Una panoramica di come Je Rimpoche ha ottenuto le realizzazioni.

Dal momento che il buddismo tibetano rappresenta la tradizione buddista più completa oggi, dovremmo essere grati ai maestri del passato come Jé Tsongkhapa e seguire il loro esempio condividendo le nostre conoscenze con gli altri”. (Sua Santità il Dalai Lama)

In questo testo, Il destino compiuto, Lama Tzong Khapa, racconta ciò che ha studiato e come le scritture si sono rivelate a lui come istruzioni spirituali. Studiò i grandi trattati indiani alla luce della logica e della ragione.

Ciò che Tzong Khapa rivela è come ottenne un vasto apprendimento, entrò nella vita di un eremita e acquisì esperienza delle fasi del sentiero, inclusi i sentieri profondi ed estesi.
Il testo è stato scelto da Sua Santità il Dalai Lama, durante gli insegnamenti del 1° giugno 2021, per far conoscere ai giovani tibetani l’origine della tradizione Ghelug e il venerabile Ghesce Tenzin Tenphel ha espresso il desiderio di seguire il Suo esempio esponendo i contenuti durante gli insegnamenti.

Appunti non revisionati ed editing del Dott. Luciano Villa nell’ambito del Progetto “Free Dharma Teachings, per il beneficio di tutti gli esseri senzienti”. Ci scusiamo per ogni errore ed omissione. Traduzione dal tibetano di Filippo Centrone che vivamente si ringrazia. L’insegnamento del Ven. Ghesce Tenzin Tenphel è focalizzato su “Gli otto versi dell’addestramento mentale” oGli otto versi di trasformazione mentale” oLe otto strofe della Trasformazione del Pensiero”, in tibetano Blo-sbyong tsig-brgyad-ma, Lojong di Langri Tangpa Dorje Senghe.

Ven. Ghesce Tenzin Tenphel

venerdì 03/02/2023

Destino compiuto” https://www.sangye.it/altro/?p=11556 di Lama Tzong Khapa è come una sua biografia.

Lama Tzong Khapa: All’inizio, ho cercato un ampio apprendimento,
Nel mezzo, tutti gli insegnamenti sono apparsi come istruzione spirituale,
E, alla fine, ho praticato tutto il giorno e tutta la notte:

Tutto questo l’ho dedicato alla diffusione dell’Insegnamento!

Qual è la necessità di ascoltare molto? Per comprenderlo dobbiamo partire dalla radice della sofferenza che è rappresentata dalle afflizioni mentali che, a loro volta, provocano karma negativo.

Per emanciparci dalla sofferenza dobbiamo cercare di comprendere e per farlo dobbiamo studiare. E questa è la ragione prima di cercare di ascoltare intensamente, così come dice Lama Tzong Khapa: “All’inizio ho ascoltato molto”. Continue reading »

Autoliberazione in Dzogchen

Nello Dzogchen la compassione autentica è basata sulla consapevolezza inseparabile dalla presenza. Si dice che “è inutile fingere di essere tanto compassionevoli se non si prova realmente un sentimento di compassione verso gli altri. La compassione deve essere nata dentro di noi”

Autoliberazione in Dzogchen: Il Cammino Spirituale Verso la Pienezza della Conoscenza e Compassione.

Introduzione

Dzogchen è uno dei antichi insegnamenti diffusi in Tibet attraverso le due grandi tradizioni del Buddhismo e del Bön1. A partire dai anni sessanta del XX secolo, l’insegnamento viene introdotto nell’Occidente, diventando una opzione spirituale affascinante e attraente per tante persone. La parola ‘Dzogchen‘ o ‘Dzogpa chenpo‘ (t. rDzogs-chen, rDzogs-pa-chen-po, s. Mahāsandhi) significa ‘la grande perfezione’, ‘la grande completezza’, e si riferisce allo stato primordiale di tutte le cose2. Bede Griffiths descrive la tradizione Dzogchen come “una via della realizzazione, la via di sperimentare la pienezza della conoscenza e compassione”3. Continue reading »

Lama Zopa: Coltivare uno spirito di servizio per gli altri

Lama Zopa Rinpoche: "Ogni essere senziente ha la natura di Buddha. Persino una zanzara può raggiungere l’illuminazione e la liberazione dall’oceano della sofferenza samsarica se pratica il Dharma".

Lama Zopa Rinpoche: "Ogni essere senziente ha la natura di Buddha. Persino una zanzara può raggiungere l’illuminazione e la liberazione dall’oceano della sofferenza samsarica se pratica il Dharma".

Lo scopo di un centro di meditazione e’ di prendersi cura delle menti degli altri, di mantenere la mente nella virtù quanto più possibile. Questo significa mantenere la vostra stessa mente nella virtù. Dovete provare. E’ veramente ottimo provare. Se non potete farlo, non potete aiutare gli altri. La vostra motivazione dovrebbe essere quella di usare il vostro corpo, parola e mente al fine di creare anche la più piccola felicità negli altri. Molte persone nel mondo sprecano le loro vite. La gente cerca di scalare le montagne, non importa a quale rischio espongano la propria vita. Alcuni usano sé stessi come proiettili, vengono lanciati da cannoni, e così via, cose incredibili, mettendo a repentaglio le loro esistenze per ottenere una felicità insignificante in questa vita. La cosa più importante per la felicità di questa vita, specialmente per gli esseri senzienti che incontrate, e’ avere il pensiero: “Sono il servitore ed essi sono il maestro, sono il servitore e loro sono i re, sono i maestri e io sono come il cane. Gli esseri senzienti sono coloro dai quali ho ricevuto tutta la mia felicità. Sono i più cari e gentili. Sono coloro dai quali provengono tutte le opportunità, in relazione ai quali ho l’opportunità’ di purificare tutto il mio karma negativo, creare tutti i meriti e ottenere l’illuminazione. In questo modo essi sono i più gentili tra tutti. Dovrei usare il mio corpo, parola e mente per servire gli altri, specie le persone del centro, così come gli animali e gli insetti.” Questo e’ anche l’atteggiamento che si dovrebbe tenere con la propria famiglia, o se siete un insegnante o il direttore di un azienda, etc.Continue reading »

Lama Zopa: Rendete la vostra auto di beneficio a tutti

Ven Lama Zopa Rinpoche

Ven Lama Zopa Rinpoche

“Il Veicolo Vajra: far sì che la vostra automobile sia di beneficio a tutti gli esseri senzienti”

Diversi anni fa, in California, Roger [Kunsang, l’assistente di Rinpoce] comprò un’auto per i nostri usi giornalieri. Una macchina rossa, penso che l’abbia avuta da un amico del marito di una nostra studentessa, per un prezzo molto ragionevole. Dentro la macchina c’era una piccola televisione. La macchina era piuttosto rumorosa. Roger era molto contento e così portò la macchina fino alla casa dei Jackson, vicino al Vajrapani Institute, dove alloggiavo a quel tempo. Io non andai a vedere la macchina immediatamente, uscii solo la mattina dopo piuttosto tardi. Quando la vidi, provai a pensare: “Questa è la macchina di tutti gli esseri senzienti”, Continue reading »

Nutrire e domare il demone della paura

chamNutrire e domare il demone della paura, di Alexander Berzin, Marzo 2002

Questo metodo è stato ispirato dal lavoro di Tsultim Allione https://www.sangye.it/altro/?p=6634, ed è stato modificato per adattarsi alla struttura di un rituale che “rispetta e ripristina” (bskang-gso) di un protettore del Dharma.

  • Cercate di identificare ciò che principalmente causa in voi paura ed ansia, ad esempio stare da soli e sentire che nessuno vi ama, ed immaginate che assuma la forma di un demone che vi ha creato ansia e paura.
  • Immaginate che il demone emerge da voi e si posiziona davanti a voi. Chiedetegli cosa vuole.
  • Immaginate di nutrire il demone nel senso di dargli quello che vuole, in questo caso, nutritelo con amore ed affetto.
  • Legatevi al demone e rendetelo il vostro protettore affinché in futuro vi protegga dalla paura di non essere amati da nessuno.
  • Rendetevi conto che se trascurerete di nutrire il demone con regolarità, questi vi attaccherà di nuovo, e stabilite di propiziarvelo con regolarità in futuro. Continue reading »

Gestire la paura

cham1Gestire la paura

Alexander Berzin, Marzo 2002. Traduzione italiana a cura di Benedetta Lanza.

Metodi di emergenza per affrontare la paura

Nel Buddhismo tibetano, la forma di Buddha femminile, Tara, rappresenta l’aspetto di un Buddha che ci protegge dalla paura. In particolare, Tara rappresenta i venti-energia del corpo ed il respiro. Quando sono purificati, Tara raffigura anche la capacità di agire e di ottenere i nostri scopi. Questo simbolismo suggerisce vari metodi di emergenza per gestire la paura, lavorando con il respiro e con le energie sottili.

I metodi di emergenza derivano dalle pratiche preparatorie (preliminari) che facciamo prima di meditare, studiare o ascoltare insegnamenti. In sé e per sé, queste pratiche aiutano a calmarci in situazioni di emergenza, quando siamo estremamente spaventati o in preda al panico. Esse costituiscono anche i primi passi verso l’applicazione di metodi più profondi. Continue reading »

Penor Rinpoche: Visione, compassione, meditazione e Dzogchen.

Sua Santità Penor Rinpoche: Benché sia di fondamentale importanza perseguire il proprio beneficio spirituale e la propria illuminazione, bisogna capire che questo stato risvegliato lo si può ottenere soltanto avendo a cuore la felicità di tutti gli altri esseri senzienti.

Penor Rinpoche: Visione, compassione, meditazione e Dzogchen.

La mente è un “qualcosa” che possiamo vedere, individuare in quanto tale? Se pensiamo che ciò che è chiamato mente sia un “qualcosa” che ha la sofferenza, il dolore, i problemi e così via, allora finiremo per percepire la mente come un oggetto esistente in sé, come ad esempio una sostanza sferica o qualcosa del genere. Quando invece indaghiamo sulla mente in quanto tale, ci rendiamo conto che è impossibile percepire “una mente”. Però, allo stesso tempo, la mente non muore – non ha una fine. Da un numero di vite senza inizio fino ad oggi, la mente del samsara non ha fatto altro che prendere rinascita senza interruzioni. La mente che si esprime attraverso i concetti di un soggetto (interno) e di un oggetto (esterno) è ciò che incatena gli esseri all’esistenza condizionata. È ciò che proietta il “mondo esterno”, il proprio corpo e così via. Ma per quanto si possa indagare a fondo, non si riuscirà mai a trovare/identificare “una mente”. Tutti gli esseri illuminati del passato hanno spiegato che la mente non può essere trovata cercando nel passato, nel presente o nel futuro. Se fosse esistente in sé e per sé allora potremmo percepirla, come si può percepire un oggetto qualsiasi! Allora perché crediamo che sia possibile percepirla come un oggetto? Tutti i cosiddetti “oggetti” sono in realtà creati dalla mente: tutte le esperienza di felicità e sofferenza del samsara e del nirvana sono puramente e semplicemente create dalla mente. Dunque se riflettiamo sulla natura ultima della mente, scopriremo senza alcun dubbio che questa è vacuità. Qualcuno potrebbe pensare: “La mia mente è molto dinamica e multicolore; forse è questa la sua vera natura!”. O qualcun altro potrebbe dire: “La mia mente ha la natura di una luce chiara!”. Ma non sono questi i modi in cui la mente esiste. Se non acquistiamo una padronanza sulla mente e la lasciamo semplicemente in balia di se stessa, questa inizia a creare ogni sorta di pensieri e attività maldestri e controproducenti. Continue reading »

Geshe Chekawa: L’addestramento mentale in sette punti. Edizione annotata di Togme Zangpo

Gheshe Chekawa

Geshe Chekawa: L’addestramento mentale in sette punti. Edizione annotata di Togme Zangpo.
Secondo punto: L’addestramento effettivo nella bodhicitta.
L’addestramento nella bodhicitta più profondo.

Pondera che i fenomeni sono come un sogno. Vedi distintamente la natura fondamentale della consapevolezza che non ha nessuna nascita. L’opponente stesso si libera da solo nel proprio posto. La natura essenziale del sentiero è di stabilizzarsi in uno stato della base onnicomprensiva. Tra le sessioni, agisci come una persona illusoria.

L’addestramento nel bodhichitta convenzionale

Addestrati sia nell’offrire che nel ricevere, alternandoli, agganciando questi due al respiro.

(Riguardo ai) tre oggetti [quegli esseri che trovo attraenti, non attraenti, o neutri], (ricevi) i tre atteggiamenti tossici [il desiderio bramoso, la repulsione, o l’ingenuità] e (offri) le tre radici di ciò che è costruttivo [distacco, imperturbabilità, o assenza di ingenuità], (mentre) ti addestri con le parole in tutti i sentieri del comportamento.

Quanto all’ordine di ricevere, devo cominciare da me stesso.

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Lama Tsultrim Allione. Eliminare la paura: Cinque Stadi per Nutrire i Demoni

lungtaVersione abbreviata dei Cinque Stadi per Nutrire i Demoni per la Pratica Individuale Sviluppata da Lama Tsultrim Allione

Nove Respiri di Rilassamento

Chiudete gli occhi e teneteli chiusi quanto più possibile fino alla fine del quinto stadio. Fate nove respiri di rilassamento con lunghe espirazioni. Con i primi tre respiri, inspirate e immaginate che il respiro raggiunge ogni tensione presente nel corpo, la aggancia e con l’espirazione la rilascia all’esterno. Con i secondi tre respiri, inspirate dentro qualunque tensione emotiva state trattenendo, sentite dove viene trattenuta nel corpo, e con l’espirazione rilasciatela all’esterno. Infine, inspirate dentro qualsiasi tensione mentale sia presente, sentendo in quale parte del corpo sono trattenute preoccupazioni o blocchi mentali, e con l’espirazione rilasciateli all’esterno.

Motivazione. Generate una sentita motivazione di effettuare la pratica per vostro beneficio e per quello di tutti gli esseri. I Cinque Stadi Continue reading »

Generare e sostenere la motivazione della responsabilità universale

Generare e sostenere la motivazione della responsabilità universale

Nagarjuna dal Fondamento della Saggezza:

Spinto dalla tua suprema mente compassionevole

hai insegnato il puro Dharma
per eliminare tutte le visioni (distorte):
mi prostro a Gothama.

Chandrakirti, la strofa dell’omaggio all’inizio del “Supplemento della Via di Mezzo”:

Solo la mente compassionevole è il seme per il grande raccolto dei Vittoriosi, nel mezzo è come

l’acqua per il suo sviluppo e
infine la maturazione che porta l’usufrutto continuo.

Quindi, fin dall’inizio lodo la Grande Compassione.

Ancora dallo stesso testo:

Uditori e i Realizzatori solitari della realtà nascono dal Re dei Soggiogatori,

I Buddha nascono dai Bodhisattva,
la mente compassionevole, la comprensione non duale
e la mente dell’illuminazione sono le cause dei Figli dei Vittoriosi.

Sua Santità il Dalai Lama: Continue reading »

A. Berzin, M. Lindén: Cos’è la compassione?

La compassione è particolarmente efficace quando è unita alla conoscenza e alla saggezza, in modo tale da prendere la decisione giusta su come agire.

Dr. Alexander Berzin, Matt Lindén: Cos’è la compassione?

Nel Buddhismo, la compassione è il desiderio che gli altri siano liberi dalla sofferenza e dalle cause della sofferenza. Essa è basata sul comprendere i sentimenti delle altre persone, specialmente quando abbiamo patito i stessi tormenti. Anche se non abbiamo mai sperimentato quello che hanno sofferto, possiamo metterci nei loro panni e provare quanto terribile dev’essere stato. Immaginando quanto vorremmo esserne privi, desideriamo fortemente che anche gli altri siano liberi da tale sofferenza. Continue reading »