Ven. Maruke Mangala Thero: Equanimità

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La parola Upekkha (Pali), Upeksha (sanscr) deriva da Upa-ikkha, Upa-iksha e ha il significato di equanimità, equilibrio, bilanciamento (della mente).
E’ l’opposto di mahi- iccha (mahiccha) denotante “avidità, brama”, “ stato non equilibrato della mente” che non solo genera nuove formazioni mentali, disposizioni (samskhara) ma inquina la mente generando contemporaneamente brama o avversione.
Un altro significato di upekkha è moderazione (maddhastata). Continue reading »

Corrado Pensa: Equanimità e fiducia

Corrado Pensa

Corrado Pensa

Equanimità e fiducia di Corrado Pensa

L’equanimità è l’opposto dell’attaccamento, è non-attaccamento. È una dimensione determinante del sentiero interiore. Ovviamente, esistono diversi gradi di equanimità, ma anche un’aspirazione, una sincera aspirazione verso di essa è già un inizio di vera equanimità. Dunque, l’equanimità è l’anima del lavoro interiore, il cuore del sentiero, il cuore della realizzazione e dell’adempimento. L’equanimità è l’anima della presenza mentale che chiamiamo consapevolezza non-giudicante, cioè una consapevolezza che tende all’equanimità. L’equanimità è il cuore della saggezza, non si può guardare in profondità senza l’intimo equilibrio dell’equanimità. E l’equanimità è anche il nucleo più profondo dell’amore, della compassione, della gioia empatica. Continue reading »

Corrado Pensa: Il nemico dell’equanimità

1bamb-monac-tib“Il nemico antitetico dell’equanimità” (Corrado Pensa)

Abbiamo continuato a leggere dal libro di Corrado Pensa, L’intelligenza spirituale: “L’equanimità è l’opposto dell’attaccamento, è non-attaccamento. […] L’equanimità è l’anima della presenza mentale che chiamiamo consapevolezza non giudicante […]. L’equanimità è il cuore della saggezza, non si può vedere in profondità senza l’intimo equilibrio dell’equanimità.
[…] Se è assente l’equanimità, può un sentimento di amorevole gentilezza essere davvero incondizionato e privo di riserve? Continue reading »

L’equanimità

bamb-monac-6L’equanimità viene talvolta descritta come una spaziosa tranquillità della mente, una calma radiosa o un equilibrio interiore. Tuttavia questo saldo equilibro non è qualcosa di lontano o distante dalla vita, ma si sviluppa all’interno della nostra disponibilità e capacità di andare incontro a tutti i momenti della vita con eguale rispetto, compassione e sensibilità.

Per incontrare tutti i momenti della nostra vita con eguale rispetto dobbiamo rinunciare a essere favorevoli o contrari a qualcosa, rinunciare al rigetto e al perseguimento, alla ricerca e al rifiuto.  Nella tradizione tibetana l’equanimità viene descritta come qualcosa ugualmente vicina a tutte le cose, come un precursore della compassione, uno dei suoi aspetti essenziali.
Per sapere cosa significa rimanere tranquilli e aperti in mezzo alla sofferenza, dobbiamo in qualche modo rinunciare alle nostre idee su cosa sia giusto o sbagliato, su ciò che si dovrebbe o non si dovrebbe fare, in modo da poter ascoltare senza timore dolore e sofferenza. Continue reading »

Buddhagupta: I Quattro Incommensurabili

Buddhagupta: In ogni momento dobbiamo praticare la virtù.

Buddhagupta: Un ampio commentario sui quattro incommensurabili

Amorevole gentilezza, compassione,

Empatica gioia ed equanimità:

Ora spiegherò come coltivare con diligenza,

Questi grandi incommensurabili.

Concentrarsi sugli esseri senzienti incommensurabili produce accumuli incommensurabili, qualità incommensurabili e saggezza primordiale incommensurabile.

Incommensurabili Esseri Senzienti

Non possiamo calcolare il numero totale di esseri senzienti, dicendo: “Ecco quanti ce ne sono nei tre regni”. E così si dice che gli esseri senzienti sono incommensurabili. Come disse il Bhagavān nel Nobile Sūtra Insegnamento della Grande Compassione dei Tathāgata:

Figlio di nobile famiglia, gli esseri senzienti che vivono in uno spazio dalle dimensioni della ruota di un carro, visibile ad un Tathāgata, sono estremamente numerosi. Ma gli dei e gli umani in tutti i sistemi dei mondi del vasto ed infinito universo non sono così: i reami di questi esseri senzienti impercettibili sono incommensurabili.

Pertanto, poiché i regni incommensurabili degli esseri senzienti sono al di là della comprensione, gli esseri senzienti sono detti incommensurabili.

Potresti chiederti: quando coltiviamo l’incommensurabile, come dovremmo concentrarci sugli esseri senzienti incommensurabili e meditare? Continue reading »