La pratica del Chod

Yeshe Tsogyal: “Non commettere nemmeno una singola azione negativa; ma pratica la ricchezza delle virtù.”

La pratica del Chod secondo il Longchen Nyingthig di Jigme Lingpa “ La Fragorosa Risata delle Dakini ”

Mi prostro alla regina dello spazio, signora della grande beatitudine, Yeshe Tsogyal.

La vera natura, la Grande Perfezione, recide alla radice il Samsara tutto di un colpo, in tal modo trascende colui che taglia e ciò che è tagliato.

Ma per coloro che amano l’elaborazione e realizzano la via dell’attività dei Mahasidda, insegnerò le istruzioni quintessenziali per offrire il proprio corpo come cibo.

Gli oggetti di cui hai bisogno sono: per vincere l’arroganza, la pelle di un animale selvaggio con gli artigli intatti.

Per simbolizzare la visione trascendente, una piccola tenda e, per dimostrare una condotta umile, un khatvanga. Continue reading »

Yeshé Tsogyal: la madre dei Vittoriosi

Yeshé Tsogyal

Nel 1959, il mio guru radice, Vidyādhara Chögyam Trungpa Rinpoce, scampò per poco alla morte durante la fuga dal Tibet con un grande gruppo di devoti. Trovò brevemente rifugio nella terra nascosta di Pema Kö. Là, in una grotta di roccia naturale, cantò spontaneamente una lunga canzone di ringraziamento a Yeshé Tsogyal, Madre dei vittoriosi, con un ritornello ripetuto:

Madre di tutti i vincitori, così gentile Ama Tsogyal,
Rifugio per questa vita e oltre, madre gentilissima, mi manchi.
Questo bambino, pensando ad Ama, semplicemente non lo sopporta affatto
Ama, A LA LA, per favore mostrami davvero un chiaro segno delle tue benedizioni.

Questa canzone ossessionante e penetrante parla di Yeshé Tsogyal come Ama, la Madre dei Vittoriosi, i Buddha.

Questa immagine della madre racchiude molteplici aspetti della vita di Yeshé Tsogyal e la sua importanza per tutti i praticanti buddhisti tibetani. Fornisce il lignaggio ancestrale e spirituale, la realizzazione della saggezza e la protezione per tutti coloro che seguono fedelmente il sentiero. Continue reading »

Ven. Jampa Sangmo: Introduzione al Ciod.

Ven. Bikshuni Jampa Sangmo: È molto difficile impegnarsi nel Ciod. Perciò prima occorre impegnarsi nel Lamrim, il sentiero graduale.

Ven. Bikshuni Jampa Sangmo: È molto difficile impegnarsi nel Ciod. Perciò prima occorre impegnarsi nel Lamrim, il sentiero graduale.

Ven. Bikshuni Jampa Sangmo: Introduzione al Ciod. Istituto Lama Tzongkhapa Pomaia,PI 17-19.02.17 Traduzione della Ven. Bikshuni Cristiana Ciampa Tsomo. Appunti non revisionati del Dr. Luciano Villa nell’ambito del Progetto Free Dharma Teachings per il beneficio di tutti gli esseri senzienti.

Ven. Bikshuni Jampa Sangmo. Grazie per essere venuti qui, grazie per il vostro interesse per il Ciod, perché effettivamente sono pochi che se ne dimostrano interessati. E non è nello stile di Macig Labdron diffondere questi insegnamenti senza cautela.

Meditazione. Sedetevi, anche su una sedia, non importa se a gambe incrociate. L’importane è di avere una connessione con la terra, perché essa ci conferisce fiducia di base e, se ci poniamo col nostro chakra inferiore in connessione con le qualità della terra, essa stessa ci sosterrà. In india è detta la madre terra, il che la fa veramente preziosa, perché essa è davvero la madre degli esseri ed è il luogo dove al momento viviamo, ed è bene rinnovarla al più presto.

Respiriamo profondamente e siamo pronti ad iniziare. Le gambe incrociate vano bene per il fluire dell’energia, come vanno bene altre posture. Dobbiamo innanzitutto stabilizzare la posizione. Le braccia possono essere poste sulle cosce o nella classica posizione di meditazione e deve passare dell’aria tra le braccia ed il corpo, non devono essere incollate. Continue reading »

Il rito del Ciod

ciod

Il rito del Ciod

Il rito del gcod (Letteralmente significa: “tagliare, recidere”. In sanscrito: ‘chiada’.) è una pratica tantrica straordinaria (basata su tutti gli insegnamenti dei sutra e dei tantra) tendente a troncare sia il senso dell’esistenza autonoma dell’individuo (attaccamento all’ego) sia l’interesse per se stessi (attaccamento alla mente autogratificantesi): serve quindi a rafforzare e sviluppare la cognizione dell’assenza del sè e per generare compassione per tutti gli esseri. Nella forma in cui viene praticato oggi, il gcod fu creato dalla Maestra tibetana Ma-cig Lab-sgron (1055-1149), che venne a ciò ispirata dal Maestro indiano Padampa Sangye Pha-dam-pa Sans-rgyas.

Qualità di un praticante del Chod.

Per uno studente che vuole fare la pratica del Chod, sono necessarie quattro caratteristiche. Continue reading »

Ma Gcig: Canti spirituali

Macig

Macig

Canti spirituali di Ma Gcig

Lode a quello stato
che trascende ogni considerazione oggettiva,
dimensione pura, inesprimibile,
inimmaginabile,
che va oltre il pensiero.
Ho scritto questa
«Raccolta di insegnamenti orali
sulla Recisione dei demoni»
pensando che qualcuno, un giorno,
ne trarrà beneficio.
La radice di tutti i demoni è la propria mente.
Quando, nel percepire un qualsiasi fenomeno,
si prova attrazione e poi desiderio,
si è catturati dai demoni.
Quando nella mente si afferrano i fenomeni
come se fossero oggetti esteriori,
si è contaminati. Continue reading »

Ma-gcig Lab-sgron-ma

machig2Ma-gcig Lab-sgron-ma Zama nacque nell’anno della Tigre maschio d’acqua 1062 nel paese di Pha-drug da una famiglia di studiosi e traduttori di testi dottrinali.
Il padre Zama Dorje Gyaltsen “Bonpo” detto Bya-ba Hab-sa, cioè Topo Avido, sosteneva di essere la manifestazione di Ganapati Halu Manta, mentre la madre agiva nelle sembianze di Devi Lhamo.Sul corpo di Ma-gcig vi erano gli otto segni delle Padmini:
· perfezione del corpo e della mente,
· un loto rosso con tre radici sull’ ombelico,
· un rosario di rubini sul petto,
· una svastica su ognuna delle spalle,
· una spirale dietro le orecchie,
· una spada blu e la sillaba Tam sotto la lingua,
· il sole e la luna tra le sopracciglia,
· un chakra con i raggi sulla fronte.
All’età’ di quattordici anni fu data in sposa ad un uomo di un paese chiamato Aba-Lha-rgyal, ma dopo poco si senti’ disgustata dalla vita familiare e disse al marito: “Marito, dovresti praticare la religione e anch’io dovrei fare lo stesso!” Continue reading »

Machig Labdrön e le fondamenta del Chöd

Machig Labdrön

Machig Labdrön

MACHIG LABDRÖN E LE FONDAMENTA DEL CHÖD

di JERÔME EDOU

Prefazione, Introduzione: La Seconda Diffusione del Buddhismo in Tibet, Machig Labdrön, La Tradizione del Chöd, Il Chöd Visto dall’Occidente.

Prefazione

Guardate nello specchio della vostra mente,

Mahamudra,

La misteriosa casa delle dakini.

  • Mahasiddha Tilopa

Tutto ebbe inizio in una fattoria delle Alpi dove stavo con un Lama tibetano che era arrivato da poco dall’India. Quella sera udii risuonare, dalla sua stanza, il lento ritmo di una melodia ossessiva che cantava con la sua ricca voce bassa, accompagnandosi con damaru e campana, e di tanto in tanto soffiando nel suo corno di osso di femore. Per tutta la notte rimasi ipnotizzata da questa toccante canzone, così diversa da qualsiasi altro canto rituale io avessi mai sentito prima di allora. Improvvisamente mi ritrovai immersa nello strano e sbalorditivo universo del Chöd, un mondo antico, talmente antico da essere sopravvissuto solo in qualche dimenticato e isolato borgo delle montagne tibetane. … Continue reading »

Le Ultime Istruzioni di Macig

Dakini Chod

Dakini Chod

Le Ultime Istruzioni di Macig

Allora Machig parlò:

Per novantanove anni, ho lavorato per il bene degli  esseri.

Ora questo lavoro è quasi completo.

Non rinascerò di nuovo in questo reame umano in una forma fisica,

Né lascerò dietro di me resti o reliquie.

Ma le mie emanazioni nel mondo saranno innumerevoli;

E molti le riconosceranno.

Esse saranno percepite in diversi modi,

Dipendenti dal karma, pure o impure.

Capite questo, miei figli.

Fortunati figli, custodite (tutto) ciò nel vostro cuore.

Le mie istruzioni sul Chöd

Sono l’autentico insegnamento di Mahāmudrā (phyag rgya chen po).

Questa Mahāmudrā non può essere spiegata a parole.

Non può essere spiegata, ma è così:

Phyag è la natura della vacuità (della mente). … Continue reading »

Ma gCig, Mistica Tibetana.

Ma gCig

Ma gCig

Ma gCig, Mistica Tibetana.

  1. Il mondo di Ma gCig

Ma gCig (pron. Ma Cig) fu una yogini1 praticante dello yoga, una mistica2 vissuta in Tibet tra il 1055 e il 1145.

Per entrare nel suo mondo dobbiamo soffermarci a dipingere un quadro del contesto in cui la sua esistenza si svolse: un periodo storico che fu per il Tibet momento di grande fermento spirituale, come vedremo.

Alcuni secoli prima – a partire dal VII° secolo d.C. e fino all’ inizio del IX°l’insegnamento buddhista aveva iniziato ad introdursi in Tibet in quella che viene definita la Prima Diffusione del Dharma. In quell’epoca il Tibet conosceva una situazione di grande espansione (spingendosi fino all’Asia centrale, fino alla Cina occidentale e fino ai paesi Himalayani), basata su una capacità di spostamento e di attacco efficiente e rapida3, e godeva di sicurezza politica sotto il potere centrale di una dinastia di re iniziata dal II° sec. a.C. La Prima Diffusione del Dharma Buddhista in Tibet avvenne ad opera, da un lato, di re divenuti buddisti che invitarono studiosi ed eruditi dall’India e, dall’altro, grazie all’attività di questi stessi eruditi e maestri buddisti. Tra questi ultimi ricordiamo Vimalamitra, Santaraksita, invitato dal re Trisong Detsen, e soprattutto il maestro Padmasambhava Continue reading »