Ma-gcig Lab-sgron-ma

machig2Ma-gcig Lab-sgron-ma Zama nacque nell’anno della Tigre maschio d’acqua 1062 nel paese di Pha-drug da una famiglia di studiosi e traduttori di testi dottrinali.
Il padre Zama Dorje Gyaltsen “Bonpo” detto Bya-ba Hab-sa, cioè Topo Avido, sosteneva di essere la manifestazione di Ganapati Halu Manta, mentre la madre agiva nelle sembianze di Devi Lhamo.Sul corpo di Ma-gcig vi erano gli otto segni delle Padmini:
· perfezione del corpo e della mente,
· un loto rosso con tre radici sull’ ombelico,
· un rosario di rubini sul petto,
· una svastica su ognuna delle spalle,
· una spirale dietro le orecchie,
· una spada blu e la sillaba Tam sotto la lingua,
· il sole e la luna tra le sopracciglia,
· un chakra con i raggi sulla fronte.
All’età’ di quattordici anni fu data in sposa ad un uomo di un paese chiamato Aba-Lha-rgyal, ma dopo poco si senti’ disgustata dalla vita familiare e disse al marito: “Marito, dovresti praticare la religione e anch’io dovrei fare lo stesso!”Tentò dunque di divorziare, ma essendole difficile ottenerlo le riuscì solo simulando pazzia. Dall’età’ di diciassette fino a ventidue anni fu l’assistente tantrica “mudra” di Lama rMa-lo-tsa-ba che, essendo nato nel 1044, allora aveva trentacinque anni. Con lui studiò i Tantra e i Sadhana.
Durante i riti di iniziazione visualizzò il maestro e se stessa come la coppia Heruka-Shakti. La loro contemplazione mistica durò sedici mesi, durante i quali il fluido seminale fu tramutato in energia psichica.
Dopo di ciò Ma-gcig disse che mai più vide il suo maestro in forma umana.
La sua iniziazione continuò con un ritiro di quattro anni durante i quali sognò visioni di Buddha e Bodhisattva.
Il maestro le consigliò di intercalare la seclusione con periodi di meditazione in luoghi solitari.
Con queste pratiche lei rimosse dalla sua strada gli ostacoli creati dall’ignoranza, in particolare riuscì’ a padroneggiare la trasformazione del suo corpo fisico e fu capace di incanalare il respiro (prana) attraverso qualsiasi organo desiderasse e in questo modo ottenne i quattro miracolosi poteri(siddhi).
rMa lo-tsa ba le conferì l’ordinazione alla presenza di ‘Khon-phu-ba, fratello di Ma-gchig, che agiva come assistente del maestro.
Dopo di che, mentre Ma-gchig praticava un periodo di ritiro, si recò nel paese di Sab, un distretto situato tra Sa-kya e gZi-ga-tse. Durante il suo soggiorno in quel luogo qualcuno lo avvelenò ed il maestro morì all’età di quarantasei anni. A quel tempo Ma-gchig aveva vent’otto anni ed interrompendo il suo ritiro, si recò a Sab per eseguire i riti funebri del venerabile rMa alla presenza dei suoi discepoli e degli accoliti.Verso i trentuno anni di età Ma-gchig fu colpita da sette eventi che avevano la natura delle calamità. La sua pelle si ricoprì di ascessi e di pustole, mentre la sua vagina aveva perdite di sperma della grandezza di un pisello (?), si ritrovò impossibilitata ad eseguire i riti e gli uccelli e gli animali selvatici si rifiutarono di accettare le offerte che ella gettava loro. Le Dakini la bandirono dalla comunità, il suo precedente stato di benessere svanì e, perdendo i suoi poteri yogici, divenne preda di volgari passioni.
Tentò molte cure, ma non sortendo alcun effetto, decise di visitare il venerabile Dampa Senge che allora soggiornava a Dinri, accompagnata da Lama Khon-phu-ba.
Dampa le rivolse queste parole: “O Yogini, da tre anni sette sfortune ti perseguono”
Ella replicò ” Sono venuta da te proprio per questo!”
” Tu hai trasgredito i voti che ti legavano al tuo maestro!” disse Dampa.
Ma-gchig rispose di non ricordare di aver trasgredito alcun voto, ma Dampa la
accusò: “Senza il permesso del tuo maestro hai agito come assistente tantrica (mudra) di altri adepti. Hai diviso il cibo con persone che avevano rinunciato ai voti. Eri gelosa delle altre mudra del tuo maestro e non sei riuscita nell’impresa della distruzione dell’Ego. Ti sei seduta sul cuscino da meditazione del tuo maestro, non gli hai offerto il pagamento dovuto per la tuainiziazione e non hai condiviso il cibo sacrificale”
Ma-gchig chiede se Dampa potesse guarirla.
“C’e’ un modo” replica il Maestro “Portami un uovo fatto da una gallina nera, la zampa anteriore destra di una pecora, una kapala colma di chang, sette giovani donne che abbiano raggiunto la pubertà, le reliquie di un tathagata, il cuscino di un re e l’impronta dei piedi del tuo maestro su di un pezzo di stoffa “.
Il fratello di Ma-gchig, il venerabile Khon-phu-ba, ottenne rapidamente per lei le cose richieste e ritornò da Dampa che diede a Ma-gchig le seguenti disposizioni: “Presentati a me col cuscino del re e agisci nei miei riguardi come assistente tantrica. Circumdeambula le reliquie, lava il tuo corpo con un bagno purificatorio. Offri le sette ragazze all’impronta dei piedi del tuo maestro, introduci nella vagina l’uovo e nutriti con la carne della pecora assumendo la birra di riso dal cranio umano. La partecipazione al cibo rituale non dovrebbe mai essere interrotta!”
Si racconta che la carne della zampa della pecora fu sufficiente a nutrire dieci Lama e che la birra contenuta nella kapala fosse abbastanza da essere servita in giro.
Quindi Dampa disse: “Ti ricordi del Vihara che tu stessa edificasti in Lhasa?”
“Non so! Non l’ho mai visto! Non lo ricordo!” rispose Ma-gchig.
“Ah, questa Yogini!” esclamò Dampa “mi sta raccontando una bugia!” le diede uno schiaffo in faccia dicendo: “Tu non dovresti agire in questo modo verso di me!”E’ detto che Ma-gchig cadde svenuta e che quando si riprese fosse in grado di ricordare chiaramente il passato.
Dampa chiese:” E’ vero ciò che ti ho detto?”
“Si, è davvero così! Ma se tutto questo è accaduto come ho fatto a dimenticarlo?”
rispose Ma-gchig.
“Quando tu hai richiesto l’iniziazione al tuo maestro non gli hai offerto la giusta remunerazione” disse Dampa
“Gli ho offerto il mio corpo e la mia energia” replicò Ma-gchig.
” Come prezzo per la tua persona tuo padre e tuo fratello hanno preteso dal tuo Maestro una cotta di maglia cucita con filo di seta e un cavallo nero, ma tu ti sei dimenticata di tutto questo!” disse Dampa.
Ma-gchig precisò che la sua iniziazione avvenne comunque col permesso del Maestro.
” Tu hai forse ricevuto l’insegnamento nei modi dovuti, ma ciò non toglie che la tua famiglia abbia chiesto ed ottenuto un prezzo per te” tagliò corto Dampa.
” Cosa posso fare ora per porre rimedio al mio errore?” chiese Ma-gchig.
“Prenditi cura dei discendenti del tuo maestro. Fai offerte alle sue reliquie e costruisci un chaitya dove porre le sue ceneri e assicurati che le lampade a burro siano accese” ordinò Dampa.
“Ora tira fuori l’uovo dalla tua vagina e dammelo” le disse ancora il Maestro.
Quando l’uovo fu estratto si vide che era diventato nero.
Dampa ritornò l’uovo a Ma-gchig e le ordinò di romperlo.
Quando questo fu fatto un sangue nerastro ne uscì e allora Dampa disse:
“Tre anni e tre mesi fa’ in una notte di luna piena il tuo liquido vaginale fu contaminato da uno stregone che praticava la magia nera e che venerava sNod-gsum We-swa-ta come suo protettore. Ora questo mio rito ti ha portato giovamento e ti aiuterà a ritrovare i tuoi poteri. Vai ora, ma ritorna a trovarmi!”
Seguendo i suggerimenti di Dampa, Ma-gchig accumulò meriti per il beneficio del lignaggio del suo maestro. Fece sette tipi di offerte tra le quali il dono di uno yak a rMa- chung-dge-bses, figlio di un cugino per parte paterna del suo Maestro, fece offerte di lampade a burro alle sue ceneri e rivestì di stucco il chaitya che i discepoli del Maestro avevano eretto a Sab e incaricò un monaco affinché ne avesse cura. Il suo stato di salute migliorò e nella sicurezza che ciò fosse dovuto alla benevolenza di Dampa, gli fece avere, accompagnata da una sua personale assistente, sua nipote bTsun-chun-ma, insieme a tre zos d’oro, ad un eccellente festino rituale -ganachraka- e ad un cuscino da meditazione fatto di pelle di argali.
A quel tempo Dampa risiedeva nello Zur-khan di Din-ri. Alla vista dei doni Dampa ordinò “Portate qui il mio oro! Preparate il cibo! Quindi voi affrettatevi a venire con noi!” disse il maestro rivolgendosi all’ assistente femminile di Ma-gchig e alla sua nipote bTsun-chun -ma.
Velocemente consumarono il pasto rituale, dopo di che, afferrando la mano di
bTsun-chun-ma, Dampa decise: “Noi consegneremo le nostre proprietà ad un dignitario Bonpo e sua moglie, o Yogini! Ora noi due dobbiamo andare!”
Avendo raggiunto il cimitero di Ra-ma-do-li vicino a Kathmandu in Nepal incontrarono numerose yogini e siddha.
In un rapido viaggio ebbero visioni di numerose manifestazione divine.
A loro ritorno a Dinri calcolarono che erano passati diciannove giorni.
Nel frattempo Ma-gchig Zama ottenne la completa realizzazione spirituale e visitò ventiquattro regioni del Tibet e il paese di confine di Mon.
Dimorò in numerosi luoghi sacri dove praticò la meditazione ed in alcune località fu capace di evocare visioni divine alla presenza di altre persone.
I principali Maestri di Ma-gchig furono, oltre quelli già menzionati:
il Pandita Vairocana, dPal-Ch’ien rGwa-lo, Pu-hrans lo-tsa-ba e Ye-ran-ba.
Phag-mo gru-pa e’ stato un discepolo di Ma-chig .
Il siddha ‘Dzen Dharmabhodi la incontrò sotto le sembianze di una colomba.
Mentre ‘Gos Khug-pa Lhas-btas stava presiedendo un concilio religioso e dibattendo il Tripitakadharas in una compagnia numerosa come l’oceano, la sua attendente religiosa, Ma-gchig Zama, fu in grado di confutare le loro teorie filosofiche. Gli studiosi che la incontrarono non furono In grado di sconfiggerla nei dibattiti religiosi.
Non ci possono essere dubbi sul sapere ottenuto da Ma-gchig, che manifestò tutte le perfezioni della conoscenza dei testi fondamentali e dei sastras “bka’-bstan-bcos. Lavorando estensivamente per il beneficio del genere umano simulò la morte all’ età di ottant’otto anni, ma in realtà il suo corpo fisico cambiò solo di livello. Dopo la sua cremazione non furono trovate reliquie.
Si può dire che lei sia stata l’unico occhio per i seguaci del sentiero tantrico delle pratiche sessuali.
L’anno della nascita di Ma-gchig fu il ventitreesimo anno di rJe-btsun Mid-la “Milarepa”, il ventinovesimo anno della vita di ‘Khon dKon-mchog rgyal-po e il cinquantunesimo anno del venerabile rJe Mar-pa.

G. Piana, Novembre 2002; Tratto dai Blu Annali del Tibet http://www.mahayana.it/index1.html?Ma_gchig.html