I Sei Lumi

Il libro dei “Sei Lumi”
Congedandosi dal siddha Nagzher Lodpo, che aveva infine riconosciuto in lui un Nirmanakaya, Tapihritsa proferì queste parole: “Sono Tapihritsa, non dimenticarmi! Se ti ricorderai di me, ci incontreremo ancora.”

Così accadde in altre due occasioni nel corso delle quali Nagzher Lodpo ricevette altri insegnamenti estremamente elevati e segreti: gli “Upadesha in Otto Capitoli”, i “Sei Lumi”, ed i “Ventuno Sigilli”.
I “Sei Lumi” rappresenta il testo centrale del cosiddetto “ciclo interno”, o delle istruzioni dirette, degli insegnamenti dello Shang-Shung-Nyen-Gyud.
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Choekhortshang Rinpoche: I Sei Lumi

Choekhortshang Rinpoche

Choekhortshang Rinpoche: I Sei Lumi

Venerdì 20/04/2018

Questa è una delle versioni dello Dzochen.

Questo dei Sei Lumi è esattamente l’insegnamento di ciò che è lo Dzochen, che non è un insegnamento, ma è lo stato naturale della nostra mente, è ciò che tutti noi abbiamo.

Siamo tutti esseri umani, ma con menti differenti, memoria, capacità, pazienza, acume mentale, tutti hanno qualità diverse. La nostra mente è funzionalmente diversa. In base a ciò, il Buddha insegnò in rapporto alle capacità di ciascuno. La nostra mente ha diverse qualità, ha caratteristiche che la differenziano dalle altre. Continue reading »

Ghesce Choe-Khor Tshang Rinpoche: I Sei Lumi

Choekhortshang Rinpoche: È la nostra mente che ci crea i problemi, per far sì che scopriamo il suo stato primordiale, non si tratta di incolpare, biasimare ciò che è all’esterno, ma di dirigere la nostra attenzione all’interno.

Conferenza e Seminario di Choe-Khor Tshang Rinpoche ad Azzano d’Asti dal 20 al 22 aprile 2018.

Appunti non revisionati.

Nyima Woser Choekhortshang Rinpoche è un maestro appartenente alla tradizione Bon del Buddismo tibetano. Rinpoche è nato nel Dolpo, una regione di alta montagna nel Nepal nord- occidentale al confine col Tibet, nel 1976, in una importante famiglia del posto. Egli è il capo spirituale del monastero di Tashi Namgyal nel Dolpo. Seguendo l’usanza tradizionale, all’età di otto anni suo padre e suo nonno lo portarono in India, per studiare presso il monastero di Menri, nel villaggio di Dolanji nell’Himachal Pradesh. Questo è il luogo dove risiede il capo spirituale di tutta la religione Bon, Sua Santità Menri Trizin. Qui, Rinpoche ha frequentato la scuola ricevendo un’istruzione fondamentale e moderna. Nel 1992, all’età di 16 anni, ha preso I voti monastici ed incominciato lo studio delle materie tradizionali, quali filosofia, astronomia, astrologia, storia e letteratura tibetana, medicina tradizionale tibetana, rituali di guarigione e meditazione. Dopo 16 anni, nel 2008, ha conseguito il diploma di Gheshe, e da allora è impegnato in un’intensa attività accademica, sia presso alcuni monasteri che presso prestigiose università europee, come Leiden, Oxford and Praga. Continue reading »

Gheshe Choe-Khor Tshang Rinpoche: Powa

Gheshe Choekhortshang Rinpoche: Consiglio di praticare costantemente ma non troppo intensamente.

Gheshe Choe-Khor Tshang Rinpoche: Consiglio di praticare costantemente ma non troppo intensamente.

Powa: il trasferimento della coscienza, insegnamenti di Gheshe Choe-Khor Tshang Rinpoche il 21 e 22 Novembre 2015 ad Orte.

Kempo Nyima Woser Gheshe Choe-Khor Tshang Rinpoche è nato in un villaggio vicino al monastero di Samling, nel Dolpo, Nepal, dove la sua famiglia.
ha sempre avuto un ruolo importante. All’età di otto anni, suo padre e suo nonno lo portarono in India, per frequentare la Scuola Centrale per Tibetani a Dolanji, Himachal Pradesh, dove ha ricevuto un’istruzione moderna, imparando l’inglese, l’hindi e il tibetano. Nel 1992, all’età di 16 anni, prese I voti monastici e fu ammesso alla Scuola Dialettica Bon del Monastero di Menri.
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Ghesce Choe-Khor Tshang Rinpoche: Il Bardo

Gheshe Choe-Khor Tshang Rinpoche riceve una speciale benedizione dal suo maestro Sua Santità Menri Trizin Rinpoche

Ghesce Choe-Khor Tshang Rinpoche. Roma 04-06.11.2016 “Il Bardo”.

Venerdì 04.11.16 conferenza introduttiva

Bardo significa stato intermedio, significa lo stato intermedio tra la morte e la rinascita.

In tibetano, bar significa “in mezzo” e “do” due, quindi assume il significato di “in mezzo a due cose, a due situazioni”, il che è in riferimento a due vite: quella presente e quella futura.

Se abbiamo un’idea di “mente”, come intesa nella cultura tibetana, è più facile affrontare l’argomento. Per noi tibetani il cervello è un po’ come l’ufficio, mentre la mente è il cuore, la casa. È questo il concetto da comprendere. Che rapporto c’è tra mente e corpo? Continue reading »

Ghesce Choe-Khor Tshang Rinpoche: Lo Yoga del Sogno

Gheshe Choe-Khor Tshang Rinpoche col suo maestro S. E. Yongzin Lopön Tenzin Namdak Rinpoche

Lo Yoga del Sogno: Conferenza e Seminario con Ghesce Choe-Khor Tshang Rinpoche a Roma: 19, 20, 21 maggio 2017.

Conferenza con Choekhortshang Rinpoche Roma, 19 maggio 2017.

È la seconda volta che vengo a Roma a dare insegnamenti e ringrazio tutti voi che siete accorsi qui numerosi.

Oggi parliamo dello Yoga del Sogno e molti di voi avranno già ricevuto insegnanti in proposito. Generalmente, nel Buddhismo, il sogno è considerato un illusione. È un illusione correlata con sé stessi. Anche se il sogno è illusorio c’è un modo di collegarlo a qualcosa. Continue reading »