I Sei Lumi

Il libro dei “Sei Lumi”
Congedandosi dal siddha Nagzher Lodpo, che aveva infine riconosciuto in lui un Nirmanakaya, Tapihritsa proferì queste parole: “Sono Tapihritsa, non dimenticarmi! Se ti ricorderai di me, ci incontreremo ancora.”
Così accadde in altre due occasioni nel corso delle quali Nagzher Lodpo ricevette altri insegnamenti estremamente elevati e segreti: gli “Upadesha in Otto Capitoli”, i “Sei Lumi”, ed i “Ventuno Sigilli”.
I “Sei Lumi” rappresenta il testo centrale del cosiddetto “ciclo interno”, o delle istruzioni dirette, degli insegnamenti dello Shang-Shung-Nyen-Gyud.

Il testo, tra i più importanti della tradizione pre-buddhista del lignaggio Bon, è un’esposizione completa della pratiche più riservate e segrete dello Dzochen, dalla “ricerca della Natura della Mente” fino alle pratiche superiori del Treckchod, delle visioni del Thodgal, del Bardo (ovverosia: morte, post-mortem e trasmigrazione) e della Chiara Luce.

Gli argomenti trattati nei “Sei Lumi”, sempre nei termini delle istruzioni pratiche, possono essere così riassunti, per sommi capi:

1) Il Lume della Base della realtà e della “Natura della Mente”.
2) Il Lume del cuore, dimora e luogo di rivelazione della “Natura della Mente”.
3) La fisiologia occulta dello Dzochen, il “canale kati” e la via dell’emergere delle visioni.
4) Il “Lume dell’acqua”, ovverosia il senso della vista come manifestazione delle visioni, il “lacco che cattura da lontano” la Visione Originaria della Realtà.
5) Il Lume delle Visioni. La Pratica delle Visioni e l’Introduzione Diretta ai Regni Puri.
6) Il Lume del Bardo e della Chiara Luce.

Il testo è disponibile in italiano, curato da Giuseppe Baroetto https://www.amazon.it/libro-tibetano-Linsegnam…/…/8834013824

in inglese si consiglia la traduzione di Jean-Luc Achard, molto curata e ricca di commenti https://www.amazon.it/Six-Lamps-Dzogchen-Inst…/…/ref=sr_1_1…

I Sei Lumi, lo Stato Naturale della Base
La prima parte del primo Lume verte essenzialmente sulla triade Base-Consapevolezza-Mente (o Madre, Figlio e dinamismo).

Khunzi, la Base di tutta la Realtà, ovverosia la Natura della Mente intesa come Purezza Primordiale (kadag, aspetto Dharmakaya della Base), Dinamismo spontaneamente perfetto (lhundrub, aspetto Sambhogakaya della Base), unione di Vacuità e Chiarezza, anteriore a ogni forma manifestata e ad ogni differenziazione.

Rigpa, intraducibile nel linguaggio occidentale, spesso reso come “Consapevolezza” (della Base), seppure non mentalmente intesa, rappresenta la conoscenza esperienziale della Natura della Mente che appercepisce se stessa come Dharmakaya, come Essenza Pura oltre ogni dualismo e flusso di pensiero discorsivo, che pure non è impedito o ostacolato dall’esperienza del “rigpa”.

Mente (sems o lo), intesa come dinamismo (tsal) spontaneo della Base.
La seconda parte del primo Lume verte sulla Base come origine comune del Samsara e del Nirvana, sulla loro separazione e sulla generazione del cosmo nella prospettiva dello Dzogchen.

La Base come sorgente del Samsara (secondo la modalità illusoria, dell’ignoranza, la mente discorsiva si identifica dualisticamente nei dinamismi della base, oscurando la Natura essenziale della Mente).
La Base come sorgente del Nirvana (secondo la modalità della Consapevolezza [rigpa] che dimora nella Natura della Mente, fondamento della Liberazione).

Cosmologia: Il triplice dinamismo di Corpo, Voce e Mente, le propensioni karmiche, i quattro tipi di nascita, gli elementi, le passioni ecc.

I Sei Lumi: Lumi II-III-IV

(“Lume del cuore” – “Lume del Tenue Canale Bianco” – “Lume del Cappio d’Acqua dalla Lunga Gittata”)

Secondo il tibetologo Achard, il Lumi II, III e IV vanno letti e concepiti unitariamente rispetto alla dottrina della “Consapevolezza” (rigpa) e del sorgere delle visioni, come Base, Via, e Porta della Saggezza. Si tratta di una terna di capitoli essenziali anche per comprendere i fondamenti e la fenomenologia del Thodgal, successivamente esposti.
Il “Lume del cuore” (II) descrive gli aspetti occulti del cuore e della fisiologia sottile. Il cuore è dimora, Base dell’unione indissolubile di aspetti indissociabili della medesima essenza, che possiamo raggruppare in diadi analogiche: Khunzi e Rigpa, Base e Auto-Consapevolezza, Vacuità e Chiarezza. Solo l’illusione che separa dualisticamente e discorsivamente i dinamismi della Base dalla loro Sorgente può causare l’oscuramento conoscitivo della natura essenziale della Base e il venir meno della Saggezza unitiva.

Dopo la “Base”, il “Lume del Tenue Canale Bianco” (III) descrive la fisiologia sottile dei canali intesi come “Via”, “percorso”, attraverso i quali sorge e si manifesta l’Auto-Consapevolezza (rigpa).
Il capitolo principia con la descrizione del formarsi del corpo fisico, degli organi, dei sensi, dei soffi, dei chakra e dei canali, della coscienza e dei dinamismi ,così come dei moti dei soffi, quello ascendente che conduce al Nirvana, quello discendente che conduce verso il Samsara.

Il lume del canale bianco e soffice (3)

Omaggio a Kuntuzangpo, Corpo di Limpida Saggezza!

O figlio del Nobile Clan!

Ecco il Lume del Canale Bianco e Soffice, la via attraverso la quale sorge la Consapevolezza,

il cosiddetto punto chiave della Limpida saggezza:

poiché questa quintessenza che dimora dai primordi ( e che consiste nella) Base Universale e Consapevolezza,

ha un santuario collocato al centro del cuore

ed un cammino che si sviluppa sorgendo da sé nel sentiero dei canali,

la spiegazione della maniera in cui corpo e mente sorgono dalla Pura e Perfetta mente avviene così:

quando il corpo e la mente uniti (si uniscono) nel grembo della madre,

il cielo fa spazio ad essi, mentre la terra genera e sostiene (la loro unione);

l’acqua li unisce come una sola cosa e li nutre;

il calore del fuoco trasforma il corpo e la mente (mentre)

il vento separa le purità dalle impurità e pulisce il solco dei canali.

L’esistenza del corpo esterno è quindi generata dall’ombelico,

mentre l’esistenza della mente interiore emerge dal cuore:

il cuore stesso è dapprima generato dalla mescolanza del thigle bianco e rosso

ed è supporto dell’elemento cielo.

Poi, nel centro del cuore, attraverso il dinamismo di luce e Consapevolezza,

sorge il vento dell’elemento cielo,

aprendo la porta dei canali del cuore.

Da qui il movimento verso l’alto del vento apre la cavità del canale centrale più in su,

passando attraverso il centro della Ruota della Gioia all’altezza della gola.

Attraversa la Ruota della grande Beatitudine, sulla parte superiore del capo

e la sua porta superiore, compare nella fontanella (pura apertura), sulla corona del capo.

Questa è la Via del Nirvana.

Il vento che ridiscende e purifica apre la cavità del canale centrale più in basso,

passando attraverso il centro della Ruota delle Emanazioni al livello dell’ombelico.

Attraversa la scala del sacro collegandosi alle articolazioni

e la sua porta inferiore si apre nella Ruota del Metodo e della Conoscenza, nel luogo segreto:

questa è la Via del Samsara.

Si connette, dalla scala del sacro, alle articolazioni delle vertebre.

I due canali del samsara e del nirvana si diramano dal canale centrale:

appoggiati sulla destra e sulla sinistra,

passano per l’apertura dell’occipite,

attraversano la membrana del cervello

e scendono arrivando al livello della giunzione delle sopracciglia,

aprendosi, infine, nelle due narici.

Il destro è il canale del samsara

nel quale scorrono i Thigle impuri dei costituenti fisici

ed il vento delle passioni che causa il sorgere di una moltitudine di difetti (mancanze, squilibri).

Il sinistro è il canale del nirvana nel quale

scorrono i puri Thigle della mente ed il Vento di Saggezza

che causano il sorgere della moltitudine delle qualità.

Nessun difetto o qualità scorre lungo il canale centrale,

lasciando in tal modo che la Consapevolezza sorga nella propria Grande Primordiale Purezza.

Questi tre costituiscono i canali del cielo della Base Universale.

Il cuore dimora come un’alta tenda mentre

i tre canali nello stesso modo dei suoi principali poli (fermi, picchetti).

Poi, nel centro del cuore,

attraverso il dinamismo delle luci e della Consapevolezza,

sorgono i venti degli elementi

aprendo le cavità dei canali,

come tirassero le corde della tenda nelle quattro direzioni:

formati, i quattro organi vitali sono ordinati come supporti dei quattro elementi.

Poi dai cinque organi vitali,

sorgono i cinque venti degli elementi che si diramano

ed aprono le cavità dei canali in modo tale che ne emergano i cinque elementi diramanti.

Da qui, i venti degli elementi secondari si separano in due quintuplici serie:

nella testa si ramificano nei cinque organi di senso,

mentre nei quattro arti, si dividono nelle quintuplici serie delle dita di mani e piedi.

Quindi, dai cinque organi vitali, sorgono i cinque venti dei puri elementi:

aprendo le cavità dei canali verso l’alto,

lasciano che le porte dei cinque elementi siano prodotte come porte dei supporti dei cinque sensi in modo che le porte dei cinque elementi possano far luce sui propri cinque oggetti.

Entro la cavità di questi cinque canali

brilla la radianza delle cinque luci

dalle quali la pura essenza dei cinque elementi sorge nei rispettivi organi di senso;

ciò genera il dinamismo attraverso cui le cinque coscienze investigano i cinque oggetti,

e questo corrisponde a ciò che chiamiamo ” cinque organi di senso”.

Quindi dai cinque organi vitali sorgono i cinque venti degli elementi impuri:

aprendo le cavità dei canali in basso

essi producono i cinque tipi di viscere, che sono i ricettacoli degli elementi.

All’interno di questi sono prodotte le cinque sostanze samaya,

che sono la quintessenza dei cinque elementi.

Così i tre canali rappresentano il fusto.

I canali degli elementi formano i suoi rami,

che si dividono in 360 ramificazioni,

separate, a loro volta, in 21.000 diramazioni secondarie.

Con l’ulteriore partizione in 84000 foglie,

il dinamismo della coscienza appare nella sua molteplicità.

Poi, sebbene i canali sorgano in varietà multiformi,

cio che chiamiamo “Luce del Canale” è il canale centrale,

e sebbene la Base Universale abbracci interamente i canali, come il cielo,

essa è oscurata dalle nuvole dell’illusione e non è radiante.

Tuttavia nel cammino del canale centrale, la sua Saggezza brilla intensamente

in un’assoluta limpidezza, come un cielo senza nuvole.

Sebbene la Consapevolezza dimori pervadendo interamente i canali, come il sole ( che brilla nel cielo) è oscurata dal buio del pensiero discorsivo e non irradia.

Tuttavia nel cammino del canale centrale, che è come un sole libero dall’oscurità,

l’Auto Consapevolezza sorge nella sua Grande Purezza Primordiale.

Come il sole che brilla nel cielo senza nuvole,

la Madre ed il Figlio sorgono nel cammino centrale in uno stato inseparabile.

In questo modo egli ha parlato.

Il lume del canale bianco e soffice è , con questo, portato a compimento.

Samaya!

Dopo la Base e la Via, Il “Lume del Cappio d’Acqua dalla Lunga Gittata”descrive la porta, il varco attraverso il quale il Rigpa, così come la fenomenologia luminosa e visionaria si dispiega all’esterno attraverso la parte superiore dei canali, degli occhi e grazie al senso “sottile” della vista.

Dalla cavità di questi canali,
Le cinque luci splendono come piume di pavone.
Dinnanzi alla porta dove queste luci vengono contemplate,
La Madre somigliante al cielo, la Base Universale,
Brilla come la Saggezza onnipervasiva, priva di distinzioni tra interno ed esterno”.

Il Lume dell’Introduzione Diretta ai Reami Puri”

In sintesi generale, questo Lume verte sull’Introduzione diretta allo Stato Naturale, sulla stabilizzazione dello Stato Naturale attraverso la pratica del Treckchod e infine sulla pratica del Thodgal e delle visioni. Lopon Tenzin Namdak insegna che nell’ambito dello Zhang-Zhung-Nyen-Gyud, Treckchod e Thodgal vengono concepiti e praticati unitamente. Sebbene il presupposto stesso della pratica del thodgal consista nella stabilizzazione dello Stato Naturale attraverso il Treckchod, una volta raggiunto il traguardo della stabilizzazione, le due pratiche si “unificano” e compongono.

In termini di articolazione dei temi, il Lume V è bipartito. La prima parte, più breve, è intitolata “L’Introduzione Diretta al Trikaya” e rappresenta un’introduzione generale allo Stato Naturale.
La seconda parte, “Acquisire la Certezza Decisiva” ha carattere più pratico ed è articolata in sottosezioni.
Il Lume della Base Dimorante introduce all’esperienza dello Stato Naturale.

Il Lume degli Esempi illustra e corrobora attraverso sei supporti simbolici aspetti diversi di questa esperienza:
la lampada di burro
il loto
il globo solare
lo specchio
la sfera di cristallo
il cielo

Il Lume dei Segni di Saggezza entra nel dettaglio della pratica del thodgal (grazie al supporto dello spazio, del buio e dei raggi solari) e all’esperienza dei cinque gradi delle visioni, con la descrizione dettagliata delle fenomenologie luminose, dai thigle fino alle cosiddette “visioni pure” delle divinità e delle terre pure, e all’estinzione delle visioni nella Liberazione.

La sorgente erronea della manifestazione si esaurisce così nella mente
La sorgente dell’illusione è sradicata
Il Trikaya è reso attuale proprio ora.
Perciò il potere del karma, della causa e del frutto, è una grande menzogna:
E questo stesso è il potere dei Buddha”.

Il Lume del Momento del Bardo

Quello del Bardo, come recita il testo, è “il momento in cui illusione e realizzazione si incontrano”, ma anche, e per converso, “il punto chiave in cui samsara e nirvana si separano”.

Il Lume comincia illustrando la separazione della mente dal corpo al momento della morte, per poi proseguire con la spiegazione del modo in cui è possibile liberarsi se si realizza la Natura della Mente ed il modo in cui si può divenir preda dell’illusione se questo riconoscimento non avviene.

Il modo in cui mente e corpo si separano ha due aspetti, la dissoluzione degli elementi e la loro fusione.

La separazione degli elementi corrisponde alla degenerazione dei rispettivi organi ed alla perdita di specifiche funzioni corporee
Col venir meno della milza, degrada l’elemento terra, “il corpo perde il tatto, non si riesce ad alzare il braccio sinistro, ed i liquidi fuoriescono dai nove orifizi”.
Col venir meno dei reni, degrada l’elemento acqua e la facoltà dell’udito…
Col venir meno del fegato, degrada l’elemento fuoco e la facoltà del gusto….
Col venir meno dei polmoni, degrada l’elemento aria e la facoltà dell’olfatto…
Col venir meno del cuore, degrada l’elemento spazio e la facoltà della vista….
Segue la dissoluzione degli elementi: la terra nell’acqua, l’acqua nel fuoco, il fuoco nell’aria, l’aria nella mente e la mente nella Base Universale. Questo è il momento in cui mente e corpo si separano.
Ciascun passaggio è accompagnato da una ricca fenomenologia di segni e di arresto delle funzioni vitali, puntualmente descritte nel testo.

Siamo alla soglia su cui si gioca il destino oltre la morte.
Segue una dettagliata descrizione del processo di riconoscimento della Natura della Mente, con l’attivazione delle facoltà superiori che ne derivano, ovverosia le sei preveggenze (vite future, cause e frutti del karma, regni puri, bardo della Chiara Luce, Trikaya, Visioni Pure) ed i sei ricordi, ovverosia del nocciolo degli insegnamenti.
La realizzazione della Nuda Consapevolezza emancipa dalla natura illusoria dell’esperienza visionaria.
Il testo contempla anche il destino dei praticanti di capacità meno elevate, che rinasceranno comunque in qualcuno dei “destini fortunati”, ed otterranno eventualmente la liberazione in una sola nascita.

Segue la descrizione dell’insorgere dell’esperienza illusoria, che conduce alla rinascita samsarica, del nuovo insorgere della mente discorsiva e della realtà fenomenica esteriore.

I soffi delle tracce karmiche sorgono e costoro vagheranno nelle contrade dei sei destini. Circolando in continuazione come un mulino, o come la ruota di un carro.”

Quindi, come recita il testo: “Il Corpo di Emanazione di Tapihritsa divenne invisibile, come un arcobaleno che svanisce nel cielo”.https://www.facebook.com/groups/299348020229512/

La lampada della Base che dimora (1)

Omaggio a Kuntuzangpo, il Buddha primordiale

(adorno) di autoconsapevolezza!

O figlio del nobile clan! ”La lampada della base che dimora”

Illustra lo stato naturale dell’Essenza della Base

e la maniera in cui samsara e nirvana si separano.

1.Lo stato naturale della base

Per quanto concerne la spiegazione dello stato naturale della Base

Sappi che ciò è espresso secondo tre (vale a dire) fili conduttori:

La base universale, la Consapevolezza e l’intelletto.

  1. La Base Universale

Per quanto concerne la base Universale, la mente Pura e Perfetta,

E’ la vuota Chiara Luce, senza correzioni ed alterazioni.

La sua Grande Primordiale Purezza o Corpo Assoluto

E’ totalmente immacolata e non affetta (inficiata) da limitazioni.

La sua Natura Spontanea o Corpo di Perfezione

E’ interamente perfetta, pienamente perfetta, totalmente perfetta.

Il suo Corpo di Emanazione è indeterminato e neutrale,

Sorge in ogni prodigio privo di parzialità.

(Ma questa Base) non è divisa in parti separate,

come il cielo abbraccia completamente l’esistenza manifesta,

così essa include tutto quanto il samsara-nirvana.

La sua unica e celestiale Chiarità abbraccia ogni cosa

In un limpido cielo libero da separazioni.

Ogni cosa sorge dalla sua unica, grande Espansione,

una vuota espansione che non ha dimensione.

Ogni cosa risiede nel suo unico e grande Spazio,

uno spazio equanime né alto né basso.

Perciò è chiamato la “Mente Pura e Perfetta”,

ed è spiegato come triplice , in accordo col significato convenzionale (61),

indifferenziata, in accordo col vero significato,

e infine dimorando come Singolo Grande Thigle.

Samaya.

  1. Consapevolezza

La “Saggezza della Consapevolezza”

E’ la Saggezza che sorge dall’interno dello spazio della base Universale

Nello stesso modo in cui il sole (splende) nella vastità del cielo.

Luminosa nella sua Essenza ed insieme vuota nella sua natura,

questa Consapevolezza che conosce è libera dai concetti.

In essa (62) sorge il triplice dinamismo delle visioni

Vale a dire quello di suoni, luci e raggi:

essa sorge come luci nel cielo chiaro,

(riverbera come) suoni autosorgenti dallo Spazio vuoto,

e si proietta come raggi di Consapevolezza non duale.

Questo (dinamismo) è conosciuto come quello degli “oggetti manifestati”

Eppure questi oggetti e la Consapevolezza non sono separati,

poiché sono legati come coppia inseparabile

chiamata Saggezza della Consapevolezza,

la Base Universale della continuità della vigile Consapevolezza,

la Base delle Qualità della Saggezza simile ad uno Specchio,

la Coscienza della Base Universale o Base delle inclinazioni.

Nella sua totale e pura perfezione

La (saggezza) della Consapevolezza sorge nel continuo della mente di ogni essere (64).

La Base Universale è neutra e priva di concezioni/origine,

e sebbene la sua Essenza sia primordialmente pura ed immacolata,

Essa stessa dimora come Base sia del Samsara che del Nirvana, dei difetti e delle qualità.

(Perciò) attraverso il legame tra luci e Consapevolezza,

essa diviene la Base dei corpi del Buddha così come dei corpi ordinari,

attraverso il legame tra suoni e Consapevolezza,

(diviene) la Base della Parola dei Buddha e dei discorsi ordinari,

a attraverso il legame tra raggi e Consapevolezza,

(diviene) la Base della mente del Buddha e della mente ordinaria.

Samaya.

  1. L’intelletto

Per quanto concerne la “mente pensante ordinaria”,

sebbene il Re della Consapevolezza vigile sia libero dalle concezioni (generazioni),

esso resta comunque la Base da cui sorge la varietà dei pensieri e dei ricordi:

(perciò) proprio come i raggi luminosi emanati dal dinamismo del sole,

l’Intelletto sorge dal dinamismo della Consapevolezza.

La varietà dei pensieri e dei ricordi è così coinvolta negli oggetti

E le sei associazioni (67) sorgono come dinamismo che apprende i sei oggetti (dei sensi)

Questo è chiamato “intelletto pensante”.

È definito ricordo perché rammemora e comprende le cose

E “mente” poiché è coinvolto negli oggetti.

1.4 Il sommario

Se ricapitoliamo tutto ciò, ne segue:

Ciò che chiamiamo Base Universale, Consapevolezza ed intelletto,

Base, essenza e prodigi (fenomeni),

Madre, Figlio e Dinamismo,

Così come mente e Mente stessa

Risiedono nei modi che seguono, senza unione o disunione

Nel continuo di un’ individualità:

La base Universale è come la vastità del cielo,

la Consapevolezza è come la quintessenza del sole,

l’intelletto è come i raggi luminosi del sole,

i suoni appaiono come un dinamismo auto generantesi,

le luci sono come volte di arcobaleno e luci solari, e

i raggi di diffondono secondo il sistema dei raggi solari.

Tale è lo stato naturale della condizione primordiale.

Samaya!

2. La separazione tra Samsara e Nirvana

Per quanto concerne il modo in cui samsara e nirvana si separarono,

come si rivegliò nei tempi primordiali KuntuZangpo?

E come gli esseri senzienti cominciarono a vagare nel samsara a causa del loro karma?

E’ per la sua realizzazione che Kuntuzangpo , nei tempi primordiali, risvegliò se stesso,

ed è dovuto alla loro non consapevolezzza se gli esseri senzienti errano nel samsara a causa del loro karma.

La Base Universale e la Consapevolezza sono la base per la consapevolezza e l’illusione;

i tre oggetti manifestati sono le circostanze che conducono alla consapevolezza o all’

illusione;

la coscienza che conosce e ricorda è la causa di consapevolezza e d’illusione.

(Però) la base Universale e la Consapevolezza sono ( in realtà) libere dalla consapevolezza e dall’illusione.

Non si dividono in modo dicotomico come samsara e nirvana:

è perciò, all’intelletto che ricorda, si presentano consapevolezza ed illusione

ed il samsara ed il nirvana si mostrano come due modi distinti.

Per quanto riguarda la ragione per cui si presenta la consapevolezza,

quando sorge il dinamismo dei tre oggetti manifesti (68: suoni, luci e raggi)

la mente coscienza che pensa e ricorda

li vede chiaramente come auto-manifestazioni illusorie

a causa di tali oggetti automanifestati,

la Consapevolezza appare in tutta la sua scoperta nudità e

la Base Universale è chiaramente realizzata come incontaminata.

Stando a questa realizzazione, la Consapevolezza rimane nel suo stato naturale;

non segue più le tracce degli oggetti manifesti

e, in quel momento, manifesta concretamente il proprio potere su se stessa.

Le emanazioni del Nirvana (apparendo in seguito )

Sorgono naturalmente senza ( dover essere) compiute .

In virtù dei legami tra le luci e la Consapevolezza,

sorgono tutte le emanazioni del Corpo;

in virtù dei legami tra i suoni e la Consapevolezza,

tutte le emanazioni della Parola sorgono; e

in virtù dei legami tra i raggi e la Consapevolezza,

tutte le emanazioni della mente sorgono.

Da questo triplice dinamismo di Corpo, Parola e Mente

Le Qualità e le Attività sorgono spontaneamente;

(tuttavia) questo non è il risultato della raccolta delle due accumulazioni (69: accumulazione di meriti e saggezza),

poiché esse sorgono spontaneamente per il potere della realizzazione.

Samaya

Per quanto concerne le ragioni per le quali gli esseri senzienti vivono nell’illusione,

quando i tre oggetti manifestati apparvero concretamente,

la loro coscienza mentale che pensa e ricorda si ingannò in merito a tali oggetti:

ignorando che queste auto-manifestazioni sono illusorie, le vide come manifestazioni reali provenienti da qualche altro luogo( che non se stesse).

E perciò ricoprì il principio della Consapevolezza con una mente che vede le cose come (se fossero) qualcos’altro (rispetto a ciò che realmente sono).

Non riconoscendo la loro Auto-consapevolezza, esse non si resero conto del principio della base Universale

E ciò ha dato vita all’ignoranza nata simultaneamente.

A causa di questa ignoranza, la loro coscienza si è diretta verso gli oggetti

In modo tale che essi, dopo aver esaminato gli oggetti, si sono aggrappati ad essi:

ciò è quello che viene definito come” coscienza mentale”.

Poiché essa si è diretta verso gli oggetti, la coscienza risultò incontrollata.

In quanto incontrollata, essa perturbò i tre oggetti manifesti.

Poiché i tre oggetti manifesti furono perturbati, sorsero i cinque elementi causali.(70: fuoco, aria, terra, vento e spazio)

Col sorgere dei cinque elementi causali, sorse la manifestazione dei cinque oggetti (71: forme, suoni, odori, sapori e tatto).

Con il sorgere della manifestazione dei cinque oggetti, sorse la coscienza delle cinque porte (72: occhi, orecchie, naso, lingua e coscienza del corpo).

Perciò le sei associazioni ( di coscienza) (73: cinque sensi e coscienza mentale) analizzarono gli oggetti e li frammentarono in una varietà molteplice ( di fenomeni).

Tale è l’ignoranza concettuale.

A causa di questa ignoranza concettuale, essi si aggrapparono al sé ed agli altri e nacquero i cinque veleni delle passioni .
Questi costituiscono la coscienza della mente afflitta.

Attraverso il potere dei cinque veleni, sorsero le attività condizionate ed a causa di tali attività e passioni, le propensioni karmiche furono raccolte nella Base.

Perciò la base Universale non concettuale (75) diventa la Base in cui le tracce karmiche sono raccolte (76),

le sei tipi di coscienze sono gli agenti che raccolgono le propensioni karmiche,

mentre il karma e le passioni causano le accumulazioni delle molteplici propensioni karmiche

trattenute dalla mente contaminata, che non le lascia andare via.

Man mano che il potere di queste inclinazioni karmiche si intensificò,

i corpi mentali fatti di pensieri discorsivi furono concretamente prodotti

e cominciarono a vagare nei Reami Senza forma a causa dell’illusione (77).

Quando il potere di queste propensioni karmiche si intensificò e divenne

Più grossolano di prima,

i Corpi di luce fatti di apparenze visionarie si produssero concretamente

e vagarono ciclicamente nei Reami della forma a causa della rabbia.

Quando il potere di queste propensioni karmiche si intensificò ancora di più

I corpi materiali fatti di carne e sangue si produssero concretamente

E vagarono nel Reame del desiderio a causa del desiderio-attaccamento.

Quindi, a causa della connessione tra le tre (manifestazioni) – suoni, luci e raggi – e la Consapevolezza, il corpo, la voce e la mente – queste tre porte – si produssero concretamente.

A causa delle propensioni karmiche accumulate dalle sei associazioni ( delle coscienza), essi (78) vagarono nella manifestazione dei sei destini (79: ciò corrisponde ai seguenti destini a) abitanti dell’inferno b)spiriti famelici c)animalid) esseri umani e) dei e semidei).

Dai quattro elementi, agenti come cause e condizioni (80: le “grandi cause” sono i quattro elementi: terra, acqua, fuoco, aria) furono prodotte quattro tipi di nascite

A causa dei cinque veleni delle passioni, essi presero a vagare nei cinque sentieri samsarici.

Dai quattro elementi, agenti come cause e condizioni (80: le “grandi cause” sono i quattro elementi: terra, acqua, fuoco, aria) furono prodotte quattro tipi di nascite

(81: nascita da uova, miracoli, utero e calore o mistura).

Dalla carne, dal sangue, dal calore e dal respiro sorsero le malattie dei quattro tipi di costituzioni (82: malattie legate al vento, alla bile, al flegma ed alle loro combinazioni)

Poiché la Consapevolezza è connessa alle luci, i Ricettacoli e gli Elisir (le essenze), emergono i corpi e le menti.

Per quanto concerne i mondi in cui i Ricettacoli esterni sorsero dalla mente

Stando alla connessione tra la luce del cielo ed alla Consapevolezza,

sorse un vento tremolante, che spirava di qua e di là;

dal potere dei suoi movimenti, nacque un fuoco caldo;

dalle battaglie tra il fuoco ed il vento, caldo e freddo, l’umidità sorse come acqua.

Dall’elisir dell’acqua, la terra che fu generata servì come base.

Tutti i mondi dei Ricettacoli esterni furono prodotti da ciò,

con l’emergere delle manifestazioni dei cinque oggetti (84: forme, suoni, profumi, sapori, tatto) dall’essenza degli elementi (agenti in qualità di) cinque cause.

Tale è il modo in cui il mondo dei Ricettacoli esterni emerse dalla mente.

Per quanto concerne il modo in cui gli esseri senzienti

che formano gli Elisir interni sorsero dalla mente,

a causa della connessione tra la luce del cielo e la Consapevolezza

La mente pensante ed i venti mobili apparvero.

Poiché i venti e la mente sono connessi il vento vorticoso apparve.

Dal potere del respiro sorse il calore, l’elemento di fuoco.

A causa dell’aggregazione del respiro e del calore sorse il sangue, elemento d’acqua.

Dall’elisir (essenza) del sangue nacque la carne, elemento della terra.

Per l’unione di corpo e mente, si formarono i cinque organi essenziali

E si fissarono come supporti dei cinque tipi di elementi.

Dai cinque lembi emerse anche il dinamismo dei cinque elementi (mentre)

L’elisir (essenza) dei cinque elementi fu raccolta nelle cinque cavità interne.

Le porte dei cinque elementi si aprirono nei cinque organi di senso (mentre)

I cinque dinamismi delle cinque coscienze si svilupparono individualmente,

attaccandosi e godendo individualmente dei cinque oggetti.

Tale è il modo in cui gli esseri senzienti – le essenze interne – sorsero dalla mente.

A causa della connessione dei cinque elementi alla mente, i cinque veleni della passione furono generati:

poiché il cielo è connesso alla mente, fu generata la rabbia;

a causa della connessione del respiro con la mente, fu generato l’orgoglio;

a causa della connessione del calore alla mente, fu generata la gelosia;

a causa della connessione del sangue alla mente, fu generato il desiderio;

a causa della connessione della carne alla mente, fu generata la stupidità (87: illusione)

a causa della connessione dei cinque veleni ai cinque elementi,

furono generati i cinque tipi di aggregati

a causa della connessione della rabbia e del cielo, fu generato l’aggregato della coscienza

a causa della connessione dell’orgoglio e del respiro fu generato l’aggregato delle formazioni;

a causa della connessione del desiderio e del sangue fu generato l’aggregato delle sensazioni;

a causa della connessione dell’ignoranza e della carne fu generato l’aggregato della forma.

A causa della connessione dei cinque aggregati e dei cinque veleni sorsero varie azioni condizionate e comportamenti.

Dal legame tra causa e condizione (sorsero) azioni e passioni,

la generale e specifica sofferenza del samsara apparve.

Da un tempo privo d’inizio e in un infinito samsara abbiamo preso corpi nei cinque destini di migrazione, vagando ciclicamente nei tre Reami (Reame del Desiderio, della Forma e del Senza forma):

i dodici legami della originazione dipendente misero in moto la ruota dell’esistenza,

non spinta da azioni negative ma generate attraverso il potere dell’ignoranza.

Perciò, anche se il samsara ed il nirvana appaiono come due modalità separate, in realtà esse sono manifestazioni percepite da menti che sono o non sono realizzate.

In realtà, samsara e nirvana non sono separati dualisticamente

Ma dimorano come il Singolo Thigle, la grande Equanimità.

La luce della Base che Dimora è così completata.

Samaya!

(Traduzione da pagina 45 a 61 del testo inglese di J.L. Achard “The lamp of the abiding base” terminata il 2 marzo 2018) https://www.facebook.com/groups/299348020229512/