Lama Yeshe: Secondo il tantra buddhista, noi siamo intrappolati nel cerchio dell’insoddisfazione perché abbiamo una visione della realtà ristretta ed opprimente.
Lama Yeshe: L’alchimia del Tantra
Siamo lieti di poter pubblicare in questo numero di Paramita 28 un altro capitolo dal libro «La via del tantra» delle edizioni Chiara Luce con la collaborazione della Fondazione Maitreya. Altri due capitoli sono già apparsi su Paramita 25 e Paramita 27.
1. Sebbene i nostri desideri abbiano come scopo la felicità, tuttavia continuiamo a ritrovarci insoddisfatti e frustrati. Chi o che cosa è responsabile del costante fallimento nello sperimentare la felicità e la pace, di cui siamo così disperatamente in cerca? Per rispondere a questa domanda osserviamo da vicino il modo in cui funziona il desiderio ordinario. Sentendoci per lo più incompleti, insicuri e irrealizzati, cerchiamo fuori di noi qualcosa o qualcuno che ci faccia sentire completi e proviamo, più o meno consapevolmente, la sensazione che: «Se soltanto avessi questo piuttosto di quello, allora sì che sarei felice!». Spinti da questo pensiero, cerchiamo di possedere qualsiasi oggetto attraente che sembri più adatto ad esaudire il nostro desiderio ed in questo processo trasformiamo l’oggetto in un idolo, sopravvalutando a tal punto le sue qualità positive da farlo assomigliare ben poco alla sua vera natura.
Il tentativo di ottenere il possesso dell’oggetto sopravvalutato dal desiderio può sia riuscire che fallire: se il tentativo non riesce, se l’oggetto rimane al di fuori della nostra portata, allora ovviamente ne saremo frustrati; più aspireremo ad un oggetto, più turbati saremo nel non poterlo ottenere. Ma cosa succede quando trionfiamo, quando riusciamo ad ottenere ciò che vogliamo? Continue reading »