Dilgo Khyentse Rinpoche: Mai nato, mai finito

Dilgo Khyentse Rinpoche: La pura consapevolezza non è condizionata da percezioni piacevoli o spiacevoli.

Un insegnamento sulla natura della mente di Sua Santità Kyabje Dilgo Khyentse Rinpoche.

In uno stato di vacuità, fai roteare la lancia della pura consapevolezza.

Popolo di Tingri, la visione è del tutto libera dall’esser catturata da qualsiasi cosa. La nostra realizzazione, la nostra visione, dovrebbe essere alta e vasta come il cielo. Una volta sorto il risveglio della pura consapevolezza entro il vortice della vacuità, le emozioni conflittuali non potranno più continuare ad oscurala, piuttosto diverranno il suo ornamento. L’immutabile realizzazione di questa visione, che non ha nascita, durata o cessazione, è accompagnata da una consapevolezza illuminata che osserva il movimento dei pensieri come un sereno uomo anziano considera il gioco dei bambini. I pensieri confusi non possono condizionare la pura consapevolezza non più di quanto una spada possa trafiggere il cielo. Lady Peldarbum disse a Milarepa:

Quando ho meditato sull’oceano,

La mia mente era a proprio agio.

Quando ho meditato sulle onde,

la mia mente era irrequieta.

Insegnami a meditare sulle onde!

Il grande yogi rispose:

Le onde sono il movimento dell’oceano.

Lasciale calmare da sole nella sua vastità. Continue reading »

Dilgo Khyentse Rinpoche: Samsara e Nirvana sono paralleli

Sua Santità il Dalai Lama considerava Dilgo Khyentse il suo principale maestro della tradizione Nyingma e dello Dzogchen. Khyentse fu anche uno dei principali maestri di Chögyam Trungpa, che teneva in grande considerazione. Dilgo Khyentse fu anche anche il maestro di maestri di tutte e quattro le scuole del buddismo tibetano.

Dilgo Khyentse Rinpoche Dzongsar Khyentse Rinpoche

Samsara e Nirvana sono paralleli, sta a noi decidere in quale reame portare avanti la nostra esistenza, utilizzando la nostra potenzialità interna che ci aiuterebbe a comprendere la nostra potenzialità primordiale, per ritrovare la nostra capacità elevata che e la vera condizione per realizzare un istantanea presenza! Tutto questo è già dentro di noi, ma la nostra ignoranza ci porta a ricercarlo al di fuori, ecco perché ci perdiamo nelle supposizioni e nelle valutazioni che riteniamo che la cultura ci possa dare! Tutto quello che dentro di te non potrà mai essere scritto. Che però tu lo puoi leggere nella tua vera natura Il Buddha non ti a dato la Buddità, come si lancia una pietra. Non ha intenzione di purificarti, come lavare un panno sporco, né ti cura dall’ignoranza, come un medico che gestisce la medicina ad un paziente passivo. Dopo aver raggiunto la piena illuminazione, ti sta mostrando il cammino, e sta a te seguirlo o no! Sta a voi ora praticare questi insegnamenti e sperimentare i loro risultati Se non si ha fiducia, se non si ha apertura verso lo spirito sveglio che abita il guru, non si incontra mai il guru: si può passare la vita ai suoi piedi senza vederlo un solo istante, si incontra una Persona umana, ma mai il guru. Al contrario, si può vivere molto lontano dal guru, vederlo molto raramente o forse no, ma la nostra mente, attraverso il legame della fiducia e della devozione, è indissociabilmente unito allo spirito del maestro con cui si È sempre.” Continue reading »

Dilgo Khyentse Rinpoche: Il Bardo della morte.

Dopo aver completato quelle che sono conosciute come le Pratiche Preliminari (Ngöndro), Tashi Paljor, Dilgo Khyentse Rinpoche (1910-1991) trascorse la maggior parte dei successivi 13 anni in un ritiro silenzioso in remoti eremi e grotte vicino al suo luogo di nascita.

Dilgo Khyentse Rinpoche: Il Bardo della morte, 1979.

Quando raggiungi la soglia della morte, gli amici e i parenti intorno a te non hanno modo di accompagnarti oltre. C’è pochissimo che possono fare per aiutarti. Neanche il magnate più ricco può portare con sé un centesimo della sua ricchezza, e sarebbe invano che anche i generali più potenti ordinarono alle sue truppe di tenere a bada la morte: come tutti gli altri, dovrà solo arrendersi. La tua coscienza lascerà il tuo corpo e vagherà nel bardo. Lì, con un corpo mentale illusorio, ti troverai da solo nell’ombra, perso e disperato, senza sapere cosa fare, non sapere dove andare. Le allucinazioni che tormentano la maggior parte degli esseri in quel momento sono terrificanti oltre la descrizione. Anche se non sono altro che proiezioni della mente, all’epoca hanno una realtà potente. L’unica possibile fonte di comfort sarà l’esperienza che potresti aver acquisito praticando il Dharma. Ecco perché è così importante fare lo sforzo per praticare ora. Anche in tempi di pace, una nazione prevede l’eventuale guerra e rimane pronta a rispondere. Allo stesso modo, state in allerta e preparatevi alla morte praticando il Dharma. Come una vendemmia eterna, ti terrà fornito di disposizioni per la vita e sarà la base stessa della tua felicità futura. https://www.facebook.com/bibi.rossi.10

Dilgo Khyentse Rinpoche: La paura è irragionevole ed inutile

Dilgo Khyentse Rinpoche fino al suo parinirvana nel 1991 fu coinvolto nella pubblicazione del maggior numero possibile di insegnamenti buddisti tibetani, oltre 300 volumi in tutto.

Dilgo Khyentse Rinpoche: La paura è irragionevole ed inutile.

Questo è quello che il Buddha ha chiamato ‘fissazione’. Ti concentri sui metodi che usi per cercare di dimostrare a te stesso che esisti. Eppure tutto quello che ti immagini di essere e tutto ciò che senti, vedi, gusti, tocchi, i valori, giudichi e così via, è complice il significato che è stato condizionato dal tuo ambiente, culturale, famiglia e valori umani. Conquistando queste imputazioni diventa il tuo condizionamento, puoi anche conquistare la tua paura di morte. Questo è ciò che i buddisti descrivono come liberarsi dalle distinzioni dualistica che richiede molto poco sforzo e assolutamente nessuna sacrificio. Tutto quello che devi fare è chiedere a te stesso: Quanto sono sicuro, in questo momento, che sono davvero qui? Quanto sono sicuro che sono davvero vivo? Semplicemente chiedendoti queste due domande inizi a stuzzicare le mancanze di tutta la tua concreta realizzazione. Continue reading »

Dilgo Khyentse Rinpoche: Un tesoro raro e prezioso

Dilgo Khyentse Rinpoche (1910-1991) fu un perfetto esempio di maestro Ri-me. Fu determinante nel salvaguardare imparzialmente tutti i lignaggi del buddismo tibetano.

Dilgo Khyentse Rinpoche: Un tesoro raro e prezioso

Incontrare qualcuno che ti fa davvero del male, è incontrare un tesoro raro e prezioso. Tieni quella persona in alta stima, e fai pieno uso dell’opportunità di sradicare i tuoi difetti e fare progressi sul percorso.

Se non riesci ancora a sentire amore e compassione per chi ti tratta male, è un segno che la tua mente non è stata completamente trasformata, e che hai bisogno di continuare a lavorare su di essa con maggiore applicazione.

Coloro che cercano la felicità nel piacere, nella ricchezza, nella gloria, nel potere e nell’eroismo sono ingenui come il bambino che cerca di catturare un arcobaleno e lo indossa come un cappotto. https://www.facebook.com/bibi.rossi.10

Dilgo Khyentse Rinpoche: La fervente devozione

Tashi Paljor, Dilgo Khyentse Rinpoche (1910-1991) era un maestro Vajrayana, studioso, poeta, insegnante e riconosciuto dai buddisti come uno dei più grandi maestri realizzati. Direttore della scuola Nyingma di buddismo tibetano dal 1988 al 1991, è anche considerato un eminente fautore della tradizione Rime.

Dilgo Khyentse Rinpoche: La fervente devozione

La fervente devozione è la porta del Dharma e la qualità più importante da possedere.

Senza di essa non c’è modo di ottenere alcuna comprensione o realizzazione genuina del Dharma, nessun modo di progredire lungo il sentiero, e nessun modo di superare gli ostacoli.

La devozione è la vera ricchezza del praticante, la mano che raccoglie tutti i risultati, e la ruota che percorre uno verso l’obiettivo.

Quando la tua mente è sollevata e trasformata ascoltando le storie di vita di Buddha e santi, vivi la fede chiara. Quando desideri seguire il loro esempio e raggiungere la liberazione, hai una fede desiderata.

Quando la certezza nasce come conseguenza della propria pratica spirituale, si ottiene una fede fiduciosa.

Infine, quando la fede è così tanto parte del tuo essere che non potresti rinunciare nemmeno a costo della vita, allora hai una fede irreversibile.”

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S. S. Dilgo Khyentse Rinpoche: Liberare la mente e le emozioni.

Sua Santità Dilgo Khyentse Rinpoche: Non c’è un’entità che è intrinsecamente ”il tuo nemico”.

Sua Santità Dilgo Khyentse Rinpoche: Liberare la mente e le emozioni.

Vostra Santità, le emozioni sembrano essere onnipotenti, e ci seducono facendoci credere che esse siano reali. La prego, ci può dare un insegnamento su ciò?

Sua Santità Dilgo Khyentse Rinpoche – Le emozioni oscuranti: odio, gelosia, orgoglio, ignoranza e desiderio non sono altro che pensieri. Ma cosa sono i pensieri? Quando osservi un pensiero, cerca di vedere se esso ha una sostanza o solidità. Se ha un colore o una forma. Riesci a trovare il posto da cui sorgono? Puoi scoprire il posto dove dimorano? Puoi scoprire dove vanno dopo che scompaiono dalla tua mente? Quando sorge un pensiero negativo come la rabbia, cerca di capire se il pensiero stesso e il motivo da cui sorge sono identici o sono differenti. Sono due cose differenti? In generale, quando si hanno molti pensieri che si rincorrono nella mente, questo si chiama “movimento”. È l’aspetto in movimento della mente. Ogni tanto ci sono meno pensieri e la mente è più quieta. Questa si chiama “quiescenza”, l’aspetto acquietato della mente. Quando sei consapevole di avere sia molti che pochi pensieri, questa si chiama “consapevolezza”. Dovresti cercare di praticare sempre avendo cognizione se i tuoi pensieri sono in movimento o acquietati, e così via. Cerca di osservare la tua mente in questo modo. Successivamente, continuando la ricerca, il conoscere e colui che conosce, l’oggetto di questa ricerca e colui che sta ricercando, sono due cose distinte o la stessa? Medita sulla natura della tua mente. Tra qualche giorno torna a riferirmi cosa hai scoperto. Fino ad allora avrai una risposta. Continue reading »

Sua Santità Kyabje Dilgo Khyentse Rinpoche: La fonte di tutti i fenomeni di samsara e nirvana.

Sua Santità Dilgo Khyentse Rinpoche: Tutta l’energia che normalmente impieghiamo per badare a noi stessi, il Bodhisattva la impiega per occuparsi degli altri.

Sua Santità Kyabje Dilgo Khyentse Rinpoche: La fonte di tutti i fenomeni di samsara e nirvana.

La fonte di tutti i fenomeni del samsara e del nirvana è la natura della mente vuota, luminosa, che tutto pervade, vasta come il cielo. Quando sei in questa condizione di apertura simile al cielo, rilassati nella sua ampiezza; rimani in questa condizione molto aperta, fonditi con questa condizione simile al cielo: naturalmente, si diventerà sempre più rilassati. Eccellente! Se divieni esperto in questo metodo di integrazione della mente con la visione, la tua realizzazione diverrà naturalmente vasta, e come il sole spontaneamente illumina lo spazio in ogni parte, la tua compassione non potrà mancare di risplendere su tutti i soggetti irrealizzati. La mente, dividendo l’esperienza in soggetto e oggetto, dapprima si identifica con il soggetto “Io”, successivamente con l’idea di “mio” e comincia ad aggrapparsi al “mio corpo”, “la mia mente” e “il mio nome”. Man mano che il nostro attaccamento a queste tre nozioni diventa sempre più forte, diventiamo sempre più preoccupati unicamente del nostro benessere. Tutti i nostri sforzi per creare agiatezza, la nostra intolleranza verso le circostanze irritanti della vita, la nostra preoccupazione per il piacere e il dolore, ricchezza e povertà, fama e discredito, elogio e biasimo, sono dovuti all’idea di “Io”. Siamo, abitualmente, così ossessionati da noi stessi che raramente pensiamo al benessere degli altri, siamo interessati agli altri non più di quanto lo sia una tigre a mangiare erba. Questo è esattamente l’opposto della visione di un Bodhisattva. L’Ego è realmente una semplice creazione del pensiero e, quando realizzi che l’oggetto e la mente che si aggrappa all’oggetto sono vuoti, è facile vedere che gli altri non sono differenti da te. Continue reading »

Sua Santità Dilgo Khyentse Rinpoche: Un’indagine sulla mente

Sua Santità Dilgo Khyentse Rinpoche: Meditare sui Quattro Sigilli è come meditare sul significato di moltissimi sutra.

Dilgo Khyentse Rinpoche: Un’indagine sulla mente

Pubblichiamo qui per la prima volta questo commentario di uno dei più grandi maestri Tibetani del 20° secolo, Dilgo Khyentse Rinpoche, pubblicato in: The Collected Works of Dilgo Khyentse Rinpoche (Shambhala, 2010).

Il seguente insegnamento è una spiegazione del modo di esaminare la mente secondo un testo scritto da Lama Mipham, intitolato: “La Ruota dell’indagine e della meditazione che purifica totalmente l’attività mentale”.

Perché questo insegnamento è chiamato “la Ruota dell’indagine”?

Perché proprio come una ruota gira continuamente, così abbiamo bisogno di indagare costantemente la vera natura delle cose. Questa costante indagine eliminerà i pensieri illusori e ci porterà a una conoscenza della vera natura della mente. Come facciamo ad indagare la natura della mente e la radice dell’illusione samsarica? L’esatta radice dell’illusione è il pensiero “Io”, l’abitudine ad afferrarci alla nozione di un “sé”. Questo concetto è semplicemente dovuto ad una mancanza d’analisi. Continue reading »

S. S. Dilgo Khyentse Rinpoche: Quando arriva il momento della morte

Sua Santità Dilgo Khyentse Rinpoche: Ci sono molte istruzioni note e celebrate su come trasferire la coscienza nel momento della morte, ma nessuna è così sublime, sorprendente o meravigliosa come questa.

Sua Santità Dilgo Khyentse Rinpoche: Quando arriva il momento della morte

Ora, quando arriva il momento della morte, questo è quello che dovresti fare. Proprio come ha fatto il Buddha quando è morto, sdraiati sul fianco destro, poggia la testa sulla mano destra. Inspira attraverso la narice sinistra, bloccando la narice destra con il mignolo della mano destra.

Medita sull’amore, augurando felicità a tutti gli esseri, numerosi come il cielo è vasto, e genera compassione con il desiderio di liberarli da ogni sofferenza.

Usando il sostegno dei tuoi respiri in entrata e in uscita, immagina di espirare tutta la tua felicità, conforto e ricchezza, inviandoli a tutti coloro che soffrono. E inspirate tutte le malattie, il male, le emozioni negative e le oscurazioni degli altri esseri, prendendole su voi stessi.

In seguito, dovresti riflettere che samsara e nirvana sono essi stessi illusori, proprio come un sogno o la magica mostra di un mago. Tutto è privo di auto-esistenza. Tutto è tranne la percezione della mente e dove non esiste nulla, non c’è motivo di paura, qui o nel bardo. Cerca di rimanere in quella convinzione, senza alcuna presa mentale. Continue reading »

Sua Santità Dilgo Khyentse Rinpoche: La Pratica

Sua Santità Dilgo Khyentse Rinpoche: Chi, quindi, s’arrabbia per una semplice illusione?

Sua Santità Dilgo Khyentse Rinpoche: La Pratica

Gli insegnamenti di cui abbiamo bisogno sono quelli che realmente rafforzeranno e ispireranno la nostra pratica. E’ cosa molto buona ricevere insegnamenti alti quanto il cielo, ma il cielo non è facilmente a portata di mano. Comincia con pratiche che puoi veramente assimilare, sviluppando determinazione a essere libero da preoccupazioni ordinarie, nutrendo amore e compassione; e quando otterrai stabilità nella pratica sarai finalmente capace di padroneggiare tutti gli insegnamenti più elevati. L’unica maniera di raggiungere la liberazione dal samsara e ottenere l’onniscenza dell’illuminazione è fare affidamento su un autentico maestro spirituale. Un autentico insegnante spirituale è come la vela che rende una barca capace di attraversare l’oceano velocemente. Il sole e la luna si riflettono istantaneamente sulla superficie chiara e quieta dell’acqua. Allo stesso modo, le benedizioni dei Tre Gioielli sono sempre presenti per coloro che hanno completa fiducia in loro. I raggi del sole cadono uniformemente ovunque, ma solo dove essi si focalizzano tramite una lente di ingrandimento possono dar fuoco all’erba secca. Quando i raggi omnipervadenti della compassione di un Buddha sono focalizzati dalla lente d’ingrandimento della fede e della devozione, la fiamma delle benedizioni divamperà nel tuo essere. Gli ostacoli possono sorgere sia da buone che da cattive circostanze, ma mai dovrebbero distoglierti o sopraffarti. Continue reading »

S. S. Dilgo Khyentse Rinpoche: Sè e gli altri

La vera generosità è l’assenza di attaccamento, la disciplina somma è l’assenza di desiderio e l’autentica pazienza è l’assenza di odio.

Sua Santità Dilgo Khyentse Rinpoche: Sè e gli altri

Come tu desideri essere felice, così dovresti desiderare che anche gli altri possano essere felici. Come tu desideri essere libero dalla sofferenza, così dovresti desiderare che anche tutti gli esseri possano essere liberi dalla sofferenza. Dovresti pensare: “Possano tutte le creature viventi trovare la felicità e le cause della felicità. Possano essere liberi dalla sofferenza e dalle cause della sofferenza. Possano tutti possedere sempre la perfetta felicità libera dalla sofferenza. Possano essi vivere nell’equanimità, senza attaccamento e odio ma con amore verso tutti, senza discriminazione alcuna”. Sentire un amore traboccante e una compassione quasi intollerabile per tutte le creature viventi è il miglior modo di esaudire i desideri di tutti i Buddha e Bodhisattva. Anche se per il momento non puoi aiutare alcuno in una maniera esterna, medita su amore e compassione costantemente per mesi ed anni finché la compassione non si sarà saldata inseparabilmente con l’edificio della tua mente. Mentre cerchi di praticare e progredire sulla via, è essenziale ricordare che i tuoi sforzi sono per il bene degli altri. Sii umile e ricorda che tutti i tuoi sforzi sono giochi da bimbi comparati alla vasta e infinita attività dei Bodhisattva. Continue reading »

S. S. Dilgo Khyentse Rinpoche: I Pensieri e la Mente

Sua Santità Dilgo Khyentse Rinpoche: Le belle immagini non sono di alcun beneficio alla mente, né possono in alcun modo danneggiarci immagini spregevoli.

Sua Santità Dilgo Khyentse Rinpoche: I Pensieri e la Mente

Come onde, tutte le attività di questa vita scorrono una dopo l’altra incessantemente, e ci hanno lasciato un sentimento di mani vuote. Miriadi di pensieri hanno pervaso la nostra mente, ognuno dando nascita a molti altri, ma ciò che hanno fatto è aumentare la nostra confusione e insoddisfazione. Quando esaminiamo da vicino le abitudini ordinarie che costituiscono il fondamento di qualsiasi cosa facciamo e cerchiamo di scoprire da dove provengono, troviamo che la loro vera fonte è la nostra incapacità a indagare su loro in maniera appropriata. Noi agiamo sotto l’assunto illusorio che qualsiasi cosa abbia qualcosa di vero, di sostanzialmente reale. Ma quando guardiamo più attentamente, scopriamo che il mondo fenomenico è come un vivido arcobaleno, pieno di colore ma senza esistenza tangibile. Quando appare un arcobaleno nel cielo vediamo molti bei colori: tuttavia un arcobaleno non è qualcosa che possiamo vestire o indossare come un ornamento. Non c’è nulla a cui aggrapparsi; è semplicemente qualcosa che appare a noi attraverso la congiunzione di varie condizioni. I pensieri sorgono nello stesso modo. Essi non possiedono realtà tangibile o un’esistenza intrinseca. Non c’è quindi una ragione logica perchè i pensieri debbano avere potere su di noi, né una ragione per cui dobbiamo essere asserviti da loro. La Mente è ciò che crea sia samsara che nirvana. Continue reading »